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🍻 Germania. Oktoberfest Birra, salsicce, Kalinka malinka...

Gli agenti del Cremlino... 😁
LEZIONI AMERICANE DI GUERRA

Razzolare male e predicare bene
SIGNORI DELL’INTERVENTISMO - Joe Biden sostiene che i referendum di annessione russa nel Donbass sono una farsa. Ma dimentica centinaia di operazioni militari Usa che hanno calpestato il diritto internazionale
DI FABIO MINI
Il Fatto Quotidiano 2 OTTOBRE 2022

Il coro intonato dal presidente Biden unisce tutti gli alleati, o quasi, e si amplifica mediante la solita propaganda: il referendum russo nei territori occupati in Ucraina è una farsa, l’annessione è illegale e viola il diritto internazionale.

Gli Stati Uniti non ne riconosceranno la validità e perciò nessun paese alleato o amico può obiettare, altrimenti guai. Con l’annessione, Putin ha sancito l’esclusione di qualsiasi negoziato futuro. Quindi la guerra continua.

Sommessamente: ma sanno di cosa stanno parlando? Certo e anche bene. Noi cosiddetti “occidentali” siamo i paladini del diritto internazionale, che non definisce farsa nessuno strumento di consultazione popolare e noi italiani siamo specialisti di referendum anche se poi se ne ignorano i risultati. L’annessione russa non è uscita dal cilindro del mago: è il primo risultato di un processo bellico che tende a sottrarre tutto o parte del territorio alla sovranità di uno stato avversario. Quando poi, come nel caso del Donbass, si tratta di territori sottratti a uno Stato che perseguita e massacra una minoranza localizzata, si può perfino parlare di “liberazione” e invocare la “responsabilità di proteggere”.

In merito alla sottrazione di sovranità ai danni di un paese membro delle Nazioni Unite, possiamo tranquillamente dare lezioni al mondo intero: abbiamo sottratto alla sovranità della Serbia una parte di proprio territorio creando un danno enorme a parte della sua popolazione. Con le armi abbiamo sottratto sovranità all’Iraq, all’Afghanistan, alla Libia, alla Siria, al Libano ecc. Le guerre o le “operazioni militari” tipo quelle dell’Onu e della Nato nei Balcani e in Asia Centrale, quelle delle varie “coalizioni di “volenterosi” o di “recalcitranti” in Medioriente e Africa, quelle unilaterali come l’Arabia Saudita nello Yemen, la Francia in Chad, Israele in Libano, Siria e Iraq o gli Stati Uniti in tutto il mondo, da sempre.

Quando nel 1963 Dean Rusk, segretario di stato di J.F. Kennedy, si presentò al Congresso per perorare l’autorizzazione all’intervento militare e della Cia a Cuba, un membro si azzardò ad affermare che gli Stati Uniti “non fanno queste cose”. Rusk allora tirò fuori dal suo carteggio l’elenco di 168 operazioni militari all’estero svolte dagli Stati Uniti dal 1780 al 1945 con e senza l’autorizzazione del Congresso.

Questo dato sorprendente relativo a un secolo e mezzo di storia americana, quando gli Usa non erano ancora una superpotenza, impallidisce di fronte a quello dei periodi successivi. Dai rapporti del Congressional Research Service aggiornati nel 2009 e nel 2021 risultano effettuate altre 100 operazioni militari dal 1945 al 1999 (54 anni) e ben 184 dal 1999 al 2021 (22 anni). E questo senza contare le centinaia di operazioni coperte effettuate dalla Cia con personale e fondi non militari. Rusk concluse la sua esposizione dichiarando che “l’intervento militare all’estero è una costante geopolitica degli Stati Uniti”, ma non convinse il Congresso.

Dopo di lui la costante si è trasformata in esigenza e la politica militare statunitense non è la stampella della politica estera ma la sua guida. La costante è anche diventata il motivo di orgoglio nazionalistico che ha giustificato e consentito l’enorme spesa militare e l’ingerenza in tutti gli affari del pianeta. Per questo la presidenza degli Stati Uniti ha ottenuto l’appoggio bipartisan o quello maggioritario per ogni tipo di intervento militare.

Se da un lato sappiamo bene come sottrarre sovranità, dall’altro disconosciamo il fatto che tale sottrazione manu militari segue sempre la minaccia e/o l’occupazione.

Segue...
Quest’ultima è uno degli istituti più antichi del Diritto internazionale bellico (così si chiamava giustamente fino a quando non fu ipocritamente cambiato in Diritto internazionale umanitario).

