Cronache dal virus che non c'è
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"Io non sono cattivo, è che mi disegnano così"

"Le folle non hanno mai provato il desiderio della verità. Chiedono solo illusioni, delle quali non possono fare a meno" (Sigmund Freud)
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2) È MORTO STAINO, CHE FA RIMA CON AGUZZINO

E agli insegnanti che non vogliono vaccinarsi? Facciamo loro un po’ di didattica a distanza su cos’è la civiltà
(La Stampa - 9 agosto 2021)

(È morto Staino 1)
3) È MORTO STAINO, CHE FA RIMA CON AGUZZINO

Ehi, non si può entrare in fabbrica così! Ok, allora lo stato mi compri i pantaloni”
(La Stampa 15 ottobre 2021)

(In occasione dell’obbligo di Green pass per tutti i lavoratori)
Da notare come il ruolo di "guardiano del tampone" o meglio di "kapò vaccinale" viene impersonato da un operaio, che in questa occasione diventa il carnefice del suo compagno di lavoro, lo spalleggiatore del padronato e il militante del regime fascio-sanitario)
Forwarded from Il virus della fede
BILIOLATRIA* NEMICA DELL’UMANITÀ
Timeo hominem unius libri” (Temo l'uomo di un solo libro)

"La verità è che la pretesa di infallibilità, avanzata da chicchessia, ha causato innumerevoli danni e con imparziale malvagità si è dimostrata una maledizione, sia per coloro che l'hanno avanzata che per coloro che l'hanno accettata. La sua forma più malefica è l'infallibilità del libro.

Perchè corporazioni sacerdotali e scuole di filosofia sono capaci, dietro debita imposizione d'idee, di ritirarsi da posizioni che si sono fatte insostenibili
, mentre la mano morta di un libro si fissa e si irrigidisce, in mezzo a testi e formule, finché si trasforma in semplice fossile, adatto soltanto alla funzione di impedimento.

Ovunque abbia prevalso la bibliolatria, l'intolleranza e la crudeltà l'hanno accompagnata. Essa si trova alle radici del profondo antagonismo, a volte mascherato, ma mai assente, esistente tra tutte le specie di clericalismo e la libertà di pensiero e lo spirito di indagine scientifica.

Per coloro i quali guardano all'ignoranza come ad una delle principali fonti del male... risulta evidente che l'idolo biblico debba percorrere la medesima strada di tutti gli altri idoli. Riguardo all'infallibilità, in tutte le sue forme, laica o ecclesiastica, è necessario ripetere con ancor più pertinacia di Catone: Delenda est.


(Thomas Henry Huxley, Scienza e tradizione ebraica, 1893; Scienza e tradizione cristiana, 1894)

*Bibliolatria = Venerazione di un solo libro, ritenuto infallibile.
Oltre ai libri "sacri" delle tre grandi religioni monoteistiche, abbiamo inserito anche la Bhagavadgita, il libro sacro dell'Induismo.

Impropriamente abbiamo incluso anche Reincarnazione e karma che, pur essendo solo il titolo di un libro di Rudolf Steiner, simboleggia alla perfezione le due frottole preferite di un gruppo nutrito di finti oppositori, l'humus e la degradante sottocultura di cui si nutrono: un misto di esoterismo, newage, orientalismo e spiritualismo.
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BIRMINGSTAN, EURABIA
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“Se qualcuno è convinto di possedere la verità, prima o poi cercherà di imporla a qualcun altro”

“Se in scena compare una pistola, prima o poi sparerà” (Anton Cechov)
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COME HO SMESSO DI ESSERE EBREO

"Per mia fortuna (o sfortuna, dipende dai punti di vista), sul finire del 1948, al suo arrivo in Israele, mia madre fu riconosciuta come «ebrea»: è per questo che sui miei documenti risulto di cittadinanza «ebraica».

Secondo le leggi in vigore nello stato israeliano, conformi in questo ai canoni della halakhah, la legge religiosa ebraica, smettere di essere un ebreo non è un mio diritto.

Il fatto di essere o non essere ebreo non ha nulla a che vedere con il libero arbitrio. Soltanto in una specifica eventualità, l’anagrafe israeliana potrebbe accettare di modificare la mia nazionalità: se mi convertissi a un’altra religione.

Il problema è che io non credo affatto all’esistenza di un essere supremo. Nella mia vita ho sempre pensato che l’uomo abbia creato Dio, e non viceversa, e che quell’invenzione, cioè Dio, sia uno dei ritrovati più ambigui, affascinanti e pericolosi della società umana.

Il mio ateismo non mi lascia alternative: non potendo cambiare religione, resto incatenato alla mia assurda identità «ebraica».

Di convertirmi al cristianesimo non mi passa neppure per la testa, e non solo perché mi turba il pensiero dell’inquisizione e del sangue versato dai crociati, ma perché non credo che Gesù Cristo sia figlio di Dio.

Convertirmi all’islam non mi appare certo più attraente... la sharia, consente a un uomo di sposare fino a quattro donne, mentre la donna non gode del privilegio inverso... Non credo che Maometto sia un profeta.

Non mi convertirò neppure all’induismo, perché non approvo le tradizioni che sacralizzano le divisioni in caste, fosse pure in maniera indiretta o edulcorata.

Non mi sento la forza di trascendere la morte e non credo nella
trasmigrazione delle anime, per cui non potrò farmi buddista.

Sono disposto ad ammettere che il mio cervello, con le sue facoltà imperfette, vacilla di fronte all’universo infinito e stenta a coglierne l’immensità a partire dalla spietata finitudine dell’esistenza umana, ma sono e resto un cittadino laico e ateo.
"
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Come ho smesso di essere ebreo.pdf
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Come ho smesso di essere ebreo, Shlomo Sand.
(le prime 20 pagine in PDF)
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PERCHÉ NON SONO MUSULMANO
I musulmani sono le prime vittime dell'Islam. Innumerevoli volte nel corso dei miei viaggi in Oriente ho osservato che il fanatismo ha origine da un ristretto numero di uomini pericolosi che costringono gli altri alla pratica religiosa attraverso il terrore.

Liberare il Musulmano dalla propria religione è il miglior servizio che una persona possa rendergli
."
(Ernest Renan 1823-1892)
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Ibn Warraq (nella foto)
Perché non sono musulmano
Ed. Ariele 2002 – pagg. 392 – 19 €

Un’opera unica e imponente: quasi 400 pagine dense di fonti, storia, citazioni, dati incontrovertibili che mostrano il volto psicopatico, assassino e totalitario dell’Islam tout court (non ne esiste uno moderato e uno radicale, perché le basi dottrinali e teoriche portano solo e sempre allo stesso obbiettivo criminale).

L’autore (Il nome Ibn Warraq è ovviamente uno pseudonimo) è nato nel 1946 a Rajkot (India), ma la famiglia musulmana si traferì nelle Repubblica islamica del Pakistan appena nata (1947).

E’ stato costretto ad emigrare negli Stati Uniti, dove vive in anonimato e in uno stato di perenne protezione, perché le sue opere gli sono valse la condanna a morte da parte dei sicari musulmani di tutto il mondo.
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Ibn Warraq - Perche non sono musulmano.pdf
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SE LO CONOSCI LO EVITI, SE LO CONOSCI LO COMBATTI

Edizione integrale in PDF del libro “Perché non sono musulmano”
che postiamo solo per dare modo a donne, ragazze e ragazzi musulmani di liberarsi dalle loro catene venendo a contatto con questo libro.

Per loro sarebbe molto rischioso, persino letale (Saman Abbas docet) ordinare e acquistare in una libreria un testo del genere, quindi l’unica speranza è che vengano a contatto per caso con la copia digitale navigando in rete.

Invitiamo invece chi può ad acquistare questo libro direttamente dalla casa editrice Ariele, in libreria oppure nelle librerie online, per permettere a queste piccole e coraggiose case editrici di sopravvivere.

L'Islam è l'unione indistinta tra spirituale e temporale, è il regno dei dogmi, è la catena più pesante che l'umanità abbia mai portato.”
(Ernest Renan 1823-1892)
IL DIAVOLO NELLA ZUCCA (VUOTA): CHIAMATE UN ESORCICCIO!

Nelle zucche vuote usate per la ricorrenza del 31 ottobre ci sono almeno le lucette. In quelle dei mente-catto di Piazza sottana invece c'è il buio totale. E la loro oscurità cranica è popolata da demoni, bambini scomparsi, blasfemia, sacrilegi e ogni sorta di malefici.

Si lamentano che Halloween venga festeggiato dai loro correligionari negli oratori (e noi che pensavamo che fossero scomparsi da tempo, come gli orinatoi!).

Ma quale luogo migliore di oratori, sacrestie e chiese che sono pieni di quadri, dipinti e statue con cristi, madonne e santi grondanti di sangue, con chiodi che trapassano mano e piedi, lance infilzate nel petto, spine conficcate in testa, spade che bucherellano insanguinati cuori "immacolati"?

Dove per giunta si praticano riti cannibaleschi in cui si beve e si mangia il corpo di un tale morto 2000 anni fa (sempre che sia esistito)? In confronto a questi raffinati macabri orrori, per giunta praticati e venerati sul serio e non per scherzo, halloween appare come una innocente recita scolastica per bambini

A noi halloween non piace granché, ma citando il santone preferito di tutti i mente-catto potremmo dire: “Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?

L’unico esorcista di cui c’è bisogno è per quelli che vedono satana dappertutto e per quei decerebrati che giocano ad adorare satana (che non esiste ovviamente). Anzi servirebbe uno sciamano che è più "super partes". Tanto, impostore per impostore
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SEMBRAVA HALLOWEEN, MA ERA SOLO NOSTALGIA PER I PROPRI CARI MORTI

"La celebrazione di Halloween ha da decenni preso piede anche in Italia, tanto da proporsi oggi come uno degli appuntamenti più attesi. Bambini mascherati che girano per le case a gridare «dolcetto o scherzetto?», feste a tema, zucche intagliate, clima horror: tutti questi elementi ci sono sempre più familiari e stanno, per molti, diventando irrinunciabili.

Ciò non manca di suscitare un dibattito che vede da una parte i favorevoli, dall’altra coloro che storcono il naso davanti a usanze ritenute importate, estranee alle nostre tradizioni, quindi da noi frutto di imitazione. Ma è davvero così?

Ora, se è vero che il “boom” odierno è dovuto principalmente a suggestioni mediatiche provenienti da oltreoceano, è vero altrettanto che nel folklore di tutte le regioni d’Italia, nei giorni che vanno dalla vigilia di Ognissanti (31 ottobre) a San Martino (11 novembre) sono da sempre presenti, o almeno lo erano fino a pochi decenni fa, tutti gli elementi costitutivi della festa, improntata sulla celebrazione di un «ritorno dei morti».

Dalle Alpi alla Sicilia troviamo (o trovavamo), in quelle date, riti di accoglienza per i defunti, dolci tradizionali dal nome macabro (come ad esempio «ossa di morto»), questue di bambini nelle case, zucche intagliate, cene e libagioni, racconti terrificanti. Questo a dimostrazione che l’intero bagaglio della ricorrenza è non solo, come è ovvio, di derivazione europea, ma anche di larghissima diffusione, che supera e precede i confini della cultura celtica a cui normalmente è attribuito.

Eraldo Baldini e Giuseppe Bellosi compiono in questo volume un viaggio suggestivo e sorprendente nel folklore del nostro Paese, oltre che nella recente storia dell’affermazione, da noi, di una «nuova festa» che in realtà non ha niente di nuovo."
(Baldini/Bellosi - Halloween. Origine e significato... - Il ponte vecchio)
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Halloween Origine, significato e tradizione.pdf
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I primi capitoli in PDF (50 pagine) di "Baldini/Bellosi - Halloween. Origine, significato e tradizione" - prima edizione Einaudi.
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HALLOWEEN CHRIST: PEZZETTO O SCHIZZETTO?

Alle due di notte, nella “spaventosa” oscurità del giorno di halloween, su Rai 3 è andato in onda (in replica) uno spettacolo orripilante degno di questa ricorrenza.

Sulla via di Damasco”, trasmissione data in appalto a Comunione e Liberazione, dove sovente spicca il tipico frasario Ciellino con accento milanese, ha dedicato uno speciale alla Mostra (nel senso di mostruosa) “The Mystery Man”, in cui si può ammirare la riproduzione di un corpo nudo bucherellato, pieno di ferite e grondante sangue, genitali compresi.

Memorabili i commenti estasiati della showgirl Eva Crosetta (che non è la sorella di Crosetto) che nel suo eloquio su fede, dio e Gesù, ha la stessa credibilità di una attrice porno che parla di verginità e del super ciellino Andrea Tornielli, direttore editoriale dei media Vaticani e maneggione clericale di prima categoria.

L’orrore, la morbosità, i dettagli raccapriccianti e ripugnanti della “sacra” riproduzione, rappresentano un caso clamoroso di autoblasfemia e di autosacrilegio, secondo le loro categorie ovviamente. Per noi si tratta più banalmente di psicosi religiosa, morbosità patologica e tanto cattivo gusto.

Le stesse cose che molti cattolici imputano alla festa di halloween…
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L’INVENZIONE DELL’ISLAMOFOBIA

"Islamofobia è una parola fasulla perché cerca di accostare al razzismo il rifiuto di una religione… Il razzismo contro l’Islam non esiste né esiste quello contro il Cristianesimo, perché Islam e Cristianesimo non sono razze. Sono sistemi di pensiero con cui ognuno di noi può decidere di essere d’accordo, oppure no.

È come parlare di razzismo contro il Fascismo, contro il Liberalismo, contro il Marxismo, cose che è legittimo non sottoscrivere.

Per ragioni storiche, il Giudaismo è considerato sia una religione che una nazionalità: quale che sia la nostra opinione al riguardo, tale distinzione è un dato di fatto – un ebreo ateo è un ebreo, non esistono cattolici atei.

L’antisemita è chi lotta contro l’Ebraismo per questione di sangue, non per ideologia religiosa: ci mancherebbe altro che non si possano criticare gli ebrei ortodossi per la condizione femminile, o per le ridicole pratiche bibliche a cui sottopongono i proprî figli.

Chi vi accusasse di antisemitismo per queste legittime critiche farebbe lo stesso uso contraffatto della parola islamofobia.

Questa distinzione fra ideologia ed etnia è fondamentale: essere contro i tunisini o gli egiziani, contro i tailandesi o i filippini, è razzista… Essere contro l’Islam, è – per quanto mi riguarda – l’unica posizione razionale.

Non so quando sia successo, ma è arrivato un giorno in cui abbiamo deciso che le religioni che vanno di moda – in genere Cristianesimo, Islam ed Ebraismo (nessuno mi accuserebbe di scientologyfobia) - andassero trattate in maniera del tutto diversa, privilegiata e pregiudiziale, da qualsiasi altro fenomeno nel mondo.
(brani tratti di un articolo di Giovanni Fontana)

(Nella foto tipiche proteste con cartelli e slogan prestampati e manifestanti selezionate, organizzate da movimenti politici, ONG e associazioni islamiche, pagate da fondazioni collegate a Soros o ispirate e spalleggiate da personaggi cresciuti e provenienti dal Word Economic Forum, come vedremo nei post successivi)
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OMOIDIOTI FILOISLAMICI
Come agnelli che porgono il collo per essere sgozzati

LGBT contro l’islamofobiaLebiche, Gay, Bisessuali e trans solidali con la comunità islamica sotto attacco... No Islamofobia, no razzismo, no fascismo. Si a uguaglianza e diversità” (ci manca “ecosostenibile”!)

Anche queste manifestazioni, come quella della foto dell’articolo precedente, con cartelli e slogan prestampati e manifestanti ben selezionati, sono organizzate da movimenti politici e ONG pagati da fondazioni collegate a Soros o ispirate e spalleggiate da personaggi cresciuti e provenienti dal Word Economic Forum.

Oltre ad essere utili idioti dell’islam sono anche autolesionisti e suicidi visto che la posizione ufficiale dell’islam sull’omosessualità è chiara e scritta nero su bianco e praticata in tutti i paesi con legislazione islamica.

Come già detto in un articolo precedente , si tratta di disposizioni attuali per il reato di omosessualità, con tanto di frustate e lapidazione e non “vecchie carte” maomettane.

"Nel sistema legale islamico, l’omosessualità è un delitto che va contro le leggi di Allah (SwT), e quindi punibile.

In caso di omosessualità tra due maschi, il partner attivo deve ricevere cento frustate se non è sposato e ucciso se è sposato, mentre il partner passivo deve essere ucciso senza distinzione per il suo stato civile.

Nel caso di due femmine (lesbismo), le peccatrici devono ricevere cento frustate se sono nubili ed essere lapidate a morte se sono sposate
”.

Omo” avvisato, mezzo salvato.
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ISLAMOFHOBIA MADE IN UE AND TURKEY

La più attiva da oltre 10 anni nella invenzione del concetto menzognero e repressivo di islamofobia, è l’Unione Europea con il finanziamento e l’organizzazione di ogni sorta di convegni, corsi, libri, riviste, gemellaggi, borse di studio, documentari, film e via plagiando. Il tutto poi diffuso in maniera martellante dai media di regime di tutto il mondo.

L’obbiettivo è quello di creare un sentire comune, un pensiero unico, un riflesso condizionato che porti le grandi masse a un senso di repulsione e di criminalizzazione istantaneo per tutti coloro che criticano l’islam, senza sentirne le ragioni.

Il secondo passo, già diventato realtà in alcune nazioni, è quello di emanare leggi che fanno diventare la critica all’islam un reato, penalmente punito.

È lo stesso metodo che si è usato per il “negazionismo” del cosiddetto “Olocausto” (chi lo mette in discussione viene incarcerato in alcuni paesi), ma anche per il “negazionismo” di coloro che dubitano dell’esistenza del SarsCov2 oppure avanzano critiche su come è stata affrontata la (finta) pandemia.

Uno degli strumenti maggiori è stato l’annuale “Rapporto sull'islamofobia in Europea” finanziato dall’Unione Europea e gestito dalla Turchia, dove gli autori e le altre associazioni promotrici (SETA) sono emanazione diretta dell’aguzzino Erdogan, del suo partito AKP e dei Fratelli Musulmani.

Così, mentre i cittadini europei votavano in massa partiti che volevano fermare l’immigrazione e l’islamizzazione nei loro paesi, l’UE pagava rapporti di propaganda islamica che denigravano e criminalizzavano politici democraticamente eletti nei rispettivi parlamenti, come nel caso del ministro degli interni tedesco Horst Seehofer, quello austriaco Herbert Kickl e quello italiano Matteo Salvini, che appaiono sulla copertina di questo rapporto del 2018.
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UNIONE EURABICA
La bandiera dell'Unione Europea o Eurabia tra qualche decennio? Non sono fantasie. La Turchia parla esplicitamente di conquista e islamizzazione dell'intera Europa e ha già creato una bandiera simile come logo di un suo ministero! (continua)
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DA CERCHIO A MEZZALUNA
Ecco il logo del “Ministero degli esteri – Direzione per gli affari UE” della Repubblica Turca, il cui sito governativo si trova qui.

La stella islamica sfonda come un ariete il cerchio stellato dell’Unione Europea (già putrefatta di suo), lo infetta con la sharia, si incurva e diventa una mezzaluna stellata (come raffigurato qui).

In quel logo c’è tutto il disegno di conquista violenta e islamizzazione dell’occidente europeo da parte della Turchia, che insieme a quello di matrice araba e immigrazionista, stringono l’Europa in una morsa letale.
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WEF: LA FABBRICA DELL’ISLAMOFOBIA

Oltre all’Unione Europa, anche il Word Economic Forum di Davos si occupa di inventare di sana pianta termini propagandistici e repressivi come l’islamofobia e di creare “esperti” in materia, organizzare convegni, sfornare studi, rapporti, statistiche, libri, video, ecc., da propalare poi tramite i mezzi di comunicazione di regime e i governi affiliati.

Qui pubblichiamo solo un esempio che riguarda Amina Easat-Daas e i suoi “studi” in merito all’islamofobia, sempre associata ad antisemitismo e razzismo (altri due termini passe-partout usati per criminalizzare chi dissente dal verbo globalista), in modo da far subito credere che si tratta di un fenomeno spregevole, immorale e persino illegale.

La foto dell’ “esperta” l’abbiamo aggiunta noi, perché persino i maiali globalisti si vergognavano di mostrarla, visto che già dall’abbigliamento si capisce che non è affatto una studiosa, ma una militonta musulmana, un pollo di batteria del WEF, allevata dai due super maiali Schwab e Harari.
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(1) UN CANALE DI MERDA, PER UNA “MEDICINA” DI CACCA, PER TRUFFATORI DI PARROCCHIA

Era una impresa quasi impossibile essere più ridicoli e impostori della cricca del Coso19, invece i tanti squinternati della finta opposizione sono riusciti nell’impresa.

Si sono rivelati più imbonitori e fanfaroni dei clown di regime. L’unica differenza è che i mentitori del “virus che non c’è” sono anche degli assassini, mentre i pagliacci “antisistema” sono “solo” ciarlatani, per ora… Perché se avessero potere e possibilità, forse farebbero peggio degli altri.

Intanto ecco una “perla” (maleodorante) della “Nuova Medicina Germanica” di Hamer, una spassosa gag a cura del duetto comico Franco Pamio e Ciccio Buranello, noto truffatore che “esercitava” nelle parrocchie a 80 euro a prestazione.

(Un grazie a Fabio Franchi che ha segnalato e postato una porzione dell’audio originale con il suo solito aplomb. Noi ne abbiamo fatto un video perché il materiale meritava una sottolineatura visiva).