Qui si usa un linguaggio scatologico, talvolta triviale, talaltre boccaccesco, a tratti scurrile, saltuariamente pruriginoso, eventualmente lubrico, cursivamente osceno, ma sempre a scopo paideutico, didascalico, catartico, psicagogico, palingenetico e perché no? Salsiccia e friarielli per tutti!
Il Giurista Impertinente
Qui si usa un linguaggio scatologico, talvolta triviale, talaltre boccaccesco, a tratti scurrile, saltuariamente pruriginoso, eventualmente lubrico, cursivamente osceno, ma sempre a scopo paideutico, didascalico, catartico, psicagogico, palingenetico e perché…
Ma zio/frate/bro......cazzo hai scritto?? Chi è che devi inscatolare?? Yo yo
https://youtu.be/8fbEESP7GLM?feature=shared
Un lontano ricordo dell'infanzia... Parla di un mago che fa strani intrugli magici dai dubbi effetti (no, non lavorava per Pfizer e Astrazeneca...)
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Daniela Goggi - Obabaluba (1976)
Se mi auguro che vi sia un sequel della serie "Psicopandeminchia" con annessi e connessi? Oh si, eccome se me lo auguro, ci spero proprio. Lo vorrei anche un po' più "di polso" rispetto al primo possibilmente, non so, tipo che anche per andare in bagno devi scansionare il QR code del "Green Pass", sennò la tavoletta del water non si alza.
Eggià, sono proprio curioso di vedere cosa succederebbe in quella situazione, se sentirei, o meno, qualche belato del gregge mentre viene condotto in fila al macello oppure, ma questa è fantascienza allo stato puro, se qualche trombone della TV ne facesse persino una questione etica. Un po' come i test di comprensione che si facevano alle superiori, a fine lezione, allo scopo di valutare l'apprendimento degli studenti. E questo è.
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Questo è il mio nuovo canale Telegram, dove troverai aggiornamenti giuridici, speculazioni filosofiche, e un po' di sana e audace impertinenza. Se è di tuo gradimento, condividilo, condividimi!
Buona lettura e buona visione.
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Il Giurista Impertinente
Quella che pervicacemente, e con sprezzo del ridicolo, definiscono "Lotta agli stereotipi di genere" è il solito tranello linguistico delle solite Elite tecnoglobofinanziarie. Non gliene frega nulla degli "stereotipi", ciò che interessa a questi delinquenti antiumanisti è eliminare ogni caratteristica che manifesti l'essenza del genere maschile e femminile. Se sostituite alla parola "stereotipo" con "proprietà" o "caratteristica predominante" tutto sarà più chiaro.
Che a una bambina piaccia giocare con le bambole è quanto di più naturale vi sia al mondo, e non c'è nessun cazzo di "stereotipo di genere": Essendo una femmina è biologicamente attrezzata per diventare, un giorno, madre. È una conoscenza "filogenetica", si sta preparando, giocando, ad un probabile ruolo che l'attende, e molto spesso un'esigenza che una donna avverte col tempo. Che un bambino ami giocare a calcio è altrettanto normale: La palla attiva l'istinto predatorio del maschio/cacciatore, è anche questo è in rerum natura, molto più che fare la spaccata indossando un tutù e fare "Tutù and Friends". Questo significa che a tutti i bambini debba necessariamente piacere giocare a calcio e a tutte le bambine con Cicciobello?? No di certo! Il problema è, come sempre, fare sembrare patologico, o frutto di convenzioni "maschiliste", ciò che invece avviene secondo i crismi della Natura e della biologia. Ordunque, quando sentirete l'ennesimo pupazzo che ripete l'ennesima lezioncina imparata dall'ennesima fondazione sponsorizzata dai soliti "portafogli" rispondete con un monumentale "Avete rotto il cazzo!!". E questo è.
Ps. Il mio Maestro zen dice che ho ancora molta strada da fare, soprattutto dopo che ho sfanculato anche lui.
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https://www.capital.it/articoli/elio-concertozzo-2024-intervista-disabilita/
"Inclusione" e normalizzazione dell'autismo. Agenda mondialista servita.
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Radio Capital
Il Concertozzo: la prima Woodstock italiana dell'inclusione
Elio di Elio e le Storie Tese, ospite di Fabio Canino e LaLaura, ci invita tutti ad andare al Concer...
