IL GIUSNATURALISTA
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Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
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Avró l'onore di moderare questo evento il 30 settembre 2023, a Zelarino (Città metropolitana di Venezia), con inizio fissato per le ore 17:20, che vede la presentazione del libro "La volontà di comunicare" di Stefano Lecca ed Enrico Vidale. Un testo che dovrebbe essere letto da tutti per comprendere il rapporto tra volontariato e dono. Complimenti per questa splendida iniziativa.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA
Per aderire all'associazione culturale "Nova Polis" che si ispira al pensiero giusnaturalistico classico, contattare Emanuele al seguente numero +39 340 9415005.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇹🇪🇺 BANCHE, BCE BOCCIA TASSA SU EXTRA-PROFITTI: DANNEGGIA LA FIDUCIA E AUMENTA L’INCERTEZZA (Fonte: Sole24)

I governisti che sventolano la bandiera europea ogni secondo ricevono solo bordate dirette. D'altronde, è così che vengono trattati i sottoposti.

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Vi aspetto oggi.
Forwarded from Giubbe Rosse
🦠 SE ANCHE IL CORRIERE DIVENTA COMPLOTTISTA
IL COVID «SCAPPATO» DA UN LABORATORIO. ACCUSE ALLA CIA: «HA PAGATO PER INSABBIARE LE RICERCHE»

Rivelazione del Ny Post: secondo la Cia americana era una ipotesi questa più che probabile tant’è che «ha pagato diversi analisti per insabbiare le loro scoperte». (Fonte: Corriere)

Ovviamente chi poneva il dubbio prima veniva censurato e deriso.

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INTELLEGO ERGO SUM? LA SFIDA DELL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

La Nova Multiversitas Studiorum è lieta di invitarvi al convegno dedicato alla Intelligenza Artificiale e alle sfide che pone nel mondo contemporaneo. Nove relatori si confronteranno in maniera interdisciplinare per scrutare l'ampio orizzonte di questa nuova realtà che è entrata a far parte delle nostre vite.

L'evento si svolgerà nella splendida cornice del Convento di Santa Maria del Giglio a Bolsena (VT), a partire dalle ore 9:30. Ingresso libero.

Per informazioni: info@multiversitas.com

#multiversitas
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

LA DICHIARAZIONE DI SOLIDARIETÁ IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE: UN MECCANISMO CHE NON FAVORISCE L'ITALIA

Il regolamento UE n. 604/2013, attualmente in vigore, stabilisce i criteri di individuazione degli Stati membri per la presa in carico della domanda di protezione internazionale avanzata da un apolide o da un cittadino di uno Stato terzo. La normativa include il principio chiave dello Stato di primo approdo (che non è neppure il primo criterio, ma è quello più utilizzato) ed è logico che Italia, Malta e Grecia siano i Paesi più esposti al massiccio fenomeno migratorio. Nonostante non manchino proposte di modifica della fonte regolamentare, politicamente difficili da attuare per l'impopolarità di una scelta che spinge ad una maggiore condivisione tra i ventisette Stati membri, in data 22 giugno 2022 (con rinnovo il 25 maggio 2023), sotto la Presidenza francese del Consiglio europeo, ventuno tra Stati UE e Stati terzi associati (ad esempio la Svizzera) hanno concluso una dichiarazione di solidarietà basata su una ricollocazione solidale volontaria o, in alternativa, su contributi finanziari. Ovviamente, in ipotesi di pressione sproporzionata su uno Stato membro e sul sistema di accoglienza, è possibile rivedere temporaneamente la propria disponibilità di ricollocazione: la Repubblica federale tedesca ha optato per la sospensione "fino a nuovo avviso" anche in ragione del fatto che l'Italia non ha accolto i "dublinanti", cioè quelli la cui richiesta di asilo avrebbe dovuto essere esaminata dal primo Stato membro UE cui hanno avuto accesso, ma che nell’attesa si erano spostati in modo irregolare in un altro Stato dell’Unione. È evidente che il sistema di accoglienza in vigore si distanzi dalla previsione dell'art. 80 TFUE per cui le politiche relative ai controlli delle frontiere, all'asilo ed all'immigrazione debbono essere rette dal principio di solidarietà ed equa distribuzione della responsabilità degli Stati membri. Si registra, invece, al di là della retorica dell'accoglienza e dell'integrazione, una vera e propria asimmetria in termini di oneri derivanti dalla gestione delle suddette politiche. Anche il "nuovo" Patto sull'immigrazione è destinato al fallimento. Basti pensare che le regole di Dublino III sono rimaste in gran parte invariate. Davvero un gran lavoro quello del Governo dei patrioti...