L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
NON É SOLO QUESTIONE DI CALCIO: UN PAESE ALLO SBANDO
L'eliminazione della Nazionale italiana di calcio, per mano della Svizzera agli Ottavi di finale dei Campionati europei che si stanno svolgendo in Germania, é indice di un Paese allo sbando. Proprio come i calciatori italiani non sono mai stati in partita, poco atletici, incapaci di un gioco degno di questo nome, cosí l'Italia del 2024 dimostra la sua assoluta inconsistenza a livello europeo ed internazionale, spacciando per grandi risultati elettorali le percentuali ottenute da una classe politica assolutamente mediocre, culturalmente non attrezzata (le menti ci sono, ma non sono state convocate), priva di qualunque saggezza. La totale sudditanza verso gli Stati Uniti d'America (lo siamo giá dal 1947) in occasione del conflitto in Ucraina e in Palestina, il rincorrere la sinistra sul terreno a lei favorevole del c.d. "antifascismo", le difficoltá nella gestione dell'immigrazione con un inizio 2024 che sì ha visto una riduzione rispetto al 2023, ma che dimentica come, proprio lo scorso anno, l'aumento era stato del 50% rispetto al 2022, una transizione green che, si veda la Sardegna, ci sta riempendo di pale eoliche e pannelli solari le quali hanno un impatto devastante non solo sugli ecosistemi ma anche sull'agricoltura di qualitá e sul paesaggio (l'Italia é il quinto Paese in Europa in termini di capacitá eolica installata), il nuovo Patto di stabilitá e crescita che condizionerá pesantemente le nostre politiche fiscali soprattutto per gli Stati con una percentuale debito/Pil elevata, il sistema di istruzione con una qualitá di insegnamento molto bassa che fa dipendere le assunzioni dal sistema delle graduatorie (i superatori di concorso non sempre sono anche dei validi docenti) con una battuta d'arresto a causa dell'emergenza sanitaria molto piú grave rispetto all'ultima guerra, il reclutamento universitario (sui cui questo Governo non intende, almeno per ora, intervenire) che, grazie alla pessima riforma Gelmini del 2010, ha centralizzato il sistema delle baronie con la follia delle c.d. abilitazioni per la II e la I fascia, la totale assenza di prese di posizione sui temi etici (fatta eccezione per la vergognosa pratica della maternitá surrogata di cui si vuole introdurre (anche se la cosa é giuridicamente discutibile) il reato commesso all'estero dal cittadino italiano) per non compromettere il consenso legato ai diritti acquisiti etc. Non siamo solo fuori, peraltro meritatamente, da Germania 2024, ma pure da quel minimo di credibilitá ed autorevolezza che avevamo quantomeno fino al 1992. Peró si fanno i "cambi", ovvero le riforme pensando di ottenere dalla legge (ad esempio, la stabilitá con il premierato) quello che dipende dalle qualitá degli uomini. Il problema é che questi mancano...
NON É SOLO QUESTIONE DI CALCIO: UN PAESE ALLO SBANDO
L'eliminazione della Nazionale italiana di calcio, per mano della Svizzera agli Ottavi di finale dei Campionati europei che si stanno svolgendo in Germania, é indice di un Paese allo sbando. Proprio come i calciatori italiani non sono mai stati in partita, poco atletici, incapaci di un gioco degno di questo nome, cosí l'Italia del 2024 dimostra la sua assoluta inconsistenza a livello europeo ed internazionale, spacciando per grandi risultati elettorali le percentuali ottenute da una classe politica assolutamente mediocre, culturalmente non attrezzata (le menti ci sono, ma non sono state convocate), priva di qualunque saggezza. La totale sudditanza verso gli Stati Uniti d'America (lo siamo giá dal 1947) in occasione del conflitto in Ucraina e in Palestina, il rincorrere la sinistra sul terreno a lei favorevole del c.d. "antifascismo", le difficoltá nella gestione dell'immigrazione con un inizio 2024 che sì ha visto una riduzione rispetto al 2023, ma che dimentica come, proprio lo scorso anno, l'aumento era stato del 50% rispetto al 2022, una transizione green che, si veda la Sardegna, ci sta riempendo di pale eoliche e pannelli solari le quali hanno un impatto devastante non solo sugli ecosistemi ma anche sull'agricoltura di qualitá e sul paesaggio (l'Italia é il quinto Paese in Europa in termini di capacitá eolica installata), il nuovo Patto di stabilitá e crescita che condizionerá pesantemente le nostre politiche fiscali soprattutto per gli Stati con una percentuale debito/Pil elevata, il sistema di istruzione con una qualitá di insegnamento molto bassa che fa dipendere le assunzioni dal sistema delle graduatorie (i superatori di concorso non sempre sono anche dei validi docenti) con una battuta d'arresto a causa dell'emergenza sanitaria molto piú grave rispetto all'ultima guerra, il reclutamento universitario (sui cui questo Governo non intende, almeno per ora, intervenire) che, grazie alla pessima riforma Gelmini del 2010, ha centralizzato il sistema delle baronie con la follia delle c.d. abilitazioni per la II e la I fascia, la totale assenza di prese di posizione sui temi etici (fatta eccezione per la vergognosa pratica della maternitá surrogata di cui si vuole introdurre (anche se la cosa é giuridicamente discutibile) il reato commesso all'estero dal cittadino italiano) per non compromettere il consenso legato ai diritti acquisiti etc. Non siamo solo fuori, peraltro meritatamente, da Germania 2024, ma pure da quel minimo di credibilitá ed autorevolezza che avevamo quantomeno fino al 1992. Peró si fanno i "cambi", ovvero le riforme pensando di ottenere dalla legge (ad esempio, la stabilitá con il premierato) quello che dipende dalle qualitá degli uomini. Il problema é che questi mancano...