@Stregone_di_Angmar Antonio, Antonio (alias Marco Giunio Bruto, alias lo Stregone di Angmar, Adelina per gli amici) sono entrati circa settanta utenti da stamattina, chiudi subito le porte del Canale, che già sappiamo che dopo escono!!!
Forwarded from Marco Cristofoli
Entrato oggi vediamo quanto resisto.
Forwarded from ⚖️ CHAT_Il Giurista Impertinente (IGI)
Il Giurista Impertinente
Entrato oggi vediamo quanto resisto.
Buongiorno e ben arrivato! Se se ne va però prima compila un questionario di 4568 domande aperte sulle ragioni alla base della Sua decisione? Grazie della collaborazione, IGI
Una foto esclusiva scattata durante l'incontro del Papa con l'alto clero sulla questione omosessualità nei seminari.
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A sentire Cingolato Cingolani, il "vantaggio" della IA è che prende decisioni razionali senza l'interferenza delle emozioni umane...
Attualmente, tuttavia, l'IA sbuccia una banana, mangia la buccia e butta la banana. NCS (non ci siamo).
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Forwarded from Nogeoingegneria
Pubblicato qualche settimana fa, ma resta attuale LA PACE NEL MONDO? SECONDO L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE POTREBBE SERVIRE UN ATTACCO NUCLEARE I ricercatori hanno affermato che, messi alle strette, tutti e quattro i modelli tendevano a far precipitare la situazione, il più delle volte in maniera improvvisa e imprevedibile. In alcuni casi, i software sono persino ricorsi all’uso di armi nucleari, giustificando le loro azioni virtuali con la ricerca della pace nel mondo. È il caso di GPT-4, che al disarmo nucleare ha preferito un uso risoluto degli armamenti per mettere definitivamente a tacere uno stato nemico. https://www.nogeoingegneria.com/news/la-pace-nel-mondo-secondo-lintelligenza-artificiale-potrebbe-servire-un-attacco-nucleare/
Forwarded from TERRA (Tanker Enemy Channel) (TERRA (Tanker Enemy) Rosario Marcianò)
ARPA Piemonte shock: dall’entrata in vigore della nuova legge, antenne 5G + 300% densità di potenza, 4G +200% rispetto a prima!
Elettrosmog: numeri impressionanti quelli appena forniti dall’ARPA Piemonte. Da quando è entrata in vigore la nuova legge nazionale che legalizza l’aumento dei limiti soglia d’inquinamento elettromagnetico, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale piemontese registra “che gli incrementi sui sistemi 5G sono mediamente del 300% della potenza precedentemente installata, e quelli sui sistemi 4G sono in media del 200% circa rispetto alle potenze precedentemente autorizzate.” Il dato viene fornito sulla base di 395 richieste finora pervenute per l’implementazione degli impianti di telefonia mobile (226 solo nella città di Torino) e si riferisce prevalentemente a valori “incrementi di potenza sui sistemi esistenti, sia 4G sia 5G: da un’indagine su circa 4000 sorgenti“. Non solo, perché oltre agli aumenti di potenza, sempre ARPA comunica che “diverse modifiche riguardano anche variazioni di tilt (angolo di inclinazione) delle antenne, ed implementazione di nuovi sistemi (soprattutto nella banda 700 MHz)“. Si tratta della frequenza, temutissima per le ripercussioni sanitarie anche perché in grado di penetrare le mura delle abitazioni, capace (come scritto espressamente in un report di Vodafone) di irradiare “particolarmente lontano e arrivano particolarmente in profondità nelle case“.
Elettrosmog: numeri impressionanti quelli appena forniti dall’ARPA Piemonte. Da quando è entrata in vigore la nuova legge nazionale che legalizza l’aumento dei limiti soglia d’inquinamento elettromagnetico, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale piemontese registra “che gli incrementi sui sistemi 5G sono mediamente del 300% della potenza precedentemente installata, e quelli sui sistemi 4G sono in media del 200% circa rispetto alle potenze precedentemente autorizzate.” Il dato viene fornito sulla base di 395 richieste finora pervenute per l’implementazione degli impianti di telefonia mobile (226 solo nella città di Torino) e si riferisce prevalentemente a valori “incrementi di potenza sui sistemi esistenti, sia 4G sia 5G: da un’indagine su circa 4000 sorgenti“. Non solo, perché oltre agli aumenti di potenza, sempre ARPA comunica che “diverse modifiche riguardano anche variazioni di tilt (angolo di inclinazione) delle antenne, ed implementazione di nuovi sistemi (soprattutto nella banda 700 MHz)“. Si tratta della frequenza, temutissima per le ripercussioni sanitarie anche perché in grado di penetrare le mura delle abitazioni, capace (come scritto espressamente in un report di Vodafone) di irradiare “particolarmente lontano e arrivano particolarmente in profondità nelle case“.
