IL GIUSNATURALISTA
1.11K subscribers
1.57K photos
228 videos
153 files
2.03K links
Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
Download Telegram
NUOVA LETTERA APERTA A SERGIO MATTARELLA
Amatissimo Signor Capo dello Stato, non capisco a che titolo lei, come leggo, abbia corrisposto telefonicamente ad una missiva dell’ansioso babbo della nota martire italiana in mani ungheresi: lei non è Zorro che ripara i torti e fa trionfare il bene; né tale sua iniziativa rientra nelle sue competenze istituzionali: lei risponde o fa rispondere a chiunque si rivolga a lei per chiedere aiuto? (in realtà, lo faceva il Duce ma non mi permetto di accostarlo alla sua persona: sarebbe un paragone improponibile).
Lei si preoccupa anche di tutti i circa 2.600 italiani detenuti in una pluralità di Stati esteri, soprattutto extraeuropei? Non credo proprio.
Lei conosce la mia devozione e l’immensa stima che ho per lei e, già prima, per il suo indimenticabile padre Bernardo e per i suoi fratelli Piersanti e Antonino.
Non voglio pensare che tale sua iniziativa – inevitabilmente pubblica – sia stata da lei presa a sostegno della sua parte politica di riferimento, e cioè il PD.
Premesso che l’ansioso babbo della martire italiana in Ungheria dovrebbe lui farsi un esame di coscienza sui valori che ha trasmesso alla figlia e non invitare il governo italiano a far esso un esame di coscienza, vi è che molto recentemente il Generale Raimondo Caria (un Soldato con la “S” maiuscola) è intervenuto sul problema in questione esponendo intelligentemente non tanto opinioni quanto numeri.
Ripropongo alla sua attenzione i dati numerici forniti dal Gen. Raimondo Caria che indicano la radicale differenza tra il nostro sistema giudiziario e quello ungherese.
Ciò emerge dalle pronunce della Corte europea di Strasburgo dei diritti dell’uomo con riguardo al periodo 1959 – 2021:
- l’Italia è il terzo Stato nella graduatoria degli Stati che hanno violato la Convenzione di Roma del 1950; dopo la Turchia e la Russia, è stata condannata 2.466 volte, l’Ungheria 614;
- l’Italia è stata condannata 9 volte per tortura e l’Ungheria mai;
- l’Italia è stata condannata 297 volte per violazione del “giusto processo” e l’Ungheria 33 volte;
- l’Italia è stata condannata 1.203 volte per eccessiva durata dei processi civili e anche penali, l’Ungheria 344 volte.
Sempre il Generale Raimondo Caria ricorda che in Italia:
- più di un detenuto su tre è in custodia carceraria da più di sei mesi in attesa di giudizio;
- in Italia dal 1991 al 2022 vi sono stati circa 30.000 casi di errori giudiziari, circa 961 cittadini sono stati messi in carcere ogni anno, e condannati, ancorché innocenti;
- il sovra affollamento delle carceri italiane non riguarda soltanto i detenuti ma anche e soprattutto topi, scarafaggi e cimici, con un sovra affollamento del 119% rispetto agli spazi regolamentari;
- in Italia i casi di suicidio in carcere al 2022 sono stati 85 e il 40% delle carceri è stato costruito prima del 1900; non tutte le carceri (quasi la metà) dispongono di acqua calda o di doccia, né diete personalizzate e cure mediche adeguate.
Illustre a amatissimo Signor Capo dello Stato, non ritiene che a giudicare dall’aspetto ilare e talvolta anche supponente, dall’abbigliamento e dai capelli curati della democraticissima fanciulla italiana tutto si può dire meno che sia maltrattata (a parte i ceppi alle caviglie e ai polsi come è tradizione specificamente dei nostri padroni americani, ma in realtà lo facciamo anche noi e lei sicuramente ricorderà l’identico caso dell’On. Enzo Carratradotto in Tribunale in ceppi).
Sono assolutamente certo che lei ben condivide la intrinseca ingiustizia del sistema giudiziario italiano che ci priva di ogni titolo per pretendere, nella nostra presunzione, di dar lezioni di democrazia e di civiltà a chicchessia.
Vede, egregio Mattarella, poteva ben risparmiarsi una telefonata non solo inutile ma anche pregiudizievole non solo per la IlariaSalis, ma anche per lei stesso.
Mi permetto di rivolgerle un suggerimento veramente pacificatorio per tutti: invece di perdere tempo al telefono, mangi anche lei uno di quei nostri bellissimi agnelli di martorana in questo giorno di Pasquetta.
AUGUSTO SINAGRA
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

