Forwarded from Idee&Azione
Il Meccanismo di Protezione Civile dell’Unione Europea è stato istituito nel 2001 per promuovere e coordinare le singole autorità nazionali di protezione civile e dalla sua istituzione è stato attivato più di 300 volte alle emergenze verificatesi in Europa e nel mondo. (di Daniele Trabucco e Filippo Borelli)
#ideeazione
https://www.ideeazione.com/stato-di-emergenza-per-intervento-allestero-sino-al-24-maggio-2023-per-la-repubblica-ducraina-litalia-si-dimentica-della-turchia-e-della-siria/
#ideeazione
https://www.ideeazione.com/stato-di-emergenza-per-intervento-allestero-sino-al-24-maggio-2023-per-la-repubblica-ducraina-litalia-si-dimentica-della-turchia-e-della-siria/
IdeeAzione
Stato di emergenza per intervento all’estero sino al 24 maggio 2023 per la Repubblica d’Ucraina: l’Italia si dimentica della Turchia…
L’anno scorso, in occasione dello scoppio del conflitto tra Federazione Russa e Repubblica d’Ucraina, l'allora Esecutivo presieduto dal Prof. Mario Draghi fu assai sollecito nel deliberare il 25 febbraio 2022 ai sensi dell’articolo 29 del Decreto Legislativo…
TRABUCCO-BORELLI: "Discutibili alcuni passaggi contenuti nelle motivazioni della sentenza n. 16/2023 della Corte costituzionale. In particolare, é stato ampiamente smentito quanto riportato qui di seguito: "Alla luce dei dati sin qui ripercorsi, deve ritenersi che le autorità scientifiche attestino concordemente la sicurezza dei vaccini per la prevenzione dell'infezione da SARS-CoV-2 oggetto di CMA e la loro efficacia nella riduzione della circolazione del virus (come emerge dalla diminuzione del numero dei contagi, nonché del numero di casi ricoverati, in area medica e in terapia intensiva, e dall'entità dei decessi associati al SARS-CoV-2 relativi al periodo che parte dall'inizio della campagna di vaccinazione di massa risalente a marzo-aprile 2021)". La certificazione verde Covid-19 non previene la diffusione del virus e basta questo per far venir meno il criterio di proporzionalitá, la congruitá del mezzo (vaccino) rispetto al fine (la prevenzione)".
In merito alle sentenze n. 14, 15 e 16/2023 della Corte costituzionale (sull' obbligo vaccinale) io e l'avv. Filippo Borelli (Avvocato amministrativista del Foro di
Verona) organizzeremo un seminario on line a breve
Verona) organizzeremo un seminario on line a breve
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
BENIGNI E LE BANALITÁ SULLA COSTITUZIONE.
L'attore Roberto Benigni, sul palco del teatro Ariston in occasione della serata di apertura del discutibile Festival della canzone italiana, ha elogiato la Costituzione repubblicana vigente: "un'opera d'arte", "ogni parola sprigiona una forza evocativa e rivoluzionaria", "é un sogno fabbricato da uomini svegli". Solo una manifestazione canora banale poteva generare un panegirico banale, semplicistico e di basso profilo. Solo chi vive il sonno della ragione puó accontentarsi di espressioni ovvie, incapaci di cogliere l'ideologia compromissoria ed anfibologica che innverva il Testo fondamentale del 1948 ed, in generale, i Testi costituzionali del secondo dopoguerra. In data 11 marzo 1947, durante i lavori dell'Assemblea Costituente, Benedetto Croce (1866-1952) rilevava come una delle "cagioni per cui l'opera (il Testo costituzionale) non é felicemente riuscita proviene dall'essere stata scritta da piú persone in corso". Ora, al di lá delle aporie del costituzionalismo moderno (Castellano), su cui il Benigni dovrebbe rivolgere la sua attenzione ed il suo studio, la Costituzione italiana (e non solo) altro non é che un insieme di disposizioni cui dare di volta in volte contenuto attraverso le leggi ordinarie e l'attivitá ermeneutica del giudice delle leggi. In altri termini, il formalismo proprio del kelsenismo costituzionale si confonde con lo schmittismo socio-giuridico per cui il Testo fondamentale garantisce ció che l'identitá collettiva, che l'ha posto ed approvato, é oggi divenuta. Ben lontana dall'essere "un'opera d'arte", la Costituzione é una fonte di produzione a contenuto normativo variabile che favorisce un ordinamento costituzionale modulare ove l'unico meta-valore assoluto é il continuo bilanciamento di principi ed interessi dovuti alle aggregazioni e agli spostamenti del pluralismo (Zagrebelsky). In questo modo, non é la Costituzione norma per la societá civile, ma é la societá civile norma per la Costituzione (Castellano). La coesistenza di qualunque contenuto nel Testo (ad esempio il diritto all'integritá psico-fisica della madre e il diritto alla vita del concepito) consente l'unico carattere immutabile della Costituzione, ossia la sua liquiditá. Detto diversamente, la conservazione di ogni contenuto comporta l'indifferentismo e cosí il costituzionalismo, anziché garantire un ordine politico, alimenta l'accentuazione dei conflitto in nome della necessitá di una permanente evoluzione nella realizzazione stessa della Costituzione. Quella "Carta" che nacque, lo scriveva magistralmente Gioacchino Volpe (1876-1971), dopo una vittoria di armi straniere, con gli stranieri accampati ancora nel nostro Paese....in un momento patologico della Nazione quando tanti italiani si voltavano di furia, sincera o fittizia, contro tutto quello che, in qualche modo, rappresentava il passato". Eh sí, caro Benigni, "un'opera d'arte" cui é ora di togliere il velo di Maya.
BENIGNI E LE BANALITÁ SULLA COSTITUZIONE.
L'attore Roberto Benigni, sul palco del teatro Ariston in occasione della serata di apertura del discutibile Festival della canzone italiana, ha elogiato la Costituzione repubblicana vigente: "un'opera d'arte", "ogni parola sprigiona una forza evocativa e rivoluzionaria", "é un sogno fabbricato da uomini svegli". Solo una manifestazione canora banale poteva generare un panegirico banale, semplicistico e di basso profilo. Solo chi vive il sonno della ragione puó accontentarsi di espressioni ovvie, incapaci di cogliere l'ideologia compromissoria ed anfibologica che innverva il Testo fondamentale del 1948 ed, in generale, i Testi costituzionali del secondo dopoguerra. In data 11 marzo 1947, durante i lavori dell'Assemblea Costituente, Benedetto Croce (1866-1952) rilevava come una delle "cagioni per cui l'opera (il Testo costituzionale) non é felicemente riuscita proviene dall'essere stata scritta da piú persone in corso". Ora, al di lá delle aporie del costituzionalismo moderno (Castellano), su cui il Benigni dovrebbe rivolgere la sua attenzione ed il suo studio, la Costituzione italiana (e non solo) altro non é che un insieme di disposizioni cui dare di volta in volte contenuto attraverso le leggi ordinarie e l'attivitá ermeneutica del giudice delle leggi. In altri termini, il formalismo proprio del kelsenismo costituzionale si confonde con lo schmittismo socio-giuridico per cui il Testo fondamentale garantisce ció che l'identitá collettiva, che l'ha posto ed approvato, é oggi divenuta. Ben lontana dall'essere "un'opera d'arte", la Costituzione é una fonte di produzione a contenuto normativo variabile che favorisce un ordinamento costituzionale modulare ove l'unico meta-valore assoluto é il continuo bilanciamento di principi ed interessi dovuti alle aggregazioni e agli spostamenti del pluralismo (Zagrebelsky). In questo modo, non é la Costituzione norma per la societá civile, ma é la societá civile norma per la Costituzione (Castellano). La coesistenza di qualunque contenuto nel Testo (ad esempio il diritto all'integritá psico-fisica della madre e il diritto alla vita del concepito) consente l'unico carattere immutabile della Costituzione, ossia la sua liquiditá. Detto diversamente, la conservazione di ogni contenuto comporta l'indifferentismo e cosí il costituzionalismo, anziché garantire un ordine politico, alimenta l'accentuazione dei conflitto in nome della necessitá di una permanente evoluzione nella realizzazione stessa della Costituzione. Quella "Carta" che nacque, lo scriveva magistralmente Gioacchino Volpe (1876-1971), dopo una vittoria di armi straniere, con gli stranieri accampati ancora nel nostro Paese....in un momento patologico della Nazione quando tanti italiani si voltavano di furia, sincera o fittizia, contro tutto quello che, in qualche modo, rappresentava il passato". Eh sí, caro Benigni, "un'opera d'arte" cui é ora di togliere il velo di Maya.
