Forwarded from Giubbe Rosse
IL DR. BACCO DIFFAMÒ LA CMSi IN TV. ORA NE RISPONDERÀ DAVANTI AI GIUDICI DEL TRIBUNALE DI BARI
Il dottor Pasquale Bacco, accusato di avere diffamato la CMSi La Commissione Medico Scientifica indipendente CMSi segna un punto a favore della scienza e contro chi diffama il suo operato. Rinviato a giudizio il dottor Pasquale Bacco per le affermazioni, tanto screditanti quanto infondate, proferite nel corso di una popolare trasmissione televisiva
È fissata per il 12 gennaio 2024 l’udienza che vede imputato il dottor Pasquale Bacco, accusato di avere diffamato la CMSi nel corso di una popolare trasmissione televisiva. La querela è stata presentata/depositata subito dopo la puntata del 6 gennaio 2022 di “Non è l’arena”, andata in onda su La7 e condotta da Massimo Giletti. Nella serata Bacco ha insinuato/ventilato che il dottor Alberto Donzelli della CMSI, intervenuto come ospite da remoto, avrebbe “creato il comitato tecnico scientifico come ne sono nati a milioni in questi 2 anni, basati tutti più o meno su articoli farlocchi” e accomunato l’operato della CMSi a chi “cura con erbe da giardino” per diffondere messaggi “negativi, falsi e antiscientifici”.
Ora, la Commissione Medico Scientifica indipendente, attualmente composta da insigni ricercatori, medici e accademici (tutti privi di conflitti di interessi), si è costituita nel novembre 2022 proprio per approfondire temi medico scientifici legati alla COVID-19, basandosi sulla valutazione critica della letteratura scientifica con riferimento alla medicina/sanità pubblica basata sulle prove, nonché “sulla ricerca osservazionale e sperimentale e ricorrendo a validi metodi di indagine, raccolta e analisi dei risultati, verifica periodica degli effetti delle decisioni sanitarie effettuate e comunicazione libera e trasparente delle conclusioni”, come enuncia la sua mission sul sito www.cmsindipendente.it
In questo contesto la Commissione lamentava, e ancor oggi lamenta, come decisioni di enorme impatto sulla cittadinanza (come obblighi vaccinali, green pass, misure sanitarie per la popolazione e così via) siano state adottate in sostanziale assenza di un previo confronto con quella parte di comunità̀ scientifica che ha espresso dubbi scientificamente argomentati e supportati sulla reale efficacia e innocuità di tali misure. Confronto che, dalla sua costituzione, la CMSi ha richiesto in molte occasioni.
Del tutto menzognere e fuorvianti, dunque, le parole di Pasquale Bacco, che dovrà rispondere delle sue ingannevoli affermazioni davanti ai giudici del Foro di Bari. La difesa della CMSi è assunta dall’avvocato Alessandra Devetag. (Fonte: AsSIS)
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Il dottor Pasquale Bacco, accusato di avere diffamato la CMSi La Commissione Medico Scientifica indipendente CMSi segna un punto a favore della scienza e contro chi diffama il suo operato. Rinviato a giudizio il dottor Pasquale Bacco per le affermazioni, tanto screditanti quanto infondate, proferite nel corso di una popolare trasmissione televisiva
È fissata per il 12 gennaio 2024 l’udienza che vede imputato il dottor Pasquale Bacco, accusato di avere diffamato la CMSi nel corso di una popolare trasmissione televisiva. La querela è stata presentata/depositata subito dopo la puntata del 6 gennaio 2022 di “Non è l’arena”, andata in onda su La7 e condotta da Massimo Giletti. Nella serata Bacco ha insinuato/ventilato che il dottor Alberto Donzelli della CMSI, intervenuto come ospite da remoto, avrebbe “creato il comitato tecnico scientifico come ne sono nati a milioni in questi 2 anni, basati tutti più o meno su articoli farlocchi” e accomunato l’operato della CMSi a chi “cura con erbe da giardino” per diffondere messaggi “negativi, falsi e antiscientifici”.
