IL GIUSNATURALISTA
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Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
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Università Luigi Vanvitelli - Master di II Livello in «Management dei servizi pubblici locali» con focus su servizio di gestione dei rifiuti, servizio idrico integrato e traporto pubblico locale.
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Scadenza presentazione domanda: 31 Agosto 2023.
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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

LA GIUSTIZIA IN SAN TOMMASO D'AQUINO:

Nella "Summa Theologiae" di san Tommaso d'Aquino (1225/1274), il più grande filosofo cristiano, l'Aquinate, dopo aver affrontato e delineato le diverse partizioni del diritto, cerca di definire la "giustizia". In particolare è nella "quaestio" n. 58 che il "Dottor angelico" si occupa della sua definizione. Riprendendo il giurista romano Ulpiano (170 d.C./228 d.C.), che a sua volta richiamava Cicerone (106 a.C. /43 a.C.), "la giustizia è la volontà costante e perenne (cioè stabile) di dare a ciascuno il suo". Che cosa significa questa espressione? Si intende, precisa con accuratezza Tommaso, una scelta cosciente e deliberata, ordinata ad un fine buono e giusto la quale presuppone l'atto creativo di Dio senza il quale l'uomo non disporrebbe di "qualcosa di proprio" (cfr. "Summa contra Gentiles", II, 28). La "rectitudo" non è, peró, l'essenza della giustizia, ma la causa, o meglio per utilizzare un aristotelismo (si veda l'"Etica Nicomachea"), l'"abito" in forza del quale uno "agisce e vuole rettamente". Ora, il contenuto dell'atto giusto, scrive nella II/II q. 58, è costituito dai doveri verso gli altri (pagare il prezzo al venditore a seguito della compravendita di un bene) il cui adempimento consente così di realizzare la giustizia nei rapporti intersoggettivi ("per modum executionis"). C'è, dunque, lo precisava già Cicerone nel "De officiis" (I, 7), un'alterità della giustizia che presuppone un'alteritá di più persone capaci di agire. Ben diverso, invece, è l'atto di giustizia del giudice (Aristotele lo chiamava "il giusto personificato") che è "diritto animato" il quale rende a ciascuno il suo "per modum imperantis et dirigentis", cioè stabilendo qualcuno nel diritto ignorato, disconosciuto, perduto. Ovviamente è in relazione al rapporto con l'altro che si pone la necessità di determinare il "suum" che richiede sempre una certa uguaglianza (il "giusto mezzo") di rapporti (a titolo esemplificativo: il venditore trasferisce la proprietà di un bene dietro pagamento del corrispettivo da parte dell'acquirente). Quanto lontani siamo oggi da questa prospettiva...
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ: TRIONFO DELL'IDEOLOGISMO

Dal 01 al 06 agosto 2023, a Lisbona, capitale del Portogallo, si tiene la Giornata mondiale della Gioventù rimandata di un anno a causa della pandemia. Personalmente non sono mai stato attratto da questi raduni, ma comprendo i giovani, i sacerdoti e le parrocchie che decidono di organizzare questo momento, apice della Pastorale giovanile. Tuttavia, alcune cose non tornano. In primo luogo, la condivisione di un'esperienza, per quanto bella e vissuta, corre il rischio (ovviamente non per tutti) di assumere una dimensione puramente emozionale in cui più che l'annuncio delle verità di fede, conta di più il soggettivo, il percepito ed il condiviso. Sono questi, dunque, gli aspetti che, in maniera più o meno consapevole, dettano la "verità" e la rapportano, relativizzandola, alla sfera esperienziale. In altri termini, ci troviamo davanti alla riproposizione di quell'eresia modernista condannata dal grande Papa san Pio X, pontefice dal 1903 al 1914, con la Lettera Enciclica "Pascendi" dell' 08 settembre 1907. In secondo luogo, al di là dell'affidamento alla Vergine Santissima della GMG, dei momenti di preghiera e della celebrazione della Santa Messa con tanto di altare a forma di "vasca da bagno" (davvero orrendo), pare venir meno il senso ultimo della missione della Chiesa e di cui i giovani o non hanno percezione oppure, se ce l'hanno, non è dottrinalmente fondata: la salvezza delle anime. Prevalgono, invece, i temi noti e arcinoti del clima, della pace, del metaverso, dell'ecologia integrale ed altri argomenti ispirati ad una ideologia immanentistica da "vitello d'oro" ove Dio, se c'è, assume un ruolo secondario. Della Chiesa docente non è rimasto più nulla. Ci troviamo di fronte ad una Chiesa che, dialogando con i giovani e con il mondo, ha perso già le sue battaglie su numerosi temi etici. Insomma, detto più semplicemente, una "Chiesa in uscita"...da se stessa. "Ma il Figlio dell'Uomo quando verrà", scrive l'evangelista san Luca, "troverà la fede sulla terra?".
DOMANDE SERALI IN VISTA DI UN LAVORO SCIENTIFICO:

Il diritto naturale appartiene al metagiuridico o alla sfera del giuridico? Detto diversamente, il "diritto naturale abita nel diritto positivo" (Cotta, Viola) oppure no? E, nel primo caso, in che cosa consiste questa inabitazione? Fornisce obbligatorietà al diritto positivo (se sì, come?)? Contiene i presupposti ontologici da cui il diritto positivo non puó prescindere? Assume una rilevanza procedurale (autori come Vallauri distinguono tra un "diritto naturale di struttura" ed "un diritto naturale di condotta")? Non si corre il rischio, con la tesi della "abitazione" di diritto naturale in quello positivo, di attribuire a quest'ultimo una dimensione assiologica (assente, invece, in una concezione meramente empirico/prassista della società) con la conseguenza che se questa dimensione valoriale (i valori, peró, come insegna Schmitt, sono modulabili) è presente, non si comprendono le ragioni per cui il legislatore non la riconosce e, spesso, adotta scelte legislative in contrasto? Non dovrebbe, invece, il diritto naturale, quale criterio ordinatore metagiuridico, indirizzare dall'esterno le scelte del diritto scritto, orientandolo alla "iustititia" ed aiutandolo a superare quel formalismo connesso a schmittismo sociale (Castellano) che lo caratterizza? Il sonno aiuterà e pure il sogno...che, come recita l'Iliade, viene da Zeus...
https://youtu.be/6W1LJ-6iB8k

Sentite la banalità di risposte di questi ragazzi. Mai che si menzioni il nome di Cristo. Un vago accenno ad una "esperienza di fede". "Tanti e sì gravi sono i danni...derivanti dall'ignoranza delle cose religiose" (cit. san Pio X, Lettera Enciclica "Acerbo Nimis" del 15 aprile 1905).

Oremus pro Ecclesia Christi...
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA
https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/ldquo-meloni-sta-continuando-rsquo-agenda-draghi-rdquo-ndash-362789.htm

Così facendo perde il consenso di elettori e di parlamentari. Non avendo più forza in Italia, si reggerà fino a quando gli USA più che la UE decideranno che rimanga. Poi eventualmente ci sarà il solito Governo tecnico. Un risultato sarà comunque raggiunto cioè che la Destra di Governo, perse le sue radici, sarà fatta fuori e non rappresenterà più un problema per i Poteri forti dell' Occidente.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA