Cronache dal virus che non c'è
987 subscribers
1.12K photos
326 videos
30 files
778 links
"Io non sono cattivo, è che mi disegnano così"

"Le folle non hanno mai provato il desiderio della verità. Chiedono solo illusioni, delle quali non possono fare a meno" (Sigmund Freud)
Download Telegram
Forwarded from Il virus della fede
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
(2) SEMBRAVA VITA INTELLIGENTE: PADELLE, SALSICCE E RITORNO DEL MESSIA
(Una gaudente alternativa al discorso dell'Incontinente della Repubblica!)
Forwarded from Il virus della fede
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
(3) SEMBRAVA DIO E INVECE ERA BABBO NATALE
(Una pantagruelica alternativa al discorso del Penitente della Repubblica!)
Forwarded from Il virus della fede
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
(4) SEMBRAVA UN ODE AL BAMBINELLO, MA ERA UNA PERNACCHIA

Ieri la Chiesa Cattolica e la DC censuravano film, libri e giornali, comprese le innocue comiche di Stanlio e Ollio. Oggi lo fanno ancor di più i covidioti talebano-scientisti con chi non si allinea al loro verbo distopico e criminale.

Ma allo stesso modo i nostri finti oppositori diversamente coviDIOti, sono fondamentalisti religiosi pronti a censurare e a reprimere chiunque e qualunque cosa sia in contrasto con la loro ideologia teocratica e totalitaria. E lo farebbero nella maniera più spietata se ne avessero la possibilità.

Ma una pernacchia li seppellirà, tutti!
GIORNALISTA-TERRORISTA… ORA IL PRIMO DELLA LISTA

Cenone di San Silvestro killer” leggeremo prossimamente nei soliti giornalacci di regime, citando l’ennesimo studio farlocco, opera dei soliti medici prezzolati prestanome, categoria dove ormai non si salva più nessuno. "Divertirsi e mangiare con gusto a capodanno provoca ‘infarti’ fulminanti", diranno.

I giornalisti sono sempre i primi della lista nera della “Nuova Norimberga”, ma ora sono anche ben piazzati nella lista dei necrologi, come nel caso di Anna D’Ettore, 64 anni, membro dell'ufficio stampa della Regione Marche, incaricata del terrorismo ruspante al ritmo di saltarello (tipo quello di TV Centro Marchette), figlia del presidente dell'Ordine dei giornalisti delle Marche Carlo D’ettore, il che è tutto dire… (continua)
RIPULIRE I PROFILI FACEBOOK POST MORTEM PER LA VERGOGNA

Il profilo Facebook di Anna D’Ettore, un tempo stracolmo della peggiore propaganda a favore della criminale dittatura sanitaria e della genocida campagna vaccinale, è stato prontamente ripulito.

La ricerca con le parole chiave “covid” e “virus” danno risultato zero, mentre per il termine “vaccini” solo un paio di innocui, ma significativi post, il che dà la misura del dilagante terrore che la morte di personaggi pubblici sia associata all’inoculazione del siero tossico.

Ciò che si è salvato dalla furia autocensoria è comunque più che sufficiente per dare un’idea del personaggio. Ecco alcuni link dei post riprodotti nelle immagini qui sopra:

- Introdurre il reato di femminicidio patriarcale invece di parlare dei tamponi gratuiti ai novax (sic!);
- La scuola deve rieducare i figli maschi psicopatici, perché la famiglia non è in grado di farlo;
- Un post sui “pericolosi virus di 50 mila anni fa scongelati, dedicato ai negazionisti climatici;
- Un tributo a un “cugino medico in prima linea";
- Bisogna donare e inoculare il vaccino contro il covid all'Africa e a tutto il terzo mondo.
Forwarded from Il virus della fede
Media is too big
VIEW IN TELEGRAM
OBBROBRI DI EBBRI EBREI
(video razzi-sta e anti-scemita: bombardare quì, prego)

Dedicato all’
Angelo Santo Pasquale, protettore degli ebrei e alla sua puttina Meloni
BIDIBI BODIBI BU! IL COVID NON C’È PIÙ! (e mai c'era stato)

A Propaganda Live e a tutta LA 7A, tanti auguri di Tachipirina e vigile attesa! E che il Long Covid sia sempre con voi!
SPERIAMO SI AVVERI QUANTO PRIMA
(non il titolo, ma la foto)

E visto che il Tetro-Tedros si trova a Devil-Davos, speriamo in un grande X botto: gli daremo la soddisfazione di dichiararli tutti trapassati per covid.

(qui l'articolo dell'ANSIA con l'imbarazzante quanto ben augurante foto: tutte Notizie d'Origine Check Adulterata!)
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
2) ALLE ORIGINI DELLE “ ZONA 30 / CITTÀ 30 ”
Il secondo decennio per la sicurezza stradale di ONU e OMS (2021-2030)

Siamo nell’agosto del 2020. È curioso che nel pieno di una “terribile pandemia che provoca milioni morti” l’ONU e l’OMS non hanno meglio da fare che lanciare, con la risoluzione 74/299, il “Secondo decennio di azione per la sicurezza stradale”.

O forse era proprio il momento migliore per accelerare e forzare ancora di più la "nuova riorganizzazione mondiale", visto che la finta pandemia e il finto virus offrivano una copertura ideale.

D’altronde con i lockdown, i coprifuoco e la chiusura delle attività produttive, già da mesi il trasporto privato era stato quasi del tutto azzerato, quello pubblico ridimensionato e c'era stato un “promettente” assaggio delle “Città Zero”.

I filantropi della “sicurezza stradale globale, dei milioni di vite salvate e del futuro sicuro”, adesso potevano abbandonare la pietosa copertura delle vittime di incidenti stradali e diventare più sfrontati, mettendoci dentro gli altri obbiettivi civetta quali limitare il consumo di carburante, l’inquinamento atmosferico/acustico e l’incipiente “apocalisse climatica” (a dir loro), per centrare invece quelli reali come limitare l’acquisto e l’uso delle auto, spingere per la produzione di auto elettriche, per arrivare infine ad una “mobilità lenta e sostenibile” (l’odiosa parolina magica usata ormai su tutto), che per gran parte delle popolazioni vorrebbe dire al contrario un immobilismo rapido e insostenibile:

l’impossibilità di comprare un’auto, di avere un lavoro, uno stipendio, di essere autonomo e libero, per poi dipendere dai sussidi statali, essere ricattabile su tutto e controllato in ogni momento della sua vita con i sofisticati mezzi di sorveglianza nel frattempo diventati pervasivi e onnipresenti.
⬇️ ⬇️ ⬇️
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
#LOVE30! BAMBINE PIONIERE DELLA SICUREZZA STRADALE IN IRAN: IN MISSIONE PER CONTO DELL’OMS!
(Presto anche a Bologna e in tutta Italia!)

Come risaputo, in Sicilia il problema non è la mafia ma il traffico (veloce) e in Iran il problema non è la teocrazia criminale, ma il traffico delle ambulanze (quando ti portano in ospedale dopo averti picchiato a morte perché non porti il velo o indossi abiti succinti).

D'altronde se per tre anni gran parte della popolazione mondiale si è bevuta la storiella (tragica) della finta pandemia, del finto virus e del "vaccino" miracoloso, perché non dovrebbe credere ad idiozie per decerebrati come "Io amo i 30 Km/h!" oppure "Strade per la vita!", per giunta propalate dall'Iran?

Sesta Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale delle Nazioni Unite: # Stradeperlavita # Amo30
Foto: "Pioniere della sicurezza stradale - Iran"
(Qui il link alla pagina dell'OMS)
LOVE JESI 30!