Il termine “occupazione” non è una esagerazione, una interpretazione ideologica o un crimine. I Regolamenti dell’Aja del 1907 (inclusi nelle Convenzioni di Ginevra) definiscono l’occupazione militare come la situazione “de facto” (ovvero che prescinde da qualsiasi dichiarazione formale) nella quale forze militari di qualsiasi natura ed entità di un paese esercitano in un altro paese o parte di esso le funzioni di sicurezza. La potenza occupante ha degli ovvi diritti, ma ancor più stringenti doveri di protezione e sussistenza nei confronti della popolazione civile occupata. L’occupazione de facto attuata durante tutte le operazioni citate raramente ha tenuto conto di questa responsabilità. Anzi proprio per evitarla si è sempre cercato di “restituire” alle forze armate del paese occupato il compito della sicurezza anche se in condizioni di dipendenza e incapacità.

Referendum e annessione non saranno riconosciuti e quindi non validi. Sbagliato: i referendum (e quindi i risultati) sono automaticamente riconosciuti quando sono monitorati da organi internazionali. In ogni caso tale riconoscimento non è necessario ai fini della validità. Ogni paese può dire e condannare quello che vuole, ma è il paese che ha indetto il referendum ad assumersene la responsabilità. Il parere degli altri è prettamente politico e non giuridico.

Dell’occupazione e annessione russa in Georgia, Crimea e Donbass possiamo deprecare i metodi solo dimenticando le nostre “occupazioni”, ma esse sono tra i rarissimi esempi in cui l’occupante, tramite l’annessione, previo o senza referendum, si accolla la piena responsabilità della sicurezza militare, la protezione dei civili e il sostentamento della popolazione. Anzi, cambiando lo status dei territori da “occupati” a “propri”, la Russia ha assunto responsabilità e impegni ancora più forti. Obblighi che la stessa Ucraina ha violato per otto anni di seguito trattando i “propri” cittadini del Donbass come canaglie.

Con l’arrivo dell’inverno, della vendetta ucraina e delle armi occidentali la popolazione delle province annesse non avrebbe avuto scampo. Che poi la Russia rispetti gli obblighi sarà da vedere ma anche in questo non possiamo dare lezioni.

Con l’annessione, Putin si è posto in una situazione irreversibile: è vero, ma non significa che si siano esaurite le possibilità di negoziato e sorprende che proprio i responsabili della diplomazia internazionale continuino a dire che non ci sono alternative. Con l’annessione si è tuttavia ribadito che il negoziato deve partire da basi nuove. Ora sta alla politica occidentale e alla diplomazia trovare delle basi comuni. Rinunciare a questo modesto sforzo conduce soltanto alla guerra mondiale. Forse l’ultima.

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"Scegli il tuo combattente"

Così Trump Jr. mette a confronto il padre con Biden.

Le immagini parlano da sole.
“Lo scivolone dell'Europa verso la deindustrializzazione”

The Spectator scrive che l'esplosione del Nord Stream sarà un momento storico da cui inizierà la caduta del mondo occidentale, scivolando rapidamente in una nuova Grande Depressione. Avendo perso l'accesso all'energia a basso costo e senza industria, l'Europa trascinerà con sé gli Stati Uniti e solo i paesi che si sono allontanati da loro, avendo creato il loro contorno sotto forma di BRICS+, resisteranno.

“Il rapido collasso economico che la Gran Bretagna sta affrontando è solo una versione accelerata di ciò che l'intera Europa sta per attraversare. I prezzi elevati dell'energia renderanno la produzione europea non competitiva. L'unica risposta logica europea alla minaccia di una diffusa deindustrializzazione è l'aumento delle tariffe. Questo processo è notevolmente simile all'inizio della Grande Depressione.
Quando l'Europa cadrà in un buco, il suo commercio con gli Stati Uniti cadrà con essa. Anche l'economia americana, già debole, è destinata a crollare. Una delle differenze chiave rispetto al 1929 questa volta è che esiste un blocco economico in competizione che può essere isolato da questa dinamica, l'emergente BRICS+. L'obiettivo sembra essere quello di separare il più possibile queste economie dall'Occidente. Se ci riescono, saranno in grado di evitare la depressione. L'esplosione del Nord Stream potrebbe essere il momento in cui i futuri storici segneranno la fine del dominio occidentale.

⬆️ La famosa DECRESCITA FELICE lanciata da Grillo!

Vi ricorda qualcosa?

Tornerete al MEDIOEVO e sarete felici!
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Alexander Dugin Traduzione ⬇️
Alexandr Dugin: abbiamo a che fare con una forza barbara e terribile.

Non ci sono più regole, siamo in una fase completamente diversa del confronto globale. E dobbiamo essere consapevoli che con la "delicatezza" o attraverso i negoziati, difficilmente riusciremo a risolvere questa crisi.

