IL GIUSNATURALISTA
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Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
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Forwarded from Idee&Azione
Vi presento il presidente di KKR Global Institute, il fondo americano da oggi proprietario dell’intera rete di telecomunicazione italiana.
È il generale David H. Petraeus, ex comandante in capo delle forze armate degli Stati Uniti d’America in Iraq e della coalizione ISAF in Afghanistan nonché - udite udite - ex direttore della CIA.
In pratica il governo Meloni anziché nazionalizzare #Tim ha svenduto la nostra rete di telecomunicazione ai servizi segreti americani.

Dalla bacheca di Marco Braccini


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#ideeazione
SABATO APERTURA DEL POLO UNIVERSITARIO "UNIKOINÉ" AD ORISTANO (SARDEGNA):

Un grande traguardo che, grazie all'impegno fondamentale e decisivo degli amici di Oristano (prof. don Robero Caria e prof. Andrea Oppo), consente alla nostra SSML/Istituto di grado universitario "san Domenico" di Roma di aprire un Polo territoriale e di orientamento con due percorsi:

1) Corso di Laurea triennale in Scienza della Mediazione Linguistica (classe L-12) con indirizzo "Turismo archeologico";

2) Corso di Laurea triennale in Scienza della Mediazione Linguistica (classe L-12) con indirizzo "Marketing per lo sviluppo del Management Agroalimentare".

Avanti tutta!!!!

P.S. Un territorio dinamico, collaborativo, frizzante. Ci sono i presupposti per costruire nel tempo una bella realtá universitaria.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

TIM E KKR: L'ULTIMA BEFFA DEI "SOVRANISTI"

In data 01 luglio 2024 la rete primaria e secondaria di TIM (che diventerá ora una societá di servizi) é passata al consorzio Necto il quale ha da questo momento, come socio di maggioranza, il fondo USA KKR e, quali azionisti di minoranza, il Ministero dell'Economia e delle Finanze (16%), il fondo F2i (11,2%) ed altri coinvestitori di KKR. L'operazione del valore di ventidue miliardi di euro, autorizzata dall'Antitrust UE, mira ad investire maggiormente nella telefonia e nelle connessioni Internet, a sviluppare ulteriormente il mercato italiano ed ottenere dividendi con il potenziamento delle trasmissioni ultraveloci all'interno di un mercato ampiamente scalabile. Insomma, per alcuni un grande risultato soprattutto se si considera la riduzione da 6,7 a 5,29 miliardi di euro dei fondi del PNRR per le reti ultraveloci. Tuttavia, al di lá dei trionfalismi, ci si dimentica il risvolto geopolitico e securitario della vendita: la rete Tim é la "spina dorsale" delle comunicazioni internazionali, unendo Europa, Medio Oriente, Africa settentrionale con la conseguenza che la vendita ci allinea completamente all'interesse statunitense dello sviluppo delle telecomunicazioni nel nostro Paese. Ora, al di lá del fatto che Tim, non disponendo piú delle reti, dovrá pagarne l'utilizzo con inevitabile aumento del prezzo in bolletta, é la gestione pubblica delle reti stesse che, garantendo l'accesso a tutti, assicura una reale ed autentica concorrenza sul mercato alle societá di servizi. É vero, da un lato, che il Governo Meloni, quello dei finti "sovranisti" cui ancora molti credono, nel febbraio 2024, essendo le reti rientranti nella disciplina del "golden power", di cui al decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21 convertito con modificazioni nella legge ordinaria dello Stato n. 56/2012, ha posto alcuni paletti con la forma della prescrizione all'acquisizione (ad esempio, mantenimento in Italia dell'attivitá di ricerca e manutenzione) che dovrebbero assicurare allo Stato una supervisione generale, ma dall'altro é innegabile sia che le condizioni poste dal Governo in materia di governace ed organizzazione non siano particolarmente determinanti, sia che la vendita certifichi la resa dei poteri pubblici alla finanza ed alle sue logiche. Ci troviamo innanzi ad un'ipocrita narrazione sovranista che ha autorizzato la vendita di un asset strategico per il Paese. Certo, si potrebbe obiettare che dal 1997, con la privatizzazione di Telecom voluta dal Governo Prodi, la societá é divenuta un bancomat per ricche plusvalenze finanziarie prima da parte dei capitalisti italiani e poi ad opera dei vari fondi esteri e che giá a partire da quel momento é stato messo in discussione il controllo pubblico della rete, tuttavia la scelta del Governo Meloni, anticipata da Draghi, ha segnato in modo definitivo il passaggio della proprietá e del controllo delle comunicazioni di un Paese alla potenza americana proprio in fase di forte crisi del modello unipolare.
Forwarded from ImolaOggi Channel
Leonardo con la tedesca Rheinmetall per produrre "i carri armati del futuro"
Dall'Esercito Italiano in arrivo megacontratti per circa 20 miliardi di euro in 10 anni
(per la sanità, non ci sono soldi...)

https://www.imolaoggi.it/2024/07/03/leonardo-con-rheinmetall-carri-armati/
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA: Fonte: Il Fatto Quotidiano.
SCUOLA DI BIOETICA A ROMA:

Segnalo questo importante evento che si terrá a Roma sabato 28 e domenica 29 settembre 2024. Si tratta della prestigiosa Scuola di Bioetica di Pro Vita e Famiglia organizzata dall'amico e collega, nonché autorevolissimo filosofo del diritto, prof. Aldo Rocco Vitale (Universitá Europea di Roma) e dai bravissimi e sempre in prima linea Jacopo Coghe e Toni Brandi. Sono onorato di poter aprire i lavori con un intervento dal titolo "Il diritto alla vita nella Costituzione italiana".

Per informazioni ed iscrizioni trovate nella locandina tutti i riferimenti.
5 LUGLIO 2024, SCOMUNICA LATAE SENTENTIAE PER CARLO MARIA VIGANÒ
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In data 4 luglio 2024, il Congresso del Dicastero per la Dottrina della Fede si è riunito per concludere il Processo penale extragiudiziale ex can. 1720 CIC a carico di S.E.R. Mons. Carlo Maria VIGANÒ, Arcivescovo titolare di Ulpiana, accusato del delitto riservato di scisma (cann. 751 e 1364 CIC; art. 2 SST). Sono note le sue affermazioni pubbliche dalle quali risulta il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell’autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II. All’esito del processo penale, S.E.R. Mons. Carlo Maria Viganò è stato riconosciuto colpevole del delitto riservato di scisma. Il Dicastero ha dichiarato la scomunica latae sententiae ex can. 1364 § 1 CIC. La rimozione della censura in questi casi è riservata alla Sede Apostolica. Questa decisione è stata comunicata a S.E.R. Mons. Viganò in data 5 luglio 2024.