Collettivo Levante - Padova 🔥
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Canale di informazione del Collettivo Politico Comunista Levante: News, aggiornamenti, materiali ed eventi!
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Il primo giugno concerti benefit per la cassa di Resistenza!
Partecipa, sostieni, lotta!
Condividiamo le ultime Note di fase pubblicate dalla rivista Antitesi. Invitiamo tutti alla lettura e a farci pervenire eventuali critiche e commenti.
Questa mattina Padova si è svegliata con l'ennesimo sgombero: quattro appartamenti occupati in Via Melette sono stati prima circondati da celere e forze dell'ordine, svuotati dei loro abitanti ed infine sigillati.

Quest'ennesimo atto repressivo, che non  si lega a nessuna soluzione alternativa proposta dagli enti pubblici e da coloro che dovrebbero garantire il diritto ad abitare, lo vediamo all'interno di un quartiere che negli anni ha visto decine di sfratti e sgomberi (sia sociali che abitativi), a fronte di continui spazi vuoti ed abbandonati.

Un quartiere estremamente appetibile per palazzinari e speculatori, alle porte del centro, con enormi progetti in campo che verranno realizzati nelle zone limitrofe, che ne alza il valore di mercato e le potenzialità economiche. Con la complicità di ATER vengono spostati gli abitanti storici del quartiere nelle zone più periferiche, intere palazzine vengono lasciate sfitte e a marcire, vengono ordinati sfratti e sgomberi, con Regione e Comune silenti.

Processi di gentrificazione che abbiamo visto in moltissime città italiane, dove vengono spostati i meno abbienti nelle zone periferiche, facendo accrescere il valore delle zone centrali.

Tutto questo si lega a doppio filo con un avvitamento repressivo portato avanti da decenni contro chiunque si mobiliti e lotti per i propri diritti. Seguendo il tracciato segnato dai precenti, questo nuovo governo è riuscito da subito ad attaccare, con il decreto "no rave", chiunque voglia manifestare nelle scuole, nelle facoltà o nelle fabbriche. Questo non può essere che letto come parte integrante della linea guerrafondaia del governo che deve prevedere un fronte interno pacificato, per permettere di avere tutta la concentrazione sul fronte esterno e sulla guerra.

Misure preventive come daspi urbani, fogli di via e sorveglianza speciali, impianti accusatori costruiti come castelli di carta vedono piovere infamie e accuse come associazioni a delinquere a chi lotta e si mobilita contro una società basata sullo fruttamento e sull'oppressione degli ultimi.

Per questo ci schiereremo sempre al fianco di chiunque cerchi di portare avanti pratiche di lotta che mettano i bastoni tra le ruote a chi lucra e si arricchisce sulle nostre spalle, come Ater e i meccanismi che produce.

Basta sfratti, basta sgomberi!
Basta case senza gente, basta gente senza casa!!
SABATO 12 NOVEMBRE
★ HC&TRASH AGAINST REPRESSION ★
dalle 19.00
Via Dalmazia 1 (zona Arcella-Padova)

BENEFIT MODALITÀ ITINERANTE:
PARTE #2!
saremo gentilmente ospitati nel quartiere Arcella, per rimpinguare la cassa solidale per le spese legali che, purtroppo, è sempre in rosso...

Ritorniamo in pista per una serata all'insegna di buona musica ed una socialità non mercificata e popolare!!!

➤ 19.00 START
Dj-set, castagnata e aperitivo popolare

➤ 20.30 cibo e fantastici premi
Estrazione della lotteria e panini onti (opzione anche vegana)

➤ 21.00 INIZIO CONCERTI
"Orsetti H" (PunkRock e HC da Padova)
➤ 22.30 cambio palco
"MenageATrash"
‼️DIBATTITO SU CRISI E UNIVERSITÀ ‼️

Crisi galoppante e guerra che infuria, a prendere in mano la gestione del nostro paese in questo clima è il governo di destra targato Meloni. Come studentesse e studenti vogliamo aprire una discussione ed un confronto collettivo sulle conseguenze che questo avrà sulle nostre vite e sulle politiche universitarie. Cominceremo discutendo in questo primo appuntamento delle questioni economiche, come carovita e caroaffitti, e procederemo nei prossimi appuntamenti analizzando le politiche guerrafondaie della NATO che interessano anche i nostri atenei, e quelle repressive, atte a restringere sempre di più spazi di agibilità politica e spazi di socialità.

