*Rimborso per Liste d'Attesa di Esami Medici: Fac Simile*
Il nostro sistema sanitario fa attendere i cittadini: *esami medici e visite specialistiche richiedono tempi d'attesa eterni*. Il D. L.vo 124 del 1998 consente il *rimborso* per prestazioni non erogate nei tempi previsti.
Con il nuovo decreto del giugno 2024, si promettono miglioramenti, ma intanto *ecco un fac simile per ottenere ciò che ci spetta di diritto*.
https://sindacatodazione.com/2024/06/11/rimborso-per-liste-dattesa-di-esami-medici-fac-simile/
Il nostro sistema sanitario fa attendere i cittadini: *esami medici e visite specialistiche richiedono tempi d'attesa eterni*. Il D. L.vo 124 del 1998 consente il *rimborso* per prestazioni non erogate nei tempi previsti.
Con il nuovo decreto del giugno 2024, si promettono miglioramenti, ma intanto *ecco un fac simile per ottenere ciò che ci spetta di diritto*.
https://sindacatodazione.com/2024/06/11/rimborso-per-liste-dattesa-di-esami-medici-fac-simile/
A tutela dei Diritti delle Persone
Rimborso per Liste d’Attesa di Esami Medici: Fac Simile
A fronte delle lunghissime liste d’attesa per esami medici e visite specialistiche, “vanto del sistema sanitario nazionale”, il Decreto Legislativo 124 del 1998 sembra offrire, fo…
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Camera: deputato fa segno della Decima, opposizione canta ‘bella ciao’
https://www.imolaoggi.it/2024/06/13/camera-opposizione-canta-bella-ciao/
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Imola Oggi
Camera: deputato fa segno della Decima, opposizione canta 'bella ciao' • Imola Oggi
Protesta delle opposizioni contro la riforma dell'Autonomia indifferenziata che si stava votando ieri. In Aula sono state mostrate bandiere tricolore
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Il padre di Ilaria Salis nel 2022: “Piuttosto che votare Fratoianni, emigro!”
https://www.imolaoggi.it/2024/06/13/padre-ilaria-salis-piuttosto-che-votare-fratoianni-emigro/
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Imola Oggi
Il padre di Ilaria Salis nel 2022: “Piuttosto che votare Fratoianni, emigro!” • Imola Oggi
''Piuttosto che votare per Di Maio, Speranza, Cirinnà, Fratoianni, io emigro''. Spunta un tweet fotografato prima che (forse) fosse cancellato, del papà di Ilaria Salis, Roberto
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La Fede Quotidiana
BIDEN E MACRON CONTINUANO A DIFFONDERE L'ORRORE ABORTISTA
«È inconcepibile che in un mondo piagato da sempre più guerre, persecuzioni e disuguaglianze, i capi di Stato stranieri del G7, in particolare Joe Biden e Emmanuel Macron, stiano spingendo per incentivare il numero di
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
MA QUALE GIORGIA, QUALE VITTORIA?
In Italia tutti vincono le elezioni e ottengono risultati migliori rispetto alle tornate precedenti. Addirittura, il Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore, On. Giorgia Meloni, nonché leader di Fratelli'Italia, il partito politico di maggioranza relativa in Parlamento, ha sottolineato come la notte del voto europeo sia stata di gran lunga piú emozionante rispetto alle elezioni politiche di settembre 2022. Una lettura riduttiva dei dati potrebbe portare in questa direzione: 28,8%, ovvero quasi tre punti percentuali in piú rispetto al voto per le due Camere, é apparentemente un traguardo significativo. In realtá, le cose stanno in maniera molto diversa. Insieme al Movimento 5 Stelle, Fratelli d'Italia, la cui classe politica lascia molto a desiderare, é il partito che ha perduto il maggior numero di voti. Si parla di 700.000 mila, o meglio di una riduzione da 7,4 milioni voti del 2022 a 6,7 milioni del 2024. Se, infatti, alle politiche la percentuale dei votanti é stata del 63,91%, alle recenti elezioni europee si é assestata al 49,69%, cioé meno della metá dei cittadini elettori aventi diritto al voto. É la prima volta dal 1979, anno del voto a suffraggio universale e diretto del Parlamento europeo, che non si raggiunge la maggioranza dei votanti. E a questo si aggiunga che dal 1999, in occasione del rinnovo del Parlamento europeo, il primo partito é sempre andato oltre il 30%: pensiamo, solo a titolo esemplificativo, alla Lega di Matteo Salvini nel 2019 o al Partito Democratico di Matteo Renzi nel 2014, cresciuti non di tre punti, bensí di 15 punti percentuali rispetto al dato delle precedenti politiche. Questo significa che la "vittoria" di Giorgia Meloni é la piú risicata degli ultimi 25 anni. Meloni ha chiesto un voto su se stessa ("scrivete Giorgia") e, dunque, inevitabilmente anche sul proprio operato, tuttavia il risultato ottenuto non é stato certamente quel trionfo che si intende far passare. Se a questo aggiungiamo la mancanza di alternative ben strutturate (non lo erano né Libertá di Cateno De Luca, né la lista di Michele Santoro) rispetto alla narrazione dominante, il voto ha seguito la direzione del "meno peggio". Da ultimo, non é assolutamente vero, diversamente da quanto dichiarato da Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del made in Italy, all'indomani del voto, cioé che Giorgia Meloni sia l'unica leader europea che ha vinto. Basta guardare a Portogallo, Croazia e Polonia, Stati membri dell'Unione Europea, per constatare come i partiti dei rispettivi Capi di Governo o alla guida del Paese abbiano incrementato i loro consensi. Chi parla di vittoria, purtroppo, crede di leggere nella realtá quello che c'é solo nella sua testa.
