Cronache dal virus che non c'è
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"Io non sono cattivo, è che mi disegnano così"

"Le folle non hanno mai provato il desiderio della verità. Chiedono solo illusioni, delle quali non possono fare a meno" (Sigmund Freud)
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(2) LA BANALITÀ DEL MALE AI TEMPI DEL PAPA RE
Altre quattro pagine del racconto tanto asciutto quanto agghiacciante del rapimento e della successiva prigionia del bambino ebreo di 6 anni Edgardo Mortara.

Crimini come questi, compiuti dall’Inquisizione per ordine diretto dei Papi “regnanti”, erano centinaia. Ricordiamo i casi di “Alessandra Ancona, della piccola Montel, di Gentile Urbino, di Graziosa Cavigli, di Anna, Louisa, Elisabeth e Sophie Bluth, di Giuseppe Coen, Enrichetta Teglio e dei figli di Rachel Treves”.

Nel 1746, ci fu il caso particolarmente odioso del cattolico Antonio Viviani che, girovagando nel ghetto di Roma dove gli ebrei erano tenuti reclusi, entrò in una casa dove riuscì a battezzare tre bambini, che poi furono sottratti alla madre, Perla Misani, e poi rinchiusi nelle famigerate “Case Catecumenali”:

un incrocio tra un orfanotrofio e una seminario, dove i piccoli prigionieri venivano sottoposti ad un lavaggio del cervello totale, con punizioni e minacce in caso di resistenza e spesso, orrore senza limiti, venivano fatti diventare sacerdoti, ovvero vittime e carnefici allo stesso tempo.
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(3) IL VATICANO È SOPRAVVISSUTO SOLO GRAZIE AI SOLDI DEI ROTHSCHILD
La feccia teocratica ed esoterica dei finti oppositori alla dittatura sanitaria, ha sempre gracchiato come un disco rotto il mantra della famiglia ebrea dei Rothschild come male assoluto, ripetendo a pappagallo ciò che vedeva nei post dei canali della cricca sedicente antisistema, senza avere nemmeno mai letto - non diciamo un libro, che sarebbe troppo per qualcuno ancora dedito a riti cannibaleschi e che crede di mangiare ogni domenica il corpo di un cadavere di duemila anni fa - ma nemmeno 10 pagine di fila.

Se la Chiesa Cattolica per secoli proibisce ai cristiani, sotto pena di scomunica, le attività di prestito e “usura”, schiavizzando gli ebrei, costretti quindi a ripiegare su questo tipo di attività, alla fine ti ritrovi una casta di commercianti e banchieri che dopo aver subito brutalità di ogni genere, cercano spazi di influenza per proteggersi e poi, quando sono forti abbastanza, vanno all’attacco, cercando di plasmare il mondo a loro immagine, esattamente come ha fatto e ancora fa la Chiesa.

Tanto è vero che gli ultimi due monarchi assoluti regnanti in Vaticano, Papa Gregorio XVI e Pio IX, furono costretti a chiedere ingenti somme di denaro (12 milioni di scudi, per iniziare) ai tanto odiati (a parole) banchieri ebrei dei Rothschild, senza i quali oggi lo Stato Pontificio non esisterebbe più, cosa di per sé più che sufficiente per detestare la famigerata famiglia dallo “Scudo Rosso”.

E così invece di ritrovarci tra i piedi solo i divini aguzzini del Vaticano, ci troviamo anche quelli molto più terreni dei Rothschild.

Ironia della sorte, nell'ultima parte del racconto sul caso Mortara postata qui sotto, si narra come lo stesso Presidente della Comunità israelitica di Roma, Samuele Alatri, si adoperò senza successo per ottenere la liberazione del piccolo Edgardo, rivolgendosi a James Rothschild (ramo dell’impero bancario in Francia) e poi al fratello Lionel Rothschild (primo parlamentare ebreo del Regno Unito). 👇
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Sopra la scena del film "Rapito" di Marco Bellocchio nel momento in cui il Carabiniere Pontificio, maresciallo Lucidi, fa svegliare e radunare gli otto figli della famiglia Mortara, per identificare e in seguito deportare il piccolo Edgardo di 6 anni.

In basso il file di testo con la porzione ridotta del libro che si occupa del caso Mortara (comprende anche le pagine pubblicate qui e qui). 👇
LA BUSSOLA CATTO-ARIANA E LE S.S. DELLA FEDE

E' difficile leggere l'articolo di questo tal Ermes Dovico, senza provare un senso di orrore e disgusto. Dire che è stato giusto sottrarre alla famiglia Mortara il loro figlio Edgardo, battezzato di nascosto, perché poi quel bambino avrebbe espresso la sua adesione “convinta” al cattolicesimo, vuol dire essere dei bugiardi, fanatici, criminali nazi-cattolici.

