Iniziamo la settimana #AI col botto?
Oggi 28/11: si va in diretta alle 17.30 trasformando in animazioni il multi-soggetto generato per il #MichelaDigitalShow del 3 dicembre (da #AfterEffects ai suoi plugin, da #Photomosh a #Photovibrance, fino ad un paio di tecniche "segrete" sfizioserrime :)
Domani 29/11: alla stessa ora faremo il recap delle tante novità recenti (il V4 aggiornato di #Midjourney, #StableDiffusion 2.0, #nijijourney e il fenomeno "#AIAvatar" con le 3 piattaforme principali. Ci sarà spazio anche per altre news da conoscere, a tema #intelligenzaartificiale, ovviamente :)
Il 3 dicembre scatta poi l'evento formativo (al quale ho dedicato la composizione in allegato) con una esclusiva (che includerà una serie di goodies originali, in preparazione in queste ore).
Dove seguire le live e le novità?
#Twitch e #youtube: @artlandis
#TikTok @artlandis (per le mini-guide sulle piattaforme #AI in arrivo).
La #Masterclass #AIvsArts non si ferma qui.
Occhio alle novità ;)
Oggi 28/11: si va in diretta alle 17.30 trasformando in animazioni il multi-soggetto generato per il #MichelaDigitalShow del 3 dicembre (da #AfterEffects ai suoi plugin, da #Photomosh a #Photovibrance, fino ad un paio di tecniche "segrete" sfizioserrime :)
Domani 29/11: alla stessa ora faremo il recap delle tante novità recenti (il V4 aggiornato di #Midjourney, #StableDiffusion 2.0, #nijijourney e il fenomeno "#AIAvatar" con le 3 piattaforme principali. Ci sarà spazio anche per altre news da conoscere, a tema #intelligenzaartificiale, ovviamente :)
Il 3 dicembre scatta poi l'evento formativo (al quale ho dedicato la composizione in allegato) con una esclusiva (che includerà una serie di goodies originali, in preparazione in queste ore).
Dove seguire le live e le novità?
#Twitch e #youtube: @artlandis
#TikTok @artlandis (per le mini-guide sulle piattaforme #AI in arrivo).
La #Masterclass #AIvsArts non si ferma qui.
Occhio alle novità ;)
Condivido anche qui la mia risposta all'iniziativa "Stable Diffusion Litigation" //
Spoiler: è una buona notizia.
L'anteprima in allegato (il link è alla fine del mio post) rappresenta solo uno dei tanti fronti che si sono già aperti e che terranno banco da qui ai prossimi mesi.
Escludendo le proteste superficiali, arroganti o ipocrite (contraddistinte dal becero "tone of voice" scelto da tanti, che non merita repliche), queste sono iniziative giuste, a mio avviso, poiché nessuna delle piattaforme menzionate (#Midjourney, #StableDiffusion, su tutte), si è preoccupata di porre un freno all'abuso dei contenuti protetti da copyright (agendo spesso in malafede a partire dalle prime fasi di creazione dell'addestramento, è cosa nota).
Mi aspetto quindi 2+1 eventuali risvolti, quelli di cui ho parlato più volte nella #masterclass e poi nelle live con Marco Lombardo:
Il primo risvolto possibile //
Nel corso del tempo, tutte le entità coinvolte potrebbero essere obbligate a riscrivere l'addestramento.
In questo caso, retroattivamente, potrebbero essere invalidate tutte le opere prodotte da queste AI (e dalle tante basate su SD) caratterizzate da fini monetari (business e/o end users).
Tale risvolto è comunque complesso da gestire e scarsamente applicabile in tempi brevi:
- E' difficile tracciare TUTTI gli elaborati ottenuti fino ad oggi;
- E' complesso tracciare la diversità dietro le versioni di ciascun algoritmo di tutte le AI (vedi le V1, V2, V3 e V4 di Midjourney a confronto, ad esempio) che NON si sviluppavano allo stesso modo. Significativo il caso di #Artbreeder (un antesignano) che prima di includere StableDiffusion agiva in modo differente (quindi una eventuale sentenza dovrebbe creare un distinguo).
- Nessuna delle piattaforme web, social, ecommerce, social commerce o NFT è dotata della capacità nativa di verificare, in modo assoluto, la natura delle opere pubblicate (demandando la responsabilità al content editor.
Del resto è noto quanto freebooting e violazioni siano all'ordine del giorno, da sempre, spesso impunite.
