Forwarded from Amici di inFormazione Cattolica
La Fede Quotidiana
Scongiurato un altro caso Charlie Gard
di Pietro Licciardi NATO IN INGHILTERRA, GRAVEMENTE MALATO, SI VEDEVA NEGATA L'OPERAZIONE. GRAZIE AL GOVERNO ITALIANO E’ STATO TRASFERITO AL BAMBIN GESU’ DOVE SARA’ CURATO. Questa volta è andata bene; non ci sarà un altro
Forwarded from Comitato Diritti Umani - Padova
DOMENICA 28 APRILE ORE 20 sulla battagliera e libera Radio Gamma 5, ospiti di Paolo Bevilacqua, terranno una discussione l'Avv. Chiara Pernechele, presidente del Comitato Diritti Umani di Padova e il Dr. Mantovani Mauro dal titolo:
"VACCINAZIONE DEI GUARITI, IMPORTANZA DELL' ANAMNESI E PROFILI COSTITUZIONALI"
CLICCA - In streaming mi puoi ascoltare qui.
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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
STATO DI NATURA E STATO DI SOCIETÁ: LA LEZIONE DI JOSEPH DE MAISTRE:
L'invenzione di una natura diversa dalla società è un prodotto del pensiero filosofico moderno a partire da Thomas Hobbes (1588-1679). É, infatti, con l'autore del «Levitano» del 1651 che la dottrina della legge naturale (non intesa in senso classico) è divenuta essenzialmente una dottrina dello stato di natura in cui vige il «bellum omnium contra omnes», ossia la guerra di tutti contro tutti. A Joseph De Maistre (1753-1821), suddito e diplomatico del Regno di Sardegna tra i più importante filosofi reazionari del periodo post-rivoluzionario, non interessa sapere se questo stato di natura, anteriore alla società organizzata, vada inteso in senso cronologico o teorico: per il savoiardo lo stato di natura, sulla scia dell'insegnamento aristotelico, è la vita all'interno di una società sana e non la vita anteriore alla società civile. Pertanto, nella sua riflessione, c'è una perfetta identificazione tra stato di natura e stato di società (Fisichella). In questo modo, De Maistre non solo respinge le teorie contrattualistiche nelle loro differenti declinazioni, ma anche l'individualismo che del contrattualismo ne è il presupposto. L'uomo, allora, lungi dal poter disporre tutto in prima persona e, dunque, dal poter compiere quell'atto supremo che è la «creazione di una società», è chiamato ad ordinare «le vedute dell'artefice» (Dio). Siamo, come si può facilmente intuire, ben lontani dall'affermazione dell'esistenza di diritti naturali individuali e pluralizzati i quali si storicizzano nelle dichiarazioni costituzionali rientrando in questo modo nella disponibilità del legislatore. Rispetto, dunque, alla dottrina moderna dei diritti, il pensiero maistrano, conformemente al giusnaturalismo antico e medioevale, insiste sui doveri dell'uomo indirizzati, grazie all'opera di colui che «ha cura della comunità» (per utilizzare un'espressione tomista), al bene comune concepito non come la somma dei beni singoli, bensì come il bene dell'uomo in quanto sostanza individuale razionale che non può mai essere oggetto né di mandato, né di rappresentanza politica. Questo non significa negare l'esistenza dei diritti, ma riconoscere che questi derivano dai doveri e non dalla «funzione dinamizzante» degli ordinamenti mediante le tecniche di bilanciamento. Una riflessione forte, originale, che dovrebbe aiutarci a riflettere seriamente sui falsi miti del costituzionalismo.