Forwarded from ImolaOggi Channel
L'Italia sta al calcio come il calcio sta all'Italia
UN PAESE ALLO SBANDO
(Prof. Daniele Trabucco)
https://www.imolaoggi.it/2024/06/30/italia-sta-al-calcio-come-calcio-sta-a-italai/
UN PAESE ALLO SBANDO
(Prof. Daniele Trabucco)
https://www.imolaoggi.it/2024/06/30/italia-sta-al-calcio-come-calcio-sta-a-italai/
Imola Oggi
L'Italia sta al calcio come il calcio sta all'Italia • Imola Oggi
UN PAESE ALLO SBANDO.. Non siamo solo fuori, peraltro meritatamente, da Germania 2024, ma pure da quel minimo di credibilitá ed autorevolezza
Forwarded from Byoblu
PIAZZA LIBERTÀ DI ARMANDO MANOCCHIA – PUNTATA 142
In questa puntata di “Piazza Libertà” partiamo dal caso di Julian Assange per affrontare il tema più ampio della libertà di informazione e di espressione.
➡️ https://www.byoblu.com/2024/06/29/piazza-liberta-di-armando-manocchia-puntata-142/
In questa puntata di “Piazza Libertà” partiamo dal caso di Julian Assange per affrontare il tema più ampio della libertà di informazione e di espressione.
➡️ https://www.byoblu.com/2024/06/29/piazza-liberta-di-armando-manocchia-puntata-142/
Forwarded from Giubbe Rosse
🇧🇾 MINSK AVVERTE: "BATTAGLIONI NATO VICINI AL CONFINE. PRONTI A RISPONDERE"
Oggi vicino al confine bielorusso si trovano dieci gruppi tattici di battaglioni della NATO per un totale di oltre 20.000 persone, ha affermato il primo viceministro della difesa bielorusso, Pavel Muravejk. Ha aggiunto che l'esercito bielorusso è pronto a rispondere a tutte le provocazioni immaginabili e inimmaginabili.
"L'esercito bielorusso è addestrato all'uso delle armi nucleari tattiche e sarà pronto ad usarle se la sovranità fosse minacciata", ha detto Muravejko.
🟥 Segui Giubbe Rosse
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Oggi vicino al confine bielorusso si trovano dieci gruppi tattici di battaglioni della NATO per un totale di oltre 20.000 persone, ha affermato il primo viceministro della difesa bielorusso, Pavel Muravejk. Ha aggiunto che l'esercito bielorusso è pronto a rispondere a tutte le provocazioni immaginabili e inimmaginabili.
"L'esercito bielorusso è addestrato all'uso delle armi nucleari tattiche e sarà pronto ad usarle se la sovranità fosse minacciata", ha detto Muravejko.
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Forwarded from Movimento Indipendenza!
MARINE LE PEN AL 34%: QUESTA VOLTA I SOVRANISTI FRANCESI POSSONO VINCERE
Il Rassemblement National, il partito di Marine le Pen, questa volta ce la può fare: con il 34% al primo turno può vincere i ballottaggi di domenica prossima e avere la maggioranza in Parlamento. Anche perché i Républicains, gli eredi dei Gollisti, non daranno indicazioni di voto, non rispondendo così agli appelli di Macron e della sinistra frontista per una grande alleanza anti-Le Pen in vista dei ballottaggi.
Jordan Bardella, il giovane di 28 anni candidato dal Rassemblement National, può veramente diventare il primo ministro francese, mettendo all’angolo il maledetto Macron e segnando una nuova aurora in Francia e in tutta l’Europa.
Nella certezza che Marine Le Pen, una vola al potere, non seguirà l’esempio di Giorgia Meloni (che fino ad oggi si è rifiutata di aiutarla in nome del conservatorismo e del dialogo con Ursula von der Leyen) e continuerà a rappresentare il cambiamento e il sovranismo nella nuova Francia.
Il Rassemblement National, il partito di Marine le Pen, questa volta ce la può fare: con il 34% al primo turno può vincere i ballottaggi di domenica prossima e avere la maggioranza in Parlamento. Anche perché i Républicains, gli eredi dei Gollisti, non daranno indicazioni di voto, non rispondendo così agli appelli di Macron e della sinistra frontista per una grande alleanza anti-Le Pen in vista dei ballottaggi.
Jordan Bardella, il giovane di 28 anni candidato dal Rassemblement National, può veramente diventare il primo ministro francese, mettendo all’angolo il maledetto Macron e segnando una nuova aurora in Francia e in tutta l’Europa.
Nella certezza che Marine Le Pen, una vola al potere, non seguirà l’esempio di Giorgia Meloni (che fino ad oggi si è rifiutata di aiutarla in nome del conservatorismo e del dialogo con Ursula von der Leyen) e continuerà a rappresentare il cambiamento e il sovranismo nella nuova Francia.
Forwarded from ImolaOggi Channel
Un successo gli "aperiviaggi" del polo accademico 'Unidolomiti' di Belluno
https://www.imolaoggi.it/2024/07/01/aperiviaggi-polo-accademico-unidolomiti-belluno/
https://www.imolaoggi.it/2024/07/01/aperiviaggi-polo-accademico-unidolomiti-belluno/
Imola Oggi
Un successo gli "aperiviaggi" del polo accademico 'Unidolomiti' di Belluno • Imola Oggi
L'iniziativa, giá alla sua seconda edizione e promossa dalla prof. ssa Francesca Ferrazza, Referente e Coordinatrice didattica del Polo, vede ad ogni incontro
Forwarded from Unidolomiti
LOCANDINA APERIVIAGGI 2024_AUSTRALIA.pdf
999.2 KB
🌍✈️🥂 Aperiviaggi culturali di Unidolomiti! 🌍✈️🥂
🇦🇺 Australia > A journey through the eyes of an italian and a native - un viaggio attraverso gli occhi di un'italiana e una nativa 🌏
✨ Scopri l’affascinante terra dei canguri 🦘 e dei koala 🐨 in una serata dedicata all’Australia!
Viaggia con noi attraverso i suoi paesaggi mozzafiato 🌄. Dalle vibranti città di Sydney 🌇 e Melbourne 🏙, al mistico entroterra “Outback” 🏜. Esploreremo la ricca cultura indigena e i tesori naturali come la Grande Barriera Corallina 🐠.
Preparati per un viaggio virtuale in un Paese d’oltreoceano ✈️.
📆 Giovedì 4 luglio 2024 ore 18.30
📍 UrbanHub Belluno > Via Ippolito Caffi, 11/B Belluno
🤔 Cosa aspetti? 🤔
Prenota subito il tuo posto ➡️ https://forms.gle/yokNaVdpSD8MrU8z7
Incontri gratuiti aperti a tutti 🆓🙌
☎️ 0437 851355
📬 universita@unidolomiti.it
🌐 unidolomiti.it
🇦🇺 Australia > A journey through the eyes of an italian and a native - un viaggio attraverso gli occhi di un'italiana e una nativa 🌏
✨ Scopri l’affascinante terra dei canguri 🦘 e dei koala 🐨 in una serata dedicata all’Australia!
Viaggia con noi attraverso i suoi paesaggi mozzafiato 🌄. Dalle vibranti città di Sydney 🌇 e Melbourne 🏙, al mistico entroterra “Outback” 🏜. Esploreremo la ricca cultura indigena e i tesori naturali come la Grande Barriera Corallina 🐠.
Preparati per un viaggio virtuale in un Paese d’oltreoceano ✈️.
📆 Giovedì 4 luglio 2024 ore 18.30
📍 UrbanHub Belluno > Via Ippolito Caffi, 11/B Belluno
🤔 Cosa aspetti? 🤔
Prenota subito il tuo posto ➡️ https://forms.gle/yokNaVdpSD8MrU8z7
Incontri gratuiti aperti a tutti 🆓🙌
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Prof. Alberto Contri: "Il giornalismo è finito. ANSA è il bollettino della NATO"
Forwarded from Idee&Azione
Vi presento il presidente di KKR Global Institute, il fondo americano da oggi proprietario dell’intera rete di telecomunicazione italiana.