DAL CARATTERE "BIFRONTE" DELLA CORTE COSTITUZIONALE AL NICHILISMO DELLA SOCIETÁ

Alcuni autorevoli costituzionalisti sottolineano il carattere "ambiguo" e la natura "bifronte" della Corte costituzionale proprio per la caratterizzazione in parte politica ed in parte giurisdizionale delle funzioni svolte (Cfr. E. MALFATTI – S. PANIZZA – R. ROMBOLI, Giustizia costituzionale, Torino, Giappichelli, ult. ed.). Si tratta di un elemento salutato positivamente, dal momento che é proprio questa flessibilitá del giudice delle leggi che gli consente di adattarsi, di volta in volta, alle concrete condizioni del sistema politico ed ai differenti problemi che la societá pluralista pone quotidianamente. Tuttavia, l'assunzione di questo presupposto significa ammettere che la Costituzione, o meglio le disposizioni costituzionali che entrano nei giudizi di costituzionalitá o nei conflitti di attribuzione, hanno una normativitá a contenuto variabile e, dunque, sono "materiali da costruzione" sul piano del loro significato. Detto in termini meno scientifici: alla Costituzione, quale "vestito della societá", si puó far dire tutto ed il contrario di tutto. La realizzazione del Testo costituzionale, allora, risiede nel suo carattere "aperto" che favorisce il fluido vitalismo sociale (cosí Danilo Castellano). In questo modo, peró, non si garantisce alcun ordine politico, bensí la moltiplicazione dei conflitti che possono compromettere la convivenza civile ed il senso stesso dello stare insieme. Le Costituzioni, quindi, teoricamente concepite come progetto di organizzazione politica e sociale, altro non sono che l'opera di un potere politico che, grazie anche alla funzione ermeneutica degli organi della legittimitá costituzionale, hanno trasformato l'ordine naturale delle cose, l'"ordo rerum", in uno pseudo ordine fondato unicamente su principi ideologici presenti nel tessuto sociale (Ayuso). A partire dall'effetto irradiante del principio personalistico, accolto nell'art. 2 della nostra Costituzione e che consente la libera realizzazione della personalitá umana e della sua "dignitá", si pongono le premesse per un dis–ordine sempre piú nichilistico. Quanto alla legittima obiezione secondo la quale il compito delle Corti costituzionali, grazie alla loro opera di costruzione della norma, é quello di elaborare una cornice neutra in cui ogni contenuto possa coesistere, si deve replicare che questo modus operandi porta non solo ad un processo di sradicamento degli stessi soggetti dell'ordinamento (pensiamo solo alla porta livellatrice del principio di laicitá dello Stato, peraltro spesso utilizzata a senso unico), ma ad una vera e propria frammentazione sociale non molto dissimile da quello "stato di natura" dal quale il c.d. costituzionalismo moderno aveva promesso, illudendoci, di liberarci.
Oggi su La Veritá a pagina 17.
Le nuove brochure del Polo universitario "Unidolomiti" di Belluno della SSML/Istituto di grado universitario "san Domenico" di Roma.
Forwarded from Byoblu
PFIZERGATE, UN’INDAGINE CHE ARRIVA TROPPO TARDI - Renate Holzeisen

Se avessero voluto davvero aprire il Vaso di Pandora sui vaccini anti covid, gli estremi per farlo c’erano e da molto tempo, questo sostiene l'avvocato Holzeisen che da anni si batte insieme a Byoblu perché la verità venga alla luce. Stupisce ma neanche troppo, infatti, il tempismo con cui la Procura Europea prende in mano l’indagine sui presunti sms scambiati tra il Ceo di Pfizer e la presidente Ursula von Der Leyen.