MA QUALE GIORGIA, QUALE VITTORIA?
In Italia tutti vincono le elezioni e ottengono risultati migliori rispetto alle tornate precedenti. Addirittura, il Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore, On. Giorgia Meloni, nonché leader di Fratelli'Italia, il partito politico di maggioranza relativa in Parlamento, ha sottolineato come la notte del voto europeo sia stata di gran lunga piú emozionante rispetto alle elezioni politiche di settembre 2022. Una lettura riduttiva dei dati potrebbe portare in questa direzione: 28,8%, ovvero quasi tre punti percentuali in piú rispetto al voto per le due Camere, é apparentemente un traguardo significativo. In realtá, le cose stanno in maniera molto diversa. Insieme al Movimento 5 Stelle, Fratelli d'Italia, la cui classe politica lascia molto a desiderare, é il partito che ha perduto il maggior numero di voti. Si parla di 700.000 mila, o meglio di una riduzione da 7,4 milioni voti del 2022 a 6,7 milioni del 2024. Se, infatti, alle politiche la percentuale dei votanti é stata del 63,91%, alle recenti elezioni europee si é assestata al 49,69%, cioé meno della metá dei cittadini elettori aventi diritto al voto. É la prima volta dal 1979, anno del voto a suffraggio universale e diretto del Parlamento europeo, che non si raggiunge la maggioranza dei votanti. E a questo si aggiunga che dal 1999, in occasione del rinnovo del Parlamento europeo, il primo partito é sempre andato oltre il 30%: pensiamo, solo a titolo esemplificativo, alla Lega di Matteo Salvini nel 2019 o al Partito Democratico di Matteo Renzi nel 2014, cresciuti non di tre punti, bensí di 15 punti percentuali rispetto al dato delle precedenti politiche. Questo significa che la "vittoria" di Giorgia Meloni é la piú risicata degli ultimi 25 anni. Meloni ha chiesto un voto su se stessa ("scrivete Giorgia") e, dunque, inevitabilmente anche sul proprio operato, tuttavia il risultato ottenuto non é stato certamente quel trionfo che si intende far passare. Se a questo aggiungiamo la mancanza di alternative ben strutturate (non lo erano né Libertá di Cateno De Luca, né la lista di Michele Santoro) rispetto alla narrazione dominante, il voto ha seguito la direzione del "meno peggio". Da ultimo, non é assolutamente vero, diversamente da quanto dichiarato da Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del made in Italy, all'indomani del voto, cioé che Giorgia Meloni sia l'unica leader europea che ha vinto. Basta guardare a Portogallo, Croazia e Polonia, Stati membri dell'Unione Europea, per constatare come i partiti dei rispettivi Capi di Governo o alla guida del Paese abbiano incrementato i loro consensi. Chi parla di vittoria, purtroppo, crede di leggere nella realtá quello che c'é solo nella sua testa.
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Ma quale Giorgia, quale vittoria?
(Prof. Daniele Trabucco)
https://www.imolaoggi.it/2024/06/14/ma-quale-giorgia-quale-vittoria/
(Prof. Daniele Trabucco)
https://www.imolaoggi.it/2024/06/14/ma-quale-giorgia-quale-vittoria/
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Ma quale Giorgia, quale vittoria? • Imola Oggi
In Italia tutti vincono le elezioni e ottengono risultati migliori rispetto alle tornate precedenti. In realtá, le cose stanno in maniera molto diversa
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Giornali: male il Corriere, in calo Repubblica e la Stampa
(strano...)
https://www.imolaoggi.it/2024/06/15/giornali-male-corriere-repubblica-stampa/
(strano...)
https://www.imolaoggi.it/2024/06/15/giornali-male-corriere-repubblica-stampa/
Imola Oggi
Giornali: male il Corriere, in calo Repubblica e la Stampa • Imola Oggi
I giornali cartacei tra crolli e cali nel giro 12 mesi: da aprile 2023 ad aprile 2024 i dati sulla diffusione totale cartacei + digitale non sono positivi