STATO DI NATURA E STATO DI SOCIETÁ: LA LEZIONE DI JOSEPH DE MAISTRE:
L'invenzione di una natura diversa dalla società è un prodotto del pensiero filosofico moderno a partire da Thomas Hobbes (1588-1679). É, infatti, con l'autore del «Levitano» del 1651 che la dottrina della legge naturale (non intesa in senso classico) è divenuta essenzialmente una dottrina dello stato di natura in cui vige il «bellum omnium contra omnes», ossia la guerra di tutti contro tutti. A Joseph De Maistre (1753-1821), suddito e diplomatico del Regno di Sardegna tra i più importante filosofi reazionari del periodo post-rivoluzionario, non interessa sapere se questo stato di natura, anteriore alla società organizzata, vada inteso in senso cronologico o teorico: per il savoiardo lo stato di natura, sulla scia dell'insegnamento aristotelico, è la vita all'interno di una società sana e non la vita anteriore alla società civile. Pertanto, nella sua riflessione, c'è una perfetta identificazione tra stato di natura e stato di società (Fisichella). In questo modo, De Maistre non solo respinge le teorie contrattualistiche nelle loro differenti declinazioni, ma anche l'individualismo che del contrattualismo ne è il presupposto. L'uomo, allora, lungi dal poter disporre tutto in prima persona e, dunque, dal poter compiere quell'atto supremo che è la «creazione di una società», è chiamato ad ordinare «le vedute dell'artefice» (Dio). Siamo, come si può facilmente intuire, ben lontani dall'affermazione dell'esistenza di diritti naturali individuali e pluralizzati i quali si storicizzano nelle dichiarazioni costituzionali rientrando in questo modo nella disponibilità del legislatore. Rispetto, dunque, alla dottrina moderna dei diritti, il pensiero maistrano, conformemente al giusnaturalismo antico e medioevale, insiste sui doveri dell'uomo indirizzati, grazie all'opera di colui che «ha cura della comunità» (per utilizzare un'espressione tomista), al bene comune concepito non come la somma dei beni singoli, bensì come il bene dell'uomo in quanto sostanza individuale razionale che non può mai essere oggetto né di mandato, né di rappresentanza politica. Questo non significa negare l'esistenza dei diritti, ma riconoscere che questi derivano dai doveri e non dalla «funzione dinamizzante» degli ordinamenti mediante le tecniche di bilanciamento. Una riflessione forte, originale, che dovrebbe aiutarci a riflettere seriamente sui falsi miti del costituzionalismo.
Forwarded from Idee&Azione
Evviva la libertà. Il dramma è l’indifferenza o l’incredulità dei più, nonostante l’evidenza della manipolazione. Lo sapeva Lev Tolstoj nell’indimenticabile descrizione dello scialbo, conformista fratello di Anna Karenina, l’inquieta eroina del suo romanzo. “Il giornale che riceveva Stepan Arkadievic era liberale senza essere troppo avanzato e di tendenza adatta alla maggioranza del pubblico. Sebbene Oblonsky avesse poco interesse per la scienza, l'arte e la politica, su tutte queste questioni si atteneva comunque fermamente alle opinioni del suo giornale e cambiava punto di vista solo quando lo cambiava la maggioranza del pubblico. Per meglio dire, le sue opinioni lo abbandonavano da sole dopo essere arrivate a lui senza che si prendesse la briga di sceglierle; le adottava come le forme dei suoi cappelli e delle sue redingote, perché tutti le portavano e, vivendo in una società dove una certa attività intellettuale diventa obbligatoria con l'età, le opinioni gli erano necessarie quanto i cappelli.”
