IL GIUSNATURALISTA
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Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA
Forwarded from L'AntiDiplomatico
In molti comprendono che il conflitto in Ucraina non è solo uno scontro tra due paesi e che non è iniziato nel febbraio 2022. Ma sono poche le persone a conoscere uno degli attori principali, che silenziosamente, impercettibilmente, ma in maniera influente ha creato per decenni, le condizioni per la guerra. Lo scrittore, pubblicista e analista politico canadese Yves Engler parla del ruolo del Canada nel progetto "l'Ucraina è l’anti-Russia".

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-il_canada_e_la_costruzione_dellucraina_come_antirussia_intervista_allanalista_politico_yves_engler/5496_50361/
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

IL PERSONALISMO CONTEMPORANEO E "L'OBLIO" DELL'ESSERE

Genitore 1 e genitore 2, maternità surrogata, manifestazioni a favore dei diritti (creati dal sistema geometrico/legale) Lgbtq+: il trionfo del personalismo contemporaneo. La persona non è più la sostanza individuale di natura razionale di cui parlava il filosofo Severino Boezio (475 d.C. / 524 d.C. L'ultimo grande esponente della patristica occidentale), ma si "costruisce" con i relativi "riconoscimenti". In quanto dottrina gnostica, osserva il prof. Danilo Castellano, il personalismo è la "negazione della persona, del suo fine naturale, dei suoi diritti" che sono prima di tutto esercizio di doveri. In altri termini, il personalismo si accontenta della descrizione "naturalistica" della persona, riconducendola ai suoi atti i quali sono il frutto di una volontà assoluta di autodeterminazione, di una volontà di potenza funzionale alla costruzione di un "oltre/uomo" che è già l'archetipo dell'uomo inumano. Quando uno dei "padri" del personalismo del '900, Emmanuele Mounier (1905/1950), scrive che la persona è "un'attività vissuta come autocreazione e autocomunicazione e adesione, che si coglie e si conosce nel suo atto, come "movimento di personalizzazione"", significa non cercare più l'essenza, la "quidditas" dell'ente uomo, ossia ció che rende quell'ente ció che è, ma limitarsi alla sua dimensione apparente, fenomenica per utilizzare un kantismo. Detto diversamente, il personalismo contemporaneo, accolto anche dalle Costituzioni "anfibie" del secondo dopoguerra, come quella italiana del 1948 (si veda l'art. 2), non prende in considerazione l'essere (non lo puó fare perchè cadrebbe il fragile impianto teoretico su cui si fonda), ma unicamente la sfera del percepito che varia da persona a persona, da contesto a contesto. Quando vediamo la "politica" parlare di inclusione, di non discriminazione, quando vediamo alcune articolazioni della società inseguire il mito della libertà negativa, cioè la cifra della c.d. "modernità", si sta superficialmente abbracciando una concezione limitante ed al contempo problematica di persona: essa viene, infatti, ridotta alla sua volontà, ad una volontà, precisa sempre il Castellano, a volte "disumana" nella misura in cui è istintiva. Questa prospettiva degrada il diritto stesso non più chiamato ad "ordinare l'essere secondo la legge della giustizia" (dare a ciascuno il suo conformemente alla propria essenza), ma a consentire la convivenza di tutte le volontà in una logica relativistica e "dinamizzante" degli ordinamenti costituzionali. Il grande Papa san Pio X, pontefice dal 1903 al 1914, ammoniva nella Lettera Enciclica "E supremi apostolatus" del 04 ottobre 1903, "E invero, con un atteggiamento che secondo lo stesso Apostolo è proprio dell’"Anticristo", l’uomo, con inaudita temerità, prese il posto di Dio, elevandosi "al di sopra di tutto ciò che porta il nome di Dio"; fino al punto che, pur non potendo estinguere completamente in sé la nozione di Dio, rifiuta tuttavia la Sua maestà, e dedica a se stesso, come un tempio, questo mondo visibile e si offre all’adorazione degli altri. "Siede nel tempio di Dio ostentando se stesso come se fosse Dio"".
Forwarded from Massimo Viglione
La Regione Veneto dà il via all'eutanasia di Stato.
La Regione Veneto è gestita da molto tempo dalla Lega.
Zaia, suo leader, è stato ripetutamente votato nel corso degli anni dai cittadini veneti, nonostante la sua totale impenitente e strafottente deriva dissolutoria sul piano morale che sul piano del totalitarismo sanitario, di cui è stato il megafono peggiore qui in Italia. Come lui, nessuno.
Chiunque abbia un minimo di intelletto in uso non potrebbe votare mai un essere come Zaia, peraltro difeso pubblicamente dai suoi compagni di partito, sempre, compreso chi si definisce cattolico e magari pure tradizionale o almeno conservatore.
Eppure viene votato, nonostante la sua politica totalmente ligia al peggiore globalismo nuovomondialista.
I veneti sono tutti scemi, allora?
Ovviamente no, tutt'altro. I problemi sono due:
1) la mancanza di alternativa (se non Zaia il Pd, allora voto Zaia);
2) il menefreghismo della maggioranza dei cittadini, che ancora credono di poter pensare solo a come fare i soldi col prosecco o in altra maniera, disinteressandosi di tutto il resto, mentre si stanno scavando la fossa con le loro stesse mani, e soprattutto la stanno scavando ai loro figli e nipoti. Gli stolti senza speranza.
D'altronde, ciò che accade in Veneto, accade in tutta Italia. E in tutto l'Occidente, seppur con alcune differenze importanti.
Basti pensare alla follia dei milanesi con Sala o a quella perfino peggiore dei romani con Gualtieri, che ha appena detto che vuole abolire latte e carne, a parte fare la città dei 15 minuti con tutto quello che comporta.
Il problema, però, è che Zaia, da noi denunciato decine di volte (vox clamante in deserto), è delle Lega, ed è l'emblema vivente del politico odierno, e i suoi manutengoli sono peggiori di lui, perché ancora più ipocriti.
Ma esiste una Veneto cattolico, cattolico non democristiano e modernista, ma cattolico vero, integrale, tradizionale, attivo e reattivo.
In quel Veneto, in quei veneti, si ripone la nostra speranza.
Ma è necessario agire anche politicamente sul territorio, per poter proporre una alternativa a questo incommensurabile schifo satanico odierno, marchiato Lega, contromarchiato centro-destra.
Chi è complice silente, è come Zaia. Chi lo vota, è come Zaia.
Chi reagisce, inizia il cammino della propria libertà e salvezza.
Non dimenticate mai chi è Zaia e cosa ha fatto finora, specie nel 2020-22.
Veneti cattolici, liberi, tradizionali, create l'alternativa politica. Poi, tutto il resto è nelle mani di Dio.
Per quanto possibile, noi vi sosteniamo. (MV)
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA: Fonte La Verità.
Per chi fosse interessato, sono disponibili ancora tre copie. Per info: +39 379 1075715.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