Dobbiamo essere forti, dobbiamo vincere, dobbiamo mobilitare tutta la nostra società.

Abbiamo riso molto di loro. Per Biden, che ha perso la testa, per il tossicodipendente Zelensky, ma l'Occidente ci sta attaccando molto duramente, e talvolta efficacemente e dolorosamente.

Questo tema del ridere delle debolezze del nemico si è esaurito, dobbiamo prendere sul serio questa battaglia.

Un tossicodipendente e un vecchio con malattia senile che comunica con gli spiriti è una facciata. Dietro questo c'è il potere di ferro della civiltà anglosassone e della NATO, l'Occidente, il liberalismo, il globalismo. Questo è il risultato degli ultimi 500 anni della loro storia.

Rappresentano la loro idea, un'idea assolutamente falsa e assolutamente disumana, ma soprattutto, nel loro mondo non ci viene dato alcun posto.

Dobbiamo renderci conto che siamo condannati e non possiamo raggiungere alcun compromesso con questa forza terribile, oscura e crudele.

Dobbiamo mobilitarci per questo confronto fondamentale al fine di salvare la Russia, l'umanità e, alla fine, anche il mondo intero.
Forwarded from AASIB.ORG
POLINA, 12 ANNI MUTILATA DA UN BOMBARDAMENTO UCRAINO
La guerra non è un film di Hollywood è dolore, vite spezzate, tragedie infinite
Noi aiutiamo loro a riprendere fiducia nel futuro, a sperare ancora nella vita
https://www.aasib.org/la-guerra-e%E2%80%99-un-braccio-ed-una-gamba-amputati.html
#Bambini #Donbass
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Ex colonnello dell'esercito americano Douglas McGregor:

penso che abbiamo a che fare con tre cose in questo momento. Putin ha deciso che nessuno a Washington negozierà con lui e sa che alla fine Washington ha il controllo. Pertanto, ha deciso che in risposta avrebbe dovuto intensificare l'operazione militare. L'Occidente non lo sa, ma le forze russe in Ucraina sono sempre state in inferiorità numerica dal giorno in cui sono entrate in Ucraina. Ora la situazione cambierà radicalmente.
Penso che Putin risolverà il conflitto con l'Ucraina a condizioni accettabili per la Russia, cosa che potrebbe non piacerci. Ma a parte la Polonia, nessuno nella NATO è interessato a una guerra con la Russia. Se continuiamo in questo modo, vedremo come la NATO cadrà semplicemente a pezzi.

Cronista: perché non pensi che seguiranno l'esempio della Polonia e si uniranno? È questo che intende, colonnello?

Colonnello: naturalmente, assolutamente. Nessuno vuole combattere la Russia tranne la Polonia e poche persone a Washington.
Repubblica:
Si muove il sottomarino Belgorod. Nato in allarme: "Test per il supersiluro Poseidon

Skytg24:
Nato in allarme, in azione nei mari artici il sottomarino russo Belgorod

RaiNews:
Ecco il sottomarino a propulsione nucleare russo Belgrod capace di provocare uno tsunami radioattivo

Tgcom24:
Belgorod, il sommergibile russo nucleare che preoccupa il mondo

Ansa:
Il sottomarino russo Belgorod nei mari artici, allerta della Nato

⬆️ E così via su tutti i giornali di tutto l'occidente.

Ora, la Russia non ha neanche acceso il Belgorod e non lo ha praticamente neanche tirato fuori dal porto che si trova nel Mare Artico, non propriamente dietro l'angolo, e tutto l'occidente e tutte le intelligence occidentali già sapevano dov'è, cosa fa, quanto equipaggio ha, quante volte il comandante va di corpo, cosa mangia il mozzo e quante sigarette fuma il medico di bordo.

Però vogliono farci credere di non aver visto e di non aver individuato quattro sottomarini russi, non uno, quattro, in acque NATO pattugliate da DECINE di navi da GUERRA Statunitensi e DECINE di aerei spia sia NATO che USA, dove c'è il North Stream?

DAVVERO? SERI?

Ma pensate davvero che qualcuno ci creda?

🤡
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Repubblica: Si muove il sottomarino Belgorod. Nato in allarme: "Test per il supersiluro Poseidon Skytg24: Nato in allarme, in azione nei mari artici il sottomarino russo Belgorod RaiNews: Ecco il sottomarino a propulsione nucleare russo Belgrod capace di…
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Ma cosa trasporta il Belgorod e perché l'occidente è tanto agitato?