Ora, la Commissione Medico Scientifica indipendente, attualmente composta da insigni ricercatori, medici e accademici (tutti privi di conflitti di interessi), si è costituita nel novembre 2022 proprio per approfondire temi medico scientifici legati alla COVID-19, basandosi sulla valutazione critica della letteratura scientifica con riferimento alla medicina/sanità pubblica basata sulle prove, nonché “sulla ricerca osservazionale e sperimentale e ricorrendo a validi metodi di indagine, raccolta e analisi dei risultati, verifica periodica degli effetti delle decisioni sanitarie effettuate e comunicazione libera e trasparente delle conclusioni”, come enuncia la sua mission sul sito www.cmsindipendente.it
In questo contesto la Commissione lamentava, e ancor oggi lamenta, come decisioni di enorme impatto sulla cittadinanza (come obblighi vaccinali, green pass, misure sanitarie per la popolazione e così via) siano state adottate in sostanziale assenza di un previo confronto con quella parte di comunità̀ scientifica che ha espresso dubbi scientificamente argomentati e supportati sulla reale efficacia e innocuità di tali misure. Confronto che, dalla sua costituzione, la CMSi ha richiesto in molte occasioni.
Del tutto menzognere e fuorvianti, dunque, le parole di Pasquale Bacco, che dovrà rispondere delle sue ingannevoli affermazioni davanti ai giudici del Foro di Bari. La difesa della CMSi è assunta dall’avvocato Alessandra Devetag. (Fonte: AsSIS)
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AsSIS
COMUNICATO STAMPA: il dott. Bacco rinviato a giudizio per diffamazione - AsSIS
La Commissione Medico Scientifica indipendente CMSi segna un punto a favore della scienza e contro chi diffama il suo operato.
Putin mostra la vergogna e il fallimento della controffensiva della NATO.
Il Presidente Vladimir Putin, intervenendo alla sessione plenaria dello SPIEF, ha dimostrato al mondo intero la vergogna della NATO. Lo ha detto il giornalista e l'esperto militare statunitense John Varoli.
"La dichiarazione più importante di Putin riguardava le perdite dell'Ucraina. Ha fatto infuriare le élite di Washington, perché ora tutto il mondo vede come la cosiddetta 'controffensiva' sia completamente fallita. La NATO ha speso qualcosa come centinaia di miliardi? Un fallimento totale in 10 giorni", ha osservato Varoli.
Secondo lui, la maggior parte dei media occidentali ha ignorato le dichiarazioni di Putin o ha palesemente mentito nel descrivere lo SPIEF (lo forum economico di San Pietroburgo).
Il Presidente Vladimir Putin, intervenendo alla sessione plenaria dello SPIEF, ha dimostrato al mondo intero la vergogna della NATO. Lo ha detto il giornalista e l'esperto militare statunitense John Varoli.
"La dichiarazione più importante di Putin riguardava le perdite dell'Ucraina. Ha fatto infuriare le élite di Washington, perché ora tutto il mondo vede come la cosiddetta 'controffensiva' sia completamente fallita. La NATO ha speso qualcosa come centinaia di miliardi? Un fallimento totale in 10 giorni", ha osservato Varoli.
Secondo lui, la maggior parte dei media occidentali ha ignorato le dichiarazioni di Putin o ha palesemente mentito nel descrivere lo SPIEF (lo forum economico di San Pietroburgo).
Forwarded from Diego Manca - Statistical DATA
Media is too big
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11/06/2023
🕊 Video di sensibilizzazioneAPOCALISSE NUCLEARE
Sempre più spesso si parla dell'invio in #Ucraina, non solo di armi, ma di uomini, da parte di #UnioneEuropea e #NATO: si arriverebbe, così, ad uno scontro diretto tra NATO e Federazione Russa, che è la più grande potenza nucleare del mondo.