Forwarded from Idee&Azione
Alcuni ci hanno scritto chiedendo come mai non abbiamo commentato il Festival di Sanremo.
Senza dilungarci troppo, vogliamo citare le parole del m° Franco Battiato, quando venne intervistato proprio a riguardo del noto Festival:
Il Festival di Sanremo? Un inutile spettacolo canoro perfetto per la tv; o meglio un demenziale varietà televisivo, in cui quattro scalzacani travestiti da artisti, fanno da balia a grotteschi presentatori, ridicoli direttori artistici e a damigelle insignificanti. Ancor peggio vedere giornalisti prezzolati, sportivi ed attori del momento, rimpinguare il proprio portafoglio. Non è certamente un'iniziativa il cui scopo principale sia parlare di musica, questi parlano del contorno tiepido e insipido che trema intorno al piatto nel quale gli altri gozzovigliano come corvi affamati.
Son periodi difficili per la cultura, di questi tempi. Stiamo vivendo una sorta di oscurantismo culturale che sta facendo precipitare la nostra società in derive inquietanti. Eppure la cultura non è argomento da sottovalutare, e nemmeno da minimizzare, perchè da essa dipende l’emancipazione sociale di un popolo.
Seguici su https://t.me/ideeazione
#ideeazione
Senza dilungarci troppo, vogliamo citare le parole del m° Franco Battiato, quando venne intervistato proprio a riguardo del noto Festival:
Il Festival di Sanremo? Un inutile spettacolo canoro perfetto per la tv; o meglio un demenziale varietà televisivo, in cui quattro scalzacani travestiti da artisti, fanno da balia a grotteschi presentatori, ridicoli direttori artistici e a damigelle insignificanti. Ancor peggio vedere giornalisti prezzolati, sportivi ed attori del momento, rimpinguare il proprio portafoglio. Non è certamente un'iniziativa il cui scopo principale sia parlare di musica, questi parlano del contorno tiepido e insipido che trema intorno al piatto nel quale gli altri gozzovigliano come corvi affamati.
Son periodi difficili per la cultura, di questi tempi. Stiamo vivendo una sorta di oscurantismo culturale che sta facendo precipitare la nostra società in derive inquietanti. Eppure la cultura non è argomento da sottovalutare, e nemmeno da minimizzare, perchè da essa dipende l’emancipazione sociale di un popolo.
Seguici su https://t.me/ideeazione
#ideeazione
Forwarded from RadioFogna
NESSUNO SI ARRENDA
A distanza di due settimane dalla visita della Signora Sciarra alla Corte di Strasburgo e di cui ora dirò, comunico che, a cura mia e dei Colleghi Anna Valvo, Angelo Di Lorenzo, Roberto Martina e Renate Holzeisen, è stato spedito il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo con denuncia di tutte le violazioni del “giusto processo” di cui all’art. 6 della Convenzione del 1950 commesse della Corte costituzionale all’udienza del 30 novembre 2022 e specificamente riguardanti la ripetuta e illegittima compressione dei diritti della difesa e la presenza all’udienza di uno dei giudici che in alcun modo poteva dirsi “apparire imparziale”, come da sempre ha statuito la Corte europea di Strasburgo.
Quanto alla visita alla Corte europea a distanza di meno di due mesi dalla “udienza” del 30 novembre 2022, chiaramente sollecitata dall’interessata quasi a giustificazione delle sue pregresse gesta, la Sciarra si è prodotta in una esaltazione dei diritti e delle libertà fondamentali; della cooperazione tra Corti nazionali e Corti internazionali, tendendo a ricercare empatia, oltre che “benevolenza” nei suoi personali confronti. Dinanzi a quella Corte la Signora Sciarra dovrà tornare: non più come “visitor”, ma in altra veste.
Quasi in coincidenza ieri sono state depositate le motivazioni delle tre sentenze di cui all’udienza del 30 novembre scorso.
Non trovo parole per commentare tali motivazioni. Ne evidenzio due punti: 1. Le sentenze fanno stato della efficacia immunizzante dei sieri genici in questione quando è fatto notorio che tali prodotti medicinali non immunizzano in nessun modo, come confermano i dati numerici sui tridosati e quadridosati che affollano gli ospedali e le terapie intensive, e come confermano gli stessi reports delle Case farmaceutiche, la Pfizer Biontech per prima, che hanno escluso ogni effetto immunizzante. E, si badi bene, l’art. 4 del decreto-legge del 1° aprile 2021, n. 44, ne imponeva la obbligatorietà al preciso scopo di precludere ulteriori contagi del terribile agente patogeno del quale è stato accertato il tasso di mortalità dello 0,6%.
