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Controffensiva flop, Zelensky licenzia il comandante delle forze speciali
https://www.imolaoggi.it/2023/11/04/zelensky-licenzia-comandante-forze-speciali/
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Imola Oggi
Controffensiva flop, Zelensky licenzia il comandante delle forze speciali • Imola Oggi
Zelensky, che negli ultimi giorni non ha nascosto il suo disappunto per la sfiducia attorno alle operazioni belliche, silura il comandante Viktor Khorenko
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Soumahoro, irregolarità nei fondi elettorali.
La Corte: "Va fatto decadere"
https://www.imolaoggi.it/2023/11/04/soumahoro-irregolarita-fondi-elettorali/
La Corte: "Va fatto decadere"
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Imola Oggi
Soumahoro, irregolarità nei fondi elettorali. La Corte: "Va fatto decadere" • Imola Oggi
La commissione elettorale della Camera su indicazione dell’ufficio di presidenza di Montecitorio, ha avviato l’iter per far decadere il deputato di origini ivoriane
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MION: "HAMAS HA SCOMBINATO I PIANI DI VARI STATI DEL MEDIORIENTE, OTTENENDO QUELLO CHE VOLEVA"
Intervista di Matteo Orlando a Lorenzo Capellini Mion.
Cuore padovano e testa nel mondo, tra Milano, Centro America e New York, Lorenzo Capellini Mion si occupa di imprenditoria in vari settori e, da anni, segue sui social la geopolitica offrendo al pubblico…
Cuore padovano e testa nel mondo, tra Milano, Centro America e New York, Lorenzo Capellini Mion si occupa di imprenditoria in vari settori e, da anni, segue sui social la geopolitica offrendo al pubblico…
Forwarded from Byoblu
PIAZZA LIBERTÀ DI ARMANDO MANOCCHIA - PUNTATA 77
In questa nuova puntata di Piazza Libertà, parliamo di Europa. Dell’Europa dei Trattati e di come siamo trattati in una deriva verso la Paneuropa.
➡️ https://www.byoblu.com/2023/11/04/piazza-liberta-di-armando-manocchia-puntata-77/
In questa nuova puntata di Piazza Libertà, parliamo di Europa. Dell’Europa dei Trattati e di come siamo trattati in una deriva verso la Paneuropa.
➡️ https://www.byoblu.com/2023/11/04/piazza-liberta-di-armando-manocchia-puntata-77/
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
UN "PREMIERATO" CHE NON È UN PREMIERATO:
In data 03 novembre 2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di revisione costituzionale inerente alla modifica della forma di Governo. In particolare, è prevista l'elezione a suffragio universale e diretto, da parte del corpo elettorale, del Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore. Tuttavia, alla legittimazione democratica diretta non segue una preminenza del Capo del Governo sui Ministri, come ci si aspetterebbe da un vero "premierato" (non certo dal "papocchio meloniano"), i quali continuano ad essere nominati dal Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri. Questi, lungi dall'assumere una posizione di preminenza all'interno della compagine governativa, resta, come lo è ora, un "primus inter pares". A questo si aggiunga, anche qui diversamente da un modello di vero "premierato", che non è contemplato il potere di revoca dei Ministri. L'unico modo, pertanto, per "liberarsi" del titolare di un Dicastero è costringerlo alle dimissioni volontarie oppure a seguito di una mozione di sfiducia individuale in una delle due Camere (si veda la sentenza n. 7/1996 della Corte costituzionale sul caso Mancuso) disciplinata a livello di regolamenti parlamentari. Da ultimo, se il Presidente del Consiglio eletto, con il suo Governo, ottiene la fiducia ex art. 94 della Costituzione vigente sia alla Camera dei Deputati, sia al Senato della Repubblica, inizia a svolgere il proprio mandato, mentre in caso contrario, ossia di non ottenimento della fiducia, il Capo dello Stato prima rinnoverà l'incarico all'eletto di formare l'Esecutivo con la conseguenza che, se anche in questo secondo tentativo non dovesse ottenere la fiducia, non potrà che sciogliere anticipatamente entrambe le Camere. Tuttavia, se il rapporto di fiducia dovesse venir meno nel corso della legislatura, il Presidente della Repubblica avrà l'obbligo di incaricare a formare l'Esecutivo o il Presidente del Consiglio dimissionario o "un altro parlamentare che è stato candidato in collegamento al Presidente eletto". Se il secondo Presidente del Consiglio incaricato non ottenesse la fiducia o negli altri casi (quali?) di cessazione dalla carica, allora si procederà a sciogliere i due rami del Parlamento e si tornerà a votare. Come si puó rilevare, l'eventuale secondo Presidente del Consiglio dei Ministri incaricato si trova in una posizione di maggiore forza rispetto al primo, cioè a quello eletto direttamente dai cittadini elettori, in quanto solo la sua "caduta" porterebbe al voto. Una proposta di riforma che fa davvero molto riflettere anche per il modo con cui è stata scritta.