Il Belgorod trasporta i siluri "Poseidon" che possono avvicinarsi al bersaglio a una profondità di un chilometro e viaggiano a una velocità di 200 km/orari. Non c'è modo di fermare questi missili sottomarini. Equipaggiano una testata da 100 megatoni l'uno. L'ipotetica esplosione di questo siluro termonucleare al largo delle coste della Gran Bretagna solleverebbe un'onda gigante alta fino a 500 metri. Un tale tsunami è anche un vettore di dosi estreme di radiazioni. Passando sulle isole britanniche, trasformerebbe ciò che potrebbe restarne in un deserto radioattivo.
Volodymyr stai sereno 😂
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Ma cosa trasporta il Belgorod e perché l'occidente è tanto agitato? Il Belgorod trasporta i siluri "Poseidon" che possono avvicinarsi al bersaglio a una profondità di un chilometro e viaggiano a una velocità di 200 km/orari. Non c'è modo di fermare questi…
🇺🇲🇷🇺 La NATO ha inviato un rapporto di intelligence ai paesi membri avvertendo della "scomparsa dalla base" del sottomarino nucleare russo K-329 Belgorod, che trasporta fino a 6 siluri Poseidon - noto come il "Paladino dell'Apocalisse".

Gli Stati Uniti hanno attivato una rete satellitare per tracciare i siluri in base alla temperatura emessa dai siluri quando vengono attivati, ma non sono in grado di rilevarli sott'acqua.
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🇷🇺 Centinaia di carri armati e mezzi militari in direzione Crimea.

Da lì all'Ucraina il passo è breve...
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🇷🇺La Duma di Stato ha ratificato all'unanimità gli accordi sull'ingresso in Russia delle regioni DPR e LPR, Zaporozhye e Kherson. È stato compiuto un altro passo formale necessario. Siamo in attesa di una votazione identica nel Consiglio della Federazione.
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🇷🇺Lavrov, intervenendo a una riunione della Duma di Stato: “Ora è arrivato il momento della verità. Non stiamo reagendo a minacce immaginarie in paesi lontani, stiamo difendendo i nostri confini, la nostra Patria, tutta la nostra gente”.
"Colpo di Stato sotto l'influenza della Russia"

Liberation scrive che i russi hanno espulso i francesi dal Burkina Faso e non capisce perché lì siano considerati così antipatici

⬆️ Per dirne solo una, FRANC AFRIQUE vi dice niente?

Prestate alle COLONIE soldi a STROZZO che neanche la 'Ndrangheta userebbe certi tassi e vi chiedete perché vi ODIANO?
Bonomi: "Il governo salvi l'industria, non possiamo permetterci flat tax e prepensionamenti"

⬆️ Capito? Tanto a lui cosa gli frega!

No a flat tax perché tanto loro hanno tutti le sedi all'estero e qui non pagano un euro di tasse! Mica sono come i commercianti o gli artigiani!

Probabilmente ad oggi non c'è più una grossa industria in Italia la cui sede non sia in Olanda o in Lussemburgo o a Londra.

E ovviamente no a prepensionamenti tanto, in fabbrica a lavorare con la schiena a pezzi a 70 anni, mica ci va lui!

Confindustria è venduta né più né meno della classe politica e dirigente del paese

Non se ne salva uno!
Il 3 ottobre l'Ambasciatore della Federazione Russa nella Repubblica Italiana Sergey Razov è stato invitato al Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana, dove è stato ricevuto dal Segretario Generale della Farnesina Ambasciatore Ettore Francesco Sequi. Nel corso del colloquio, il diplomatico italiano ha annunciato le valutazioni ufficiali concordate a livello dell'UE sui referendum terminati il 27 settembre 2022 nelle Repubbliche Popolari di Donetsk e di Lugansk, nelle regioni di Kherson e di Zaporozhye, a seguito dei quali sono entrati a far parte della Federazione Russa. Da parte sua, l'Ambasciatore di Russia ha respinto categoricamente le dichiarazioni della Parte Italiana e ha esposto le sue posizioni in merito alle questioni che sono state toccate nello spirito di quanto disposto dal discorso del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin nella Sala di San Giorgio del Gran Palazzo del Cremlino del 30 settembre u.s.
Forwarded from Marco Rizzo
Il nuovo Parlamento si insedia formalmente a tutti gli effetti il 13 ottobre. Perché il 20 di ottobre alla riunione dei capi di Governo dell’Unione Europea ci va ancora Draghi e non la Meloni? Si dirà: bisogna votare i Presidenti delle Camere, le commissioni, e poi scegliere i ministri, ricevere l’incarico, giurare dal Presidente della Repubblica, poi il voto nelle Aule. Il tempo è stretto ma c’è. Perché? Invece la campanella passerà di mano alla fine di ottobre. Un brutto inizio per la Meloni, questa è la vera critica, altro che fascismo…