(di Roberto Pecchioli)
#ideeazione
https://telegra.ph/Wokipedia-04-28
(di Roberto Pecchioli)
#ideeazione
https://telegra.ph/Wokipedia-04-28
Telegraph
Wokipedia
Sarà capitato anche a voi. Navighiamo in Internet e un testo, una parola, un nome, un fatto ci sono sconosciuti. Immediatamente digitiamo le parole chiave e sempre la prima opzione di ricerca è Wikipedia, l’enciclopedia virtuale lanciata nel 2001 da Larry…
Forwarded from ImolaOggi Channel
🟢Devastazione green
Sardegna: azienda cinese compra 1000 ettari di terreni per il più grande parco fotovoltaico d’Europa
https://www.imolaoggi.it/2024/04/28/sardegna-azienda-cinese-compra-terreni-fotovoltaico/
Sardegna: azienda cinese compra 1000 ettari di terreni per il più grande parco fotovoltaico d’Europa
https://www.imolaoggi.it/2024/04/28/sardegna-azienda-cinese-compra-terreni-fotovoltaico/
Imola Oggi
Sardegna: azienda cinese compra 1000 ettari di terreni per il più grande parco fotovoltaico d’Europa • Imola Oggi
Con un vero e proprio blitz finanziario, la più grande società fotovoltaica della Cina mette le mani su mille ettari di terreni nel nord Sardegna
Forwarded from Giubbe Rosse
VENEZIA: "VOLA IL CONTRIBUTO D'ACCESSO, INCASSO 3 VOLTE SUPERIORE ALLE PREVISIONI. DAL PROSSIMO ANNO TICKET A 10 EURO".
LA CONTROL ROOM MONITORA COSTANTEMENTE I FLUSSI: 39 SENSORI, LE CELLE TELEFONICHE, I MOVIMENTI IN CITTÀ (E OVVIAMENTE LE TELECAMERE OVUNQUE, NDR)
MA NON CI SARÀ PERÒ "NESSUN BLOCCO" OLTRE I NUMERI SOGLIA: "CHI VORRÀ ACCEDERE PAGHERÀ I 10 EURO". (Fonte: IlGazzettino)
Insomma, dal pass per salvare Venezia dal sovraffollamento si finiti ad una semplice tassa contro i poveri.
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LA CONTROL ROOM MONITORA COSTANTEMENTE I FLUSSI: 39 SENSORI, LE CELLE TELEFONICHE, I MOVIMENTI IN CITTÀ (E OVVIAMENTE LE TELECAMERE OVUNQUE, NDR)
MA NON CI SARÀ PERÒ "NESSUN BLOCCO" OLTRE I NUMERI SOGLIA: "CHI VORRÀ ACCEDERE PAGHERÀ I 10 EURO". (Fonte: IlGazzettino)
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Vola il contributo d'accesso: «Incasso 3 volte superiore alle previsioni. Dal prossimo anno ticket a 10 euro»
MESTRE - Già dal primo giorno di sperimentazione sono saltate le previsioni: il Comune aveva messo a bilancio 700 mila euro d'incassi per tutti i 29 giorni del 2024 in cui si...
CORSO BASE FILOSOFIA DELLA POLITICA ANTICA E MEDIOEVALE.pdf
250.3 KB
Per chi fosse interessato sono disponibili le lezioni complete dei due corsi. Costo complessivo 70,00. Singolo corso costo 40,00. Per info: universita@unidolomiti.it
CORSO DI ALTA FORMAZIONE DI DIRITTO NATURALE.pdf
152.1 KB
Per chi fosse interessato sono disponibili le lezioni complete dei due corsi. Costo complessivo 70,00. Singolo corso costo 40,00. Per info: universita@unidolomiti.it
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
PAPA SAN PIO X ED IL TOMISMO INTEGRALE
Il grande Papa san Pio X, pontefice dal 1903 al 1914, caduto nel dimenticatoio se non addirittura avversato da una certa storiografia soprattutto dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965), é stato non solo colui che ha combattuto con fermezza l'eresia modernista, ma anche colui che ha indicato, da vero Pastore, la strada da seguire per difendere i "diritti della Veritá", la sola "Veritá che salva": Gesú Cristo vero Dio e vero uomo. Attraverso l'attenta lettura della nota Lettera Enciclica "Pascendi Dominici Gregis" del 1907, integrata dalla Lettera apostolica "Notre charge apostolique" del 25 agosto 1910 di condanna del movimento francese di stampo socialista "Le Sillon" che propugnava un cristianesimo laicizzato (oggi diremo pastorale), Papa Sarto non si limita a condannare solo il modernismo dogmatico, bensí anche quello sociale. Se, da una parte, l'affermazione del principio moderno di immanenza favoriva e favorisce la coincidenza della Rivelazione divina con l'esperienza e la coscienza