Forwarded from Amici di inFormazione Cattolica
La Fede Quotidiana
Sì al rispetto delle persone, no all’Agenda Lgbt+
La Giornata Internazionale contro l’omotransfobia non si trasformi nell’ennesima occasione di propaganda gender e Lgbtqia+: sì al pieno rispetto della dignità personale di chiunque, no all’agenda politica e ideologica gender e Lgbtqia+. Ogni forma di
Una splendida lezione del dott. Gianluca Pietrosante che presenta, presso il Polo territoriale "Unidolomiti" di Belluno della SSML/Istituto di grado universitario "san Domenico" di Roma, il suo bel libro "I tre Stendardi". In particolare, Gianluca si é soffermato sulla unicitá della Serenissima Repubblica di Venezia che, all'interno di un unico modello, fonde le tre principali forme di Governo.
buongiorno.https://gazzettadellemilia.it/cultura/item/45846-l%E2%80%99unione-europea-tra-stato-di-diritto-e-stato-totalitario
gazzettadellemilia.it
L’Unione Europea: tra Stato di Diritto e Stato Totalitario
SEMINARIO DI STUDI - Giovedì 23 maggio 2024 dalle 16.00 alle 18.30 e Online Saluti introduttivi Prof.ssa Adriana Bisirri Presidente SSML/Istituto ad Ordinamento Universitario San Domenico di Ro...
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
https://lanuovabq.it/it/caso-toti-e-nuove-elezioni-una-partita-tutta-da-giocare
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lanuovabq.it
Caso Toti e nuove elezioni, una partita tutta da giocare
L'arresto del presidente della Regione Liguria pone la questione sulla continuità o meno del governo regionale in caso di impedimento. Anche se la vicenda è politica, vediamo però cosa dice la legge.
Forwarded from ImolaOggi Channel
PIAZZA LIBERTA’, il programma di informazione condotto da Armando Manocchia, ritorna questa sera domenica 19 maggio 2024 alle 20,30 su BYOBLU CANALE 262 DT CANALE 816 SKY CANALE 462 TIVUSAT
https://www.imolaoggi.it/2024/05/19/piazza-liberta-ritorna-domenica-19-maggio-2024/
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Imola Oggi
PIAZZA LIBERTA’ ritorna domenica 19 maggio 2024 • Imola Oggi
PIAZZA LIBERTA’, il programma di informazione condotto da Armando Manocchia, ritorna domenica 19 maggio 2024 alle 20,30 su BYOBLU
Seminario gratuito. Per chiedere il link, scrivere a universita@unidolomiti.it
Sono disponibili, presso la segreteria del Polo universitario "Unidolomiti" di Belluno della SSML/Istituto di grado universitario "san Domenico" di Roma, le lezioni contenenti i corsi completi di Diritto Naturale, Filosofia della Politica (antica e medioevale) e Diritto Costituzionale. Per informazioni e/o acquisti dei singoli corsi o del pacchetto completo, si puó scrivere a universita@unidolomiti.it oppure telefonare al +39 379 1075715.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
PENSIERO MODERNO E DIRITTO NATURALE CLASSICO
Il pensiero filosofico moderno, che inizia con Cartesio (1596–1650) ma é anticipato dall'antropologia del periodo umanistico e rinascimentale, é passato dal primato dell'essere al primato del soggetto inteso come sorgente creativa di valori e storia, come coscienza la quale non riconosce altri fini al di fuori di sé. In questo modo, la modernitá ha aperto le porte al relativismo teoretico, presupposto del conseguente relativismo morale e giuridico. Se, infatti, si nega l'esistenza di una veritá assoluta, di conseguenza non esistono valori morali e giuridici assoluti. Pertanto, la proclamazione dei diritti umani nelle Costituzioni o nei Trattati internazionali, o meglio la loro positivizzazione, lungi dall'attribuire loro qualunque concretizzazione e universalitá, evidenzia solamente il loro fondamento contingente ed arbitrario. La modernitá, detto diversamente, ha accolto il principio di libertá in luogo del principio di veritá. Il ritorno, allora, al diritto naturale classico ed al realismo di matrice aristotelico e tomista consente di recuperare la veritá del bene e del giusto. É bene ció che corrisponde alla natura dell'ente uomo, alla piena realizzazione di ció che lo rende quello che é. Negare che vi siano inclinazioni naturali che sono funzionali a conseguire alcuni fini conntaturati