IL GIUSNATURALISTA
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Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
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Questa sera parleró di scuola 4.0
Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇦🇷🇺 CONFLITTO RUSSO-UCRAINO: L'ANALISI DI 19FORTYFIVE
19FortyFive, testata americana di analisi e informazioni militari con particolare attenzione alle questioni di sicurezza e difesa nazionale, propone un'analisi lucida, realistica, oggettiva e finalmente priva di wishful thinking sul conflitto russo-ucraino.

Affrontare la realtà è una condizione preliminare essenziale per il successo. Ad oggi, su questo fronte l'Occidente ha toppato. Molti hanno fissato obiettivi ideali per la fine della guerra: la Russia espulsa dal territorio ucraino fino ai confini del 1991. Poiché la Russia ha invaso l'Ucraina, ha torto, dunque è del tutto ragionevole che tutti i sostenitori dell'Ucraina pretendano che tutto il loro territorio venga restituito.
Ma, mettendo da parte i desideri, la prima cosa che l'Occidente deve capire con sobrietà sulla Russia è una realtà semplice e cruda: la Russia detiene la più grande scorta mondiale di armi nucleari ed è uno dei maggiori produttori di energia e prodotti agricoli.
Ha carte vincenti che rendono effettivamente impossibile tollerare una vera e propria sconfitta militare.
Nel 2014, Putin ha legato la sua eredità alla conservazione della Crimea come territorio russo. Dopo l'annessione illegale del territorio dell'Ucraina orientale lo scorso anno, ha approfondito il suo impegno. È praticamente inconcepibile che Putin faccia un accordo, in qualsiasi momento, a qualsiasi condizione, che restituisca a Kiev il controllo su uno qualsiasi dei territori annessi. Farlo sarebbe visto dai cittadini russi come un atto di tradimento.
[...]
Putin ha già dimostrato di essere disposto a usare la forza per preservare la sua percezione delle esigenze di sicurezza russe - prima in Georgia nel 2008, poi in Ucraina nel 2014, infine quando ha scatenato questa guerra a tutto campo nel 2022. Continuare a sostenere l'idea di una pressione contro un esercito convenzionale nell'“improbabile” eventualità che Putin non rimanga fedele al suo comprovato carattere è una scelta grossolanamente irresponsabile e una scommessa sbagliata.
L'Occidente ha dato all'Ucraina il tempo, le attrezzature e le munizioni per avere almeno una possibilità di combattere per riconquistare il territorio in questa attuale offensiva. Dopo quasi due mesi, le forze armate ucraine devono ancora conquistare un solo obiettivo intermedio e le prove suggeriscono che hanno scarso potere d'attacco. È quindi opportuno, date le realtà del combattimento, che Kiev e i suoi sostenitori occidentali inizino a considerare percorsi alternativi per la risoluzione del conflitto, inclusa una soluzione negoziata alle migliori condizioni possibili.


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Forwarded from Byoblu
PIAZZA LIBERTÀ DI ARMANDO MANOCCHIA - Puntata 58

Dalla formazione alla formattazione. Così il Piano Scuola 4.0 punta alla demolizione della scuola italiana. Ne parliamo in questa nuova puntata di “Piazza Libertà”.

➡️ https://www.byoblu.com/2023/07/29/piazza-liberta-di-armando-manocchia/
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

EMERGENZA CLIMATICA:

SCHLEIN, PECORARO SCANIO E GLOBALISTI SENZA ARTE, NÈ PARTE....CHIUDETE VOI LA BOCCA

Continuare a seguire questa politica di basso livello, propria della sinistra globalista ed anche di una parte del centro/destra (rectius: della destra della sinistra), sull'emergenza climatica è deleterio sia per la non autorevolezza delle fonti, sia perchè, anche facendosi "megafono" della "scienza" di Kyoto, di Parigi, dell'IPCC (un'agenzia intergovernativa delle Nazioni Unite sul clima), si corre il rischio di cadere in errori macroscopici (voluti?) che stanno condizionando le politiche economiche e sociali dell'Unione Europea e dei ventisette Stati membri. Ovviamente il fine è chiaro ed evidente: pervenire ad un "socialismo verde" e ad una "pianificazione democratica" che intende cambiare lo stesso modello antropologico. In realtà, come ha sostenuto il prof. Alberto Prestininzi (Ordinario di Geologia Applicata e Rischi geologici presso l'Università "La Sapienza" di Roma), con riferimento al quadro dell'Accordo di Parigi del 2015 ove i Paesi UE si sono impegnati a ridurre del 40%, entro l'anno solare 2030, le emissioni di Co2 rispetto ai livelli del 1990, "questa riduzione inciderebbe a livello globale per lo 0,036% (1,09/3000) (egualmente se calcolato con il 40% di 0,09% = 0,036%). Se volessimo esprimere l’incidenza sulle quantità apportate dall’uomo, lo 0,036% di 120 ppm (la quota di cui è responsabile l'essere umano) è 0,043 ppm = 43 ppb (parti per miliardo) (43 ppb in 15 anni sono 3 ppb all’anno). Questa parte non è neppure misurabile. Gli strumenti più sofistici hanno una sensibilità di circa 1 ppm. A fronte di questa inutile operazione l’UE fa pagare ai propri cittadini, sotto diverse forme, mille miliardi l’anno". Quanto alle alluvioni, alle ondate di siccità etc. il prof. Prestininzi è ancora più chiaro, sbugiardando le notizie dei vari quotidiani "La Repubblica", "La Stampa" etc. il cui vistoso calo di copie vendute certifica anche la assoluta assenza di credibilità: "La siccità, l’eccesso d’acqua, le alluvioni sono sempre attribuite al cambiamento climatico. Il clima è, in realtà, sempre cambiato e l’aumento di temperatura che noi registriamo oggi, di un grado circa negli ultimi centocinquanta anni, è naturale ed è connesso alla "coda" dell’ultima piccola era glaciale 1500-1700, durante la quale c’è stato un abbassamento di temperatura che d’inverno faceva ghiacciare il Tamigi e la laguna di Venezia. Da quel momento in poi la temperatura ha iniziato crescere. Noi siamo in questa coda, con piccole oscillazioni, perché nel 1970 la temperatura è diminuita e tra il 2000 al 2015 è rimasta costante. Queste piccole oscillazioni nulla hanno a che vedere con le alluvioni". È ora, dunque, di dire bastaaaaaa...

P.S. Le considerazioni del prof. Prestininzi sono tratte dall'intervista rilasciata dallo stesso al sito web www.startmag.it
https://www.imolaoggi.it/2023/07/29/prof-sinagra-lettera-aperta-a-sergio-mattarella/

Pur essendo disponibile, se chiamato, a dare il mio personale contributo di Verità, non sono convinto della utilità della Commissione di Inchiesta sulla Pandemia. Innanzitutto perché bisognerà vedere se e quando partirà, con quali reali poteri, compiti e componenti. Ma soprattutto perché in una Malattia recentemente comparsa dove scientificamente all' inizio poteva affermarsi tutto e il contrario di tutto, a meno che non si scoprano delle situazioni di dolo, è impossibile stabilire le ragioni o i torti. Di per me stesso quelle affermazioni che mi hanno fatto etichettare frettolosamente come "No Vax" il Tempo ne ha dimostrato la correttezza. Ovviamente nessuno mi chiederà scusa ... Sono convinto che similmente accadrà per l' Italia ... Non solo non si verrà a capo della "tachipirina e vigile attesa" sposata dalla Classe Medica del Paese, ma pure non ci sarà riabilitazione per Tutti Coloro che in Scienza e Coscienza hanno agito diversamente ... Molti sono stati frettolosamente classificati "No Vax", senza chiedersi il perché, Altri hanno perso vita, onore e professione ... Personalmente da tempo, seguendo l' esempio di Didier Raoult, ho deciso di ritirarmi fra le Colline del Monferrato fra la mia Famiglia ed i miei hobbies, circondato dall' affetto delle centinaia di Persone che ho curato, nel ricordo di Pier Paolo, Filippo e Maurizio, che ho perso ... In Italia non accadrà nulla. Si rimarrà con le proprie convinzioni e lutti, con la solita voglia e fretta di archiviare una pagina oscura della nostra storia politica, civile e sanitaria.
In foto una parte del testo A.S. n. 790 che contiene la proposta di legge di iniziativa parlamentare per l'istituzione della Commissione di inchiesta sul Covid ai sensi dell'art. 82 della Costituzione vigente. I punti che trovate, al di là delle valutazioni politiche e dottrinali, creano sul puano tecnico una sovrapposizione con le funzioni proprie della Corte costituzionale ex art. 134 Cost. e, pertanto, sono di dubbia spettanza della Commissione.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA
Forwarded from Giubbe Rosse
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🇳🇪 Nella capitale del Niger, Niamey, una folla di manifestanti esulta dopo l'espulsione delle strutture francesi. Qualcuno sventola bandiere russe. Si apre un altro fronte di tensione?

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