Fortezza Europa
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Canale telegram ufficiale di Fortezza Europa.
Identità, Famiglia, Autarchia, Aristocrazia. Ci trovi in via San Giuseppe 28/a, quartiere San Zeno Verona
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Hanno fatto scalpore, la scorsa settimana, le parole pronunciate dal Prefetto di Padova, Francesco Messina, in occasione di un convegno sul superamento della violenza di genere in collaborazione con l'Università locale. Queste le sue parole: "I femminicidi in Italia sono 40. Gli omicidi di donne sono 105, ma il femminicidio è l'omicidio di una donna per motivi di genere. E i femminicidi sono 40". Parole doverose in un momento in cui, a seguito soprattutto della propaganda interessata della sinistra, si fa molta confusione sul fenomeno dei femminicidi. Bisogna distinguere tra l'assassinio di una donna che stava attraversando la strada da quello di un donna uccisa dall'ex fidanzato. Nel primo caso si tratta semplicemente di omicidio stradale, nel secondo di femminicidio. E allora perché questa continua battaglia sui numeri, anche un po' macabra, quando basterebbe dire che anche un solo femminicidio è di per sé un reato grave e, in quanto tale, dovrebbe essere punito severamente?
Perché oggi il femminicidio è utilizzato per instaurare il senso di colpa in chi è stato individuato come l'obiettivo da colpire da parte della propaganda globalista: il maschio bianco ed eterosessuale. Da qui poi partono tutti i discorsi noiosi sul patriarcato, purtroppo anche da parte dei parenti delle vittime che, invece di gestire privatamente ed in modo dignitoso il proprio dolore, preferiscono finire in televisione sperando, forse, in una prossima ed imminente carriera politica. Eppure, se realmente fosse ancora presente il patriarcato, delitti di questo tipo non accadrebbero. Nelle società tradizionali le donne erano maggiormente tutelate poiché ritenute degne di maggiore attenzione in quanto fisicamente più deboli rispetto ai maschi. Oggi invece, che si finge un'eguaglianza tra i sessi che è nei fatti contraria alla biologia e alla natura, assistiamo impotenti a questi atroci delitti. Senza scordare che oggi i maschi vengono devirilizzati, imponendo loro vestiti femminili, smalto alle unghie e mettendoli in una campana di vetro di fronte ai normali fallimenti di una qualunque esistenza umana. Poi però storme di psicologi vengono invitati ai vari talk show per tentare di capire come mai questi stessi non riescano a tollerare i rifiuti ed i no delle loro compagne....
La soluzione a tutto questo? Molto semplice ed è esattamente l'opposto di quello che ci vorrebbero propinare. Solo il ritorno ad una società sana e tradizionale che riconosca le differenze naturali tra i sessi e che riporti alla virilizzazione del maschio potrà porre fine ai femminicidi. Qualcuno avrà mai il coraggio di dire questa banale verità?
Mentre il mainstream ci martella ogni giorno sul problema del patriarcato, in tutta Europa si moltiplicano i casi di aggressioni di immigrati ai danni della popolazione autoctona. Una escalation davvero preoccupante che vede i popoli bianchi nel mirino di chi agisce consapevole della impunità di leggi troppo spesso repressive solo contro chi difende i propri valori e la propria Patria. Coccolati dalla sinistra che da un lato vende, per un pugno di voti, la propria terra (come in Spagna) e dall’altro continua a favorire un modello di società multirazziale che nella realtà dei fatti ha mostrato tutto il suo fallimento e sta mettendo in serio pericolo la vita di ogni europeo che si vede ormai invaso non solo nelle grandi metropoli, (dalle quali sempre più persone fuggono), ma anche nelle campagne come il caso del paesino in Francia in cui ha perso la vita il giovane Thomas.
Con questa azione ribadiamo il diritto di ogni Europeo a difendere la propria terra senza delegare il proprio futuro a governi allineati a mortifere logiche globaliste, che si sono mostrati miopi e responsabili del caos che monta giorno dopo giorno in ogni angolo della nostra Europa.
Comunità, militanza, dibattito, musica e divertimento: Formazione in movimento 2023.
Una giornata intera dedicata ai nostri quattro punti: identità, famiglia, autarchia e aristocrazia, con quattro conferenze per comprendere la loro eterna attualità nell'edificazione di una nuova Europa.
Libera, indipendente, organicamente unita, salda nelle proprie radici e Identità, cosciente della tradizione Millenaria che è chiamata a tramandare.
Formata da Uomini e Donne che reclamano doveri e non diritti, che conoscono sé stessi e comprendono la realtà che li circonda prima di agire. L'importanza della battaglia da combattere, a prescindere dai risultati favorevoli o meno.
Ripranziamo tutti i partecipanti, e soprattutto gli straordinari relatori intervenuti:
- Marco Scatarzi @passaggioalboscoedizioni
- Claudia Castaldo - Dottoressa in Filosofia
- Marcello e Andrea @redazionezenit
- Giovanni Perez - Editore

Un sentito grazie anche a Leonardo, Silvia e Francesco della formazione acustica dei "Libertari" per aver suonato e aver intrattenuto tutti i nostri ospiti, infondendo un clima di amicizia ed allegria allo stato puro.

Al prossimo evento!

