⚖️ Il Giurista Impertinente
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Visto ieri il documentario "Non è andato tutto bene". Non chiedetemi cosa ne penso, fate i bravi. Grazie, IGI
L’INDIPENDENTE
Bologna, i cittadini resistono alla polizia per salvare il parco dalle motoseghe

Nella mattinata di ieri, decine di agenti in assetto antisommossa e almeno sette camionette hanno circondato un piccolo parco di Bologna, con l’obiettivo di “proteggere” l’azione delle motoseghe che avrebbero dovuto abbattere 42 alberi per fare spazio all’ennesimo progetto edilizio della città, nella fattispecie la costruzione di una nuova scuola media. Ma il parco in questione, il Don Bosco, è da settimane diventato epicentro della lotta di ambientalisti e cittadini del quartiere contro la cementificazione, e gli agenti hanno trovato centinaia di persone a presidiare il parco. Diversi i tentativi di irruzione da parte delle forze dell’ordine, con ampio uso di manganelli. Gli agenti sono riusciti a “liberare” dalle proteste e recintare una piccola porzione di parco, dove gli operai hanno iniziato ad abbattere gli alberi, ma i manifestanti hanno rotto le recinzioni e impedito la prosecuzione dei lavori. Gli operai hanno così rinunciato alle operazioni, giudicate troppo pericolose per la presenza dei manifestanti, e se ne sono andati, seguiti dalle forze dell’ordine. Il parco Don Bosco per ora, quindi, è salvo.

Tutto è partito attorno alle 8 del mattino, quando, mentre sul posto erano già presenti i camion dei transennatori e i motosegatori, sono sopraggiunte le camionette della celere, con un grande dispiegamento delle forze di polizia attorno al parco. Poco più di un’ora dopo, in seguito a una protesta pacifica da parte dei dimostranti, che si sono sdraiati nella parte di prato che divideva il cordone della polizia e quello dei collettivi, è arrivata la prima carica, seguita da molte altre, per circa tre ore. Gli agenti hanno sfoderato i manganelli, colpendo ripetutamente i manifestanti, che hanno cercato di usare come scudo le transenne del cantiere. In particolare, nella cornice degli scontri, sono rimasti feriti alla testa e alla mano un ragazzo e una ragazza, nonché un uomo di 70 anni, Claudio Galassi, che è stato trasportato in ambulanza all’ospedale Rizzoli per le botte prese al braccio. «Questa mattina ero al Parco per dare sostegno agli attivisti che lo stanno difendendo pacificamente. Sapevamo dai social che sarebbero arrivati polizia e carabinieri, questo è successo e questa è la conseguenza», ha detto l’uomo in un video, mostrando il braccio ingessato. «I manganelli non fanno solo dolore ma fratturano anche le ossa: ringrazio molto il mio sindaco per questo regalo primaverile», ha aggiunto con ironia.

Alla fine della mattinata, la polizia era riuscita a recintare solo 50 metri di parco. Nel primo pomeriggio, si sono verificati altri momenti di forte tensione, in particolare quando le motoseghe sono state accese per abbattere i primi alberi. A quel punto, i manifestanti hanno aperto in più punti le barriere, riversandosi all’interno del cantiere. La polizia ha allora nuovamente caricato i membri dei collettivi. Altre due persone sono rimaste ferite, tra cui una ragazza al volto. L’azione dei dimostranti ha costretto la ditta disboscatrice a prendere atto di non poter più continuare. Gli operai sono allora stati smobilitati e, attorno alle 14, anche le forze dell’ordine si sono ritirate dal presidio. La Questura ha dichiarato di aver tenuto la situazione “sotto controllo” e che il ritiro degli agenti era “previsto”, dal momento che era stato raggiunto l’obiettivo di permettere agli operai di concludere la prima frazione dei lavori. La Questura ha poi aggiunto che negli scontri “sono rimasti feriti sedici appartenenti alle forze dell’ordine”.

“Nonostante negli articoli che si leggono – anche in quelli decenti o comunque meno squilibrati a favore della propaganda della giunta e del resoconto della giornata dato dalla questura – si parli di ‘sgombero’, vogliamo precis...

