IL GIUSNATURALISTA
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Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
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AUMENTA LA SPESA MILITARE E SI TAGLIANO FONDI ESSENZIALI: I "SOVRANISTI DEI MIEI STIVALI"

Giorgia Meloni, prima di partire per il vertice di Washington, ha confermato l’intenzione del suo governo di aumentare la spesa militare. Attualmente, è previsto che questa raggiunga l’1,44% del Pil nel 2025, ma la leader punta a modificare questa percentuale, in aumento, portandola all’1,6%. Questa decisione arriva in un contesto di politiche di bilancio controverse, caratterizzate da tagli significativi in altri settori. Recentemente sono stati tagliati fondi cruciali per il Sud e per i servizi sociali essenziali, come gli asili nido, nonostante le promesse di sostegno alla maternità fatte, soprattutto in campagna elettorale.

Fonte: www.quifinanza.it
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

COSTITUZIONE, COSTITUZIONALISMO E CAOS:

Il prof. Maurizio Fioravanti, autorevole docente emerito di Storia del diritto medioevale e moderno presso l'Università degli Studi di Firenze, nella sua opera «Costituzionalismo. Percorsi della storia e tendenze attuali» pubblicata nel 2009 mette molto bene in evidenza come il costituzionalismo appartenga integralmente all'età moderna e nasca insieme allo stesso Stato moderno. In altri termini, il costituzionalismo è non solo coevo, ma anche omologo alla modernità ed ai suoi principi, in particolare al principio di immanenza con conseguente «espulsione» di qualunque ordine naturale e di qualunque trascendenza. Questo significa, allora, che, mediante la Costituzione, le fondamenta dell'ordinamento giuridico-politico si immanentizzano, positivizzandosi, e si positivizzano, immanentizzandosi (così TURCO). In questo modo, la «determinazione costituzionale» trova unicamente in se medesima la propria connotazione valoriale-assiologica. Da questa premessa è facile intuire che la legge, partendo dallo stesso Testo fondamentale, risulta un «opus voluntatis» piuttosto che «ordinatio rationis». Il legiferare, dunque, è un «facere» e non un «legere» l'ordine dell'essere. La assunzione di questa prospettiva implica che l'indeterminato, il «caos», risulti anteriore al «patto costituzionale» e alla Costituzione. L'ordinamento si erge, in questo modo, sul nulla dell'originaria indeterminatezza di principi e norme. Tuttavia, posto il volere costituente ed il suo esito costituzionale, l'indeterminato diviene anche una permanente eventualità da fronteggiare, in quanto la Costituzione positivistica ha sempre bisogno di interpretazione, di funzionalizzazione «dinamizzante» etc. Mutatis mutandis, le tanto decantate «Costituzioni» si fondano su loro stesse, o meglio sull'atto che, ponendole, pone anche se stesso. Il finito del proprio porsi pretende di fondare così il finito del proprio darsi in quanto la statuizione positiva si deve necessariamente identificare, per quanto sopra detto, con la sua inevitabile e continua evoluzione/interpretazione. In questo modo, però, si cade in una evidente contraddizione, dal momento che il finito viene assolutizzato ed infinitizzato. Ora, come è possibile la finitizzazione dell'infinito? Nessuno che si ponga il problema della Verità quale questione fondativa imprescindibile della legge?
Forwarded from Byoblu
ATTACCO ALL’ OSPEDALE DI KIEV: IL DOPPIOPESISMO DEI MEDIA ITALIANI

L'attacco all’ospedale di Kiev ha mostrato tutta la parzialità e l'iniquità etica dei media italiani, pronti a denunciare alcuni massacri e a tacere su altri

➡️https://www.byoblu.com/2024/07/10/attacco-all-ospedale-di-kiev-il-doppiopesismo-dei-media-italiani/

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TRUMP FERITO DURANTE UN COMIZIO
***
Diversi colpi di arma da fuoco sono stati esplosi contro l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump mentre parlava sul palco a un comizio a Butler (Pennsylvania).
Il candidato repubblicano è stato ferito a un orecchio ed è stato immediatamente scortato via dai servizi segreti.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

