IL GIUSNATURALISTA
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Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
Forwarded from Idee&Azione
La fenomenologia- finanche la fisiognomica- dell’universo woke è il trionfo del brutto, del deforme, del bizzarro, dell’assurdo e dell’invertito. Nel momento in cui si ergono a norma l’anormale e il deviante, avviene qualcosa di mai visto nella storia. Quando si stabilisce il criterio delirante per cui la base del normale è l’anormale, della saggezza la follia e della bellezza la bruttezza, franano le più elementari basi dell’esistenza.
(di Roberto Pecchioli)

#ideeazione
https://telegra.ph/Fenomenologia-woke-la-bruttezza-al-potere-02-10
RICORDANDO I MARTIRI DELLE FOIBE

Salmo 87: "Mi hai gettato nella fossa profonda, nelle tenebre e nell'ombra di morte".

Ricordando i martiri delle foibe e gli esuli giuliano/dalmati. E la Repubblica italiana ha pure conferito l'onorificenza a Tito. Vergogna!!!! Fate schifo!!!!

Con il Trattato di Pace 10 febbraio 1947 i c.d. "liberatori" ci hanno fatto rinunciare ai nostri confini orientali. Rinuncia confermata dal vergognoso Trattato di Osimo del 1975.
Ad Abano Terme (Provincia di Padova) al convegno "Tutela ed etica". Ho tenuto una relazione dal titolo: "Superare il contrattualismo delle Costituzioni contemporanee e ritornare alla Costituzione naturale".
TRABUCCO AD ABANO TERME (PADOVA):

"Destra e sinistra pari sono. Il nostro compito, allora, é quello di superare la "neutralitá" degli Stati contemporanei e degli ordinamenti sovranazionali (ad esempio UE) che, restando indifferenti ai contenuti, corrono il rischio di "istituzionalizzare" il male".
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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

LO STATO LAICO: OVVERO UNO STATO SENZA VERITÁ:

Il principio di laicitá dello Stato é stato inteso, nell'ordinamento costituzionale italiano ed a partire dalla storica sentenza n. 203/1989 della Corte costituzionale, come eguale rispetto e considerazione verso le varie fedi senza pervenire all' indifferenza nei confronti del fenomeno religioso. In altri termini, rispetto allo Stato "neutrale ed agnostico", lo Stato laico, almeno in Italia, non circoscrive la fede alla sfera individuale e privata, ma presuppone un confronto, un dialogo con essa all'interno dello spazio pubblico con possibilitá di implementazione "verso l'alto", ossia con "politiche inclusive" qualora vi siano le risorse finanziarie per poterle attuare. La laicitá, dunque, non é neutralitá e neppure coincide con la libertá religiosa, bensí é la condizione per un leale e serio pluralismo religioso e confessionale. In questo modo, peró, lo Stato rinuncia a qualunque pretesa di Veritá che é tale in quanto unica ed incontrovertibile. Ammettendo il pluralismo, l'ordinamento giuridico statale non accoglie piú la concezione del diritto naturale classico di "svelamento dell'ordine ontico" cui é subordinata la politica, ma fonda
il diritto medesimo, coerentemente con le premesse della modernitá, nella sovranitá dello Stato che é effimera quanto é effimero e contingente il potere sovrano.
Carnevale di Oristano