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LEONARDO FACCO EDITORE
News, articoli, battute, aforismi, video. La mia alternativa post social.
POLITICAMENTE MOLTO SCORRETTO
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Rara immagine dei miei coglioni dopo le parole di Mattarella sul 25 Aprile e il Primo Maggio
TUCKER

A proposito di censura: negli Stati Uniti sta avvenendo un fatto clamoroso per la comunità giornalistica.
Tucker Carlson Tonight lascia improvvisamente Fox News, nonostante fosse il numero uno assoluto tra le Cable TV statunitensi. Per dare un’idea in Prime time faceva oltre 3 milioni di ascoltatori contro i quasi 700.000 del giornalista della Cnn.
È un giornalista davvero libero di orientamento chiaramente conservatore e autenticamente anticonformista su ogni tema caldo: dal Covid all’Ucraina, dal caso Assange alla censura operata da Cia e Fbi sui social media. Alle sue trasmissioni invitava e dava spazio anche a giornalisti altrettanto liberi di sinistra come Glenn Greenwald oppure a Robert F. Kennedy, Jr proprio la settimana scorsa dopo l’annuncio della sua candidatura presidenziale. Sì, Tucker Carlson è indipiendente e scomodo.
La notizia sta suscitando un ondata di indignazione negli Stati Uniti e viene interpretata da molti osservatori come un tentativo di normalizzare una voce popolarissima, che improvvisamente è diventata scomoda. Mi auguro che non sia così ma quanto sta avvenendo è sintomatico. E’ sempre più marcata la tendenza a silenziare il giornalismo davvero indipendente togliendogli spazio sui grandi network.
Negli Usa e non solo.
Preoccupante, davvero preoccupante. Fox news sta crollando in borsa ma non è una consolazione. (G.G.)
MOMENTO FANCULO GRETA (story)
Manda sempre affanculo i giornalisti, ricordatelo!
Stasera qui, nonostante i cambiamenti climatici 🤣🤣🤣🤣
La scritta "la legge è uguale per tutti" mi ricorda il vecchio "arbeit macht frei", oppure il "non avrai nulla e sarai felice".
(Loris Eccheli)
Mi hanno appena girato questo... tratto da libro di scuola elementari, stanno applicando il metodo di 1984 con il ministero della verità, stanno programmando le nuove generazioni, per loro la pioggia non sarà più un evento naturale.
Il punto della faccenda della Schlein è che, da Marx in giù, i comunisti sono stati TUTTI così. Scemo è chi pensa che abbiano MAI avuto a cuore i povery, a parte chiederne il voto.
(F.T.)
Durante la guerra arabo-israeliana del 1973, l'OPEC aveva guadagnato influenza imponendo un embargo petrolifero, causando gravi sconvolgimenti nell'economia mondiale. Nel 1974 Henry Kissinger fece da mediatore a un accordo: Israele avrebbe rinunciato alle sue ambizioni territoriali, gli stati arabi avrebbero posto fine all'embargo e il petrolio sarebbe stato scambiato in dollari. E così nacque il petrodollaro a sostituzione degli accordi di Bretton Woods, infranti da Nixon nel 1971. Il petrodollaro ha concesso agli USA la licenza di stampare valuta ed esportare l'inflazione, una gigantesca tassa sul commercio mondiale. Essersi opposti a questo sistema ha significato invasioni militari o "rivoluzioni colorate". L'Iraq ha tentato di abbandonare il dollaro compiendo una mossa particolarmente decisa nell'ottobre 2000; nel 2003 è stato invaso senza aver attaccato l'America o nessun altro Paese. Muammar Gheddafi ha tentato di creare un dinaro coperto dall'oro in tutta l'Africa; è stato assassinato nel 2011. Naturalmente il coinvolgimento degli Stati Uniti in questi Paesi non è monocausale e altri fattori (es. garanzie di sicurezza per Israele, crociata progressista) hanno giocato un ruolo, ma garantire l'egemonia del dollaro è una questione critica nella politica estera di Washington. Malgrado ciò le azioni recenti a quanto pare sono state troppo estreme per essere accettate dalle altre potenze mondiali. La Russia ha già collegato il rublo a un semi-gold standard e la Cina sta andando nella stessa direzione. Anche l'India si sta allontanando dall'establishment americano. Il disaccoppiamento, però, è un viaggio complicato poiché le economie di questi Paesi sono state legate al dollaro per decenni e c'è anche il rischio che Washington si scagli violentemente contro di esse per mantenere il suo status egemonico. Molto dipende dalle azioni dell'Arabia Saudita, poiché è il suo petrolio che sostiene il valore del dollaro: più scambia petrolio in altre valute, meno valore possiede il dollaro. E di recente il ministro delle finanze saudita ha dichiarato di essere aperto al commercio di petrolio in valute diverse dal dollaro; inoltre la leadership cinese e saudita hanno discusso di garantire il commercio bilaterale senza il coinvolgimento del dollaro, una delle priorità cinesi. Insomma, per quanto ci siano movimenti decisi verso una transizione dal dollaro verso altre valute di saldo comemrciale internazionale, questa è una tendenza a medio-lungo termine. Non è affatto facile e scontato questo disaccoppiamento e per 4 ragioni fondamentali: stato di diritto, mercati finanziari liquidi e potenza economica e militare (senza contare che il 60% delle riserve monetarie mondiali è in dollari e circa il 90% degli scambi avviene in dollari). Mentre la Cina sta rapidamente crescendo come economia e potenza militare, deficita dello stato di diritto e di mercati dei capitali liquidi per sostenere una valuta mondiale; per di più è difficile vedere come un Paese comunista possa superare queste sfide. La morte del dollaro, quindi, come valuta di riserva mondiale, arriverà un giorno e la valuta di qualche altra nazione, Bitcoin, l'oro, l'argento o qualcos'altro prenderà il suo posto. Tuttavia quel giorno non arriverà tanto presto.
https://www.francescosimoncelli.com/2023/05/la-leadership-cinese-emergente-non-e.html?fbclid=IwAR2vf8LlxvUWFTZJsOqvzRJ9LmzvqeLuEMhfcnNGFJ4829wjrfMkmk59GqI
Scienziatihhhh da nobelhhhhhh
Forwarded from Avvocato Alessandro Fusillo (Alessandro Fusillo)
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DALLA PANDEMIA ALLA GUERRA

Convegno a Settimo Torinese che si terrà il 6 maggio.
MOMENTO FANCULO GRETA
Satireggiando
Mentre iI vicepresidente del Consiglio nonché ministro degli affari esteri Antonio Tajani propone di far partire il prossimo giro d'Italia in Ucraina ma “solo se la situazione lo permette”, dalla dimensione della realtà giunge notizia che i 20 obici semoventi da 155 mm forniti dall’Italia all’Ucraina dovranno essere rispediti indietro perché non sono in grado di funzionare. Nella migliore tradizione storica, anche quando si alleano con i nazisti e con le peggiori ideologie assassine, gli italiani non rinunciano a essere dei buffoni. (PGM)
ECONOMIA DEL BUON SENSO... si riempie la sala.