[https://www.lindipendente.online/2024/04/04/bologna-i-cittadini-resistono-alla-polizia-per-salvare-il-parco-dalle-motoseghe/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bologna-i-cittadini-resistono-alla-polizia-per-salvare-il-parco-dalle-motoseghe]
Forwarded from Michela Eva
Buongiorno ‘Impertinente’,
Mi piacerebbe sapere la tua opinione invece , grazie 😊🙏
⚖️ Il Giurista Impertinente
Buongiorno ‘Impertinente’, Mi piacerebbe sapere la tua opinione invece , grazie 😊🙏
Buongiorno! Ho "smadonnato" per un'ora con un'amica che mi ci ha portato. Un "polpettone" con dentro tutti gli "eroih" della cd "Resistenza", gente che diceva che i "No uacs" erano una psicosetta e chi consigliava di farsi la pera ("soprattutto agli anziani!!"), per finire con chi ha fatto parte di Forza Italia per anni, un partito nato e foraggiato dalla mafia, e che adesso viene visto come il Guro del nuovo millennio. Poi, certo, fortunatamente dentro c'è anche qui ha una storia limpida e coerente, ma io sono spietato nei confronti di chi ha cambiato rotta, e con chi ha fatto dichiarazioni che, nella sostanza, non erano diverse da quelle che la Propaganda di Regime veicolava. Per non parlare dei "giornalisti" che hanno a fare il loro lavoro parecchio tempo dopo i fatti, quando ormai tre quarti della popolazione era "sierata", e quindi dopo aver ricevuto, evidentemente, il placet di chi ha deciso che se ne poteva parlare.
IGI Alert a breve, tipo a minuti, sul documentario "Non è andato tutto bene?". Io lo faccio partire, alla peggio parlo da solo.
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Stralcio di articolo sui due scioperi nell'area milanese della prossima settimana, che ci regala un paio di perle (dell'intelligenza artificiale o della stupidità naturale?).

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Forwarded from Manuela
Chiedo scusa, ho seguito la diretta ma non ero nella possibilità di fare un intervento audio. Lo faccio volentieri per iscritto perché questa tematica mi tocca molto. Premetto che il pensiero di IGI coincide totalmente con il mio, in tempi come questi sono necessarie posizioni radicali, l'equidistanza è, nella migliore delle ipotesi, colpevolmente complice. E dire "Vabbè cambiare idea è lecito" non vale per chi si accende il riflettore e pretende di gureggiare con toni da inquisizione come la citata Balanzoni. Cambi idea? Ok. Lo dici con la cenere in testa facendo penitenza e poi sparisci per sempre. Mi sorprendo sempre di certe facce di travertino. Giudico quindi questi personaggi non rappresentativi, nella maniera più assoluta, di tutta una corrente fatta di persone che la responsabilità se la sono presa eccome di fare scelte davvero esemplari. Vorrei però anche soffermarmi su queste entità che hanno saputo trovare spazi e si sono fatte un nome (e non pochi denari) a causa di scenari che mai si erano visti al mondo. Non tutto quello che appare fatto per il bene è bene. Anche nel primo film, mi pare, c'erano elementi che, per chi ha occhi aperti, diventavano addirittura antitetici con le posizioni che in teoria si andavano sostenendo. Tipo una psicologa che diceva che l'obbligo era male, sarebbe bastato farci ragionare... O qualcosa del genere. Credo inoltre che si dovrebbe chiedere conto a queste persone dei soldi raccolti. Tutti quanti al centesimo. Questi crowdfunding finisce che diventino una maniera per emergere e mettere al sicuro la vecchiaia. Oltre al fatto che contestando il vecchio sistema si perpetui, invece, mascherandolo solo con tematiche più trendy. Scusatemi davvero per il lungo commento, non scrivo mai, ma su certe cose ho il dente avvelenato.
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In sintesi: il perito del tribunale smentisce che la ragazza asseritamente stuprata abbia ingerito Ghb (droga dello stupro), nel processo che vede indagato il figlio di La Russa, Leonardo Apache (auuuuuu!! Se non si fosse capito era un'onomatopea). Stessa sorte per il figlio di Grillo. Qualcosa mi dice che è questo il modus operandi dei Piani Alti: Incastro i tuoi figli con processi moooooolto fastidiosi, in quanto particolarmente stigmatizzanti, e non solo ti do una lezione per aver dato dei problemi (basta solo non aver aderito all'Agenda e modo convincente), ma poi ti "appendo" al filo con processi che dureranno anni, assicurandomi che farai ciò che devi. Stessa sorte per la Santanchè (con procedimenti sulle sue aziende). Ad un certo punto alcuni soggetti perdono le loro protezioni, e se si guarda alle loro dichiarazioni precedenti si scopre qualche piccolo segno di "dissidenza" rispetto all'Agenda.

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Il "Musical Green"

Commento del Giurista:

Ma va' a cagher!!

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Che bello è ritornato Stefano con la sua Rubrica Musicale: Ero stanco di fare anche dee jay!! Stefano: Uelcom bec!!

@BlueStefaNote
Bentornato @BlueStefaNote 🏴‍☠️