DIRITTI CIVILI ED ASTRAZIONI: IL TRIONFO DEL SOGGETTIVISMO FILOSOFICO

Le manifestazioni a sostegno dei diritti Lgbtq+, le discussioni sulla maternità surrogata, vietata in Italia dalla legge ordinaria dello Stato n. 40/2004 ma ammessa all'estero (Canada, Ucraina), le teorie gender etc. sono il frutto del soggettivismo filosofico che da Cartesio (1596/1650) arriva fino ai giorni nostri. Non comprendere i presupposti teoretici che le sostengono, significa cedere alle ideologie delle sinistre globaliste e progressiste. Nel c.d. centro/destra manca, infatti, una seria cultura filosofica idonea a rispondere punto su punto al "traffico insaziabile" dei diritti. Ci si limita a dichiarazioni di principio banali e vuote per non essere tacciati di discriminazione, di fascismo, di oscurantismo etc. Perchè si è giunti a tutto questo? Il primo passo è stato l'autosufficienza del pensiero dal reale: non c'è più, con il cogito cartesiano, l'identità tra pensiero ed essere, poichè quest'ultimo, pur mantenendo una consistenza oggettiva, viene ridotto a "idea" non nel senso platonico del termine, bensì quale rappresentazione della realtà. Sarà, poi, con Kant (1724/1804) e con il criticismo che si afferma l'inconoscibilità del "noumeno", della reale in sè, e la conoscibilità del solo "fenomeno", ossia (per dirla con Abbagnano) ció che appare in relazione al soggetto conoscente e alle sue forme a priori e categorie. Detto diversamente, l'autonomia senza limitazioni che Kant conferisce al soggetto è degenerata nella elevazione della coscienza individuale a sorgente assoluta (senza vincoli e limiti) della propria legge e del proprio comportamento che si elevano a "giudici totalitari" laddove bollano come discriminatoria ogni posizione che vi si oppone. Il soggettivismo con pretese universalistiche, che trae la sua origine nel luteranesimo e nel protestantesimo liberale venendo poi alimentato dalla Rivoluzione francese, non solo conduce ad ordinamenti costituzionali laicistici, ispirati all'indifferentismo (un'ideologia a sua volta imposta), ma pone le premesse per la graduale formazione di "masse astoriche", pronte a marciare per rivendicare pseudo/diritti, o meglio astrazioni che solo il sistema normativo geometrico/legale è in grado di conferire loro sulla base di una concezione errata di natura ridotta a naturalismo. Tutto, allora, deve essere ricondotto nella sintesi dei contrari, quale momento della dialettica hegeliana, per tendere all'uniformità e all'omologazione. La Verità non esiste più, si fa nella storia, è relativa, anche se una verità con queste caratteristiche è una non/verità. Il Papa san Pio X, pontefice dal 1903 al 1914, nella nota Lettera Enciclica "Pascendi Dominici gregis" dell'08 settembre 1907 mette in guardia dal pericolo del primato del divenire sull'essere e sui suoi fini con la conseguenza di ridurre la ragione a strumento secondario rispetto all'appetito, all'istinto e all'emotività. O meglio strumento secondario rispetto....ai colori...
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