➡️ https://www.byoblu.com/2024/04/03/pfizergate-unindagine-che-arriva-troppo-tardi/
Alcuni miei recenti testi: per info, presentazioni o acquisti scrivere a universita@unidolomiti.it oppure telefonare al +39 379 1075715.
Sotto con la prossima...
Nuova lezione di Storia costituzionale sul mio canale You Tube

https://youtube.com/@Ilgiusnaturalista?si=Dqupu-eFC0q7dodq
TRIARII TV - GIOVEDÌ 4 APRILE 2024 - ORE 19:00

CONTRO-NARRAZIONE NR.95 - LA CONTRORIVOLUZIONE NELL’INFORMAZIONE

- IL CONCETTO DI CONVERSIONE E L’ECOLOGIA INTEGRALE DI PAROLIN
- PARIGI: GIOCHI ORGIASTICI 2024
- PER TARQUINIO UN AVVENIRE NEL PD
- PLANNED PARENTOOD: FETI SMEMBRATI E MESSI IN VENDITA
- MONDO: FECONDITÀ DIMEZZATA IN 60 ANNI
- RUSSIA: MULTE A CHI FAVORISCE L’ABORTO

OGGI IN TRASMISSIONE: ANTONIO BIANCO, ROBERTO PECCHIOLI, DANIELE TRABUCCO

Programma a cura della Confederazione dei Triarii, sui temi dell’attualità, con la collaborazione di: Antonio Bianco, Mario Iannaccone, Roberto Pecchioli, Daniele Trabucco, Aldo Maria Valli, Massimo Viglione, Guido Vignelli.

DIRETTA:
https://www.youtube.com/watch?v=MzZ-DRPdfns

Resta sempre aggiornato sulle iniziative dei Triarii iscrivendoti al seguente canale Telegram: t.me/Amici_dei_Triarii
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

CHE RAPPORTO INTERCORRE TRA LEGGE UMANA E LEGGE NATURALE?

La "lex humana", o meglio secondo una terminologia moderna il diritto positivo, non é opposta alla "lex naturalis", svolgendo la prima una funzione ordinatrice di ció che stabilisce la seconda. Detto diversamente, il diritto positivo, in primo luogo, ricava il suo contenuto direttamente dai principi universali della legge naturale. Ad esempio: dal precetto di non fare del male ad alcuno (cfr. S. Tommaso d'Aquino, S. Th., I−II, q. 95, a. 2) consegue, quale conseguenza immediata, la configurazione del reato di omicidio a livello di codice penale, oppure il reato di lesioni personali o di sequestro di persona. In secondo luogo, la legge umana deduce "per determinationes" il suo contenuto dalla "lex naturalis", ossia come specificazioni puntuali di precetti generali. Anche in questo caso puó tornare utile un esempio: punire una persona quando commette un atto di ingiustizia é principio di legge naturale, ma la misura della pena é affidata alla determinazione specifica effettuata dalla legge positiva. Questa dipenderá dal bene leso, dai soggetti coinvolti, dal contesto, dalle circostanze etc. Come si puó evincere, il diritto positivo, e dunque lo scopo del legislatore, non consiste in una mera trascrizione della legge naturale in una norma scritta, ma é qualcosa di piú. É un'arte regale, sconosciuta oggi alla politica, consistente nella realizzazione concreta, nelle vicende umane, della giustizia contemplata dalla legge naturale e che si sostanzia nel rispetto dell'ordine delle cose, dell'essere. É questo il perseguimento dell'autentico bene comune il quale, come tale, non puó essere oggetto di rappresentanza politica, dal momento che, non essendo "discutibile e bilanciabile", si impone per il suo stesso essere.