nell'essere (ad esempio, la ricerca della Veritá, vivere in una comunitá organizzata, mettere a frutto i propri talenti nell'ambito dell'esercizio dell'attivitá lavorativa, l'apertura alla vita etc.) significa cadere nell'indifferentismo, per cui é indifferente per l'uomo perseguire alcuni fini piuttosto che altri. Eppure, questa impostazione mostra tutta la sua debolezza argomentativa: se per l'uomo fosse indifferente l'apertura alla vita, si metterebbe in discussione la continuazione della specie e, quindi, la sua stessa sopravvivenza, se per l'uomo fosse indifferente vivere in modo isolato dagli altri o in comunitá, perché il linguaggio, la parola, il pensiero che favoriscono il confronto dialettico e l'aiuto in caso di necessitá (essere curati in ipotesi di patologia) etc.? Tutto questo non significa affatto non riconoscere la dimensione storica in cui l'uomo si viene a trovare: essa costituisce un vantaggio per il diritto naturale il quale, nel divenire della storia, si lascia sempre piú studiare in quanto la storia stessa ne amplia le applicazioni. La legge naturale, dunque, non é avulsa dalla realtá, ma é in contatto con essa. Questo richiede un'antropologia realistica alimentata dall'apporto positivo di tutte le scienze umane. Un'antropolgia oggi sostituita dal funzionalismo della persona, dall'essere la stessa un progetto continuamente in fieri ...
PENSIERO MODERNO E DIRITTO NATURALE CLASSICO
Il pensiero filosofico moderno, che inizia con Cartesio (1596–1650) ma é anticipato dall'antropologia del periodo umanistico e rinascimentale, é passato dal primato dell'essere al primato del soggetto inteso come sorgente creativa di valori e storia, come coscienza la quale non riconosce altri fini al di fuori di sé. In questo modo, la modernitá ha aperto le porte al relativismo teoretico, presupposto del conseguente relativismo morale e giuridico. Se, infatti, si nega l'esistenza di una veritá assoluta, di conseguenza non esistono valori morali e giuridici assoluti. Pertanto, la proclamazione dei diritti umani nelle Costituzioni o nei Trattati internazionali, o meglio la loro positivizzazione, lungi dall'attribuire loro qualunque concretizzazione e universalitá, evidenzia solamente il loro fondamento contingente ed arbitrario. La modernitá, detto diversamente, ha accolto il principio di libertá in luogo del principio di veritá. Il ritorno, allora, al diritto naturale classico ed al realismo di matrice aristotelico e tomista consente di recuperare la veritá del bene e del giusto. É bene ció che corrisponde alla natura dell'ente uomo, alla piena realizzazione di ció che lo rende quello che é. Negare che vi siano inclinazioni naturali che sono funzionali a conseguire alcuni fini conntaturati nell'essere (ad esempio, la ricerca della Veritá, vivere in una comunitá organizzata, mettere a frutto i propri talenti nell'ambito dell'esercizio dell'attivitá lavorativa, l'apertura alla vita etc.) significa cadere nell'indifferentismo, per cui é indifferente per l'uomo perseguire alcuni fini piuttosto che altri. Eppure, questa impostazione mostra tutta la sua debolezza argomentativa: se per l'uomo fosse indifferente l'apertura alla vita, si metterebbe in discussione la continuazione della specie e, quindi, la sua stessa sopravvivenza, se per l'uomo fosse indifferente vivere in modo isolato dagli altri o in comunitá, perché il linguaggio, la parola, il pensiero che favoriscono il confronto dialettico e l'aiuto in caso di necessitá (essere curati in ipotesi di patologia) etc.? Tutto questo non significa affatto non riconoscere la dimensione storica in cui l'uomo si viene a trovare: essa costituisce un vantaggio per il diritto naturale il quale, nel divenire della storia, si lascia sempre piú studiare in quanto la storia stessa ne amplia le applicazioni. La legge naturale, dunque, non é avulsa dalla realtá, ma é in contatto con essa. Questo richiede un'antropologia realistica alimentata dall'apporto positivo di tutte le scienze umane. Un'antropolgia oggi sostituita dal funzionalismo della persona, dall'essere la stessa un progetto continuamente in fieri ...