IL GIUSNATURALISTA
1.14K subscribers
1.61K photos
231 videos
154 files
2.08K links
Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
Download Telegram
TRIARII TV - SABATO 13 APRILE 2024 - 0RE 03:00 A.M.

MILITIA CONTRA TENEBRAS

SANTO ROSARIO NOTTURNO IN RIPARAZIONE DELLE BLASFEMIE E DEI TROPPI SILENZI

LINK PER PARTECIPARE IN DIRETTA

YOUTUBE:
https://www.youtube.com/watch?v=oggUUXPSWG0

FACEBOOK
https://www.facebook.com/events/1859814657793312

Il testo del S.Rosario dei Triarii: https://www.confederazionetriarii.it/iniziative/403/il-rosario-della-confederazione-dei-triarii

Resta sempre aggiornato sulle iniziative dei Triarii iscrivendoti al seguente canale Telegram: t.me/Amici_dei_Triarii
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

QUAL É IL SIGNIFICATO DELL' AGGETTIVO "NATURALE" QUANDO CI SI RIFERISCE ALL' "ORDINE NATURALE"?

Che cosa significa "ordo rerum", "ordine delle cose" o "ordine naturale"? E perché qualifichiamo come "naturale" il diritto che si riferisce a quest'ordine? Ora, i critici del diritto naturale (pensiamo solo, tra i molti, a Norberto Bobbio) ritengono che l'aggettivo qualificativo sia polisenso, cioé ammetta una pluralitá di significati e, quindi, di interpretazioni. In realtá, di contro ad una accezione naturalistico-deterministica oggi prevalente propria della modernitá e della riduzione della ragione a calcolo (Hobbes), per il pensiero classico (Aristotele, san Tommaso d'Aquino) l'espressione in esame indica ció che non é arbitrario, o meglio ció che é evidente e convincente per la sua ragionevolezza percepibile immediatamente (cosí Sergio Cotta). Questo spiega come mai il "naturale" costituisca l'apriori del diritto positivo, la condizione stessa della sua giuridicitá (Castellano), in netta opposizione alla volontá empirica e contingente di potenza. Solo cosí la "lex humana", per utilizzare un termine tomista, trae il suo senso dalla giustizia in quanto, rispetto all'ordine naturale, essa svolge una funzione ordinatrice. Allora il diritto é obbligatorio perché giusto, conforme alla "ius-titia", e perché promana dall'autoritá che é emanazione, in un dato contesto storico e politico, della giustizia. Si devono, pertanto, respingere le suggestioni idealistiche (Fichte, Hegel, per giungere fino a Giovanni Gentile) riguardo la riduzione del diritto al diritto statale in ragione del fatto che, come emerge chiaramente dai "Lineamenti di Filosofia del Diritto" di Hegel del 1820, solo nello Stato (ovvero nel momento di sintesi) emerge la real-razionalitá della legge "nella sua universalitá razionale e nella sua determinatezza reale". Se, infatti, il diritto interno positivo non é piú soggetto al rispetto dell'ordine naturale, esso altro non puó essere definito se non come mera manifestazione di forza, anche potenzialmente brutale ed inumana, di chi contingentemente detiene il potere. Allo stesso modo, se anche quello che Hegel chiama "il diritto statale esterno" non incontra piú il limite dell' "ordo rerum", é possibile pervenire a legittimare qualunque guerra, inclusa quella di conquista. La storia dovrebbe avercelo insegnato, ma, come scriveva Antonio Gramsci, non ha avuto allievi.
Forwarded from ImolaOggi Channel
Se ne sono inventata un'altra 🤬
Forwarded from Giubbe Rosse
SENTENZA STORICA SULLE MASCHERINE: “OBBLIGO È ILLEGITTIMO”, "NESSUNA EFFICACIA MASCHERINE"
È stato assolto un militare che rifiutò di indossarla dopo che era stata dichiarata la fine dell’emergenza
“l’utilizzo obbligatorio della mascherina come strategia di prevenzione dell’infezione da Sars-CoV-2 non è attualmente supportato dalle evidenze scientifiche a nostra disposizione”. In effetti, occorre aggiungere, sin dall’inizio di un dramma più democratico che sanitario, eravamo a conoscenza della quasi totale mancanza di studi scientifici che convalidassero l’obbligo liberticida di indossare qualsiasi tipo di mascherine. (Fonte: Nicola Porro)

🟥 Segui Giubbe Rosse
Telegram | web | Ultim'ora | Twitter | Facebook | Instagram | Truth | Odysee
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

CHE COS'É IL REALISMO FILOSOFICO?