In questo contesto, i Paesi NATO sarebbero immediatamente obbligati a colpire le basi militari in Russia per cercare di distruggere i lanciatori nucleari; la #Russia farebbe lo stesso.
Questo vitale attacco "neutralizzante" verrebbe fatto con i più moderni #missili cruise e balistici #nucleari di enorme potenza. Automaticamente, con la ricezione dei segnali dei missili verso il proprio territorio, verrebbero lanciati, da ambo le parti, anche gli #ICBM, almeno 2 o 3 su ogni città, secondo i piani ufficiali sia NATO, che Russi, sui quali si fonda il #MAD, ovvero Mutua Distruzione Assicurata.
Viste le decine di migliaia di testate nucleari, in poche ore si avrebbe lo sterminio di tutti gli esseri umani in ogni parte del globo, e la distruzione integrale di ogni forma di vita animale e vegetale, poichè il pianeta si trasformerebbe in un enorme braciere ardente e radioattivo.
🟦Pubblichiamo un commosso pensiero di #DiegoManca, sul video che descrive cosa stiamo rischiando e cosa significherebbe uno conflitto diretto tra truppe NATO e Russe:
"Non riesco ad immaginare che possiamo morire tutti così, in un istante, e in quell'istante veder bruciare proprio lei, la persona che amo, i nostri figli, i nostri genitori, i nostri amici.Mi stridono i denti al solo pensiero. Che solitudine provo all'idea che tutto ciò che l'umanità ha costruito, dai monumenti delle antiche civiltà, le piramidi, il Colosseo, gli stadi, i grattacieli, tutto verrà spazzato via scavato dalle fondamenta, e non rimarrà alcuna traccia dell'esistenza del genere umano. L'angoscia mi spacca la gola. No, non lo posso accettare."
PER FAVORE, CONDIVIDETE QUESTO VIDEO DI SENSIBILIZZAZIONE OVUNQUE
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VIDEOLEZIONI PROF. TRABUCCO
Disponibile il ciclo completo, per chi fosse interessato, dei corsi/lezioni di Diritto Costituzionale italiano, Filosofia della Politica antica e medioevale, Diritto naturale classico e pensiero di san Tommaso d'Aquino. Costo complessivo: 150,00 euro. Costo singolo corso: 50,00 euro. Per info scrivere a universita@unidolomiti.it oppure telefonare o inviare un messaggio al numero +393791075715.
Disponibile il ciclo completo, per chi fosse interessato, dei corsi/lezioni di Diritto Costituzionale italiano, Filosofia della Politica antica e medioevale, Diritto naturale classico e pensiero di san Tommaso d'Aquino. Costo complessivo: 150,00 euro. Costo singolo corso: 50,00 euro. Per info scrivere a universita@unidolomiti.it oppure telefonare o inviare un messaggio al numero +393791075715.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E COSTITUZIONE:
L’«Intelligenza artificiale» (IA), intesa come l’abilità di una «macchina» di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la creatività e la pianificazione, ha delle inevitabili ripercussioni anche sulla stessa Costituzione repubblicana vigente. In particolare, sono due gli aspetti particolarmente rilevanti che conducono a quelle che, autorevolmente, sono state definite dalla dottrina costituzionalistica «le frontiere dello Stato costituzionale» (Groppi). In primo luogo, è indubbio che l’IA incida sul concetto di sovranità popolare, specialmente sulla formazione del consenso democratico: se, secondo la nota espressione di Norberto Bobbio (1909-2004), la democrazia è il potere visibile (sebbene non ci si interroghi mai sul suo autentico fondamento filosofico), molti degli strumenti dell’«Intelligenza artificiale», ad esempio le piattaforme tecnologiche le quali costituiscono oggi tra le fonti più importanti dell’informazione, operano nel nascondimento e negli algoritmi del software programmati per il raggiungimento di precisi interessi. Pertanto, data questa premessa, non