🗓 Lunedì 12 dicembre
Aula Multiuso, polo di Psicologia
h. 17.00

👉 https://fb.me/e/28QwjkvZF
★ BEFANA AGAINST REPRESSION ★

VENERDì 06 GENNAIO
cominciamo l'anno nuovo con una serata all'insegna della solidarietà, del divertimento e della buona musica!

alle 17.00
proiezione dell'ultimo film di animazione di Guillermo del Toro
"Pinocchio" (2022).

alle 19.00
TOMBOLA popolare
per i fortunati vincitori ci saranno in regalo dolcissimi premi!

alle 20.30
LIVE IN CONCERTO
FIK dei Fik y Las Flores Molestas - chitarra solo de Las Flores Molestas
FOGO - ignorant bluesrock

Per tutta la serata ci accompagneranno: bar popolare, spunciotti, interventi e materiali controinformativi! Il ricavato andrà a rimpinguare la cassa antirepressione, che ci permette di affrontare i numerosi processi, dentro e fuori le aule di tribunale!!!

CONTRO MISERIA, GUERRA, SFRUTTAMENTO e REPRESSIONE
RESISTERE è NECESSARIO
VINCERE è POSSIBILE!!!
🔴ARRESTATO DALLE FORZE ISRAELIANE IL COMPAGNO PALESTINESE BELAL JADO🔴

Apprendiamo con rabbia dell'arresto da parte delle forze israeliane di Belal, compagno palestinese che tante volte abbiamo ospitato a Padova in occasione di iniziative di solidarietà con il popolo palestinese che, da oltre 70 anni, resiste all'occupazione sionista della propria terra.
Grazie alle parole e alla militanza di Belal abbiamo conosciuto le attività del Centro Culturale "Amal Almustakbal Center" all'interno dello storico campo profughi di Aida.
Soggetto a costanti incursioni dell'esercito occupante, prossimo al muro dell'apartheid, a due passi da Betlemme, il campo di Aida "ospita" 8000 palestinesi, di cui moltissimi bambini, coinvolti proprio nel Centro che Belal anima.
Pensiamo che il suo arresto, come quello di altri compagni palestinesi, non sia casuale, ma avvenga per reprimere la sua militanza e interrompere i contatti con i compagni solidali di altri paesi.
Rilanciamo la solidarietà nei confronti dei compagni palestinesi arrestati: così come il simbolo di Aida è al suo ingresso la "chiave del ritorno", siamo certi che la Resistenza vincerà.

FREE BELAL ADEL JADO 🇵🇸
FREE PALESTINE 🇵🇸
🇵🇸 BENEFIT AGAINST ZIONISM 🇵🇸

🔴 Promuoviamo una serata all'insegna della solidarietà con i palestinesi arrestati nelle ultime settimane.
Tra coloro che si trovano oggi in arresto, senza accuse e senza la possibilità di incontro con l'avvocato, ci sono anche dei compagni del centro culturale Amal Al Mustakbal nel campo profughi di Aida, che pochi mesi fa sono venuti a trovarci a Padova per raccontare l'occupazione che vivono sulla propria pelle.

Assistiamo da parte dell'occupante israeliano ad un esponenziale aumento delle violenze dei coloni, a cui si sommano detenzioni di massa ed esecuzioni arbitrarie. Come conseguenza, sempre più giovani stanno abbracciando la Resistenza come unico mezzo di liberazione dalla violenza degli occupanti!
➤ dalle 19.30 quindi ci faremo aggiornare sull'attuale situazione in Palestina, sullo strumento della detenzione amministrativa e sul Campo di Aida che, prossimo a Betlemme, è costantemente oggetto delle incursioni dell'esercito israeliano.

Un popolo, quello palestinese, dal quale prendere esempio, che eroicamente resiste da oltre 70 anni con le unghie e con i denti alle mire imperialiste!

➤ alle 20.30 cena palestinese

➤ start live music at 21.30
BUZZ N'DIZZ - duo jazz

Il ricavato andrà a sostenere i compagni in Palestina, il campo profughi e le famiglie dei prigionieri.

I POPOLI IN RIVOLTA SCRIVONO LA STORIA,
INTIFADA FINO ALLA VITTORIA!!

👉 Clicca qui per maggiori informazioni: https://instagram.com/cassaresistenza_c.p.c.levante?igshid=YmMyMTA2M2Y=
📅 VEN 17 🕧 H 19:30
📍 a IL PICCHETTO, Galleria Ognissanti 8, Portello, PD Mobilitiamoci contro la guerra imperialista!
Invitiamo tutti a partecipare all'assemblea pubblica che si terrà al Circolo
Lavoratrici e Lavoratori Il Picchetto per organizzare la nostra partecipazione al corteo nazionale di Genova del 25 Febbraio.
👇 APPELLO ALLA MOBILITAZIONE 👇
SE GUERRA DEV'ESSERE, CHE SIA DI CLASSE!

Ad un anno dall'operazione russa in Ucraina, il perdurare della guerra
palesa la stagnante situazione di crisi nella quale si trova il sistema di produzione capitalista, con il costante e disperato tentativo da parte delle fazioni imperialiste di sopravvivere, facendo crollare l'economia di qualche formazione avversaria. Gli economisti borghesi cercano di dipingere la crisi come conseguenza della pandemia e poi della guerra, nascondendo il reale rapporto causa-effetto: è la crisi sistemica del modo di produzione capitalistico a partorire tensioni che da politiche, monetarie, commerciali si stanno con estrema rapidità trasformando in conflitto militare aperto tra blocchi economici contrapposti, e non viceversa.
È necessario ribadire che solo l’abbattimento del modo di produzione capitalista potrà fermare realmente la guerra, sfatando così l'ossessivo pacifismo ipocrita di chi fino ad oggi è stato miope, se non complice, delle politiche guerrafondaie, ignorando che da anni la pace reale non esiste né per l’Ucraina, né per l’Europa.
Da più di otto anni la gente del Donbass vive sotto le bombe di Kiev, con costanti aggressioni e vessazioni, mentre da decenni le mire imperialiste dei governi occidentali, Europa inclusa, condannano intere popolazioni alla fame e alla distruzione; basti pensare a ciò che è stato fatto in Afghanistan, Siria, o Jugoslavia, solo per citarne alcuni.
La NATO conduce sistematicamente manovre di espansione di mercati per
favorire le economie occidentali, di accerchiamento nei confronti del gigante russo e di sfruttamento verso la Cina, che oggi ha ribaltato le
carte in tavola, diventando il nemico numero uno dell'imperialismo a stelle e strisce. Tutto questo toglie ogni dubbio su chi sia nella fase
attuale il nemico principale di tutti i popoli.Se è vero che la guerra non scoppia all'improvviso, ma viene preparata, è necessario cogliere tutte le mosse fatte dai vari governi, anche sul fronte interno: dai luoghi di formazione dove, oltre alla becera propaganda, vengono siglati protocolli per effettuare i PCTO nelle caserme, a tutto il suolo italiano, disseminato di basi militari italiane, NATO e statunitensi, oltre ad essere, attraverso i porti, un fondamentale punto
strategico per il passaggio di armi. L'obiettivo della classe dominante è stato quello di raggiungere il 2% del Pil per le spese NATO, parallelamente a costanti tagli allo stato sociale, prime su tutti sanità e istruzione.
Sappiamo bene che i costi della guerra sono da sempre scaricati sulla popolazione, che, con l'ulteriore avvitamento della crisi economica in atto, pagherà caro l’aumento del costo della vita, a partire da quello energetico, e la perdita di numerosi posti di lavoro.Tutto questo viene affiancato da un avvitamento repressivo che mira ad ottenere un clima piatto e pacificato da un lato, per frenare qualsiasi forma di dissenso interno, e creare un vero e proprio “stato di guerra” dall’altro: chiusura di spazi di agibilità, limitazione dei cortei ed uso dei reati associativi e sorveglianze speciali con sempre più frequenza, soprattutto per attaccare chiunque si ponga sul piano della lotta. Questo è il fronte interno della guerra
imperialista che mira a colpir preventivamente ogni opposizione sia essa di massa che rivoluzionaria, poiché nessuno stato può combattere a lungo una guerra senza consenso al suo interno. In questo quadro inseriamo anche la situazione di Alfredo Cospito, anarchico in carcere dal 2012, sottoposto dallo scorso aprile al regime di 41 bis e tutt’ora in lotta con uno sciopero della fame ad oltranza: un regime di vera e propria tortura, a cui sono sottoposti anche tre comunisti delle BR-PCC, che va letto in virtù dello stato repressivo che si sta andando a creare. Lo Stato dei padroni usa gli strumenti che ha già forgiato per reprimere ed attaccare preventivamente ed esemplarmente ogni forma di dissenso, con particolare attenzione a coloro che si pongono su un piano rivoluzionario.L’unica
via di uscita è lottare per farla finita con questo sistema.
Dobbiamo lottare contro la Nato e per la disfatta del nostro governo e della nostra borghesia, al fianco dei lavoratori portuali e dei comitati che si battono contro le servitù militari, sostenendo tutti i popoli che resistono alle mire dell’imperialismo, come da anni stanno facendo le popolazioni del Donbass e come sta facendo eroicamente da più di 70 anni il popolo palestinese e la sua Resistenza. E se la fame di sopravvivenza delle fazioni imperialiste dovesse prendere definitivamente il sopravvento, scatenando un conflitto ancora più ampio, non dobbiamo farci intimorire. Per quanto il nostro nemico possa sembrare forte, potente ed imbattibile, storicamente proprio le situazioni di guerra hanno creato le condizioni affinché fosse possibile un cambiamento radicale della società tutta. L’indebolimento sul fronte interno delle nostre classi dominanti e dei nostri governi, come riflesso dell’indebolimento sul fronte esterno del blocco occidentale, potrebbe aprire enormi spazi di agibilità per la nostra classe.

Contro la NATO, contro la nostra borghesia, sabotare la guerra imperialista!
Da Nord a Sud per un mondo socialista senza più classi, guerre e sfruttamento!

Antitesi
ASSEMBLEA PUBBLICA - Tutti a Genova contro la guerra!

Oggi dalle 19.30 al Circolo Lavoratori e lavoratrici Il Picchetto

Contro la NATO, contro la nostra borghesia, sabotare la guerra imperialista!
VERSO GENOVA ✊️
25 febbraio 2023. Genova. Giornata contro la guerra imperialista della NATO. A sostegno del corteo lanciato dal CALP. Per trasformare la guerra del capitale in guerra rivoluzionaria.

Diverse migliaia di persone. Moltissime realtà. C'eravamo per prendere posizione contro le politiche del nostro governo. Per uscire dalla crisi sistemica del capitalismo nell'unico modo possibile: costruendo il comunismo e la rivoluzione. In solidarietà a tutti i popoli oppressi dalle politiche guerrafondaie dell'Occidente. Gridando per la libertà dei prigionieri politici di tutto il mondo. Gridando che la guerra in Donbass è scoppiata 9 anni fa, che la situazione attuale è stata costruita e voluta dal nostro nemico interno: la NATO. Costruita e voluta per uscire dalla crisi economica che questo stesso sistema produce. La pace per gli oppressi arriverà solo con l'abolizione del capitalismo.

CONTRO IL NUOVO GOVERNO DEI PADRONI!

CONTRO LA GUERRA IMPERIALISTA DELLA NATO!

UNICA SOLUZIONE: COMUNISMO E RIVOLUZIONE!