IL GIUSNATURALISTA
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Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
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Forwarded from Antonio Bianco
TRIARII TV - VENERDÌ 29 DICEMBRE 2023 - 0RE 19:00

DAL 2023 AL 2024

BILANCIO E PREVISIONI

ANTONIO BIANCO, MARIO IANNACCONE, ROBERTO PECCHIOLI, DANIELE TRABUCCO, MASSIMO VIGLIONE

PER LA DIRETTA:
https://www.youtube.com/watch?v=1ThFBHfRcqA

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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA: Fonte La Verità a pagina 09.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

ESISTONO DIRITTI NATURALI?

La domanda dalla quale partiamo è la seguente: esistono beni o diritti che alla persona umana siano attribuiti per natura e che, dunque, gli sono dovuti per un titolo naturale? La risposta a questo interrogativo è affermativa e dipende dal fatto che l'uomo è persona. Questa nozione implica l'esistenza nell'uomo di diritti dovuti in forza di un titolo naturale. L'uomo presenta, infatti, una precisa caratteristica che ne costituisce la perfezione entitativa: è in grado di dominare il proprio essere ed è ontologicamente impossibile appartenga ad altri. Questo significa che tutti i beni inerenti al suo essere sono oggetto del suo dominio, sono suoi nel senso più vero di questa espressione: il diritto alla vita, il diritto all'integrità fisica, il diritto al buon nome etc. Su questi gli altri non possono interferire e non possono appropriarsi se non per mezzo della forza e della violenza che, peró,lederebbero lo statuto ontologico della persona. Questi diritti o beni, che sono parti integranti del suo essere, generano negli altri il dovere del rispetto e, in caso di danno o lesione ingiusta, il dovere della restituzione o, se questa è impossibile, della compensazione. Se questi diritti "naturali" venissero considerati in una prospettiva meramente positivistica, essi sarebbero il frutto di una concessione fatta dalla legge positiva sia pure attraverso il loro "riconoscimento" (si pensi all'art. 2 della vigente Costituzione italiana del 1948). Pertanto, la causa di ingiustizia nascerebbe esclusivamente e solamente dalla legge positiva scritta. Anteriormente ad essa, è questa la assurda conclusione cui perviene il positivismo giuridico, l'assassinio non sarebbe un gravissimo delitto, nè sarebbero delitti le lesioni o l'ingiuria o la diffamazione. Prima, dunque, della legge positiva l'uomo non sarebbe padrone della propria vita, della sua buona reputazione etc. Caino stesso, di cui si legge nel capitolo 4 del libro della Genesi, non avrebbe commesso alcuna ingiustizia nell'uccidere Abele suo fratello. Non esisterebbero regimi tirannici, sistemi oppressivi etc. Il positivismo, come si è cercato di dimostrare, conduce all'assurdo eppure la politica contemporanea ne è immersa, imbevuta. Soltanto ammettendo l'esistenza di diritti naturali, preesistenti alle decisioni della società ed alla legge positiva, si puó gridare all'ingiustizia e concordare con Tommaso d'Aquino (1224/1275) che "lex iniusta non est lex, sed corruptio legis".
TRIARII TV - VENERDÌ 29 DICEMBRE 2023 - 0RE 19:00

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ANTONIO BIANCO, MARIO IANNACCONE, ROBERTO PECCHIOLI, DANIELE TRABUCCO, MASSIMO VIGLIONE

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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
Nell'ultimo numero della Gazzetta Ufficiale. I sovranisti di casa nostra....il Ministero della Sovranità alimentare (fa già ridire così). Continuate a credere a Fratelli/Parenti d'Ucraina....
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
Forwarded from Byoblu
PIAZZA LIBERTÀ DI ARMANDO MANOCCHIA – PUNTATA 93

Ultima puntata dell’anno di “Piazza Libertà” interamente dedicata alla riforma della giustizia e al ruolo della Costituzione. Armando Manocchia ne discute insieme ai suoi ospiti.

➡️ https://www.byoblu.com/2023/12/31/piazza-liberta-di-armando-manocchia-puntata-93/
Uscito il I video sul mio canale Youtube "Il Giusnaturalista"
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

L'ANIMA PUÓ ESSERE FORMA DEL CORPO?

San Tommaso d'Aquino (1224/1275), il più grande teologo e filosofo cristiano di tutti i tempi, si chiede, nella sua celebre opera "Summa contra Gentiles" scritta in lingua latina, se una sostanza spirituale, incorruttibile possa essere forma del corpo corruttibile, costituendo con essa una reale unità di essere. Ora, per il "Dottor Angelico" l'anima è la forma che possiede e conferisce la sostanzialità. Detto diversamente, l'anima razionale è forma sostanziale, perchè il suo essere spirito si identifica con il suo essere forma (cfr. san Tommaso d'Aquino, "De veritate"). Essa, cioè, in tanto è anima, in quanto è forma del corpo. Pertanto, quando Tommaso afferma che l'anima è l'unica forma del corpo, intende sostenere che quello che chiamiamo corpo è la materia informata dall'anima. L'uomo, dunque, non è composto da due sostanze, ma è una sostanza complessa risultante dall'unione di due con/principi. Lo spirito, nella persona umana, non è uno spirito puro, bensì uno spirito incarnato, una forma della materia. Quest'ultima, nell'uomo, non è "materia bruta", ma la materia informata dall'anima. In conclusione, quindi, nel pensiero tomista l'uomo concreto è totalmente spirituale e totalmente corporale: con questi termini non ci si riferisce ad una parte distinta dell'essere umano, ma a tutto l'uomo. La grandezza di Tommaso, dunque, è quella di aver elaborato una antropologia fedele alla concezione biblica ed, al contempo, aver utilizzato concetti e categorie di derivazione aristotelica. Da rilevare che il Concilio Ecumenico Vaticano II (1962/1965), aperto da Papa Giovanni XXIII e chiuso da Papa Paolo VI, in particolare nella "Gaudium et spes", proprio per sottolineare l'unità della persona umana non muove da principi metafisici, preferendo, viceversa, l'espressione dell'uomo come "immagine di Dio". Da un lato l'agire concreto della condizione corporale, dall'altro l'interiorità dell'uomo diventano i presupposti "conciliari" per una antropologia unitaria espressa con "parole nuove" che, peró, appaiono vaghe ed indeterminate, quasi assumenti (pensiamo al concetto di interiorità) una valenza "psicanalitica". Non deve stupire, allora, se il Catechismo della Chiesa cattolica del 1992 (la cui stesura deve moltissimo al futuro Benedetto XVI, pontefice dal 2005 al 2013) abbia ripreso i termini propri del pensiero filosofico scolastico.