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Albero Rosso
“L’albero rosso” è il dipinto più fedele alla realtà di tutti gli alberi. Il tronco e i rami sono nodosi, aggrovigliati e di un colore insolito. In questa prima versione le forme e i colori risultano distorti, ma nel suo insieme il disegno mantiene un certo contatto con la realtà.
Albero Rosso
“L’albero rosso” è il dipinto più fedele alla realtà di tutti gli alberi. Il tronco e i rami sono nodosi, aggrovigliati e di un colore insolito. In questa prima versione le forme e i colori risultano distorti, ma nel suo insieme il disegno mantiene un certo contatto con la realtà.
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Albero Argentato
“L’albero argentato” è una delle prime opere del periodo cubista di Mondrian. L'elemento originale è completamente stravolto, i rami sono diventati delle linee curve che creano un motivo simmetrico. La gamma dei colori è ristretta al grigio e al nero. L’immagine sembra frammentata, caratteristica peculiare del cubismo.
Albero Argentato
“L’albero argentato” è una delle prime opere del periodo cubista di Mondrian. L'elemento originale è completamente stravolto, i rami sono diventati delle linee curve che creano un motivo simmetrico. La gamma dei colori è ristretta al grigio e al nero. L’immagine sembra frammentata, caratteristica peculiare del cubismo.
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Alberi In Fiore
Qui le forme geometriche prendono il posto del tronco e dei rami, la forma originaria dell’albero non è più distinguibile in quanto sostituito da linee nere più o meno marcate, che danno una certa profondità al disegno e ricordano l'intelaiatura delle vetrate gotiche.
Alberi In Fiore
Qui le forme geometriche prendono il posto del tronco e dei rami, la forma originaria dell’albero non è più distinguibile in quanto sostituito da linee nere più o meno marcate, che danno una certa profondità al disegno e ricordano l'intelaiatura delle vetrate gotiche.
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Morgan Herrin
L'artista di Richmond Morgan Herrin trasforma i più umili materiali in sculture figurative super dettagliate. La sua scelta dei soggetti è surreale: un nobile cavaliere del XV secolo si fonde in una rete di stalagmiti gocciolanti oppure un classico busto che è ricoperto di creature marine parassite. Le opere che ne derivano sono una affascinante giustapposizione di materiale e materia che richiedono fino a un anno di lavoro per la produzione.
Sito ufficiale: http://www.morganherrin.com
Morgan Herrin
L'artista di Richmond Morgan Herrin trasforma i più umili materiali in sculture figurative super dettagliate. La sua scelta dei soggetti è surreale: un nobile cavaliere del XV secolo si fonde in una rete di stalagmiti gocciolanti oppure un classico busto che è ricoperto di creature marine parassite. Le opere che ne derivano sono una affascinante giustapposizione di materiale e materia che richiedono fino a un anno di lavoro per la produzione.
Sito ufficiale: http://www.morganherrin.com
Morganherrin
Morgan Herrin
Arte
Photo
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Iris Scott
Iris, artista americana, dopo aver dedicato alcuni anni all'insegnamento, lo ha poi abbandonato per dedicarsi alla pittura.
Spesso le sue opere sono d'ispirazione fotografica o semplici scarabocchi. Ama dipingere il suo labrador, Jake, che appare in molti dipinti alle prese con buche o schizzi d'acqua.
Senza usare un pennello, nelle sue tele saturate di colori come un pianista, muove velocemente la punta delle dita per ”modellare” la sua pittura.
La sua tecnica spesso incorpora più di 100 colori ad olio in una sola scena. I suoi quadri rappresentano un mondo sognante, ma dinamico, una versione più elevata e più lussureggiante della realtà.
La gioia, dice Iris : " non si materializza appena finisco un quadro...ma è sognare un futuro che ancora non esiste "
Per altre su opere visitate il sito : http://www.irisscottfineart.com dove troverete le opere suddivise per categorie ( qui nel canale ho messo solo due opere per categoria )
Iris Scott
Iris, artista americana, dopo aver dedicato alcuni anni all'insegnamento, lo ha poi abbandonato per dedicarsi alla pittura.
Spesso le sue opere sono d'ispirazione fotografica o semplici scarabocchi. Ama dipingere il suo labrador, Jake, che appare in molti dipinti alle prese con buche o schizzi d'acqua.
Senza usare un pennello, nelle sue tele saturate di colori come un pianista, muove velocemente la punta delle dita per ”modellare” la sua pittura.
La sua tecnica spesso incorpora più di 100 colori ad olio in una sola scena. I suoi quadri rappresentano un mondo sognante, ma dinamico, una versione più elevata e più lussureggiante della realtà.
La gioia, dice Iris : " non si materializza appena finisco un quadro...ma è sognare un futuro che ancora non esiste "
Per altre su opere visitate il sito : http://www.irisscottfineart.com dove troverete le opere suddivise per categorie ( qui nel canale ho messo solo due opere per categoria )
Iris Scott
Official website of Iris Scott. Browse originals available. Shop affordable canvas prints. Discover Iris Scott's Limited Edition Embellished Canvas Prints.