Se qualcuno rapisce un bambino cattolico di 6 anni e lo fa crescere in una yeshiva ebraica, diventerà di sicuro un ebreo ortodosso; se invece lo allevi in una Madrasa islamica, diventerà per certo un fanatico musulmano; se lo educhi in un monastero tibetano si trasformerà un fervente buddista; ma se lo facessi crescere in una scuola marxista-leninsita in Cina, diventerebbe un comunista convinto.

QUINDI SAREBBE GIUSTO TOGLIERE UN BAMBINO BATTEZZATO A GENITORI DI ALTRE RELIGIONI O ATEI?
Ricordiamoci bene questa affermazione infame di quelli che gridavano contro gli orrori di Bibbiano o contro la "vaccinazione" anticovid dei bambini.

Ricordiamoci bene del giornalino nazi-cattolico “La Nuova Bussola quotidiana”, del nazi-giornalista cattolico Ermes Dovico autore dei due articoli infami, del suo nazi-collega Andrea Zambano autore di un articolo simile, del nazi-direttore Riccardo Cascioli, del nazi-teocratico-psicotico Sacchetti che ha citato l’articolo e del nazi-dottore diversamente covidiota Bellavite, che cita spesso questa rivista degna della “Difesa della razza”.

Tutti costoro (e tanti altri) sono semplicemente delle SS della fede (che non sta per Santissimo Sacramento, ma per SchutzStaffel, ma tanto fa lo stesso), che fingono di opporsi alla dittatura sanitaria solo perché fa concorrenza a quella catto-totalitaria che vogliono instaurare loro.

Per questi sgherri assassini, come per quelli covidiani, che vorrebbero imporci come vivere la nostra vita, secondo le loro perverse convinzioni religiose o quelle scientifico-dogmatiche, i posti in prima fila a Norimberga 2 sono già assegnati. E pure i patiboli.
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VIRUS E RIVIRUS STORICI. AIDS: LA GRANDE TRUFFA. COVID: LA GRANDE FUFFA
La storia si ripete sempre due volte. La prima volta come tragedia, la seconda come farsa
(Karl Marx)

"Quasi dieci
[oggi quaranta, ndr] anni sono passati da quando, per primo nel mondo, cominciai a denunciare con articoli, interviste e conferenze stampa la grande mistificazione terroristica imbastita intorno all'AIDS nel nostro Paese come in tanti altri.

Non fu di certo, quella, una posizione facile da assumere, nel clima allora dominante. Erano tempi in cui sui massimi giornali italiani e stranieri campeggiavano a caratteri cubitali, in prima pagina, titoli del tipo «La peste è tra noi» oppure «AIDS: la nuova Apocalisse» o ancora "Il virus dello sterminio».

Erano tempi in cui, senza la minima coscienza della propria grottesca comicità, i direttori dei telegiornali di Stato annunciavano, con faccia e voce costernate, che a Roccacannuccia si era riscontrato un nuovo caso di AIDS (dicesi uno) e la ferale notizia veniva comunicata a un popolo di 60.000.000 di persone, delle quali, ogni anno, 12.000 morivano d'automobile, 120.000 di cancro e 240.000 di malattie cardiovascolari.

Erano tempi in cui Ronald Reagan definiva l'AIDS «il nemico pubblico n.1» e Margaret Thatcher concludeva il messaggio di Capodanno alla Nazione con la frase melodrammatica: «Che Dio salvi l'Inghilterra dal flagello della nuova peste!».

Erano tempi in cui il cardinale Siri, in un'intervista al settimanale di «Comunione e Liberazione», proclamava che l'AIDS era «uno strale celeste, una malattia inviata da Dio per punire il peccato sessuale» e un vescovo toscano intimava: «Chi ha il sospetto d'essere contagiato bussi alla porta del prete e cada in ginocchio, chiedendo perdono per i suoi peccati».

A quel clima terroristico tentai di reagire dal dicembre '86 con una serie di interviste, documentazioni e conferenze stampa, una delle quali, l'11 febbraio '87, era significativamente intitolata: «AIDS: allarmismi infondati» e già contestava la centralità del virus Hiv nello sviluppo delle patologie definite «AIDS».

Ma quelle mie documentate rassicurazioni, che dimostravano l'esiguità estrema del «rischio AIDS» e denunciavano l'intrinseca incongruenza dei dati allarmistici diffusi dagli «esperti», anziché essere accolte e discusse serenamente come un contributo indipendente e ragionato a un dibattito allora, come oggi, tutt'altro che concluso, scatenarono i furori delle nostre autorità sanitarie.

Il ministero della Sanità diramò un apposito comunicato in cui, additandomi per nome e cognome alla pubblica esecrazione, sentenziava seccamente: «Le informazioni diffuse dal prof. Luigi De Marchi sono inopportune e pericolose». E poco dopo Fernando Aiuti, collaudando con me il linguaggio incivile che avrebbe poi esteso anche a Duesberg, rincarò la dose definendole «delittuose».

Non mi fu difficile rispondere che, quanto a pericolosità sociale, mentre le mie documentate rassicurazioni non avevano fatto male a nessuno, le «informazioni scientifiche» diffuse dalle nostre autorità responsabili (ironia del termine) nel corso delle loro innumerevoli passerelle radiotelevisive avevano concorso a produrre una gragnuola di tragedie: suicidi, omicidi, rapine alla siringa, bambini rifiutati dagli ospedali, prostitute alla fame, sieropositivi espulsi dal lavoro o ributtati nella droga, cacce all'untore.

Tutti questi orrori, infatti, avevano la loro comune matrice nella infondata e irresponsabile esagerazione del «pericolo AIDS» promossa dalle autorità sanitarie e dalla radiotelevisione di Stato e zelantemente emulata dai «velinari» dell'informazione privata, sia stampata che radiotelevisiva.
.."
(Luigi de Marchi - Aids, la grande truffa - Prefazione)
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Aids La grande truffa - libro.pdf
21.3 MB
Fabio Franchi, Luigi De Marchi
AIDS: la grande truffa
Edizioni Seam, 1996 - pagg 288
(versione integrale in PDF)
E FOSSA ITALIA, CHE SIAMO TONTISSIMI
Come le blatte che escono dalle fogne durante la notte, in questi tre anni di buio pesto della ragione sono usciti allo scoperto tutti i mostri farneticanti, con i loro mondi rovesciati, "spirituali", esoterici e cupi, che denunciano quelli altrui mentre spacciano i propri: nuovi carcerieri mascherati da liberatori e profeti, portatori sani di verità.

Qui sopra ne vediamo un esempio, con tentativo di (cattolicissima) espiazione tramite confessione dei propri misfatti. "Berlusconi grande uomo... sapeva con-vincere perchè era sincero... votai il suo partito un paio di volte... mi piaceva il nome "Popolo delle Libertà"... perseguitato da magistrati di sinistra... sbagliò ad allearsi con Renzi e a votare Mattarella."

La sciatteria argomentativa, il conformismo mentale e l'analfabetismo politico e morale del Bellavite, è imbarazzante.

Berlusconi "convinceva" politici, giornalisti, giudici, nani e ballerine semplicemente comprandoli. La magistratura non è di destra o di sinistra, risponde di volta in volta agli interessi delle elite dominanti e per mezzo secolo aveva coperto omicidi e stragi di stato e di mafia, corruzione endemica di partiti, industriali e Chiesa (Marcinkus, Ior), logge massoniche, ecc.

L'ArcorMen della politica non fece errori, ma scelte precise: allearsi con Renzi e votare Mattarella sono nulla in confronto alla linea fanatica e criminale su restrizioni liberticide e obbligo "vaccinale", che il Bellavite non conteggia negli "errori".

Se l’Italia è stata capofila del golpe mondiale sanitario nel 2020, (come lo era stato a suo tempo negli anni 20 del ‘900 con il fascismo, che fu un modello per Hitler), lo si deve a 40 anni di metadone televisivo, desertificazione intellettuale e istupidimento messo in atto dalle reti Mediaset del piduista Berlusconi e dal suo progetto di ingegneria sociale e politica…

Ma di tutto questo, il Bellavita - preso da cristi, madonne, santi, vescovi, preti e pateravegloria - non se ne avvede.
(vignetta Zap & Ida, 1993)
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IL CAMMINO (UCRAINO) DI FRANCESCO (CHE TI FA SECCO)
Un pellegrinaggio? Una esperienza di vita? Non per la moglie di Prodi, Flavia Franzoni, che ci ha lasciato la pelle (“aritmia maligna, malore improvviso, grande infarto", annaspano). Un bel "miracolo" all'incontrario.

Non per la fatica dell’ultimo tratto (Valfabbrica- Assisi, 13km) della lunga camminata, ma per i 4-5 sieri divini che probabilmente lei si è fatta davvero, a differenza del Mortadella...

Il sito de “La via di Francesco” dice già tutto: bandiera ucraina e il Tau francescano, una volta color legno, invece adesso, segno dei tempi, color oro... Vabbeh, tanto Tau è pure l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico e ci calza a pennello.

Sponsor e patrocinio dell'iniziativa sono di altissimo livello (criminale): Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Umbria (Presidente leghista).

Un altro bel risultato del “Fondo Europeo di Sviluppo Regionale” (FESR), ovvero soldi nostri poi dilapidati per le iniziative più bislacche, che servono solo per ingrassare gli apparati clientelari (partiti, parrocchie, Caritas, cooperative) e per fare una massiccia propaganda gratuita di tutte le varie agende in programma. Amen.
"MEDICINA OGGI" DEL DOTTOR ARMANDO MANOCCHIA
L'articolo originale citato da Fabio Franchi è de "Il resto del Carlino" e non di "Imola oggi", noto giornale farlocco online che plagia articoli altrui, con il finto direttore Manocchia che si spaccia giornalista.

Cosa direbbe Fabio Franchi se Manocchia creasse un sito online dal nome "Medicina oggi" e sotto scrivesse "diretto dal Dottor Manocchia"? Che sarebbe un impostore e un ciarlatano. Ecco, qui siamo di fronte alla stessa cosa.

Dando spazio a personaggi del genere, impresentabili e più che equivoci, non siamo credibili e ci ridono, giustamente, dietro. La scelta delle fonti originali e affidabili, è conditio sine qua non per per una (contro)informazione corretta.

Anche il commento di Franchi "Il giudice si è incartato" è fuorviante e crea solo confusione, perchè il brano evidenziato in rosso non riporta le parole del giudice (che non le direbbe mai e comunque non ci sono ancora le motivazioni della sentenza), ma dell'avvocato difensore!
MANOCCHIA: FINTO GIORNALISTA E FINTO DIRETTORE DI IMOLA OGGI
Come si può verificare nel sito dell'ordine dei giornalisti, Armando Manocchia non è un giornalista e quindi l'essersi auto proclamato “direttore” (del nulla) è una patacca da imbroglione di terz'ordine. Non è un problema non fare parte della gang dei giornalisti "professionisti", anzi... ma spacciarsi come tale è una vera truffa.

Oltretutto “Imola oggi” non è nemmeno un giornale registrato, ma un banale sito che riporta (e a volte manipola) articoli pubblicati dalla stampa mainstream, facendo credere che si tratti di articoli propri (la fonte non appare o è semi-nascosta, spesso senza link).

Ma allora come mai questo sito plagia-copia-incolla, viene citato così spesso da canali di sedicente contro informazione come Byoblu (che gli ha dato pure una trasmissione TV!), Il Milione, Border Night, Buffonate di Stato, Libera espressione, Nessuna Correlazione, Eventi avversi, Forza del poplo, ViVi, Guerrieri per la libertà e via scimmiottando?

Una questione di intrallazzi e affinità politica tra amici e amici degli amici: io cito te, che poi citi me, che poi ricito te… Una consorteria semi-occulta (probabilmente con una regia unica) che ricalca le dinamiche di quelli che dicono di voler combattere.
COME FUNZIONA IL "GIORNALE" TRUFFA DI MANOCCHIA
A sinistra l’articolo originale di “Affari Italiani”, a destra l'articolo-plagio di “Imola Oggi

- Titolo: leggermente modificato
- Sottotitolo: eliminato
- Firma dell’autore Alberto Maggi: eliminata
- Foto: cambiata
- Testo: tutto copiato (eliminato ultimo capoverso perché scopertamente pro-"vaccino").

Questo sistema è usato da "Imola Oggi" per molti articoli.

Come mai tutti i siti, canali, profili, TV sedicenti oppositori, fanno finta di non accorgersi di questa frode e plagio colossali e continuano a ospitare gli articoli di un "giornale" del genere?

E cosa dire del contenuto e del tono dell’articolo, del tutto allineato e compiacente con le misure criminali governative? Che gioco (sporco) stanno facendo questi giornali e coloro che li appoggiano?

In seguito parleremo anche del giornale “Affari Italiani” e del suo padrone Angelo Maria Perrino, che guarda caso ospita il “Vero Giornale” di “Federazione Rinascimento Italia” di Fabio Zoffi e del suo sodale Fabio Frabetti.

Cosa altro serve per capire che ci sono dei burattinai che tirano le fila di questo teatrino purulento e che dietro probabilmente ci sono finanziamenti occulti e una regia unica facente capo a servizi segreti interni ed esterni?