dell'uomo che vive il sentimento religioso (e, dunque, lo interpreta a seconda delle proprie posizioni soggettive), dall'altra il primato dell' "action" blondeliana sulla ragione contemplativa porta al primato della prassi sulla conoscenza dell'essere. Di fronte, allora, al tentativo di "deellenizare" il cristianesimo e privarlo del suo impianto metafisico, Papa Sarto propone (nella "Pascendi") il ritorno ad un "tomismo autentico ed integrale", oggi completamente assente nella formazione del clero e dei religiosi in quanto soppiantato da una prospettiva fenomenologica-esistenziale che ha condotto a vere e proprie aberrazioni. É stata la graduale rinuncia al tomismo, ad esempio, che ha consentito il pantesimo cosmico di Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955) o la "svolta antropologica" di Karl Rahner (1900-1984) di matrice razionalistica. In san Pio X, modello di autentico "Pastor bonus", emerge una costante e strenua difesa della Veritá, tacciata erroneamente di intransigentismo (Menozzi), consapevole che i "veri amici del popolo non sono né rivoluzionari, né novatori, ma tradizionalisti" (cit. san Pio X, Lettera apostolica "Notre charge apostolique, 1910).
PAPA SAN PIO X ED IL TOMISMO INTEGRALE
Il grande Papa san Pio X, pontefice dal 1903 al 1914, caduto nel dimenticatoio se non addirittura avversato da una certa storiografia soprattutto dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965), é stato non solo colui che ha combattuto con fermezza l'eresia modernista, ma anche colui che ha indicato, da vero Pastore, la strada da seguire per difendere i "diritti della Veritá", la sola "Veritá che salva": Gesú Cristo vero Dio e vero uomo. Attraverso l'attenta lettura della nota Lettera Enciclica "Pascendi Dominici Gregis" del 1907, integrata dalla Lettera apostolica "Notre charge apostolique" del 25 agosto 1910 di condanna del movimento francese di stampo socialista "Le Sillon" che propugnava un cristianesimo laicizzato (oggi diremo pastorale), Papa Sarto non si limita a condannare solo il modernismo dogmatico, bensí anche quello sociale. Se, da una parte, l'affermazione del principio moderno di immanenza favoriva e favorisce la coincidenza della Rivelazione divina con l'esperienza e la coscienza dell'uomo che vive il sentimento religioso (e, dunque, lo interpreta a seconda delle proprie posizioni soggettive), dall'altra il primato dell' "action" blondeliana sulla ragione contemplativa porta al primato della prassi sulla conoscenza dell'essere. Di fronte, allora, al tentativo di "deellenizare" il cristianesimo e privarlo del suo impianto metafisico, Papa Sarto propone (nella "Pascendi") il ritorno ad un "tomismo autentico ed integrale", oggi completamente assente nella formazione del clero e dei religiosi in quanto soppiantato da una prospettiva fenomenologica-esistenziale che ha condotto a vere e proprie aberrazioni. É stata la graduale rinuncia al tomismo, ad esempio, che ha consentito il pantesimo cosmico di Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955) o la "svolta antropologica" di Karl Rahner (1900-1984) di matrice razionalistica. In san Pio X, modello di autentico "Pastor bonus", emerge una costante e strenua difesa della Veritá, tacciata erroneamente di intransigentismo (Menozzi), consapevole che i "veri amici del popolo non sono né rivoluzionari, né novatori, ma tradizionalisti" (cit. san Pio X, Lettera apostolica "Notre charge apostolique, 1910).
Forwarded from Massimo Viglione
Mio intervento su Santa Caterina da Siena https://www.youtube.com/watch?v=tmUeD6cPen8
YouTube
Santa Caterina da Siena, patrona d'Italia
Nata nel 1347, santa Caterina, benché illetterata, tiene contatti con papi e potenti della sua epoca, si prodiga per il bene della Chiesa e perché la cattedra di san Pietro sia riportata a Roma. Nel 1939 Pio XII la dichiara patrona d'Italia con Francesco…