È il generale David H. Petraeus, ex comandante in capo delle forze armate degli Stati Uniti d’America in Iraq e della coalizione ISAF in Afghanistan nonché - udite udite - ex direttore della CIA.
In pratica il governo Meloni anziché nazionalizzare #Tim ha svenduto la nostra rete di telecomunicazione ai servizi segreti americani.
Dalla bacheca di Marco Braccini
Seguici su https://t.me/ideeazione
#ideeazione
È il generale David H. Petraeus, ex comandante in capo delle forze armate degli Stati Uniti d’America in Iraq e della coalizione ISAF in Afghanistan nonché - udite udite - ex direttore della CIA.
In pratica il governo Meloni anziché nazionalizzare #Tim ha svenduto la nostra rete di telecomunicazione ai servizi segreti americani.
Dalla bacheca di Marco Braccini
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#ideeazione
SABATO APERTURA DEL POLO UNIVERSITARIO "UNIKOINÉ" AD ORISTANO (SARDEGNA):
Un grande traguardo che, grazie all'impegno fondamentale e decisivo degli amici di Oristano (prof. don Robero Caria e prof. Andrea Oppo), consente alla nostra SSML/Istituto di grado universitario "san Domenico" di Roma di aprire un Polo territoriale e di orientamento con due percorsi:
1) Corso di Laurea triennale in Scienza della Mediazione Linguistica (classe L-12) con indirizzo "Turismo archeologico";
2) Corso di Laurea triennale in Scienza della Mediazione Linguistica (classe L-12) con indirizzo "Marketing per lo sviluppo del Management Agroalimentare".
Avanti tutta!!!!
P.S. Un territorio dinamico, collaborativo, frizzante. Ci sono i presupposti per costruire nel tempo una bella realtá universitaria.
Un grande traguardo che, grazie all'impegno fondamentale e decisivo degli amici di Oristano (prof. don Robero Caria e prof. Andrea Oppo), consente alla nostra SSML/Istituto di grado universitario "san Domenico" di Roma di aprire un Polo territoriale e di orientamento con due percorsi:
1) Corso di Laurea triennale in Scienza della Mediazione Linguistica (classe L-12) con indirizzo "Turismo archeologico";
2) Corso di Laurea triennale in Scienza della Mediazione Linguistica (classe L-12) con indirizzo "Marketing per lo sviluppo del Management Agroalimentare".
Avanti tutta!!!!
P.S. Un territorio dinamico, collaborativo, frizzante. Ci sono i presupposti per costruire nel tempo una bella realtá universitaria.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
TIM E KKR: L'ULTIMA BEFFA DEI "SOVRANISTI"
In data 01 luglio 2024 la rete primaria e secondaria di TIM (che diventerá ora una societá di servizi) é passata al consorzio Necto il quale ha da questo momento, come socio di maggioranza, il fondo USA KKR e, quali azionisti di minoranza, il Ministero dell'Economia e delle Finanze (16%), il fondo F2i (11,2%) ed altri coinvestitori di KKR. L'operazione del valore di ventidue miliardi di euro, autorizzata dall'Antitrust UE, mira ad investire maggiormente nella telefonia e nelle connessioni Internet, a sviluppare ulteriormente il mercato italiano ed ottenere dividendi con il potenziamento delle trasmissioni ultraveloci all'interno di un mercato ampiamente scalabile. Insomma, per alcuni un grande risultato soprattutto se si considera la riduzione da 6,7 a 5,29 miliardi di euro dei fondi del PNRR per le reti ultraveloci. Tuttavia, al di lá dei trionfalismi, ci si dimentica il risvolto geopolitico e securitario della vendita: la rete Tim é la "spina dorsale" delle comunicazioni internazionali, unendo Europa, Medio Oriente, Africa settentrionale con la conseguenza che la vendita ci allinea completamente all'interesse statunitense dello sviluppo delle telecomunicazioni nel nostro Paese. Ora, al di lá del fatto che Tim, non disponendo piú delle reti, dovrá pagarne l'utilizzo con inevitabile aumento del prezzo in bolletta, é la gestione pubblica delle reti stesse che, garantendo l'accesso a tutti, assicura una reale ed autentica concorrenza sul mercato alle societá di servizi. É vero, da un lato, che il Governo Meloni, quello dei finti "sovranisti" cui ancora molti credono, nel febbraio 2024, essendo le reti rientranti nella disciplina del "golden power", di cui al decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21 convertito con modificazioni nella legge ordinaria