Evidentemente Rho è una rhoccaforte dei criminali dei liquami...
Il 31 si replica con questo inqualificabile bipede.
Qualcuno vada là a tirargli qualche torta alla schiuma da barba.
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Il 31 si replica con questo inqualificabile bipede.
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Io non sono impertinente, mi disegnano così.
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Oggi farò il bravo. Non è vero, però mi piace crederlo.
Buongiorno Impertinenti del Globo terracqueo!! Che mi raccontate? Saluterrimi, IGI
Buongiorno Impertinenti del Globo terracqueo!! Che mi raccontate? Saluterrimi, IGI
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Con il tuo aiuto potremo alimentare l'oca finta con becchime biologico e a km zero, coltivato con trattori elettrici non binari, occuparci quotidianamente della pulizia del becco con prodotti anallergici testati su oche impagliate, acquistare dei plantari antipronazione con pannelli fotovoltaici, e combattere tutti gli stereotipi di genere che riguardano questo animale.
Non fare l'oca: Dona il tuo 5 per mille all'oca!
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[Dalla pagina Telegram di Gianluca Marletta]
LA LOGICA DELL'ESCALATION
C’è una notizia, dalle implicazioni potenzialmente devastanti, che è stata sostanzialmente trascurata nel dibattito pubblico degli ultimi giorni. Il 24 maggio missili di provenienza ignota (o quantomeno dichiarata ignota) hanno colpito il sistema radar russo Voronezh, presso Armavir, nella regione di Krasnodar, tra Mar Nero e Mar Caspio.
Si tratta di uno dei dieci radar ad alta frequenza che hanno la specifica funzione di indentificare attacchi nucleari strategici a lunga distanza.
Sono impianti colossali, estremamente sensibili ed estremamente costosi, e fanno parte dell’apparato russo per la deterrenza nucleare.
Secondo il documento emanato nel giugno del 2020 (riprendo il riferimento da un ottimo articolo di Clara Statello) dal titolo “Principi fondamentali di politica statale della Federazione russa sulla deterrenza nucleare” la Russia definisce in modo molto chiaro le condizioni sotto cui una risposta nucleare strategica può essere possibile; all’articolo 19 troviamo scritto:
“Le condizioni che specificano la possibilità dell'uso di armi nucleari da parte della Federazione Russa sono le seguenti:
a) arrivo di dati attendibili sul lancio di missili balistici contro il territorio della Federazione Russa e/o dei suoi alleati;
b) utilizzo di armi nucleari o altri tipi di armi di distruzione di massa da parte di un avversario contro la Federazione Russa e/o i suoi alleati;
c) ATTACCO DA PARTE DELL'AVVERSARIO CONTRO SITI GOVERNATIVI O MILITARI CRITICI DELLA FEDERAZIONE RUSSA, LA CUI INTERRUZIONE COMPROMETTEREBBE LE AZIONI DI RISPOSTA DELLE FORZE NUCLEARI;
d) aggressione contro la Federazione Russa con l'uso di armi convenzionali quando è in pericolo l'esistenza stessa dello Stato.”
Il comma c) corrisponde precisamente a quanto appena avvenuto, cioè all’attacco al radar di Armavir.
È importante comprendere che tale attacco non dovrebbe avere alcun significato militare per il conflitto russo-ucraino, quantomeno non SE esso dovesse svolgersi davvero con scambi limitati ai territori russo e ucraino. Il territorio ucraino è ampiamente sorvegliato da altri sistemi a corto raggio. Potrebbe avere invece qualche rilevanza se ci fosse un attacco alla Crimea con missili a lunga gittata da paesi Nato, perché un danno del genere limita la precocità di rilevamento del sistema difensivo russo nell’area meridionale della federazione (quella in cui, per inciso, sono stazionati i sommergibili nucleari americani).
Ora, ciò che a mio avviso merita qualche riflessione è la Logica dell’Escalation.