possono non sorgere pesanti dubbi e perplessità sulle modalità di formazione del consenso e dell’opinione politica, dal momento che il rischio è quello di accelerare la c.d. «bubble democracy», ossia la frammentazione del pubblico in una pluralità di segmenti privi di qualunque radicamento all’interno di una sfera comunicativa comune (si rinvia, sul punto, all’ottimo lavoro del prof. Damiano Palano). Le «democrazie stabilizzate» e le «nuove democrazie» corrono così il serio pericolo (in buona parte in atto) di subire una involuzione nelle loro stesse forme di Stato, in quel «Welfare State» che ha contraddistinto le Costituzioni del secondo dopoguerra e che è già stato largamente superato dal neoliberismo galoppante in assenza, peraltro, di modificazioni dei Testi costituzionali. È la conferma che il mito delle Carte costituzionali, quali limiti al potere, è evaporato da tempo. In secondo luogo, la «prepotenza delle nuove tecnologie», il «Prometeo scatenato» per dirla con le parole del filosofo tedesco Hans Jonas (1903-1993), condiziona l’effettiva garanzia dei diritti costituzionalmente tutelati, primo fra tutti quello al lavoro. La proposta di regolamento UE sull’«Intelligenza artificiale», presentata dalla Commissione europea nell’aprile 2021, pare ancora molto debole, limitandosi (art. 52) ad introdurre un obbligo di informazione in capo all’utente della presenza di un sistema intelligente, qualora non sia evidente, ogniqualvolta questo sia diretto all’interfaccia con le persone fisiche, abbia finalità di riconoscimento delle emozioni etc. Sono sufficienti, allora, la «trasparenza algoritmica» e l’illegittimità costituzionale di quelle disposizioni normative che contengono «automatismi»(Cartabia), tali da precludere al giudice di tener conto della specificità del caso concreto, per assicurare una feconda dialettica tra la dimensione giuridica e la sfera della cultura (in senso antropologico e metafisico)? Ad avviso di chi scrive le plurime sfide dell’IA richiedono non tanto di costituzionalizzare i «neurodiritti» (la tutela della sfera mentale e neurocognitiva), come ha fatto la Repubblica del Cile nella «nuova» Costituzione bocciata dal referendum del 04 settembre 2022, ma di frenare le derive di un potere concepito come unica condizione di libertà e giustizia per «tornare» ad una concezione dello stesso quale «arte della regalità» (Omero), ossia il potere/dovere di far crescere le cose secondo il loro intrinseco fine.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E COSTITUZIONE:
L’«Intelligenza artificiale» (IA), intesa come l’abilità di una «macchina» di mostrare capacità umane quali il ragionamento, l’apprendimento, la creatività e la pianificazione, ha delle inevitabili ripercussioni anche sulla stessa Costituzione repubblicana vigente. In particolare, sono due gli aspetti particolarmente rilevanti che conducono a quelle che, autorevolmente, sono state definite dalla dottrina costituzionalistica «le frontiere dello Stato costituzionale» (Groppi). In primo luogo, è indubbio che l’IA incida sul concetto di sovranità popolare, specialmente sulla formazione del consenso democratico: se, secondo la nota espressione di Norberto Bobbio (1909-2004), la democrazia è il potere visibile (sebbene non ci si interroghi mai sul suo autentico fondamento filosofico), molti degli strumenti dell’«Intelligenza artificiale», ad esempio le piattaforme tecnologiche le quali costituiscono oggi tra le fonti più importanti dell’informazione, operano nel nascondimento e negli algoritmi del software programmati per il raggiungimento di precisi interessi. Pertanto, data questa premessa, non possono non sorgere pesanti dubbi e perplessità sulle modalità di formazione del consenso e dell’opinione politica, dal momento che il rischio è quello di accelerare la c.d. «bubble democracy», ossia la frammentazione del pubblico in una pluralità di segmenti privi di qualunque radicamento all’interno di una sfera comunicativa comune (si rinvia, sul punto, all’ottimo lavoro del prof. Damiano Palano). Le «democrazie stabilizzate» e le «nuove democrazie» corrono così il serio pericolo (in buona parte in atto) di subire una involuzione nelle loro stesse forme di Stato, in quel «Welfare State» che ha contraddistinto le Costituzioni del secondo dopoguerra e che è già stato largamente superato dal neoliberismo galoppante in assenza, peraltro, di modificazioni dei Testi costituzionali. È la conferma che il mito delle Carte costituzionali, quali limiti al potere, è evaporato da tempo. In secondo luogo, la «prepotenza delle nuove tecnologie», il «Prometeo scatenato» per dirla con le parole del filosofo tedesco Hans Jonas (1903-1993), condiziona l’effettiva garanzia dei diritti costituzionalmente tutelati, primo fra tutti quello al lavoro. La proposta di regolamento UE sull’«Intelligenza artificiale», presentata dalla Commissione europea nell’aprile 2021, pare ancora molto debole, limitandosi (art. 52) ad introdurre un obbligo di informazione in capo all’utente della presenza di un sistema intelligente, qualora non sia evidente, ogniqualvolta questo sia diretto all’interfaccia con le persone fisiche, abbia finalità di riconoscimento delle emozioni etc. Sono sufficienti, allora, la «trasparenza algoritmica» e l’illegittimità costituzionale di quelle disposizioni normative che contengono «automatismi»(Cartabia), tali da precludere al giudice di tener conto della specificità del caso concreto, per assicurare una feconda dialettica tra la dimensione giuridica e la sfera della cultura (in senso antropologico e metafisico)? Ad avviso di chi scrive le plurime sfide dell’IA richiedono non tanto di costituzionalizzare i «neurodiritti» (la tutela della sfera mentale e neurocognitiva), come ha fatto la Repubblica del Cile nella «nuova» Costituzione bocciata dal referendum del 04 settembre 2022, ma di frenare le derive di un potere concepito come unica condizione di libertà e giustizia per «tornare» ad una concezione dello stesso quale «arte della regalità» (Omero), ossia il potere/dovere di far crescere le cose secondo il loro intrinseco fine.
Forwarded from Antonio Bianco
TRIARII TV - LUNEDÌ 19 GIUGNO 2023 - 0RE 19:00
CONTRO-NARRAZIONE NR.49 - LA CONTRORIVOLUZIONE NELL’INFORMAZIONE
- UE: RIDUZIONE DEL 10% DEI TERRENI AGRICOLI
- LA TECNOTEOLOGIA PRENDE IL POSTO DELLA FEDE
- SVIZZERA: CAMBIA SESSO PER NON FARE IL MILITARE
- RUSSIA: APPROVATA LEGGE CHE VIETA IL CAMBIO DI SESSO
QUESTO LUNEDÌ IN TRASMISSIONE: DANIELE TRABUCCO, MASSIMO VIGLIONE
Programma bisettimanale a cura della Confederazione dei Triarii, sui temi dell’attualità, con la collaborazione di: Antonio Bianco, Mario Iannaccone, Martino Mora, Roberto Pecchioli, Aldo Maria Valli, Massimo Viglione, Guido Vignelli.
SU YOUTUBE:
https://www.youtube.com/watch?v=IeyFsKc2PiI
NUOVO CANALE:
https://www.youtube.com/watch?v=li_CP7g1n1Q
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QUESTO LUNEDÌ IN TRASMISSIONE: DANIELE TRABUCCO, MASSIMO VIGLIONE
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Forwarded from Giubbe Rosse
IL PAZIENTE ZERO DI WUHAN ERA FINANZIATO DAL NIAID
Nuovi documenti ottenuti tramite FOIA rivelano che il paziente zero Ben Hu, uno dei primi ricercatori di Wuhan ammalatisi di Covid nell'autunno 2019, era finanziato dal USAID e dal NIAID di Anthony Fauci. L'origine del Covid potrebbe, dunque, essere assai più vicina a dove i "complottisti" ritenevano fosse.
Una nuova informativa basata su una fonte del governo statunitense identifica i tre membri dello staff del laboratorio di Wuhan ammalatisi come Ben Hu, Yu Ping e Yan Zhu. La fonte ha confermato le loro identità con certezza del "100%".
NIAID e USAID hanno inviato porzioni di oltre $ 41 milioni in sovvenzioni finanziate dai contribuenti allo stesso laboratorio di animali in cui il paziente zero, ora identificato come Ben Hu, era l'investigatore capo che eseguiva pericolosi esperimenti sul guadagno di funzione. A causa delle contrastanti informazioni fornite da EcoHealth e delle lacune nelle segnalazioni, non è ancora chiaro esattamente quanto del denaro dei contribuenti sia stato spedito a Hu per i suoi pericolosi esperimenti sugli animali a Wuhan. Hu sarebbe stato finanziato dal NIH [National Institute of Health, ndt] fino al 2024 se WCW non avesse smascherato e annullato la sovvenzione all'inizio del 2020.
Ricapitolando: i camici bianchi di Wuhan finanziati dai contribuenti statunitensi raccolgono coronavirus selvatici dai pipistrelli in grotte remote in Cina senza adeguati dispositivi di protezione, trasportano i virus in un laboratorio in una grande area metropolitana, eseguono esperimenti sugli animali con guadagno di funzione per rendere i virus più contagiosi e letali per gli esseri umani, poi si ammalano di sintomi simili a COVID e le loro identità e storie mediche vengono nascoste. (Fonte: White Coat Waste Project)
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Nuovi documenti ottenuti tramite FOIA rivelano che il paziente zero Ben Hu, uno dei primi ricercatori di Wuhan ammalatisi di Covid nell'autunno 2019, era finanziato dal USAID e dal NIAID di Anthony Fauci. L'origine del Covid potrebbe, dunque, essere assai più vicina a dove i "complottisti" ritenevano fosse.
Una nuova informativa basata su una fonte del governo statunitense identifica i tre membri dello staff del laboratorio di Wuhan ammalatisi come Ben Hu, Yu Ping e Yan Zhu. La fonte ha confermato le loro identità con certezza del "100%".
NIAID e USAID hanno inviato porzioni di oltre $ 41 milioni in sovvenzioni finanziate dai contribuenti allo stesso laboratorio di animali in cui il paziente zero, ora identificato come Ben Hu, era l'investigatore capo che eseguiva pericolosi esperimenti sul guadagno di funzione. A causa delle contrastanti informazioni fornite da EcoHealth e delle lacune nelle segnalazioni, non è ancora chiaro esattamente quanto del denaro dei contribuenti sia stato spedito a Hu per i suoi pericolosi esperimenti sugli animali a Wuhan. Hu sarebbe stato finanziato dal NIH [National Institute of Health, ndt] fino al 2024 se WCW non avesse smascherato e annullato la sovvenzione all'inizio del 2020.
Ricapitolando: i camici bianchi di Wuhan finanziati dai contribuenti statunitensi raccolgono coronavirus selvatici dai pipistrelli in grotte remote in Cina senza adeguati dispositivi di protezione, trasportano i virus in un laboratorio in una grande area metropolitana, eseguono esperimenti sugli animali con guadagno di funzione per rendere i virus più contagiosi e letali per gli esseri umani, poi si ammalano di sintomi simili a COVID e le loro identità e storie mediche vengono nascoste. (Fonte: White Coat Waste Project)
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White Coat Waste Project
COVID Origin: WCW investigation proves U.S. Govt Funded “Patient Zero”
If lead Wuhan white coat Ben Hu is patient zero, then White Coat Waste Project's investigation reveals the origin of COVID.
Per il libro "Mors Tua, Vita mea" scrivete a +39 379 1075715