IL GIUSNATURALISTA
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Canale pubblico ispirato al pensiero giusnaturalistico classico.
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L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA:

LO SCIENTISMO E LA FINE DELL'OCCIDENTE

La nascita della scienza moderna, in Europa, ha invertito in modo radicale, rispetto all'etá antica e medioevale, il rapporto tra la filosofia, intesa quale "visione dell'intero", e le altre scienze (la matematica, la geometria, la biologia, la fisica etc.) concepite come "conoscenze del particolare". Oggi, e l'emergenza sanitaria, energetica, climatica ed alimentare ce lo confermano, ne vediamo le conseguenze: la conoscenza scientifica è assunta come punto di riferimento paradigmatico per ogni forma di sapere che aspiri ad essere ritenuto valido. Lo statunitense Steven Weinberg (1933-2021), premio Nobel per la fisica, non ha esitato ad affermare che con la scienza, e solo con la scienza, è possibile pervenire ad una "teoria finale" che significa abbandonare qualunque residuo di stampo filosofico-metafisico, sebbene poi la sua riflessione approdi a quella che il prof. Giovanni Reale (storico della filosofia nato nel 1931 e deceduto nel 2014) ha definito una "criptoontologia": nel momento in cui, osserva Weinberg, si conosce un po'di più l'universo, tanto più esso ci appare senza scopo. Siamo di fronte ad una vera e propria "metafisica nichilista" per cui viene negato qualunque fine ontologico ed assiologico agli enti. In questo contesto, si staglia l'uomo con la sua volontá di potenza che costruisce, riuscendovi, un mondo senza Dio, quel Dio che, dopo la "sua morte", non è neppure più ricordato. La volontá di assicurare la salvezza della terra, di pervenire ad un mondo "green", funzionale, digitale etc. non solo non salva, ma, come insegna il filosofo Edgar Morin (1921), ha instaurato un vero e proprio inferno grazie ad un ragione che, con la sua ansia di dominio, si è assolutizzata, facendosi al contempo misura del nuovo paradigma antropologico: l'uomo deve solo saper funzionare rispetto alle ideologie che il pensiero scientista impone come valide, criminalizzando il dissenso attraverso le negazione del valore dell'opinione divergente (no vax, no pass. Quel "no" esprime giá un giudizio di condanna senza appello). Il vaccino, immesso nel mercato senza conoscerne gli effetti nel medio-lungo periodo, garantisce un ambiente immune dal contagio (benchè questa affermazione sia assolutamente priva di rilevanza scientifica) all'interno del quale poter sperimentare la "nuova normalitá", il cambiamento climatico, sul quale l'attivitá umana incide in misura minimale, è il "cavallo di troia" per instaurare "il green man", ovvero un nuovo modello umano-sociale etc. Come si puó rilevare, è saltata completamente la regola aurea della "giusta misura", del senso del limite, della proporzione che il mondo classico ci ha insegnato e trasmesso. Oswald Spengler (1880-1936), autore della celebre opera in lingua tedesca "Il tramonto dell'Occidente", nella sua lucida ed impietosa analisi, ci aveva avvertito: l'assolutizzazione della scienza e della tecnica, dei nuovi "dei mortali", ha creato nell'uomo l'illusione di dominio, ma al contempo egli non è stato in grado di crescere spiritualmente in proporzione, divenendo, in questo modo, schiavo delle cose che ha prodotto e dimenticando la sua essenza ed i fini ad essa connaturati. È l'inizio della fine dell'Europa, preda di politiche selvagge e deliranti, nonchè di guerre portate avanti in nome di "valori" non fondati sulla roccia dell'Areopago, del Campidoglio e del Calvario, ma unicamente sulla pietra tombale di quel "Dio che è stato ucciso". Eppure noi siamo certi, con la fede di Giobbe, che Egli, alla fine, "si eleverá sulla polvere"...
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA
Questa sera ore 21:00.
doc096509.pdf
3.1 MB
Lezione magistrale del prof. don Curzio Nitoglia sulla condanna del modernismo da parte di san Pio X.
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA
Forwarded from Byoblu
UNA BANCA DIETRO IL "NO" UNGHERESE ALLE ARMI A KIEV. ORBÁN: "UCRAINA NON PUÒ VINCERE GUERRA"

Budapest blocca i fondi europei in risposta alla decisione dell'Ucraina di inserire una banca ungherese tra i suoi nemici. Pressioni dell'Unione Europea per fare cambiare idea a Orbán, ma il primo ministro rilancia: "Nessuna possibilità di vincere il conflitto".

https://www.byoblu.com/2023/05/23/una-banca-dietro-il-no-ungherese-alle-armi-a-kiev-orban-ucraina-non-puo-vincere-guerra/
TRABUCCO: BASTA ILLUDERE I VENETI!!!

Non esistono le "materie" che, come insegnava Paladin giá negli anni '70, sono etichette vuote all'interno delle quali vi sono politiche pubbliche complesse le quali pagano i criteri elaborati dalla Corte costituzionale dopo la riforma del Titolo V nel 2001 (chiamata in sussidiarietá, prevalenza, uniformitá etc.). Per non parlare del fatto che "certe materie", ad esempio l'ambiente, non sono neppure tali (si parla giustamente di "smaterializzazione"), ma valori che permeano tutti gli ambiti di intervento sia dello Stato, sia delle Regioni (sulla natura "trasversale" della materia "ambiente" cfr. sent. n. 478/2002 Corte cost.). Alle tre Regioni ordinarie (Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto), che hanno avviato l'iter dell'art. 116, comma 3, Cost., se mai arriverá qualcosa, si tratterá solo frammenti di competenze con una moltiplicazione dei centri decisionali. Non basta sostentere che il regionalismo differenziato sia previsto dal Testo costituzionale vigente, ma bisogna interrogarsi, cosa che la retorica stantia del Presidente della Giunta regionale del Veneto non puó ammettere, se lo strumento è davvero congruo al fine. La vera autonomia non è per "materie", ma per politiche pubbliche.

P.S. L'utilizzo del Dpcm, in luogo della legge, per la determinazione dei Lep non è questione di "elenco telefonico", come è stato sostenuto in audizione al Senato della Repubblica, ma un'esigenza prevista dalla Costituzione che affida alla fonte-atto del Parlamento e, dunque, alla dialettica democratica, di operare una sintesi ed un punto di equilibrio che certamente una fonte secondaria di produzione del diritto non è in grado di soddisfare.