2. L’altro aspetto è quello più devastante: la Corte presieduta dalla Signora Silvana non ha negato l’esistenza dei molteplici eventi avversi tali anche da condurre alla morte, come è avvenuto e avviene in centinaia e centinaia di casi, ma ha giustificato, contraddicendo la sua univoca e precedente giurisprudenza, sul rilievo che la obbligatorietà di tali medicinali sarebbe costituzionalmente giustificata poiché in caso di evento avverso grave e anche conducente al decesso, l’importante sarebbe che le Vittime o i congiunti delle Vittime ricevano un indennizzo.
Siamo alla mercificazione della vita, ai sacrifici tribali, alla monetarizzazione dell’essere umano. Si giustifica uno Stato assassino. Ci si rende corresponsabili di quelle povere Morti. Non ho più parole: non era immaginabile un tale livello non solo di distorsione del diritto e del diritto costituzionale, ma un tale livello di vuoto etico.
Anche avverso queste tre sentenze sarà proposto un secondo ricorso alla Corte europea di Strasburgo e sarà denunciata la violazione, da parte dello Stato italiano, non solo del “giusto processo” e della disciplina costituzionale del diritto alla salute, ma sarà denunciata la consapevole violazione del primo diritto fondamentale: il diritto alla vita.
La Corte costituzionale ha scritto una pagina triste della sua storia che è cominciata in modo triste quando fu chiamato per primo a presiederla quel tale Gaetano Azzariti che ben volentieri acconsentì a presiedere il Tribunale della razza. Non aggiungo altro.
Faremo in modo inflessibile come gli Eroi di Giarabub: continueremo la nostra battaglia senza esitazioni e senza stanchezza. Non cederemo neppure un metro.
AUGUSTO SINAGRA
A distanza di due settimane dalla visita della Signora Sciarra alla Corte di Strasburgo e di cui ora dirò, comunico che, a cura mia e dei Colleghi Anna Valvo, Angelo Di Lorenzo, Roberto Martina e Renate Holzeisen, è stato spedito il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo con denuncia di tutte le violazioni del “giusto processo” di cui all’art. 6 della Convenzione del 1950 commesse della Corte costituzionale all’udienza del 30 novembre 2022 e specificamente riguardanti la ripetuta e illegittima compressione dei diritti della difesa e la presenza all’udienza di uno dei giudici che in alcun modo poteva dirsi “apparire imparziale”, come da sempre ha statuito la Corte europea di Strasburgo.
Quanto alla visita alla Corte europea a distanza di meno di due mesi dalla “udienza” del 30 novembre 2022, chiaramente sollecitata dall’interessata quasi a giustificazione delle sue pregresse gesta, la Sciarra si è prodotta in una esaltazione dei diritti e delle libertà fondamentali; della cooperazione tra Corti nazionali e Corti internazionali, tendendo a ricercare empatia, oltre che “benevolenza” nei suoi personali confronti. Dinanzi a quella Corte la Signora Sciarra dovrà tornare: non più come “visitor”, ma in altra veste.
Quasi in coincidenza ieri sono state depositate le motivazioni delle tre sentenze di cui all’udienza del 30 novembre scorso.
Non trovo parole per commentare tali motivazioni. Ne evidenzio due punti: 1. Le sentenze fanno stato della efficacia immunizzante dei sieri genici in questione quando è fatto notorio che tali prodotti medicinali non immunizzano in nessun modo, come confermano i dati numerici sui tridosati e quadridosati che affollano gli ospedali e le terapie intensive, e come confermano gli stessi reports delle Case farmaceutiche, la Pfizer Biontech per prima, che hanno escluso ogni effetto immunizzante. E, si badi bene, l’art. 4 del decreto-legge del 1° aprile 2021, n. 44, ne imponeva la obbligatorietà al preciso scopo di precludere ulteriori contagi del terribile agente patogeno del quale è stato accertato il tasso di mortalità dello 0,6%.
