Forwarded from Byoblu
LE MANI DELL'UE SULL'INFORMAZIONE. AL VIA L'EUROPEAN MEDIA FREEDOM ACT
L’Unione europea ha raggiunto un accordo che ha prodotto l’European Media Freedom Act. Lo scopo delle nuove regole sarebbe quello di garantire la libertà d’informazione e dei giornalisti. Ma sarà davvero così?
▶️ https://www.byoblu.com/2023/12/16/le-mani-dellue-sullinformazione-al-via-leuropean-media-freedom-act/
L’Unione europea ha raggiunto un accordo che ha prodotto l’European Media Freedom Act. Lo scopo delle nuove regole sarebbe quello di garantire la libertà d’informazione e dei giornalisti. Ma sarà davvero così?
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Forwarded from ImolaOggi Channel
Mattarella: "rafforzare Onu, Oms e UE"
https://www.imolaoggi.it/2023/12/16/mattarella-rafforzare-onu-oms-e-ue/
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Imola Oggi
Mattarella: "rafforzare Onu, Oms e UE" • Imola Oggi
"Dall'Organizzazione delle Nazioni Unite, all'Organizzazione mondiale del commercio, dall'Organizzazione mondiale della sanità al regime sul controllo degli
Forwarded from Amici di inFormazione Cattolica
16 DICEMBRE 2023.pdf
66.3 KB
Forwarded from ImolaOggi Channel
Caso Balocco, Codacons: Chiara Ferragni denunciata per truffa aggravata
https://www.imolaoggi.it/2023/12/16/chiara-ferragni-denunciata-per-truffa-aggravata/
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Imola Oggi
Caso Balocco, Codacons: Chiara Ferragni denunciata per truffa aggravata • Imola Oggi
Codacons, ''gravissimo sfruttare un tema delicato come i bambini malati di cancro per attività commerciali tese unicamente a determinare guadagni''
Forwarded from ImolaOggi Channel
Come ridurre il #Pd a percentuali da prefisso telefonico
👉Schlein: “completare il progetto UE incagliato tra i nazionalismi”
https://www.imolaoggi.it/2023/12/16/schlein-completare-progetto-ue-incagliato-tra-i-nazionalismi/
👉Schlein: “completare il progetto UE incagliato tra i nazionalismi”
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Imola Oggi
Schlein: "completare progetto UE incagliato tra i nazionalismi" • Imola Oggi
''Abbiamo la responsabilità di completare quel progetto, perché così incagliato a metà fra nazionalismi ed egoismi'', ha detto la segretaria del Pd
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
L'ITALIA SI ASTIENE DALLA RISOLUZIONE ONU SUL CESSATE IL FUOCO IN MERITO AL CONFLITTO TRA ISRAELE E HAMAS:
In data 14 dicembre 2023 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite (organismo internazionale sulla cui utilità molto si potrebbe scrivere) ha approvato, con 153 voti favorevoli, 10 contrari e 23 astensioni, una risoluzione (un atto giuridico non vincolante) nella quale si chiede un "immediato cessate il fuoco umanitario", il "rilascio immediato ed incondizionato di tutti gli ostaggi" e la garanzia di accesso umanitario. La maggioranza degli Stati membri dell'Unione Europea ha votato a favore (17 in tutto), l'Italia si è astenuta (insieme a Ungheria, Germania, Bulgaria, Lituania, Paesi Bassi, Slovacchia e Romania), mentre l'Austria, che aveva proposto un emendamento poi respinto, e Repubblica Ceca hanno espresso voto contrario. In particolare, Vienna ha ritenuto la risoluzione non sufficiente sotto molti aspetti, in particolare per l'assenza del richiamo al diritto dello Stato di Israele di garantire la sicurezza dei propri cittadini e per il mancato riferimento ad Hamas quale responsabile della cattura degli ostaggi. Per il nostro Paese è un fatto gravissimo che dimostra, ancora una volta, che l'Italia, quanto meno dalla fine degli anni '90 del secolo scorso, non ha più una politica estera degna di questo nome, in quanto totalmente appiattita sulle scelte degli Stati Uniti d'America (ricordiamo solo la seconda Guerra del Golfo). Prima il pessimo
Governo Draghi ed ora il deludentissimo Governo Meloni non hanno in alcun modo saputo ritagliare una posizione di mediazione tra le parti in causa degli ultimi conflitti: Repubblica di Ucraina e Federazione Russa, Hamas ed Israele. Nel caso specifico dell'ultima risoluzione, non si trattava di prendere posizione a favore di una parte a scapito di un'altra, nè di negare ad Israele il suo diritto a difendersi dagli attacchi, ma di riconoscere semplicemente e drammaticamente che 18.000 morti (in maggioranza donne e bambini) e 1,9 milioni di sfollati costituiscono una tragedia davanti alla quale c'è chi ha scelto di non prendere alcuna decisione.
L'ITALIA SI ASTIENE DALLA RISOLUZIONE ONU SUL CESSATE IL FUOCO IN MERITO AL CONFLITTO TRA ISRAELE E HAMAS:
In data 14 dicembre 2023 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite (organismo internazionale sulla cui utilità molto si potrebbe scrivere) ha approvato, con 153 voti favorevoli, 10 contrari e 23 astensioni, una risoluzione (un atto giuridico non vincolante) nella quale si chiede un "immediato cessate il fuoco umanitario", il "rilascio immediato ed incondizionato di tutti gli ostaggi" e la garanzia di accesso umanitario. La maggioranza degli Stati membri dell'Unione Europea ha votato a favore (17 in tutto), l'Italia si è astenuta (insieme a Ungheria, Germania, Bulgaria, Lituania, Paesi Bassi, Slovacchia e Romania), mentre l'Austria, che aveva proposto un emendamento poi respinto, e Repubblica Ceca hanno espresso voto contrario. In particolare, Vienna ha ritenuto la risoluzione non sufficiente sotto molti aspetti, in particolare per l'assenza del richiamo al diritto dello Stato di Israele di garantire la sicurezza dei propri cittadini e per il mancato riferimento ad Hamas quale responsabile della cattura degli ostaggi. Per il nostro Paese è un fatto gravissimo che dimostra, ancora una volta, che l'Italia, quanto meno dalla fine degli anni '90 del secolo scorso, non ha più una politica estera degna di questo nome, in quanto totalmente appiattita sulle scelte degli Stati Uniti d'America (ricordiamo solo la seconda Guerra del Golfo). Prima il pessimo
Governo Draghi ed ora il deludentissimo Governo Meloni non hanno in alcun modo saputo ritagliare una posizione di mediazione tra le parti in causa degli ultimi conflitti: Repubblica di Ucraina e Federazione Russa, Hamas ed Israele. Nel caso specifico dell'ultima risoluzione, non si trattava di prendere posizione a favore di una parte a scapito di un'altra, nè di negare ad Israele il suo diritto a difendersi dagli attacchi, ma di riconoscere semplicemente e drammaticamente che 18.000 morti (in maggioranza donne e bambini) e 1,9 milioni di sfollati costituiscono una tragedia davanti alla quale c'è chi ha scelto di non prendere alcuna decisione.