ilFACCOquotidiano
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LEONARDO FACCO EDITORE
News, articoli, battute, aforismi, video. La mia alternativa post social.
POLITICAMENTE MOLTO SCORRETTO
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Il Generale omofobo Vannacci e la odiatrice di maschi Michela Murgia ai vertici delle classifiche di vendita di libri.
Dove la gente rivendica con orgoglio la propria distanza dalla lettura è la logica conseguenza.
Una società di analfabeti, moralizzatori schifosi, che si divide all'interno delle sue espressioni peggiori, il militarismo e il femminismo.
(Carlo Sanna)
A Rimini, al meeting di Comunione e Satanizzazione, hanno invitato la Sciarra, ovvero l'emblema dell'insulto alla Legge, quella che ha legittimato il sacrificio umano nel nome della salute pubblica.
Il tutto con la benedizione di quel gioppino kirchnerista e peronista che sta in Vaticano (di cui ancora aspetto affermazioni su Milei, uno dei pochi politici argentini che ha criticato apertamente Bergoglio da quando si è insediato in Vaticano nel 2013).
La tocco sempre piano.
Forwarded from Difendersi Ora - Avv. Fusillo (Alessandro Fusillo)
BORDER NIGHTS

Intervista di Alessandro Fusillo su Border Nights di Fabio Frabetti dal titolo “CI STIAMO ARRIVANDO”. Le nuove misure di blocco della circolazione in Piemonte e l’imminente entrata in vigore del Digital Services Act dell’UE sono l’occasione per parlare della progressiva e crescente realizzazione di una società distopica fondata sul controllo totale.

Per vedere il video su YouTube:
https://www.youtube.com/live/iWIUdvOvsPc?feature=shared

LIBRI CONSIGLIATI

Il pianificatore centrale è destinato sempre a fallire, non solo perché è impossibile che conosca tutte le scelte e tutte le preferenze di tutti, ma anche perché non saprebbe cosa fare di questa conoscenza. La società, come la lingua, la religione, il mercato, la moneta sono il risultato della somma di miliardi di scelte individuali che non è possibile controllare. Uno dei testi fondamentali per comprendere queste dinamiche è l’articolo di Hayek intitolato “The Use Of Knowledge In Society”.
Ecco il link per chi fosse interessato a leggerlo:
https://www.cato.org/sites/cato.org/files/articles/hayek-use-knowledge-society.pdf

In traduzione italiana, in un volume che raccoglie anche altri saggi del grande economista austriaco:
https://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/competizione-e-conoscenza/
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PRIGHOZIN, CHI E' STATO? PUTIN IL PRIMO INDIZIATO, MA...
"Non penso siano stati i russi, avrebbero potuto eliminarlo in Africa non tra Mosca e San Pietroburgo. Non dimentichiamo poi che l'aereo è decollato dal Mali dove i servizi francesi sono ben presenti. Potrebbe anche essere un attentato preparato da Isis o al Qaeda contro cui i musicisti stanno combattendo in Africa. Infine oggi è il 24 agosto festa dell'indipendenza dell'Ucraina e l'anno scorso fu uccisa Daria Dugina. I mandanti possono essere molti e i russi i meno probabili oltre a quelli che ne ricavano il maggior imbarazzo".
(Gianni Milano)
Ora e sempre negazionisti
Giusto per abituare i ritardati mentali della decrescita felice...
Colpo di calore!!!
Il miglior giornalista è quello impalato!
Perché là fuori c'è un manicomio a cielo aperto e farmaCOGLIONI ovunque.
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Questi sono quelli che danno del fascista a Milei, amici dei democratici italiani e dei libbberali piglianculo.
DEFINITIVA
BLOCCO DEGLI EURO 5 IN PIEMONTE – FACCIAMO CHIAREZZA

