Il non caro Cacciari voterebbe PD per inerzia, per assuefazione, dice lui. È credibile quanto Gargamella che dice che non ha idea di dove sono spariti i puffi. Cacciari vota PD, e ogni tanto è bene ricordarlo come fa in questa intervista, perché è così che si assicura la visibilità che ha, una "cadrega" sicura dalla Gruber, per fare i suoi patetici teatrini da finto ribelle alla "In nessun paese del mondo devi avere il Green Pass per lavorare" per poi mostrarsi in fila al lager vaccinale, senza nemmeno l'attenuante di dover portare a casa uno stipendio per tirare avanti.

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Di tutta questa faccenda ciò che più infastidisce non è il furto in sé (quanta miseria umana c'è in giro! Ha mangiato per decenni nelle "mangiatoie" di Stato, che vuoi che sia un profumo?), ma è ciò che questo "asse da stiro" dice una volta colto con le dita nella crema di pistacchio: "Lei non sa chi sono io!". Si sentono intoccabili, al di sopra delle regole del consorzio sociale, al di sopra dei precetti giuridici che hanno contribuito a legiferare. È l'arroganza unita al senso di impunità che intristisce sopra ogni cosa.

E comunque se venissi colto rubare una salamella alla Sagra della Luganega mi sa che me la rivenderei: "No, non è come sembra, ero al telefono, non sapevo dove metterla, l'ho posizionata temporaneamente nello zaino insieme alle patatine....Lei non sa chi sono io: Io sono il Coinquilino di Zorro!!"

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"Conto fino a dieci e se non esce il responsabile l'intervallo lo fate qui in classe a leggere il libro di Speranza!! Allora??" 10, 9, 8,.....0.

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