Cronache dal virus che non c'è
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"Io non sono cattivo, è che mi disegnano così"

"Le folle non hanno mai provato il desiderio della verità. Chiedono solo illusioni, delle quali non possono fare a meno" (Sigmund Freud)
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DEMOCRAZIA SOVRANA E PRESTIGIOSA

Dopo il lussuoso “Park Hotel ai Cappuccini" di Gubbio di berlusconiana memoria scelto dal PD, non poteva mancare il famigerato “Hotel Ergife” di Roma di craxiana memoria, sede di tanti congressi del PSI ed ora anche di quello di “Democrazia Sovrana e popolare”.

Ecco a cosa servono le migliaia di donazioni di sprovveduti allocchi: a fare un congresso farsain una cornice prestigiosa”. E’ sempre la stessa sbobba maleodorante, con le solite facce tonde e le pance satolle.

Chissà se c'era anche Pirozzi...
TOSCANO PARTITO-COMPULSIVO IN CERCA DI POLTRONE
Un partito all'anno toglie del lavoro ogni affanno

Agosto 2014
: Presidente Associazione “New Deal per la Calabria” (per la candidatura di Pedà nel PDL alle elezioni regionali)

Marzo 2015: Segretario Generale Movimento Roosevelt (per promuovere elezione a sindaco di Pedà e avere un assessorato)

Luglio 2015: Assessore alla cultura a Gioia Tauro

Settembre 2016
: Presidente Movimento Federale Keynesiano (per alleanza politica con Salvini)

Dicembre 2016: la giunta Toscano-Pedà si fa sfiduciare per non essere travolta dall’ondata di arresti imminenti.

Febbraio 2018: candidato alla Camera per “Lista del Popolo per la Costituzione” (Ingroia) nel collegio Gioia Tauro-Locri.

Maggio 2019: Presidente Risorgimento Meridionale per l’Italia (per candidare a sindaco di Gioia Tauro Diego Fusaro e avere un altro assessorato).

Settembre 2019: Presidente Vox Italia (per elezioni Regionali 2020)

Febbraio 2021: Presidente Ancora Italia per la Sovranità Democratica

Agosto 2022: confluisce nella lista unitaria di “Italia Sovrana e Popolare” per le elezioni politiche di settembre.

Gennaio 2023: segretario nazionale del partito “Ancora Italia Sovrana e Popolare

Gennaio 2024: segretario nazionale del partito “Democrazia Sovrana Popolare

In sei nostri articoli con video e immagini, la descrizione della sua "carriera" politica: 1, 2, 3, 4, 5, 6
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UNA GHIGLIOTTINA PER DUE A SANREMO (parte prima)
Promemoria Norimberga per Fiorello e Amadeus (continua...)
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AGGIUNGI UN POSTO A SANREMO CON BERTOLASO
Una ghigliottina per due (parte prima)
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DA SANTO REMO A SAN SCEMO

Era il 1989 quando il Trio Lopez Marchesini Solenghi mise in scena una delle satire più graffianti sul circo mediatico di Sanremo e i suoi miti intoccabili quali la canzone italiana, l’allora patron Aragozzini, il santo patrono di Sanremo San Romolo e spezzò il tabù della satira religiosa, anche se poi tornò a regnare peggio di prima.

Mai avrebbero immaginato quello che sarebbe successo nei decenni successivi e fanno tenerezza gli obbiettivi della loro satira come Jovanotti, Salvi e le sorelle Boccoli che, per quanto deleteri, sembrano dei teneri puttini in confronto ai figuri putridi e marci che oggi salgono sul palco, come Maneskin, La Sed, Rosa Chemical, autentici psicopatici strafatti di droghe e precipitati nell'abisso più totale della perversione e del degrado umano.

Quella del Trio era una ironia ben diversa da quella servile e cortigiana del giullare di regime Fiorello, che lusinga i potenti (Mattarella in primis) e deride le decine di migliaia di italiani che hanno avuto gravi reazioni avverse al siero tossico e sbeffeggia i milioni di non vaccinati, già vilipesi, perseguitati e segregati dai vari lacché di regime e dai governi golpisti eterodiretti, gli stessi poi che gli affidano spazi televisivi e radiofonici immensi per continuare a fare la stampella del potere.
CARLOTTA DESSÌ VOLEVA IL VACCINO LÌ
“In via dei Matti, numero zero, non si poteva far la pipì, perché non c'era vasino lì” cantava Sergio Endrigo… Oggi invece in via degli Aguzzini numero 1, per i bambini vogliono solo il vaccino lì.

Inviata di punta delle peggiori trasmissioni televisive Mediaset (compreso il pornografico “Pomeriggio 5” di Barbara D’urso), Carlotta Dessì è stata protagonista zelante, scrupolosa e spietata del terrorismo finto pandemico e dei diktat dei sieri tossici, con una predilezione criminale verso quelli dei bambini.

In questo post Instagram la vediamo come inviata di una trasmissione Mediaset, mentre esalta, con tanto di intervista, la vaccinazione di due dodicenni, trascinati a forza da due mamme, che “credevano nel vaccino”, come lei.

Giordano, nel suo ipocrita elogio funebre, non ha avuto nemmeno il coraggio di dire che la sua ultravaccinata inviata Dessì, forse è stata uccisa dal siero letale, a soli 35 anni.

Lei ha forgiato, come tanti, il suo tragico destino. Ma ha anche contribuito attivamente all’assassinio di migliaia di persone propagandando il terrore pandemico, i protocolli domiciliari, ospedalieri e le inoculazioni di massa. E questo non le sarà mai perdonato. A lei e a nessun altro.

Ma era bella, bella davvero…
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TALEBANA DESSÌVAX A CACCIA DI NOVAX (e del medico Delicati)

Servizi televisivi ributtanti, difficili da sopportare, ma necessari per segnarsi i nomi e memorizzare le facce della feccia televisiva che sosteneva la dittatura sanitaria e chiedeva in coro il sangue dei cosiddetti novax.

Come successo per il finto partito antisistema Italia Sovrana e Popolare, che alle elezioni politiche del 2022 candidò molti sgherri che avevano appoggiato restrizioni e sieri tossici, in futuro il pericolo più grande sarà il tentativo di cancellare le malefatte e sdoganare personaggi coinvolti ad ogni livello nei crimini del fantavirus, come ha fatto vergognosamente Mario Giordano con la beatificazione della volenterosa carnefice della dittatura, Carlotta Dessì.