È chiaro, ed è stato pubblicamente esplicitato dall’ex capo dell’Agenzia spaziale russa Roscosmos, che un attacco del genere può essere stato effettuato soltanto con i più avanzati sistemi di puntamento e missilistici della Nato.
La vera domanda ora è: qual è il significato di un simile attacco?
Temo che la risposta sia tanto semplice quanto preoccupante. La dirigenza Nato sa ovviamente di aver superato una linea rossa esplicitamente definita come potenziale causa di una risposta nucleare. Sa anche che, nonostante la pubblicistica sulla pazzia di Putin, il presidente russo è estremamente equilibrato e razionale, e che non vuole affatto avviare un conflitto nucleare da cui tutti – Russia inclusa - uscirebbero gravemente danneggiati, se non estinti.
Il calcolo Nato è perciò probabilmente esprimibile nei seguenti termini:
“Noi superiamo una linea rossa e mostriamo di sapere che l’avversario non risponderà in forma nucleare; così facendo dimostriamo l’illusorietà delle sue minacce di deterrenza nucleare e ne miniamo la credibilità. Inoltre lo spingiamo a qualche ‘fallo di reazione’ sull’Ucraina, che può screditarlo ulteriormente.”
Questo calcolo potrebbe essere corretto.
Tuttavia qui siamo di fronte ad un gioco sottile e pericolosissimo di aspettative reciproche.
(continua)
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LA LOGICA DELL'ESCALATION
C’è una notizia, dalle implicazioni potenzialmente devastanti, che è stata sostanzialmente trascurata nel dibattito pubblico degli ultimi giorni. Il 24 maggio missili di provenienza ignota (o quantomeno dichiarata ignota) hanno colpito il sistema radar russo Voronezh, presso Armavir, nella regione di Krasnodar, tra Mar Nero e Mar Caspio.
Si tratta di uno dei dieci radar ad alta frequenza che hanno la specifica funzione di indentificare attacchi nucleari strategici a lunga distanza.
Sono impianti colossali, estremamente sensibili ed estremamente costosi, e fanno parte dell’apparato russo per la deterrenza nucleare.
Secondo il documento emanato nel giugno del 2020 (riprendo il riferimento da un ottimo articolo di Clara Statello) dal titolo “Principi fondamentali di politica statale della Federazione russa sulla deterrenza nucleare” la Russia definisce in modo molto chiaro le condizioni sotto cui una risposta nucleare strategica può essere possibile; all’articolo 19 troviamo scritto:
“Le condizioni che specificano la possibilità dell'uso di armi nucleari da parte della Federazione Russa sono le seguenti:
a) arrivo di dati attendibili sul lancio di missili balistici contro il territorio della Federazione Russa e/o dei suoi alleati;
b) utilizzo di armi nucleari o altri tipi di armi di distruzione di massa da parte di un avversario contro la Federazione Russa e/o i suoi alleati;
c) ATTACCO DA PARTE DELL'AVVERSARIO CONTRO SITI GOVERNATIVI O MILITARI CRITICI DELLA FEDERAZIONE RUSSA, LA CUI INTERRUZIONE COMPROMETTEREBBE LE AZIONI DI RISPOSTA DELLE FORZE NUCLEARI;
d) aggressione contro la Federazione Russa con l'uso di armi convenzionali quando è in pericolo l'esistenza stessa dello Stato.”
Il comma c) corrisponde precisamente a quanto appena avvenuto, cioè all’attacco al radar di Armavir.
È importante comprendere che tale attacco non dovrebbe avere alcun significato militare per il conflitto russo-ucraino, quantomeno non SE esso dovesse svolgersi davvero con scambi limitati ai territori russo e ucraino. Il territorio ucraino è ampiamente sorvegliato da altri sistemi a corto raggio. Potrebbe avere invece qualche rilevanza se ci fosse un attacco alla Crimea con missili a lunga gittata da paesi Nato, perché un danno del genere limita la precocità di rilevamento del sistema difensivo russo nell’area meridionale della federazione (quella in cui, per inciso, sono stazionati i sommergibili nucleari americani).
Ora, ciò che a mio avviso merita qualche riflessione è la Logica dell’Escalation.
È chiaro, ed è stato pubblicamente esplicitato dall’ex capo dell’Agenzia spaziale russa Roscosmos, che un attacco del genere può essere stato effettuato soltanto con i più avanzati sistemi di puntamento e missilistici della Nato.
La vera domanda ora è: qual è il significato di un simile attacco?