Nel Comune di Torino ed in 76 comuni circostanti dal 15 settembre al 15 aprile sarà vietata la circolazione dei veicoli in categoria Euro 5 e inferiori. Automobili perfettamente funzionanti, dotate di sistemi all’avanguardia quanto alla limitazione delle emissioni inquinanti, e spesso ancora da pagare non potranno più essere utilizzate.
Un esproprio proletario in salsa ambientalista. Oltre che una violazione del diritto alla libera circolazione nel territorio della repubblica previsto dall’art. 16 della costituzione.
Perché si è arrivati a tanto? Dalla Regione Piemonte fanno spallucce e rispondono con il più classico dei “ce lo chiede l’Europa”. Vediamo come e perché e verifichiamo se ci sono delle alternative.
La questione è stata, da ultimo, oggetto della procedura di infrazione n. 2015/2043 aperta dalla Commissione Europea per la violazione dei vincoli concernenti la salubrità dell’aria, con particolare riferimento al biossido di azoto, previsti da una serie di direttive UE, 96/62/CE, 1999/30/CE, e 2008/50. Dopo una fase precontenziosa la vicenda è finita alla Corte di Giustizia UE nel procedimento C-573/19, deciso con sentenza del 12 maggio 2022 che ha dato torto all’Italia ed ha accertato la violazione delle famigerate direttive. Una precedente procedura di infrazione con oggetto analogo era stata decisa con una sentenza del 10 novembre 2020 sempre con lo stesso esito. Le due procedure di infrazione riguardavano, tra le altre zone della penisola, i 76 comuni degli agglomerati IT0118 (Torino), IT0119 (Piemonte pianura) e IT0120 (Piemonte collina).
Il presidente della giunta regionale piemontese Cirio (smettiamola di chiamarli governatori) ha recitato il solito siparietto dell’inevitabilità delle misure adottate motivando la necessità del blocco con le imperiose richieste di Bruxelles, alle quali, così sembra, è impossibile resistere. Tuttavia, a guardare meglio, ci si accorge che alcune cose non tornano.
Anzitutto va detto che la nostra repubblica delle banane è in buona compagnia per quanto riguarda la violazione degli standard di inquinamento dell’aria stabiliti dall’ineffabile Unione Europea. La stessa, per intenderci, che ha ritenuto opportuno nel 1994 dedicare un regolamento della Commissione al tema bruciante che riguardava le dimensioni e la curvatura delle banane. Sono molti i paesi cui sono state fatte le stesse contestazioni.
Secondo, le sentenze della Corte nulla dicono in merito alle concrete misure da adottare e, in particolare, non prevedono l’allucinante sistema Mo-Ve-In delle quote chilometriche annuali. È una simpatica invenzione dei soloni piemontesi.
Cosa succede se uno stato non adempie le direttive dell’Unione Europea?
La risposta, in sintesi, è che non succede niente. Fino ad ora nessuno stato membro dell’UE è stato mai sanzionato per la violazione delle direttive sulla qualità dell’aria. Si è parlato per il Belgio di una sanzione giornaliera di ben 300 euro, nel caso della Francia vi fu la minaccia di applicare una sanzione di 32 milioni di euro l’anno. Il Dipartimento delle Politiche Europee della Presidenza del Consiglio chiarisce che la sanzione minima per l’Italia è di Euro 8.505,11 giornalieri. Di fatto ad oggi nessuno stato ha mai pagato un euro.
Ora, ipotizziamo il caso peggiore e cioè che in un futuro non lontano i cari amici dell’UE decidano di sanzionarci come la Francia. Ben 32 milioni l’anno. In Italia ci sono 40 milioni di veicoli. Se dividessimo la spesa annua per sanzioni tra tutti gli automezzi verrebbe un costo annuo di 80 centesimi. Ipotizziamo che i mezzi inquinanti siano solo un decimo del parco circolante. Il costo sarebbe di 8 euro l’anno: una spesa che chiunque affronterebbe a cuor leggero pur di non subire l’esproprio del suo autoveicolo.
O meglio: sarebbero dei soldi che si potrebbero prendere facilmente da quanto pagato annualmente dai malcapitati automobilisti per il bollo auto.

Alessandro Fusillo
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