IL GIUSNATURALISTA
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Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

MA QUALE INCLUSIONE? IL PRESEPE RAFFIGURA UN EVENTO DI SALVEZZA:

Com'è noto dalla cronaca, presso Capocastello di Mercogliano (Provincia di Avellino) il parroco, don Vitaliano Della Sala (sospeso a divinis nel 2002 e poi reintegrato), ha allestito un presepe con due Marie. Un segno di inclusione e di attenzione, ha sostenuto, per tutte le famiglie, comprese quelle "arcobaleno", e di lotta all'omotransfobia. Ora, premesso che non esistono famiglie, ma la famiglia formata da un uomo e da una donna ed aperta alla trasmissione della vita, don Vitaliano cade in un errore gravissimo, ovvero riveste di ideologia una rappresentazione sacra che raffigura e richiama un preciso evento di salvezza per il mondo intero. Una "salus universi", che inizia con il mistero dell'Incarnazione di Cristo e si conclude con la Sua passione, morte e risurrezione, così come Dio lo ha creato e con l'ordine naturale suo proprio. In cosa consisterebbe, allora, la discriminazione? Forse, nel non considerare un bene ció che, per la fede cattolica e per la stessa legge naturale, è un male? Eppure, il profeta Isaia, il "Dante di Israele", ci ammonisce: "Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!" (cit. Is 5,20). È indubbio che il Vangelo ci insegna l'accoglienza, l'amore ed il rispetto per ogni donna e per ogni uomo, ma non anche a giustificare il peccato ed il male. Ad esempio, il perdono di Cristo alla donna adultera non è una legittimazione del peccato di adulterio ("Neanche io ti condanno", dice Gesù in Gv 8, ma aggiunge "va e non peccare più"). Di fronte a questa ideologia inclusivista che non ha nulla di evangelico, guardiamo con umiltà e semplicità al presepe perchè da lì è iniziata, per un dono libero e gratuito di Dio dopo il peccato originale, la nostra salvezza. A noi sta accoglierla, a pronunciare ogni giorno il nostro sì.
Forwarded from ImolaOggi Channel
Il Pd non nomina il Natale, ma sclera con un patetico "buone feste"

https://twitter.com/pdnetwork/status/1738838342475678163
Forwarded from Idee&Azione
L'ARTICOLO DEL GIORNO DI NATALE

Non si tratta, ad esempio, del semplice provare dolore e indignazione di fronte a migliaia di innocenti uccisi a Gaza – cosa che per altro troppi non riescono nemmeno a fare! – o del chiedere giustizia contro chi si è rifiutato di curare. Si tratta di mettersi in ascolto delle parole che il Signore ci sta inviando attraverso questi eventi storici. Di decifrare il messaggio nascosto sotto la “superficie delle lettere”. Un messaggio inviato a tutti noi, all’umanità intera.
Possiamo forse non avere gli strumenti per comprendere immediatamente queste parole, perché siamo purtroppo abituati da troppo tempo ad una religiosità che non sa andare oltre la legge e l’emotività. Abbiamo smarrito la via della Sapienza e molti non sanno neanche come rientrarvi. Ma per “correggere la rotta” dobbiamo almeno avere il desiderio di comprendere le parole che Nostro Padre ci sta rivolgendo.
È da qui che si inizia. Ed è qui che si sperimenta davvero il Mistero del Natale.
(di Massimo Selis)

#ideeazione
https://telegra.ph/Sperimentare-la-Sua-presenza-per-un-Natale-davvero-fecondo-12-24
Forwarded from ImolaOggi Channel
MILANO - città #antifascista
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
Quanto schifo fanno....
Forse gli amici lo hanno girato un po'prima.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

POLITICA E COMPRENSIONE DELLA VERITÀ:

La politica odierna, o meglio la tecnopolitica, si identifica con i vigenti ordinamenti giuridici, con le prassi governative, con l'attuazione dei programmi, con il controllo sociale e con la regolamentazione del conflitto. Detto diversamente, la politica si risolve in un artificio cratologico imposto convenzionalmente per cui la sua realtà finisce per identificarsi con la sua effettività (Turco). Partecipare ad una festa dell'Unità, piuttosto che ad Atreju, è la stessa cosa dal momento che la passerella (il "farsi vedere") altro non fa che rimarcare questa prospettiva. In particolare, essa (la politica) si serve della regola democratica che ha natura procedurale, utilizzandola peró come regola sostanziale e, dunque, "come verità della non verità". Questo significa che la concezione moderna della politica implica, da parte dello Stato o di un ordinamento sovranazionale (pensiamo all'Unione Europea), il non riconoscimento di alcunchè di stabile e definitivo, il non riconoscimento di alcun principio. Lo Stato, in questo modo, si fa garante della non/verità come verità. Ora, mancando il criterio veritativo, l'ordinamento è costretto a riconoscere come valori (per natura modulabili secondo il noto insegnamento di Carl Schmitt (1888/1985)) tutte le opzioni, pervenendo in questo modo all'indifferentismo (diritto alla vita del concepito, ma al contempo il diritto della madre alla salute psico/fisica per cui, entro un dato termine, puó interrompere volontariamente la gravidanza). Pertanto, la banale discussione cui si assiste periodicamente, specialmente per la mancanza di temi da parte dell'imbarazzante Partito Democratico, sulla Costituzione "antifascista" è totalmente priva di rilievo. La Costituzione italiana vigente del 1948 e tutte le altre Costituzioni "occidentali" non sono nè fasciste, nè antifasciste, ma semplicemente "anfibie", indifferenti a qualunque tipo di contenuto che non sia il continuo bilanciamento degli interessi in gioco (non sta, forse, in questo la "mitezza del diritto" per cui è anatema cristallizarsi su "un'identità a priori"?). Operando all'interno di codesto contesto il ruolo dei partiti attuali è assolutamente inutile e perfettamente interscambiabile. Eppure, la autentica politica è intrinsecamente caratterizzata dalla ricerca (non semplice e non banale) della verità dell'essere, perchè, sulla scia dell'insegnamento di Aristotele (384 a.C./322 a.C.), è questa la vera condizione del formarsi di ogni società umana ed il fattore di equilibrio nel comprendere prima e nel realizzare poi il bene comune. Solo la Verità impedisce l'anarchia e la nascita dei totalitarismi e degli autoritarismi (non certo le "piazze" di Schlein e Ladini). Solo la Verità garantisce il vero pluralismo delle realtà per quello che sono ontologicamente, nonchè il perseguimento dei loro fini naturali. Scrive l'evangelista Giovanni: "Conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi" (cit. Gv 8, 31/32). È questa la Via maestra da seguire...
Quella del battesimo con la pistola ad acqua me l'ero persa.

Ma vi rendete conto a chi livello siamo caduti?
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

LA LEGGE NELLA POSTMODERNITÀ:

Il termine "modernità" viene spesso interpretato come sviluppo, progresso, avanzamento di civilità. La "modernità", infatti, è l'epoca della Rivoluzione scientifica (prima Bacone e poi Galilei), della Riforma protestante ("sola fide, sola gratia, sola scriptura, solus Christus, soli Deo gloria"), della nascita dello Stato modernamente inteso (Vezio Crisafulli) e della politica, svincolata da qualunque presupposto religioso, quale ricerca del consenso e del mantenimento del potere etc. Tuttavia, la "modernità" è anche il periodo dell'affermazione della sovranità soggettiva, del pensiero quale condizione dell'essere sul piano teoretico (pensiamo a Cartesio ed al suo "cogito") e della elevazione sul piano gnoseologico del metodo della scienza positiva a legge di ogni conoscenza e dell'opzione personale a fonte della morale. La "Postmodernità", a sua volta, porta alle estreme conseguenze il nichilismo proprio della "modernità": essa dissolve persino la sovranità soggettiva, facendo del soggetto non l'ente che impone la propria volontà, ma o il frutto delle sue passioni e dei desideri, o il frutto di un blocco storico/sociale per utilizzare una terminologia tanto cara ad Antonio Gramsci (1891/1937), o il prodotto "effimero" dei contingenti riconoscimenti sociali. Una cosa è certa: il soggetto non è più sostanza individuale razionale, bensì un mero fenomeno. È evidente, allora, la concezione di legge che ne consegue: una legge patteggiata. Che cosa significa questa espressione? Significa che la legge non è un comando razionale, richiesto dalla giustizia e conforme al diritto naturale, ma frutto di quegli interessi esteriori e materiali di cui sono portatrici certe categorie di cui spesso le forze politiche sono espressione. Insomma, la negazione del significato autentico di legge che è quella di aiutare gli uomini ad essere migliori, a realizzare pienamente la propria essenza. Ecco perchè, se guardiamo al penoso panorama politico italiano (e non solo), è indifferente votare per un partito anzichè per un altro: entrambi "abbraccieranno" quegli interessi di cui sono espressione. Certo: una parte potrà essere più sensibile dell'altra su alcune questioni etiche, ma nessuna avrà il coraggio di abrogare leggi ingiuste e degradanti perchè, per entrambe, la legge è selezione di interessi e non una "ordinatio rationis ad bonum commune, ab eo qui curam communitatis habet, promulgata".
Forwarded from Antonio Bianco
TRIARII TV - VENERDÌ 29 DICEMBRE 2023 - 0RE 19:00

DAL 2023 AL 2024

BILANCIO E PREVISIONI

ANTONIO BIANCO, MARIO IANNACCONE, ROBERTO PECCHIOLI, DANIELE TRABUCCO, MASSIMO VIGLIONE

PER LA DIRETTA:
https://www.youtube.com/watch?v=1ThFBHfRcqA

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