Temo che la risposta sia tanto semplice quanto preoccupante. La dirigenza Nato sa ovviamente di aver superato una linea rossa esplicitamente definita come potenziale causa di una risposta nucleare. Sa anche che, nonostante la pubblicistica sulla pazzia di Putin, il presidente russo è estremamente equilibrato e razionale, e che non vuole affatto avviare un conflitto nucleare da cui tutti – Russia inclusa - uscirebbero gravemente danneggiati, se non estinti.
Il calcolo Nato è perciò probabilmente esprimibile nei seguenti termini:
“Noi superiamo una linea rossa e mostriamo di sapere che l’avversario non risponderà in forma nucleare; così facendo dimostriamo l’illusorietà delle sue minacce di deterrenza nucleare e ne miniamo la credibilità. Inoltre lo spingiamo a qualche ‘fallo di reazione’ sull’Ucraina, che può screditarlo ulteriormente.”
Questo calcolo potrebbe essere corretto.
Tuttavia qui siamo di fronte ad un gioco sottile e pericolosissimo di aspettative reciproche.
(continua)
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Buona lettura e buona visione.
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Il Giurista Impertinente
La ragione per cui un attacco al sistema di rilevazione delle minacce nucleari strategiche è equiparato, nella rosa delle risposte possibili, ad un attacco nucleare è che una volta accecato il sistema radar in un’area, questa diviene vulnerabile ad attacchi nucleari incapacitanti (la dottrina del "Preemptive Strike” è studiata dagli anni ’70), cioè attacchi che paralizzano la capacità di risposta nucleare del paese colpito.
Ora, di fronte ad un punto cieco, ad una riduzione significativa della capacità di rilevare minacce missilistiche a lungo raggio e la loro natura, l’eventualità che un attacco convenzionale venga interpretato come un “Preemptive Strike” crescono esponenzialmente. Il nemico forte può dosare con precisione le sue risposte, il nemico indebolito può perdere questa capacità e predisporsi ad una risposta allo scenario peggiore.
A tutto ciò si deve aggiungere un’altra ambiguità creata dalle definizioni correnti intorno alla natura delle armi utilizzabili. Le cosiddette “armi nucleari tattiche” sono considerate parte dell’arsenale ordinario e dunque, formalmente, un loro utilizzo non significherebbe l’avvio di una “guerra nucleare”. Ma di fatto non è possibile valutare precisamente, tantomeno nei tempi rapidi di decisione che si affaccerebbero, se un’arma nucleare sia da considerare tattica o strategica, se il suo potenziale è da considerarsi “limitato” o meno.
Questa situazione crea un pericolosissimo “scivolo” che può condurre dal timore per un attacco strategico ad una risposta nucleare tattica a titolo di deterrenza, innescando in breve un conflitto illimitato, anche se nessuno lo vuole.
di Andrea Zhok
#TGP #Russia #Usa #Nato #Ucraina
Fonte: https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=2655281847986531&id=100005142248791&rdid=9OBG13Yy5dXn5fu6
Ora, di fronte ad un punto cieco, ad una riduzione significativa della capacità di rilevare minacce missilistiche a lungo raggio e la loro natura, l’eventualità che un attacco convenzionale venga interpretato come un “Preemptive Strike” crescono esponenzialmente. Il nemico forte può dosare con precisione le sue risposte, il nemico indebolito può perdere questa capacità e predisporsi ad una risposta allo scenario peggiore.
A tutto ciò si deve aggiungere un’altra ambiguità creata dalle definizioni correnti intorno alla natura delle armi utilizzabili. Le cosiddette “armi nucleari tattiche” sono considerate parte dell’arsenale ordinario e dunque, formalmente, un loro utilizzo non significherebbe l’avvio di una “guerra nucleare”. Ma di fatto non è possibile valutare precisamente, tantomeno nei tempi rapidi di decisione che si affaccerebbero, se un’arma nucleare sia da considerare tattica o strategica, se il suo potenziale è da considerarsi “limitato” o meno.
Questa situazione crea un pericolosissimo “scivolo” che può condurre dal timore per un attacco strategico ad una risposta nucleare tattica a titolo di deterrenza, innescando in breve un conflitto illimitato, anche se nessuno lo vuole.
di Andrea Zhok
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Fonte: https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=2655281847986531&id=100005142248791&rdid=9OBG13Yy5dXn5fu6
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