UCRAINA NELLA NATO: L'ULTIMO OSTACOLO PER LA GUERRA MONDIALE

La Repubblica di Ucraina, nel momento in cui si scrive, non é né uno Stato membro dell'Unione Europea, né dell'Alleanza Atlantica del Nord. É vero, da un lato, che la sua Costituzione é stata revisionata nel 2019 mediante l'inserimento dell'avvio di un percorso per l'ingresso nelle due organizzazioni sovranazionali di cui sopra (nel preambolo e nell'articolo 85), ma é anche vero, dall'altro, che questo proposito é rimasto lettera morta. Il Presidente Zelensky, nella dichiarazione tenuta a Washington a margine del summit dei Paesi Nato, ha parlato di un cammino "irreversibile" senza specificare alcuna tempistica. Siamo abituati alle dichiarazioni fantasiose del Presidente ucraino, tuttavia é doveroso riflettere sulle conseguenze di un possibile e futuro ingresso di Kiev nell'Alleanza Atlantica. Non solo questo certificherebbe in modo palese ed evidente il tentativo di mantenere un sistema unipolare a trazione americana sempre piú in crisi, ma eliminerebbe l'ultima barriera per lo scoppio di un conflitto mondiale dagli esiti funesti. Infatti, se l'Ucraina entrasse nella Nato, scatterebbe l'art. 5 del Trattato del 1949 per cui l'aggressione verso uno Stato membro equivarrebbe ad un intervento armato anche verso gli altri Paesi membri con il dovere, da parte di quest'ultimi, di intervenire a difesa dell'aggredito con tutti i loro mezzi a disposizione, inclusi quelli militari. In altri termini, la guerra con la Federazione Russa. In questo contesto l'Italia di Giorgia Meloni (quella Meloni che non é lontanamente parente della leader dell'opposizione che twittava contro le sanzioni e l'accerchiamento della Russia) ha dimostrato ancora una volta tutta la sua sudditanza e la sua totale incapacitá di tentare una negoziazione con tutti gli attori in campo. Ci sta provando, invece, Victor Orban, unico leader di uno Stato membro dell'Unione Europea e Presidente di turno della stessa, che cerca un dialogo con Kiev, Mosca, Pechino e Trump per verificare se sussistono le condizioni funzionali ad un cessate il fuoco. Purtroppo, ad eccezione dell'appoggio slovacco, é isolato, ma ha osato e sta osando dove l'Unione Europea, in cui si discute di una probabile e vergognosa riconferma di Ursula von der Layen a Presidente della Commissione per un secondo mandato, ha fallito, dimostrando di non saper vedere come l'eurocentrismo sia definitivamente sepolto e come le nuove strategie geopolitiche si stiano sviluppando sempre di più lungo l'asse euroasiatico.
Forwarded from ImolaOggi Channel
Spari contro Trump in un comizio: ferito a un orecchio
Circa una decina i colpi uditi. Uno spettatore è morto e altri due sono feriti. L'attentatore è stato ucciso da un cecchino del Secret Service

https://www.imolaoggi.it/2024/07/14/spari-contro-trump-in-un-comizio-ferito-a-un-orecchio/
Forwarded from Idee&Azione
Ci sono due possibilità per spiegare la sparatoria di oggi di Donald Trump:

O
numero uno: si è trattato di un evento reale con un tiratore reale che ha usato proiettili reali, il che sarà naturalmente testimoniato dai ritrovamenti di vittime reali e dai fori di proiettile reali nei punti di impatto intorno al podio del presidente. La storia è che un tiratore è salito su un tetto e ha sparato diversi colpi di fucile contro il Presidente Trump, mancandolo per un pelo, ma sfiorandolo e ferendolo all'orecchio.

Nel corso di questo tentativo di assassinio, l'assassino ha unificato, ispirato e incoraggiato il blocco di voti repubblicani conservatori e patrioti moderati in America a stare dalla parte di Trump e a screditare e demonizzare tutti i politici, i media e altri gruppi che non lo amano o lo diffamano.

Questo renderà Donald Trump una sorta di supereroe, un uomo d'acciaio che si sta riprendendo da un'apparente "ferita alla testa" (di significato biblico) con un coraggio contagioso, mentre la gente guarda con le lacrime il suo pugno aggressivo in aria che simboleggia la sfida contro la tirannia democratica, mentre le parole "combatti combatti" ruggiscono dalle sue labbra al pubblico. Un'immagine davvero drammatica.

È stranamente interessante che gli agenti dei servizi segreti abbiano organizzato una postura molto fotogenica quando Trump si è alzato da terra. Trump assomigliava alla classica statua dei Marines americani a Washington DC, che alzavano la bandiera americana a Iwo Jima nella Seconda Guerra Mondiale.
C'era anche una bandiera americana direttamente sopra la sua testa. Sorprendentemente drammatico.

Poi Trump è stato fatto scendere dal palco in un SUV nero e portato via, e il resto sta trapelando.

2) Naturalmente, l'altra possibilità che dobbiamo sempre considerare in questo tempo caotico di grandi inganni e teatro kabuki è che la sparatoria non fosse reale, ma un evento false flag realizzato per il teatro politico e che, in quanto falso evento, sia stato progettato per avere un impatto emotivo che colpisse la nazione e manipolasse le persone, oltre a distrarre da altre questioni nel mondo, come l'implosione dell'economia statunitense, la sconfitta ucraina, il crollo del governo Netanyahu in Israele e l'ascesa generale dei BRICS come potenza economica e politica.

Naturalmente questo non deve sorprendere, poiché nella storia degli Stati Uniti ci sono state numerose occasioni in cui sparatorie e attentati si sono rivelati in seguito falsi e architettati per scopi politici.

In questo caso ci sono alcuni forti indicatori che supportano la teoria dell'artificialità, della finzione o della drammatizzazione, in particolare la mancanza di impatto fisico che un proiettile avrebbe se colpisse l'orecchio di una persona che va a una velocità superiore a quella del suono, e lo shock che avrebbe naturalmente adrenalizzato e traumatizzato il corpo di Trump.

Inoltre, i servizi segreti sono stati notevolmente - se non sospettamente - lenti nel proteggere il presidente, come lo furono nel proteggere il presidente John F. Kennedy, quando gli spararono in Texas. La cosa più sospetta è che nel caso di Trump, i servizi segreti non hanno risposto alle segnalazioni di un tiratore che strisciava con una pistola sul tetto nelle vicinanze, come hanno riferito i testimoni oculari. Molto strano. (Guardate come queste segnalazioni spariranno presto da Twitter).

In sintesi:
È possibile che Trump abbia partecipato a un finto assassinio e si sia colpito il lato della testa per far scoppiare una piccola sacca di sangue e dare l'impressione di essere stato colpito? Certo che sì. Dire che non lo è sarebbe la parola di uno sciocco o di un bugiardo. Questo non può che aiutare Trump, e farà fallire qualsiasi altro tentativo di sparatoria in futuro.

È anche possibile che un "Patsy" sia stato incastrato e poi fatto fuori per assumersi la colpa, come nel caso dell'assassinio di Kennedy.