Il secondo risvolto possibile //
Il secondo risvolto, più "immediato" da applicare corrisponderebbe al divieto dell'uso di ogni riferimento vincolato da Proprietà Intellettuale "a monte" per tutte le entità coinvolte (e quelle future). Ovvero: blocco immediato dell'uso di termini chiave a rischio (ad esempio il nome di artisti ed autori contemporanei, autori che non siano di dominio pubblico, brand e proprietà intellettuali di varia natura) e introduzione -retroattiva- del principio di illegittimità su ogni monetizzazione diretta (vedi la vendita di "pacchetti immagine" su Artstation che affolla da tempo la sezione "in tendenza" del marketplace).
Resterebbe il problema di speculazioni trasversali, come ad esempio "artisti" che dopano il proprio feed con realizzazioni che non gli appartengono.
In quel caso, però, l'attività di segnalazione, verifica ed eventuale esclusione si svilupperebbe in modo del tutto simile a quanto accade oggi sul fronte dell'#hatespeech, per il quale norme e leggi esistono ma si basa tutto sulle segnalazioni degli utenti che sollecitano le piattaforme social ad intervenire.
Spoiler: è una buona notizia.
L'anteprima in allegato (il link è alla fine del mio post) rappresenta solo uno dei tanti fronti che si sono già aperti e che terranno banco da qui ai prossimi mesi.
Escludendo le proteste superficiali, arroganti o ipocrite (contraddistinte dal becero "tone of voice" scelto da tanti, che non merita repliche), queste sono iniziative giuste, a mio avviso, poiché nessuna delle piattaforme menzionate (#Midjourney, #StableDiffusion, su tutte), si è preoccupata di porre un freno all'abuso dei contenuti protetti da copyright (agendo spesso in malafede a partire dalle prime fasi di creazione dell'addestramento, è cosa nota).
Mi aspetto quindi 2+1 eventuali risvolti, quelli di cui ho parlato più volte nella #masterclass e poi nelle live con Marco Lombardo:
Il primo risvolto possibile //
Nel corso del tempo, tutte le entità coinvolte potrebbero essere obbligate a riscrivere l'addestramento.
In questo caso, retroattivamente, potrebbero essere invalidate tutte le opere prodotte da queste AI (e dalle tante basate su SD) caratterizzate da fini monetari (business e/o end users).
Tale risvolto è comunque complesso da gestire e scarsamente applicabile in tempi brevi:
- E' difficile tracciare TUTTI gli elaborati ottenuti fino ad oggi;
- E' complesso tracciare la diversità dietro le versioni di ciascun algoritmo di tutte le AI (vedi le V1, V2, V3 e V4 di Midjourney a confronto, ad esempio) che NON si sviluppavano allo stesso modo. Significativo il caso di #Artbreeder (un antesignano) che prima di includere StableDiffusion agiva in modo differente (quindi una eventuale sentenza dovrebbe creare un distinguo).
- Nessuna delle piattaforme web, social, ecommerce, social commerce o NFT è dotata della capacità nativa di verificare, in modo assoluto, la natura delle opere pubblicate (demandando la responsabilità al content editor.
Del resto è noto quanto freebooting e violazioni siano all'ordine del giorno, da sempre, spesso impunite.
Il secondo risvolto possibile //
Il secondo risvolto, più "immediato" da applicare corrisponderebbe al divieto dell'uso di ogni riferimento vincolato da Proprietà Intellettuale "a monte" per tutte le entità coinvolte (e quelle future). Ovvero: blocco immediato dell'uso di termini chiave a rischio (ad esempio il nome di artisti ed autori contemporanei, autori che non siano di dominio pubblico, brand e proprietà intellettuali di varia natura) e introduzione -retroattiva- del principio di illegittimità su ogni monetizzazione diretta (vedi la vendita di "pacchetti immagine" su Artstation che affolla da tempo la sezione "in tendenza" del marketplace).
Resterebbe il problema di speculazioni trasversali, come ad esempio "artisti" che dopano il proprio feed con realizzazioni che non gli appartengono.
In quel caso, però, l'attività di segnalazione, verifica ed eventuale esclusione si svilupperebbe in modo del tutto simile a quanto accade oggi sul fronte dell'#hatespeech, per il quale norme e leggi esistono ma si basa tutto sulle segnalazioni degli utenti che sollecitano le piattaforme social ad intervenire.