dello Stato n. 56/2012, ha posto alcuni paletti con la forma della prescrizione all'acquisizione (ad esempio, mantenimento in Italia dell'attivitá di ricerca e manutenzione) che dovrebbero assicurare allo Stato una supervisione generale, ma dall'altro é innegabile sia che le condizioni poste dal Governo in materia di governace ed organizzazione non siano particolarmente determinanti, sia che la vendita certifichi la resa dei poteri pubblici alla finanza ed alle sue logiche. Ci troviamo innanzi ad un'ipocrita narrazione sovranista che ha autorizzato la vendita di un asset strategico per il Paese. Certo, si potrebbe obiettare che dal 1997, con la privatizzazione di Telecom voluta dal Governo Prodi, la societá é divenuta un bancomat per ricche plusvalenze finanziarie prima da parte dei capitalisti italiani e poi ad opera dei vari fondi esteri e che giá a partire da quel momento é stato messo in discussione il controllo pubblico della rete, tuttavia la scelta del Governo Meloni, anticipata da Draghi, ha segnato in modo definitivo il passaggio della proprietá e del controllo delle comunicazioni di un Paese alla potenza americana proprio in fase di forte crisi del modello unipolare.
TIM E KKR: L'ULTIMA BEFFA DEI "SOVRANISTI"
In data 01 luglio 2024 la rete primaria e secondaria di TIM (che diventerá ora una societá di servizi) é passata al consorzio Necto il quale ha da questo momento, come socio di maggioranza, il fondo USA KKR e, quali azionisti di minoranza, il Ministero dell'Economia e delle Finanze (16%), il fondo F2i (11,2%) ed altri coinvestitori di KKR. L'operazione del valore di ventidue miliardi di euro, autorizzata dall'Antitrust UE, mira ad investire maggiormente nella telefonia e nelle connessioni Internet, a sviluppare ulteriormente il mercato italiano ed ottenere dividendi con il potenziamento delle trasmissioni ultraveloci all'interno di un mercato ampiamente scalabile. Insomma, per alcuni un grande risultato soprattutto se si considera la riduzione da 6,7 a 5,29 miliardi di euro dei fondi del PNRR per le reti ultraveloci. Tuttavia, al di lá dei trionfalismi, ci si dimentica il risvolto geopolitico e securitario della vendita: la rete Tim é la "spina dorsale" delle comunicazioni internazionali, unendo Europa, Medio Oriente, Africa settentrionale con la conseguenza che la vendita ci allinea completamente all'interesse statunitense dello sviluppo delle telecomunicazioni nel nostro Paese. Ora, al di lá del fatto che Tim, non disponendo piú delle reti, dovrá pagarne l'utilizzo con inevitabile aumento del prezzo in bolletta, é la gestione pubblica delle reti stesse che, garantendo l'accesso a tutti, assicura una reale ed autentica concorrenza sul mercato alle societá di servizi. É vero, da un lato, che il Governo Meloni, quello dei finti "sovranisti" cui ancora molti credono, nel febbraio 2024, essendo le reti rientranti nella disciplina del "golden power", di cui al decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21 convertito con modificazioni nella legge ordinaria dello Stato n. 56/2012, ha posto alcuni paletti con la forma della prescrizione all'acquisizione (ad esempio, mantenimento in Italia dell'attivitá di ricerca e manutenzione) che dovrebbero assicurare allo Stato una supervisione generale, ma dall'altro é innegabile sia che le condizioni poste dal Governo in materia di governace ed organizzazione non siano particolarmente determinanti, sia che la vendita certifichi la resa dei poteri pubblici alla finanza ed alle sue logiche. Ci troviamo innanzi ad un'ipocrita narrazione sovranista che ha autorizzato la vendita di un asset strategico per il Paese. Certo, si potrebbe obiettare che dal 1997, con la privatizzazione di Telecom voluta dal Governo Prodi, la societá é divenuta un bancomat per ricche plusvalenze finanziarie prima da parte dei capitalisti italiani e poi ad opera dei vari fondi esteri e che giá a partire da quel momento é stato messo in discussione il controllo pubblico della rete, tuttavia la scelta del Governo Meloni, anticipata da Draghi, ha segnato in modo definitivo il passaggio della proprietá e del controllo delle comunicazioni di un Paese alla potenza americana proprio in fase di forte crisi del modello unipolare.