IL GIUSNATURALISTA
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Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

IL FINE DELL'ESSERE È LA SUA PERFEZIONE:

La legge naturale è una esigenza della natura umana e impone di adeguarci al nostro essere, ossia di essere ció che siamo. Questo significa che la legge naturale non è estrinseca all'uomo, non è imposta dal di fuori, ma scaturisce necessariamente dalla nostra natura. Ecco perchè ogni azione segue l'essere: ogni essere agisce secondo la sua natura ("agere sequitur esse"). La legge morale, dunque, lo ha scritto molto bene il beato Antonio Rosmini (1797-1855), è la stessa legge dell'essere. Il roveretano, infatti, precisa: "ad essere buoni, noi non abbiamo quasi a far altro che essere passivi al vero, e seguitar la natura" (cfr. A. ROSMINI, Filosofia del diritto, vol. I). È evidente il richiamo tomista contenuto nella "Summa contra Gentiles" per cui "Quidquid est finis, est huiusmodi inquantum est bonum" (Traduzione: "Tutto ció che appartiene al fine (al dover essere) appartiene al bene (cioè all'essere)"). Ogni essere, ogni realtà hanno, dunque, una tendenza o una inclinazione naturale a divenire la loro essenzialità, ció che li rende quello che sono. Quando il pensiero contemporaneo critica questa impostazione, cade in contraddizione perchè deve dimostrare che per l'uomo è indifferente perseguire un fine (ad esempio quello di conservare la vita) ed il suo contrario (togliersi la vita) e che gli enti non si muovono verso la loro essenzialità. In realtà, i fatti smentiscono questa negazione: chi, se ammalato, non cerca di curarsi e guarire per conservare in buona salute la propria vita? La perfezione dell'essere, allora, è il fine, la pienezza dell'essere stesso, la "plenitudo essendi". È evidente ció che separa la filosofia classica, che propone una ontologia che fonda l'etica, rispetto all'assiologia moderna che si affida a forme ideali che esisterebbero in sè per cui si ha una antropologia fondata su una fenomenologia: i bisogni (C. Ehrenfels 1859-1932), le tendenze etc. In conclusione, la riscoperta dell'essere è l'unica e sola strada per il buono, il giusto ed il vero.
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Da non crederci😳
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Tra le interviste andate in onda al tg regionale Friuli Venezia Giulia, spicca quella nella quale una manifestante dichiara che lotta per la libertà: "Le spose bambine? Scelgono anche loro di sposarsi o no".

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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA: Fonte La Verità a pagina 08.
Auguri di un santo Natale a ciascuno di voi. Un grande abbraccio.

Vi lascio questa riflessione stupenda di sant'Ambrogio, Vescovo di Milano: (339 d.C./397 d.C.):

"Volle farsi pargolo, volle farsi bimbo, perché tu possa divenire uomo perfetto; fu avvolto in pochi panni perché tu venissi sciolto dai lacci di morte; giacque nella mangiatoia per collocare te sugli altari; scese in terra per elevare te alle stelle; non trovò posto in quell’albergo perché tu potessi avere il tuo nella patria celeste. Da ricco che era, si fece povero per voi, dice l’apostolo, perché per la sua povertà voi diventaste ricchi. Quella povertà è dunque la mia ricchezza, la debolezza del Signore è la mia forza. Volle per sé ristrettezze e per noi tutti l’abbondanza".
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

MA QUALE INCLUSIONE? IL PRESEPE RAFFIGURA UN EVENTO DI SALVEZZA:

Com'è noto dalla cronaca, presso Capocastello di Mercogliano (Provincia di Avellino) il parroco, don Vitaliano Della Sala (sospeso a divinis nel 2002 e poi reintegrato), ha allestito un presepe con due Marie. Un segno di inclusione e di attenzione, ha sostenuto, per tutte le famiglie, comprese quelle "arcobaleno", e di lotta all'omotransfobia. Ora, premesso che non esistono famiglie, ma la famiglia formata da un uomo e da una donna ed aperta alla trasmissione della vita, don Vitaliano cade in un errore gravissimo, ovvero riveste di ideologia una rappresentazione sacra che raffigura e richiama un preciso evento di salvezza per il mondo intero. Una "salus universi", che inizia con il mistero dell'Incarnazione di Cristo e si conclude con la Sua passione, morte e risurrezione, così come Dio lo ha creato e con l'ordine naturale suo proprio. In cosa consisterebbe, allora, la discriminazione? Forse, nel non considerare un bene ció che, per la fede cattolica e per la stessa legge naturale, è un male? Eppure, il profeta Isaia, il "Dante di Israele", ci ammonisce: "Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!" (cit. Is 5,20). È indubbio che il Vangelo ci insegna l'accoglienza, l'amore ed il rispetto per ogni donna e per ogni uomo, ma non anche a giustificare il peccato ed il male. Ad esempio, il perdono di Cristo alla donna adultera non è una legittimazione del peccato di adulterio ("Neanche io ti condanno", dice Gesù in Gv 8, ma aggiunge "va e non peccare più"). Di fronte a questa ideologia inclusivista che non ha nulla di evangelico, guardiamo con umiltà e semplicità al presepe perchè da lì è iniziata, per un dono libero e gratuito di Dio dopo il peccato originale, la nostra salvezza. A noi sta accoglierla, a pronunciare ogni giorno il nostro sì.
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Il Pd non nomina il Natale, ma sclera con un patetico "buone feste"

https://twitter.com/pdnetwork/status/1738838342475678163
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L'ARTICOLO DEL GIORNO DI NATALE

Non si tratta, ad esempio, del semplice provare dolore e indignazione di fronte a migliaia di innocenti uccisi a Gaza – cosa che per altro troppi non riescono nemmeno a fare! – o del chiedere giustizia contro chi si è rifiutato di curare. Si tratta di mettersi in ascolto delle parole che il Signore ci sta inviando attraverso questi eventi storici. Di decifrare il messaggio nascosto sotto la “superficie delle lettere”. Un messaggio inviato a tutti noi, all’umanità intera.
Possiamo forse non avere gli strumenti per comprendere immediatamente queste parole, perché siamo purtroppo abituati da troppo tempo ad una religiosità che non sa andare oltre la legge e l’emotività. Abbiamo smarrito la via della Sapienza e molti non sanno neanche come rientrarvi. Ma per “correggere la rotta” dobbiamo almeno avere il desiderio di comprendere le parole che Nostro Padre ci sta rivolgendo.
È da qui che si inizia. Ed è qui che si sperimenta davvero il Mistero del Natale.
(di Massimo Selis)

#ideeazione
https://telegra.ph/Sperimentare-la-Sua-presenza-per-un-Natale-davvero-fecondo-12-24
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MILANO - città #antifascista
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
Quanto schifo fanno....