Il pensiero moderno, che giunge ai nostri giorni, é la negazione del realismo filosofico, ossia della corrispondenza tra pensiero ed essere, tra pensiero e realtá. L'essere, ció che esiste, si mostra nel pensiero il cui contenuto é, dunque, la veritá che non puó in alcun modo essere negata (ad esempio, il rapporto tra persone dello stesso é naturalmente infecondo, cioé non é aperto alla trasmissione della vita. Sostenere il contrario significa affermare una non-veritá). Vediamo di dimostrare, con la ragione contemplativa, quanto sostenuto. La sensazione di qualcosa (il dolore causato dalla spina di una rosa) non é mai sensazione di se medesima, ma é sempre in rapporto ed in relazione alla sostanza, all'ente sensibile e diveniente come, del resto, ha mostrato magistralmente Aristotele. La sensazione, in altri termini, é una modificazione che, non provenendo da se stessa, non puó che derivare da una realtá esterna rispetto al pensiero. Tuttavia, nel momento in cui la scienza moderna propone un nuovo concetto di ragione intesa come mero calcolo, declinata in termini matematico-quantitativi, quest'ultima non si rivolge piú al tutto, all'essere, al reale, ma alla parte che, isolata dal tutto, la scienza cerca non piú di conoscere e condurre al fine teleologicamente inscritto nell'ente, bensí di controllare e dominare. Ecco che, allora, l'uomo non é piú chiamato a vivere in base al suo "τέλος", ma deve funzionare secondo la logica folle della ideologia transumanista. Questo "modus operandi" porta alla "dissezione" e all'isolamento (ce lo ricordiamo il distanziamento sociale durante l'emergenza sanitaria?). Pur continuando a considerare la realtá come esterna al soggetto, la scienza e la tecnica operano in una prospettiva parcellizata ed atomistica funzionale alla "creazione" di un nuovo reale. E questo sarebbe il "regnum hominis" di cui parlava Francesco Bacone (1561-1626)?
Forwarded from Byoblu
ELEZIONI EUROPEE: AFD VOLA NEI SONDAGGI E SCATTA UN’INCHIESTA DEI SERVIZI CECHI

I partiti euroscettici stanno volando nei sondaggi e questo non fa dormire sonni tranquilli all’establishment europeo. Ecco che allora iniziano a scattare inchieste ad hoc su presunte ingerenze russe.

➡️https://www.byoblu.com/2024/04/13/elezioni-europee-afd-vola-nei-sondaggi-e-scatta-uninchiesta-dei-servizi-cechi/
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

L'ATTACCO DELLA REPUBBLICA ISLAMICA DELL'IRAN CONTRO ISRAELE: TRA RAPPRESAGLIA E RISCHIO DI UN CONFLITTO PIÚ VASTO

La Repubblica islamica dell'Iran, precisano alcune fonti, ha lanciato un attacco contro Israele mediante l'utilizzo di droni che dovrebbero colpire obiettivi militari. Contestualmente gli Stati Uniti d'America stanno spostando navi da guerra sia per proteggere Israele, sia per la tutela delle proprie basi in Medio Oriente. La domanda, allora, che ci si deve porre sul piano del diritto internazionale pubblico é la seguente: come deve qualificarsi l'attacco da parte di Theran? A me pare siamo in presenza di una rappresaglia, ovvero un'azione di autotuela di uno Stato nei confronti di un altro in risposta ad un atto illecito commesso dal secondo contro il primo. É evidente che il pensiero corre all'attacco israeliano contro un edificio appartenente all'ambasciata dell'Iran avvenuto a Damasco, capitale della Siria, in data 01 aprile 2024. Il diritto bellico, sia consuetudinario, sia pattizio stabilisce alcune condizioni per la legittimitá della rappresaglia: 1) la responsabilitá dell'atto illecito deve imputarsi allo Stato autore dell'illecito; 2) l'atto, che ha causato la rappresaglia, deve essere illecito. La Convenzione di Ginevra del 1949 fa un elenco indicativo di questi atti tra i quali, ad esempio, rientrano quelli contro l'integritá fisica o la salute; 3) bisogna aver accertato lo Stato colpevole dell'illecito o quanto meno aver indagato per tentare di scoprirlo; 4) l'entitá della rappresaglia deve essere proporzionato all'offesa subita. Infine, come previsto da alcuni Protocolli addizionali del 1977 alla Convenzione di Ginevra del 1949, é fatto divieto assoluto di rappresaglia contro la popolazione civile. Ovviamente, al di lá delle condizioni di legittimitá della stessa, il serio pericolo é che il conflitto possa allargarsi, mettendo in moto lo scacchiere delle alleanze: se gli Usa prendono le parti di Israele, la Federazione Russa lo fará con la Repubblica di Iran. L'augurio, pertanto, é che il conflitto non si estenda anche se l'effetto domino é in agguato.