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LEONARDO FACCO EDITORE
News, articoli, battute, aforismi, video. La mia alternativa post social.
POLITICAMENTE MOLTO SCORRETTO
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Improvvisamente l'informazione mainstream scopre il problema degli shadow ban, ma per essere coerente con sé stessa non può che produrre articoli ridicoli.
Negli ultimi anni di shadow ban si è parlato moltissimo, ma soprattutto per tutto quello che ha avuto a che fare con il modo in cui la politica, i social e i motori di ricerca, sono intervenuti a moderare o a censurare le discussioni sulle elezioni Usa 2020, la gestione della pandemia, le origini del covid, i vaccini, i green pass, i lockdown, la Great Barrington Declaration, gli affari dei Biden in Ucraina e il caso Hunter Biden, i Twitter Files, i Facebook Files, la guerra in Ucraina, il cambiamento climatico, la lotta alla disinformazione, le malefatte dell'FBI, gli eventi del 6 gennaio, le questioni relative ai transgender e varie altre discussioni politicamente cariche.
Questi sarebbero i precedenti da citare, quando si vuole discutere di questa pratica, specialmente a proposito di una questione anch'essa politicamente carica, almeno quanto le altre che ho citato, come è quella israelo palestinese.
Ma i media mainstream non possono farlo perché non hanno raccontato queste vicende ai loro lettori in questi anni. Non hanno raccontato la crescita della censura, hanno ostracizzato, insultato e più spesso ignorato chi ne parlava, e spesso si sono spesi per averne di più.
Avendo dato un racconto falso in passato, a cui mancavano una enorme quantità di pezzi, per restare coerenti nella propria narrazione si trovano nel corso del tempo a dover dare un racconto sempre più falso e irreale.
E oggi per esempio si trovano a scrivere di shadow ban senza poter citare il contesto e i precedenti più importanti e pertinenti.
Per cui per spiegare, contestualizzare e dare un minimo di storia di questa pratica, citano i precedenti in cui ha toccato i sex worker o i produttori di sex toys, ma non le inchieste sugli shadow ban uscite nell'ambito dei Twitter Files, non i precedenti in cui questa pratica è stata rivolta contro la GBD o contro l'inchiesta su Hunter Biden o contro le teorie sulle origini non naturali del covid, non il ruolo che questa pratica ha nella causa Missouri vs Biden, causa che andrà alla corte suprema e che si occupa proprio di violazione del primo emendamento attraverso una indebita censura per procura, fatta di richieste, pressioni, minacce, ricatti, da parte di politici e istituzioni verso i social per ottenere cose come gli shadow ban di vari account e contenuti.
Quale che sia il motivo di una simile scelta editoriale, anche in questo caso il racconto mediatico che ci viene proposto dai media mainstream manca di così tanti pezzi e di pezzi così importanti che è semplicemente privo del benché minimo senso e di qualsiasi aderenza alla realtà.
E a sua volta andrà a costituire la base per un racconto ancora più assurdo domani...
https://pietroagriesti.substack.com/p/shadow-ban-linformazione-mainstream?fbclid=IwAR0h25fODXmKRpxxKnzTPdDcDSZS7lgYWDQDyqCzKNIh4GSJ71LXgrm0Jno
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Gold!
https://twitter.com/i/status/1676953720343646213
.MONETA DIGITALE CBDC
Questo, insieme ai suoi accoliti, non hanno nemmeno il sentore di essere dei perfetti NAZISTI e vogliono e pretendono artatamente e coercitivamente, di direzionare gli uomini come le pecore in un gregge. Il delirio dell' arroganza del potere.
Ah ecco!!!
Corporativismo puro, ma lo chiamano neoliberismo
E URSS, ma lo chiamano neoliberismo
«La servitú, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.»
(I. Montanelli)
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🇨🇭 SVIZZERA. VINCE LA DESTRA
Secondo le prime proiezioni dei risultati per la Camera bassa del parlamento dopo la chiusura delle votazioni alle 10.00 GMT, l'UDC, Partito popolare svizzero (centrodestra), ha vinto le elezioni generali svizzere con il 29% dei voti,.
L'UDC avanza di oltre tre punti percentuali e si classifica ben davanti ai socialdemocratici di sinistra con il 17% e al partito di centrodestra del Centro con il 15%, secondo il gruppo di ricerche di mercato GFS Berna, che ha condotto il sondaggio principale. durante tutta la campagna elettorale.
I seggi elettorali hanno chiuso a mezzogiorno (10.00 GMT), poiché la stragrande maggioranza degli elettori svizzeri ha votato nelle ultime quattro settimane.
Il ricco Paese europeo di 8,8 milioni di abitanti ha votato per tutti i 200 seggi nella Camera bassa del Consiglio nazionale e per tutti i 46 nella Camera alta del Consiglio degli Stati. (Fonte: The Local Switzerland, Grafica: Europe Elects)

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