IL GIUSNATURALISTA
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Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
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Forwarded from Massimo Viglione
La Regione Veneto dà il via all'eutanasia di Stato.
La Regione Veneto è gestita da molto tempo dalla Lega.
Zaia, suo leader, è stato ripetutamente votato nel corso degli anni dai cittadini veneti, nonostante la sua totale impenitente e strafottente deriva dissolutoria sul piano morale che sul piano del totalitarismo sanitario, di cui è stato il megafono peggiore qui in Italia. Come lui, nessuno.
Chiunque abbia un minimo di intelletto in uso non potrebbe votare mai un essere come Zaia, peraltro difeso pubblicamente dai suoi compagni di partito, sempre, compreso chi si definisce cattolico e magari pure tradizionale o almeno conservatore.
Eppure viene votato, nonostante la sua politica totalmente ligia al peggiore globalismo nuovomondialista.
I veneti sono tutti scemi, allora?
Ovviamente no, tutt'altro. I problemi sono due:
1) la mancanza di alternativa (se non Zaia il Pd, allora voto Zaia);
2) il menefreghismo della maggioranza dei cittadini, che ancora credono di poter pensare solo a come fare i soldi col prosecco o in altra maniera, disinteressandosi di tutto il resto, mentre si stanno scavando la fossa con le loro stesse mani, e soprattutto la stanno scavando ai loro figli e nipoti. Gli stolti senza speranza.
D'altronde, ciò che accade in Veneto, accade in tutta Italia. E in tutto l'Occidente, seppur con alcune differenze importanti.
Basti pensare alla follia dei milanesi con Sala o a quella perfino peggiore dei romani con Gualtieri, che ha appena detto che vuole abolire latte e carne, a parte fare la città dei 15 minuti con tutto quello che comporta.
Il problema, però, è che Zaia, da noi denunciato decine di volte (vox clamante in deserto), è delle Lega, ed è l'emblema vivente del politico odierno, e i suoi manutengoli sono peggiori di lui, perché ancora più ipocriti.
Ma esiste una Veneto cattolico, cattolico non democristiano e modernista, ma cattolico vero, integrale, tradizionale, attivo e reattivo.
In quel Veneto, in quei veneti, si ripone la nostra speranza.
Ma è necessario agire anche politicamente sul territorio, per poter proporre una alternativa a questo incommensurabile schifo satanico odierno, marchiato Lega, contromarchiato centro-destra.
Chi è complice silente, è come Zaia. Chi lo vota, è come Zaia.
Chi reagisce, inizia il cammino della propria libertà e salvezza.
Non dimenticate mai chi è Zaia e cosa ha fatto finora, specie nel 2020-22.
Veneti cattolici, liberi, tradizionali, create l'alternativa politica. Poi, tutto il resto è nelle mani di Dio.
Per quanto possibile, noi vi sosteniamo. (MV)
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA: Fonte La Verità.
Per chi fosse interessato, sono disponibili ancora tre copie. Per info: +39 379 1075715.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

DIRITTI CIVILI ED ASTRAZIONI: IL TRIONFO DEL SOGGETTIVISMO FILOSOFICO

Le manifestazioni a sostegno dei diritti Lgbtq+, le discussioni sulla maternità surrogata, vietata in Italia dalla legge ordinaria dello Stato n. 40/2004 ma ammessa all'estero (Canada, Ucraina), le teorie gender etc. sono il frutto del soggettivismo filosofico che da Cartesio (1596/1650) arriva fino ai giorni nostri. Non comprendere i presupposti teoretici che le sostengono, significa cedere alle ideologie delle sinistre globaliste e progressiste. Nel c.d. centro/destra manca, infatti, una seria cultura filosofica idonea a rispondere punto su punto al "traffico insaziabile" dei diritti. Ci si limita a dichiarazioni di principio banali e vuote per non essere tacciati di discriminazione, di fascismo, di oscurantismo etc. Perchè si è giunti a tutto questo? Il primo passo è stato l'autosufficienza del pensiero dal reale: non c'è più, con il cogito cartesiano, l'identità tra pensiero ed essere, poichè quest'ultimo, pur mantenendo una consistenza oggettiva, viene ridotto a "idea" non nel senso platonico del termine, bensì quale rappresentazione della realtà. Sarà, poi, con Kant (1724/1804) e con il criticismo che si afferma l'inconoscibilità del "noumeno", della reale in sè, e la conoscibilità del solo "fenomeno", ossia (per dirla con Abbagnano) ció che appare in relazione al soggetto conoscente e alle sue forme a priori e categorie. Detto diversamente, l'autonomia senza limitazioni che Kant conferisce al soggetto è degenerata nella elevazione della coscienza individuale a sorgente assoluta (senza vincoli e limiti) della propria legge e del proprio comportamento che si elevano a "giudici totalitari" laddove bollano come discriminatoria ogni posizione che vi si oppone. Il soggettivismo con pretese universalistiche, che trae la sua origine nel luteranesimo e nel protestantesimo liberale venendo poi alimentato dalla Rivoluzione francese, non solo conduce ad ordinamenti costituzionali laicistici, ispirati all'indifferentismo (un'ideologia a sua volta imposta), ma pone le premesse per la graduale formazione di "masse astoriche", pronte a marciare per rivendicare pseudo/diritti, o meglio astrazioni che solo il sistema normativo geometrico/legale è in grado di conferire loro sulla base di una concezione errata di natura ridotta a naturalismo. Tutto, allora, deve essere ricondotto nella sintesi dei contrari, quale momento della dialettica hegeliana, per tendere all'uniformità e all'omologazione. La Verità non esiste più, si fa nella storia, è relativa, anche se una verità con queste caratteristiche è una non/verità. Il Papa san Pio X, pontefice dal 1903 al 1914, nella nota Lettera Enciclica "Pascendi Dominici gregis" dell'08 settembre 1907 mette in guardia dal pericolo del primato del divenire sull'essere e sui suoi fini con la conseguenza di ridurre la ragione a strumento secondario rispetto all'appetito, all'istinto e all'emotività. O meglio strumento secondario rispetto....ai colori...
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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA