This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
ORSINI: IL PROBLEMA È CHE L'UCRAINA DEVE USCIRE DALLA NATO
"Il problema non è che l'Ucraina non debba entrare nella NATO, è che ne deve uscire, perché è già un membro della NATO. L'Ucraina è un membro di fatto della NATO da anni e sta attendendo soltanto il riconoscimento formale"
Segui 👉@ComitatoDonbass
"Il problema non è che l'Ucraina non debba entrare nella NATO, è che ne deve uscire, perché è già un membro della NATO. L'Ucraina è un membro di fatto della NATO da anni e sta attendendo soltanto il riconoscimento formale"
Segui 👉@ComitatoDonbass
"Lex est ordinatio rationis ab bonum commune, ab eo qui curam communitatis habet, promulgata" (cit. s. Tommmaso d'Aquino, Summa Theologica, I-II, q. 90, a 4).
Forwarded from Giubbe Rosse
Anche se per la UE il tetto è 10.000 e il contante serve solo agli evasori, noi sappiamo che pagare con la carta è giusto, igienico, intelligente e moderno.
Diamo l'esempio: @Corriere, @repubblica e @LaStampa richiedano di essere pagati in edicola solo con la carta! (Fonte: Boni Castellane, Twitter)
🟥 Segui Giubbe Rosse
Canale Telegram | Portale web | Ultim'ora in pillole
Diamo l'esempio: @Corriere, @repubblica e @LaStampa richiedano di essere pagati in edicola solo con la carta! (Fonte: Boni Castellane, Twitter)
🟥 Segui Giubbe Rosse
Canale Telegram | Portale web | Ultim'ora in pillole
Per chi fosse interessato sono disponibili, al costo di 50,00 euro, tutte le dieci lezioni universitarie sul diritto naturale. Per info scrivere o telefonare al +39 379 1075715.
I CONTENUTI DELLA LEGGE NATURALE ED IL PASSAGGIO DALLA LEX NATURALIS ALLA LEX HUMANA NEL PENSIERO DI SAN TOMMASO D'AQUINO (III lezione).
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=870203997630115&id=1357757510
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=870203997630115&id=1357757510
Facebook
Log in or sign up to view
See posts, photos and more on Facebook.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇷🇸🇽🇰 AGGIORNAMENTO KOSOVO
Per comprendere lo stato dell'informazione in Italia basta osservare la copertura fornita dai principali quotidiani nazionali a quanto sta accadendo nei Balcani: inesistente.
La Serbia valuta l'invio di soldati nel Image distretto di Mitrovica. Traduco: si prepara ad uno scontro diretto con le forze del Kosovo.
Il presidente serbo Vucic ha trascorso la notte e le prime ore del giorno con il ministro della Difesa e il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate. Sintesi dell'incontro: "Non c'è
resa".
Poco fa la premier di Belgrado, Ana Brnabic, ha dichiarato che la Serbia "ha il diritto e l'intenzione di inviare un certo numero di truppe" nel territorio kosovaro.
Ora qualcuno potrebbe dire: "Ma a noi cosa importa dei Balcani?". Potrei capire l'appunto, se non fosse per un piccolo dettaglio: ci sono centinaia di ragazzi e ragazze italiane che rischiano di trovarsi in breve tempo tra due fuochi. Sono i soldati della missione NATO Kfor, guidati dal generale Ristuccia, uno dei pochi ad aver compreso la gravità della situazione, ad aver messo in guardia nelle scorse ore dalle conseguenze di un'escalation di tensione che non accenna a placarsi.
Secondo la Serbia proprio "la Kfor non sta facendo il suo lavoro e i serbi in Kosovo non possono sentirsi al sicuro. Le loro vite sono in pericolo".
Si capisce bene perché in queste ore sia in atto un fortissimo pressing da parte di Unione Europea e Paesi NATO (si legga alla voce USA) per vedere di eliminare la spada di Damocle che pende minacciosa sulle teste dei cittadini balcanici: le elezioni locali anticipate del 18 dicembre, convocate dal Kosovo per la sostituzione dei sindaci nei quattro maggiori Comuni del nord a maggioranza serba (Zubin Potok, Zvecan, Leposavic e settore nord di Kosovska Mitrovica), dopo le recenti dimissioni in massa di tutti i rappresentanti serbi nelle istituzioni kosovare.
Tenere quelle elezioni tra 9 giorni, con la tensione esacerbata dal dispiegamento di agenti di polizia kosovari a Mitrovica Nord nella tarda serata di ieri, con le istituzioni serbe che lamentano l'irruzione delle forze Kfor in un asilo mentre i bimbi dormivano (in realtà la missione NATO si è scusata: una pattuglia ha imboccato accidentalmente un vicolo cieco ed è entrata nel cortile della scuola materna per fare un'inversione di marcia, da qui l'allarme dei genitori, con le barriere linguistiche che non aiutano a rasserenare gli animi), insomma, con un clima del genere, buon senso suggerirebbe di evitare nuovi motivi di tensione. Basta una scintilla per far nascere un incendio che lambirebbe anche l'Italia. Ma qui i giornali preferiscono dare spazio ad altri temi. Non chiedetemi il motivo.
Ps: oggi a Pristina si osserva una maggiore presenza di carabinieri italiani e personale della missione europea Eulex in corrispondenza del ponte sul fiume Ibar, che separa il settore nord di Mitrovica abitato dai serbi da quello sud con popolazione di etnia albanese. I media locali descrivono la città "calma ma tesa".
Definizione migliore per i Balcani non esiste. (Fonte: Dario D'Angelo)
🟥 Segui Giubbe Rosse
Canale Telegram | Portale web | Ultim'ora in pillole
Per comprendere lo stato dell'informazione in Italia basta osservare la copertura fornita dai principali quotidiani nazionali a quanto sta accadendo nei Balcani: inesistente.
La Serbia valuta l'invio di soldati nel Image distretto di Mitrovica. Traduco: si prepara ad uno scontro diretto con le forze del Kosovo.
Il presidente serbo Vucic ha trascorso la notte e le prime ore del giorno con il ministro della Difesa e il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate. Sintesi dell'incontro: "Non c'è
resa".
Poco fa la premier di Belgrado, Ana Brnabic, ha dichiarato che la Serbia "ha il diritto e l'intenzione di inviare un certo numero di truppe" nel territorio kosovaro.
Ora qualcuno potrebbe dire: "Ma a noi cosa importa dei Balcani?". Potrei capire l'appunto, se non fosse per un piccolo dettaglio: ci sono centinaia di ragazzi e ragazze italiane che rischiano di trovarsi in breve tempo tra due fuochi. Sono i soldati della missione NATO Kfor, guidati dal generale Ristuccia, uno dei pochi ad aver compreso la gravità della situazione, ad aver messo in guardia nelle scorse ore dalle conseguenze di un'escalation di tensione che non accenna a placarsi.
Secondo la Serbia proprio "la Kfor non sta facendo il suo lavoro e i serbi in Kosovo non possono sentirsi al sicuro. Le loro vite sono in pericolo".
Si capisce bene perché in queste ore sia in atto un fortissimo pressing da parte di Unione Europea e Paesi NATO (si legga alla voce USA) per vedere di eliminare la spada di Damocle che pende minacciosa sulle teste dei cittadini balcanici: le elezioni locali anticipate del 18 dicembre, convocate dal Kosovo per la sostituzione dei sindaci nei quattro maggiori Comuni del nord a maggioranza serba (Zubin Potok, Zvecan, Leposavic e settore nord di Kosovska Mitrovica), dopo le recenti dimissioni in massa di tutti i rappresentanti serbi nelle istituzioni kosovare.
Tenere quelle elezioni tra 9 giorni, con la tensione esacerbata dal dispiegamento di agenti di polizia kosovari a Mitrovica Nord nella tarda serata di ieri, con le istituzioni serbe che lamentano l'irruzione delle forze Kfor in un asilo mentre i bimbi dormivano (in realtà la missione NATO si è scusata: una pattuglia ha imboccato accidentalmente un vicolo cieco ed è entrata nel cortile della scuola materna per fare un'inversione di marcia, da qui l'allarme dei genitori, con le barriere linguistiche che non aiutano a rasserenare gli animi), insomma, con un clima del genere, buon senso suggerirebbe di evitare nuovi motivi di tensione. Basta una scintilla per far nascere un incendio che lambirebbe anche l'Italia. Ma qui i giornali preferiscono dare spazio ad altri temi. Non chiedetemi il motivo.
Ps: oggi a Pristina si osserva una maggiore presenza di carabinieri italiani e personale della missione europea Eulex in corrispondenza del ponte sul fiume Ibar, che separa il settore nord di Mitrovica abitato dai serbi da quello sud con popolazione di etnia albanese. I media locali descrivono la città "calma ma tesa".
Definizione migliore per i Balcani non esiste. (Fonte: Dario D'Angelo)
🟥 Segui Giubbe Rosse
Canale Telegram | Portale web | Ultim'ora in pillole
L'ANGOLO DEL GIUSNATURALISTA: IL RINVIO DELLE SANZIONI PER I NON VACCINATI OVER 50
Con un emendamento presentato dalla Lega in Commissione parlamentare Giustizia al Senato della Repubblica, in merito alla conversione del decreto-legge n. 162/2022, è passata la proroga (non la cancellazione) dell’esborso della sanzione di 100,00 euro al 30 giugno 2023 per coloro over 50 che hanno deciso di non sottoporsi al ricatto vaccinale. Si tratta, comunque, di un parziale soddisfazione per chi sostiene da tempo la sostanziale illegittimità di un obbligo privo di alcuna giustificazione razionale, vista la bassa letalità relativa del Covid e, soprattutto, l’assoluta impossibilità da parte dei vaccini sperimentali di bloccare la catena dei contagi.
Con un emendamento presentato dalla Lega in Commissione parlamentare Giustizia al Senato della Repubblica, in merito alla conversione del decreto-legge n. 162/2022, è passata la proroga (non la cancellazione) dell’esborso della sanzione di 100,00 euro al 30 giugno 2023 per coloro over 50 che hanno deciso di non sottoporsi al ricatto vaccinale. Si tratta, comunque, di un parziale soddisfazione per chi sostiene da tempo la sostanziale illegittimità di un obbligo privo di alcuna giustificazione razionale, vista la bassa letalità relativa del Covid e, soprattutto, l’assoluta impossibilità da parte dei vaccini sperimentali di bloccare la catena dei contagi.
OGGI POMERIGGIO, ORE 17:30, IN DIRETTA FACEBOOK, INIZIO DI UN CICLO DI TRE LEZIONI SUL CENSIMENTO DI QUIRINIO IN OCCASIONE DELLA NASCITA DI CRISTO
Nel Vangelo secondo Luca (2,1-2) viene nominato un "primo censimento" di Quirinio realizzato "su tutta la terra" dietro ordine dell'imperatore Augusto, in occasione del quale avvenne la nascita di Gesù a Betlemme, al tempo di re Erode il Grande (morto probabilmente nel 4 a.C.). Che cosa dicono le fonti extra-bibliche? Quirinio ha davvero censito Gesú? Poteva svolgersi un censimento all'interno di un Regno formalmente autonomo come quello di Erode il Grande? Luca ha confuso il censimento con quello del 06 d.C. quando Quirinio era effettivamente governatore della Siria? Eppure l'evangelista, che piú degli altri inserisce la vicenda di Cristo nel quadro storico dell'Impero romano, afferma all'inizio del Vangelo, nel prologo, di essersi documentato su ogni cosa.
Nel Vangelo secondo Luca (2,1-2) viene nominato un "primo censimento" di Quirinio realizzato "su tutta la terra" dietro ordine dell'imperatore Augusto, in occasione del quale avvenne la nascita di Gesù a Betlemme, al tempo di re Erode il Grande (morto probabilmente nel 4 a.C.). Che cosa dicono le fonti extra-bibliche? Quirinio ha davvero censito Gesú? Poteva svolgersi un censimento all'interno di un Regno formalmente autonomo come quello di Erode il Grande? Luca ha confuso il censimento con quello del 06 d.C. quando Quirinio era effettivamente governatore della Siria? Eppure l'evangelista, che piú degli altri inserisce la vicenda di Cristo nel quadro storico dell'Impero romano, afferma all'inizio del Vangelo, nel prologo, di essersi documentato su ogni cosa.
Forwarded from Giubbe Rosse
🇷🇸🇽🇰🇪🇺 BORRELL ENTRA IN SCIVOLATA SULLA QUESTIONE KOSOVO, OVVIAMENTE ACCUSANDO LA SERBIA
L'UE non tollererà attacchi a
alla missione EULEX o l'uso di atti violenti e criminali nel nord. Le barricate devono essere rimosse immediatamente dai gruppi di serbi del Kosovo. La calma deve essere ripristinata. EULEX continuerà a coordinarsi con le autorità del Kosovo e la KFOR.
Ovviamente, nessuna menzione della polizia kosovara che ha attaccato e sparato in diverse occasioni.
🟥 Segui Giubbe Rosse
Canale Telegram | Portale web | Ultim'ora in pillole
L'UE non tollererà attacchi a
alla missione EULEX o l'uso di atti violenti e criminali nel nord. Le barricate devono essere rimosse immediatamente dai gruppi di serbi del Kosovo. La calma deve essere ripristinata. EULEX continuerà a coordinarsi con le autorità del Kosovo e la KFOR.
Ovviamente, nessuna menzione della polizia kosovara che ha attaccato e sparato in diverse occasioni.
🟥 Segui Giubbe Rosse
Canale Telegram | Portale web | Ultim'ora in pillole
Forwarded from Giubbe Rosse
🇷🇸🇽🇰 VUCIC: "SIAMO CON LE SPALLE AL MURO"
"Siamo con le spalle il muro. Per me questo è il giorno più difficile da quando sono presidente o primo ministro, e la notte più difficile è davanti a me", ha detto il presidente serbo Vucic dopo la fine della riunione del Consiglio di sicurezza.
"Ho una domanda per i nostri partner americani: quali accordi rispetta Pristina e quali rispettano gli americani. La nostra gente sta affrontando una notte difficile, sta a me stare con loro. Abbiamo assicurazioni dalla KFOR che non ci saranno azioni violente. Abbiamo adottato alcune misure per proteggere il nostro paese. Sono orgoglioso dei nostri soldati e poliziotti", ha detto Vucic.
L'America sta "cullando il suo bambino", ha poi proseguito Vucic. "Hanno creato un mostro insieme 23 anni fa. Hanno finito di farlo nel 2008 e niente di più". (Fonte: Novosti)
🟥 Segui Giubbe Rosse
Canale Telegram | Portale web | Ultim'ora in pillole
"Siamo con le spalle il muro. Per me questo è il giorno più difficile da quando sono presidente o primo ministro, e la notte più difficile è davanti a me", ha detto il presidente serbo Vucic dopo la fine della riunione del Consiglio di sicurezza.
"Ho una domanda per i nostri partner americani: quali accordi rispetta Pristina e quali rispettano gli americani. La nostra gente sta affrontando una notte difficile, sta a me stare con loro. Abbiamo assicurazioni dalla KFOR che non ci saranno azioni violente. Abbiamo adottato alcune misure per proteggere il nostro paese. Sono orgoglioso dei nostri soldati e poliziotti", ha detto Vucic.
L'America sta "cullando il suo bambino", ha poi proseguito Vucic. "Hanno creato un mostro insieme 23 anni fa. Hanno finito di farlo nel 2008 e niente di più". (Fonte: Novosti)
🟥 Segui Giubbe Rosse
Canale Telegram | Portale web | Ultim'ora in pillole
NOVOSTI
(UŽIVO) VUČIĆ SE OBRAĆA NACIJI POSLE SEDNICE SAVETA ZA NACIONALNU BEZBEDNOST: Teška borba jednog naroda za opstanak na svojim ognjištima
U Generalnom sekretarijatu predsednika Republike večeras je održana sednica Saveta za nacionalnu bezbednost, kojom je predsedavao predsednik Aleksandar Vučić.