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Presentazione ufficiale di “in viaggio senza Gandalf”
di Emanuele Tesauro, presidente di Fortezza Europa, che in questo libro racconta la storia degli Hobbit, gruppo rock nazionalista da lui fondato negli anni’90. L’autore narra le esperienze personali di militante politico di destra radicale in un contesto di grandi cambiamenti per la nostra Nazione: da Tangentopoli alla fine del pentapartito , dall’attacco alla Serbia agli attentati mafiosi. Tutto corredato da una analisi dettagliata delle band europee anni ‘80 che hanno preparato il terreno in Italia alla nascita del Rock Nazionalista con la descrizione di tutti i gruppi che hanno preso parte a questo grande fenomeno non solo musicale.

TI ASPETTIAMO!
Il parlamento italiano ha votato contro la riforma del Mes, con 44 astenuti, 72 favorevoli e ben 184 contrari. Ricordiamo brevemente cos'è questo Mes, di cui tanto si sente parlare da mesi e che è diventato una sorta di obbiettivo da abbattere da parte tutti gli euroscettici. Il Meccanismo Europeo di Stabilità, chiamato comunemente "fondo salva-Stati", è stato creato per sostenere i Paesi dell'eurozona quanto affrontano una crisi economica rischiando il default. Si è trattato quindi di un ritorno di ... fiamma del governo che ha riscoperto il patriottismo tanto sbandierato durante la campagna elettorale?
In realtà pensiamo che sia la solita pantomima tipica dei politicanti italiani. E' vero che la Meloni ha spaccato in due il centrodestra (Forza Italia si è astenuta durante il voto) ma opponendosi al Mes ha impedito alla Lega di Salvini di scavalcarla a destra, vero e proprio incubo a pochi mesi dalle elezioni europee, che solitamente hanno una natura più ideologica rispetto a quelle nazionali o amministrative. Senza scordare i recenti attriti con Parigi e Berlino che avevano portato alla variazione del Patto di Stabilità, senza tenere conto delle indicazioni dell'Italia, trattandola (come al solito...) come membro di serie B dell'Unione Europea. Insomma, con questo voto l'attuale premier ha ottenuto due piccioni con una fava.
Ma come finirà la ratifica di questo Mes da parte dell'Italia? Non vorremmo essere profeti di sventure ma riteniamo che alla fine assisteremo a questo teatrino: nei prossimi mesi Fdi e Lega toglieranno dalla polvere il loro antico, e poi sempre disatteso, euroscetticismo per recuperare il maggior numero di voti possibili alle Europee. Poi, dato che saranno passati i sei mesi previsti dalla legge per poter approvare una proposta di legge già bocciata una volta, potranno ratificare questo maledetto Mes in cambio probabilmente di accordi sottobanco coi governi francese e tedesco. Magari ci stiamo sbagliando ma, nel dubbio, speriamo che il popolo italiano non si faccia più ammaliare da questi politicanti da avanspettacolo e diserti in massa le urne.
07-01-1978

Il sacrificio immortale degli eroi illumina il nostro cammino e ci guida nella lotta

Franco, Francesco e Stefano: Presenti!
Grande partecipazione alla serata di sabato al fortress pub. In una sala gremita in ogni ordine di posto si è tenuta l presentazione del libro “In viaggio senza Gandalf”. L’autore, incalzato dalle domande dei due moderatori della serata, Filippo Mistè ed Alessandro Cavallini, ha spaziato tra aneddoti ed interessanti prospettive riguardanti gli anni ‘90 in cui oltre al gruppo musicale han preso forma diversi laboratori di idee che sono arrivati fino ai giorni d’oggi. Passione ideologica, perseveranza, militanza senza sosta in un clima di grande sconvolgimento politico per la Nazione, sono gli ingredienti che hanno animato questo libro che sta riscuotendo un grandissimo successo. Un pubblico numeroso e variegato, formato da giovani e meno giovani, ha seguito con grande interesse l’evolversi della serata che si è conclusa con l’esibizione, per la prima volta dopo molti anni in acustico, degli
Hobbit, che ci hanno offerto un fantastico momento comunitario con le loro canzoni che hanno fatto cantare tutti i presenti .
Vi aspettiamo al prossimo evento!
Alla fine anche in Italia gli agricoltori hanno seguito l’esempio dei loro colleghi di mezza Europa e sono scesi nelle strade coi propri trattori per contestare le politiche (anti)agricole dei tecnocrati di Bruxelles. Oggi sono loro nel centro del mirino ma ben presto tutti i popoli europei rischieranno di perdere la propria identità alimentare. L'obiettivo è molto chiaro: solo i ricchi potranno continuare a godere del cibo tradizionale, la maggioranza della popolazione dovrà invece cibarsi con cavallette, carne sintetica e schifezze varie. Come al solito, utilizzano la scusa dei cambiamenti climatici per diminuire sempre più le libertà dei cittadini.
Per questo motivo non possiamo che sostenere le giuste rivendicazioni degli agricoltori e invitiamo tutti i cittadini a scendere in strada per dimostrare la propria solidarietà e vicinanza. Noi saremo al loro fianco mercoledì fuori da Fieragricola per urlare la nostra rabbia contro le imposizioni dell’Unione Europea e invitare gli agricoltori a non mollare nelle loro giuste rivendicazioni.
LA LORO LOTTA È LA NOSTRA LOTTA,
LA LORO VITTORIA SARÀ LA NOSTRA VITTORIA