2. L’altro aspetto è quello più devastante: la Corte presieduta dalla Signora Silvana non ha negato l’esistenza dei molteplici eventi avversi tali anche da condurre alla morte, come è avvenuto e avviene in centinaia e centinaia di casi, ma ha giustificato, contraddicendo la sua univoca e precedente giurisprudenza, sul rilievo che la obbligatorietà di tali medicinali sarebbe costituzionalmente giustificata poiché in caso di evento avverso grave e anche conducente al decesso, l’importante sarebbe che le Vittime o i congiunti delle Vittime ricevano un indennizzo.
Siamo alla mercificazione della vita, ai sacrifici tribali, alla monetarizzazione dell’essere umano. Si giustifica uno Stato assassino. Ci si rende corresponsabili di quelle povere Morti. Non ho più parole: non era immaginabile un tale livello non solo di distorsione del diritto e del diritto costituzionale, ma un tale livello di vuoto etico.
Anche avverso queste tre sentenze sarà proposto un secondo ricorso alla Corte europea di Strasburgo e sarà denunciata la violazione, da parte dello Stato italiano, non solo del “giusto processo” e della disciplina costituzionale del diritto alla salute, ma sarà denunciata la consapevole violazione del primo diritto fondamentale: il diritto alla vita.
La Corte costituzionale ha scritto una pagina triste della sua storia che è cominciata in modo triste quando fu chiamato per primo a presiederla quel tale Gaetano Azzariti che ben volentieri acconsentì a presiedere il Tribunale della razza. Non aggiungo altro.
Faremo in modo inflessibile come gli Eroi di Giarabub: continueremo la nostra battaglia senza esitazioni e senza stanchezza. Non cederemo neppure un metro.
AUGUSTO SINAGRA
Intervista al prof. Pier Luigi Ravettino (Unidolomiti)
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA: SOSPENSIONE SANZIONI PER INADEMPIMENTO DELL'OBBLIO VACCINALE:
Che cosa fare se un contribuente ha ricevuto un avviso di addebito della sanzione di 100,00 euro per mancato ottemperamento dell'obbligo vaccinale prima del 31 dicembre 2022? La risposta é che nulla è dovuto, nonostante sia stato giá notificato il sollecito di pagamento. O meglio, le sanzioni rimangono sospese (non sono state cancellate) e, pertanto, non sono da pagare fino al 01 luglio 2023, giorno nel quale i procedimenti sanzionatori potranno riprendere, salvo ulteriore proroga o un intervento da parte del legislatore statale. Questa lettura interpretativa risulta dalla non felice formulazione dell'art. 7, comma 1 bis, della legge di conversione n. 199/2022 del decreto-legge n. 162/2022: "dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto fino al 30 giugno 2023 sono sospesi le attività e i procedimenti di irrogazione della sanzione previsti dall'art. 4-sexies, commi 3, 4 e 6, del decreto-legge 01 aprile 2021, n. 44". Anche l'Ader (Agenzia delle Entrate – Riscossione) ha precisato quanto sopra con una nota nel proprio sito web.
Che cosa fare se un contribuente ha ricevuto un avviso di addebito della sanzione di 100,00 euro per mancato ottemperamento dell'obbligo vaccinale prima del 31 dicembre 2022? La risposta é che nulla è dovuto, nonostante sia stato giá notificato il sollecito di pagamento. O meglio, le sanzioni rimangono sospese (non sono state cancellate) e, pertanto, non sono da pagare fino al 01 luglio 2023, giorno nel quale i procedimenti sanzionatori potranno riprendere, salvo ulteriore proroga o un intervento da parte del legislatore statale. Questa lettura interpretativa risulta dalla non felice formulazione dell'art. 7, comma 1 bis, della legge di conversione n. 199/2022 del decreto-legge n. 162/2022: "dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto fino al 30 giugno 2023 sono sospesi le attività e i procedimenti di irrogazione della sanzione previsti dall'art. 4-sexies, commi 3, 4 e 6, del decreto-legge 01 aprile 2021, n. 44". Anche l'Ader (Agenzia delle Entrate – Riscossione) ha precisato quanto sopra con una nota nel proprio sito web.
https://www.maurizioblondet.it/a-marzo-rifiutare-il-marchio-di-ursula/
https://t.me/associazionearbitrium
https://t.me/associazionearbitrium
Blondet & Friends
A marzo rifiutare il "marchio" di Ursula
VIDEO | ⚠️ IL CREDITO SOCIALE SBARCA A ROMA: ECCO COME FUNZIONERÀ ⚠️ A Roma arriva il ‘Citizen Wallet’, una piattaforma di premialità rivolta ad incentivare i comportamenti virtuosi da […]