Il Giurista Impertinente
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Questo è il mio nuovo canale Telegram, dove troverai aggiornamenti giuridici, speculazioni filosofiche, e un po' di sana e audace impertinenza. Se è di tuo gradimento, condividilo, condividimi!
Buona lettura e buona visione.

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Suggerimenti per la colazione di domani.

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Buongiorno a tutti con un brano di Eric Clapton, accompagnato da due coriste di eccezione, Marcy Levy e Yvonne Elliman. La canzone si intitola "Tell The Truth" e la versione è del 1977, dal vivo all'Old Grey Whistle Test che si teneva all'Hammersmith Odeon (oggi Hammersmith Apollo).
La canzone è dedicata ai medici, politici e giornalisti che in questi 3 anni hanno raccontato bugie senza alcun ritegno e senza il minimo rispetto per l'essere umano ... "Open your eyes 👀 and look into your heart ❤️"
Buon ascolto.

Stefano

https://youtu.be/x6h-V23pEyQ?feature=shared


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giuristaimpertinente@gmail.com
Il copione è sempre lo stesso. Un tizio, per non precisati motivi (cioè nessuno), entra in un luogo frequentato da persone (scuole, o ospedali come in questo caso), in abiti militari (come al Columbine) e spara all'impazzata. Come sia entrato in possesso delle armi sembra non importare a nessuno. Perché avrebbe dovuto farlo nemmeno. È un altro caso di programmazione mentale, di soggetti che vengono programmati per compiere delle stragi e dimenticare le istruzioni ricevute. E non c'è nulla di fantascientifico in questo, perché non solo è possibile farlo, ma viene fatto da sempre (vedasi stragi varie, omicidio di Robert Kennedy as es.). Qualche sprovveduto potrebbe chiedere: "A che pro?" Beh, si potrebbe rispondere: "E come riempio di telecamere, e attuo tutta una politica di controllo della società se ogni tanto non c'è qualche strage? E come ti elimino il diritto alle armi previsto dalla Costituzione americana se non strumentalizzando vicende come questa, create ad hoc?"

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Cosa hanno in comune Twitter, Facebook, Instagram, Tik Tok, e anche, se in misura minore, lo stesso Telegram? Il ridotto numero di caratteri a disposizione. Twitter, poi, ne è il caso più manifesto. Ridurre a pochi caratteri il proprio pensiero obbliga, inevitabilmente, a parlare "per slogan", e come ben sappiamo uno slogan è l'esatto opposto di un pensiero critico, che si fonda su argomenti di natura logica e sulla problematizzazione delle questioni. Il collegamento tra "parola" e "pensiero" è ormai un fatto acquisito: L' assenza di un lessema dal nostro vocabolario personale è assenza del pensiero ad ad essa collegato. Ecco, se fossi il Grande Burattinaio e volessi indebolìre le capacità critiche, e dunque le facoltà cognitive, della popolazione interverrei sulla possibilità di limitare la manifestazione del linguaggio, impedendo che essa "travalichi" un certo numero di caratteri.
Un linguaggio ridotto è rivelatore di un pensiero ridotto. Amen

Ah, dimenticavo: Bgrn a tutt*!

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Ho una riflessione ad altissima gradazione "complottistica", talmente alta che sono in dubbio se manifestarla oppure no.

Certo che se venissi implorato, magari con implorazioni particolarmente accorate e dunque convincenti, forse le mie resistenze verrebbero vinte e capitolerebbero, e lo scrivente, obtorto collo, non avrebbe alcuna scelta. Forse, chissà..
Suvvia, un po' di originalità e raffinatezza nelle implorazioni: Vi ricordo che sono un esteta. Grazie della collaborazione, IGI
Che peccato, era una riflessione bella bella, una di quelle che Fusaro avrebbe detto "Perdirindina!!"
Sciolgo la riserva.

Mi incuriosiscono sempre i temi affrontati dalle serie televisive, soprattutto quando è evidente lo scollamento dalla realtà, rappresentando situazioni, o relazioni probabilisticamente ininfluenti. Oltre alle trame LGBTRSTUVZ, con dentro personaggi di ogni razza possibile e immaginabile, ho notato un aumento delle serie con protagonisti autisti, o soggetti comunque rientranti nello spettro autistico. Che vi sia un stato, negli ultimi anni, un aumento dei casi di autismo nei bambini, in concomitanza con i vaccini pediatrici, è fatto noto. E se queste serie avessero l'obiettivo di normalizzare questa nuova realtà, rendendo quasi accattivante l'idea di avere un figlio/a autistico? Viaggio troppo con la fantasia? IGI
Forwarded from Hattori Hanzo
Semplificando direi che stanno tentando (ma non necessariamente riuscendo, almeno non con tutti) di normalizzare l'A-normale, inteso come tutto ciò che dovrebbe essere una fortuita deviazione da un naturale, spontaneo e sano percorso sociale, biologico, relazionale, psicologico, scientifico ecc. L'elemento che distingue il reale caso fortuito dal caso creato ad hoc (e quindi diciamo non più naturale e spontaneo) è il tentativo di dolo e manipolazione che c'è dietro ogni evento. Ecco, stanno volutamente cercando di creare una società ed un mondo malati (non tralasciando nessun ambito o campo o livello) e contemporaneamente stanno cercando di convincere le masse che sia tutto normale e spontaneo. Stanno, appunto, cercando di normalizzare l'A-normalitá. Però stanno peccando di grande arroganza illudendosi di poter piegare le leggi della vita e della Natura a loro piacimento.
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(Ispirato dall'Impertinente Sig. Fabio)

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Bambina con la mascherina, travestiti: Direi che manca solo l'emergenza climatica all'appello e poi la distopia è servita. Ma un asteroide piccolo piccolo su chi organizza queste porcate e su chi prepara queste locandine, no eh?? Piccolo piccolo, mirato....

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Gentili Maschietti Impertinenti binari e disinclusivi,

Se magari tra una tetta e l'altra della violinista del video musicale di cui sopra ascoltaste anche la melodia dareste un senso alla Rubrica da me medesimo inaugurata. Grazie della collaborazione, IGI