UN "PREMIERATO" CHE NON È UN PREMIERATO:
In data 03 novembre 2023 il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di revisione costituzionale inerente alla modifica della forma di Governo. In particolare, è prevista l'elezione a suffragio universale e diretto, da parte del corpo elettorale, del Presidente del Consiglio dei Ministri pro tempore. Tuttavia, alla legittimazione democratica diretta non segue una preminenza del Capo del Governo sui Ministri, come ci si aspetterebbe da un vero "premierato" (non certo dal "papocchio meloniano"), i quali continuano ad essere nominati dal Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri. Questi, lungi dall'assumere una posizione di preminenza all'interno della compagine governativa, resta, come lo è ora, un "primus inter pares". A questo si aggiunga, anche qui diversamente da un modello di vero "premierato", che non è contemplato il potere di revoca dei Ministri. L'unico modo, pertanto, per "liberarsi" del titolare di un Dicastero è costringerlo alle dimissioni volontarie oppure a seguito di una mozione di sfiducia individuale in una delle due Camere (si veda la sentenza n. 7/1996 della Corte costituzionale sul caso Mancuso) disciplinata a livello di regolamenti parlamentari. Da ultimo, se il Presidente del Consiglio eletto, con il suo Governo, ottiene la fiducia ex art. 94 della Costituzione vigente sia alla Camera dei Deputati, sia al Senato della Repubblica, inizia a svolgere il proprio mandato, mentre in caso contrario, ossia di non ottenimento della fiducia, il Capo dello Stato prima rinnoverà l'incarico all'eletto di formare l'Esecutivo con la conseguenza che, se anche in questo secondo tentativo non dovesse ottenere la fiducia, non potrà che sciogliere anticipatamente entrambe le Camere. Tuttavia, se il rapporto di fiducia dovesse venir meno nel corso della legislatura, il Presidente della Repubblica avrà l'obbligo di incaricare a formare l'Esecutivo o il Presidente del Consiglio dimissionario o "un altro parlamentare che è stato candidato in collegamento al Presidente eletto". Se il secondo Presidente del Consiglio incaricato non ottenesse la fiducia o negli altri casi (quali?) di cessazione dalla carica, allora si procederà a sciogliere i due rami del Parlamento e si tornerà a votare. Come si puó rilevare, l'eventuale secondo Presidente del Consiglio dei Ministri incaricato si trova in una posizione di maggiore forza rispetto al primo, cioè a quello eletto direttamente dai cittadini elettori, in quanto solo la sua "caduta" porterebbe al voto. Una proposta di riforma che fa davvero molto riflettere anche per il modo con cui è stata scritta.
Proprio così. Leggete qui per sapere il perché.
https://www.sabinopaciolla.com/il-sinodo-sulla-sinodalita-e-affogato-in-un-grossolano-e-imbarazzante-sentimentalismo-infantile/
https://www.sabinopaciolla.com/il-sinodo-sulla-sinodalita-e-affogato-in-un-grossolano-e-imbarazzante-sentimentalismo-infantile/
Media is too big
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OMAGGIO ALLE VITTIME DEL VAJONT
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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
https://lanuovabq.it/it/indi-gregory-otto-mesi-lultima-vittima-del-fine-vita-inglese?fbclid=IwAR3YUwzPC3ge2AVZCsNNZN5tpOr4kAST_yN45lQfpREzh6QVEY8AIrS0wIs
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lanuovabq.it
Indi Gregory, otto mesi, l’ultima vittima del “fine vita” inglese
Affetta da rara malattia genetica degenerativa, sarà fatta morire oggi, 30 ottobre, a meno che venga accolto l’estremo ricorso per farla trasferire in Italia, al Bambin Gesù di Roma.
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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
https://www.imolaoggi.it/2023/11/06/piazza-liberta-daniele-trabucco-3/
https://www.imolaoggi.it/2023/11/06/piazza-liberta-daniele-trabucco-3/
Imola Oggi
PIAZZA LIBERTA', intervento del prof Daniele Trabucco • Imola Oggi
I Trattati europei sono conformi alla nostra Costituzione? PIAZZA LIBERTA’, intervento del prof. Daniele Trabucco – Costituzionalista