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La Sala da Ballo o Sala Bianca
La sua forma è ottagonale ed è strutturata su due piani. Dal secondo piano della sala si affacciano quindici stanze che negli anni 70 furono adibite a stanze d’albergo.
La Sala da Ballo è il più importante salone italiano realizzato interamente in stile moresco. Il luogo più vicino per vedere uno spazio simile è l’Alhambra di Granada in Spagna.
La Sala da Ballo è circondata da un porticato di 24 colonne con capitelli a muquarnas , una soluzione decorativa tipica dell’architettura islamica.
La sala è ricca di motivi geometrici e floreali e al centro si trova una grata bianca circolare che è collegata ad un ambiente sottostante in cui si trova una palma di terracotta molto grande, dalla quale zampillava l’acqua. L’acqua è un elemento che non manca mai nell’architettura islamica.
Il soffitto di questa sala è ricoperto da una cupola interamente rivestita e decorata con stucco bianco, sorretta da 47 colonne e circondata dal tamburo, in cui sono ingegnosamente inseriti alcuni oculi che permettono alla luce esterna di penetrare all’interno della sala.
La Sala da Ballo o Sala Bianca
La sua forma è ottagonale ed è strutturata su due piani. Dal secondo piano della sala si affacciano quindici stanze che negli anni 70 furono adibite a stanze d’albergo.
La Sala da Ballo è il più importante salone italiano realizzato interamente in stile moresco. Il luogo più vicino per vedere uno spazio simile è l’Alhambra di Granada in Spagna.
La Sala da Ballo è circondata da un porticato di 24 colonne con capitelli a muquarnas , una soluzione decorativa tipica dell’architettura islamica.
La sala è ricca di motivi geometrici e floreali e al centro si trova una grata bianca circolare che è collegata ad un ambiente sottostante in cui si trova una palma di terracotta molto grande, dalla quale zampillava l’acqua. L’acqua è un elemento che non manca mai nell’architettura islamica.
Il soffitto di questa sala è ricoperto da una cupola interamente rivestita e decorata con stucco bianco, sorretta da 47 colonne e circondata dal tamburo, in cui sono ingegnosamente inseriti alcuni oculi che permettono alla luce esterna di penetrare all’interno della sala.
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Il Castello di Sammezzano
Il castello è circondato da un grandioso parco di 190 ettari, si trova a Reggello a poca distanza da Firenze. Tenuta di caccia in epoca medicea, nel 1605 la proprietà venne acquistata dagli D’Aragona, imparentati con i Medici. La veste attuale si deve però al marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes, che nella seconda metà dell’Ottocento diede al castello la veste attuale.
Ferdinando riprogettò personalmente il castello in stile orientalista, rendendolo un edificio unico, senza pari in Italia e con pochi confronti anche a livello internazionale. Nel parco, popolato di numerose specie arboree esotiche il marchese profuse invece i propri interessi botanici. Trasformato con le sue 140 stanze in hotel di lusso, il complesso venne acquistato nel 1999 dalla Sammezzano Castle srl, società che intendeva farne un grandioso resort. Il progetto si è arenato per problemi economici, portando tra 2015 e 2016 a tre aste giudiziarie, le prime due andate deserte, la terza sospesa per il subentrare, pare, di un partner che avrebbe rilevato i debiti della società in liquidazione. Aperto alcune volte l’anno grazie ad un’associazione locale in accordo con i proprietari, che lo hanno concesso anche al regista Matteo Garrone come set del film "Il Racconto dei Racconti".
Sammezzano rimane per lo più chiuso e in stato di abbandono e in questi anni le condizioni del castello, ormai privo di tutti i suoi arredi storici, sono progressivamente peggiorate: mancano i vetri a molte finestre, ci sono problemi al tetto e le statue del parco sono state rubate.
Il comitato savesammezzano (il cui sito stamattina non riesco ad aprire) , che si è mobilitato per raccogliere i voti al censimento, chiede da anni il recupero del castello, auspicando che possa diventare patrimonio di tutti, di proprietà pubblica.
Il Castello di Sammezzano
Il castello è circondato da un grandioso parco di 190 ettari, si trova a Reggello a poca distanza da Firenze. Tenuta di caccia in epoca medicea, nel 1605 la proprietà venne acquistata dagli D’Aragona, imparentati con i Medici. La veste attuale si deve però al marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes, che nella seconda metà dell’Ottocento diede al castello la veste attuale.
Ferdinando riprogettò personalmente il castello in stile orientalista, rendendolo un edificio unico, senza pari in Italia e con pochi confronti anche a livello internazionale. Nel parco, popolato di numerose specie arboree esotiche il marchese profuse invece i propri interessi botanici. Trasformato con le sue 140 stanze in hotel di lusso, il complesso venne acquistato nel 1999 dalla Sammezzano Castle srl, società che intendeva farne un grandioso resort. Il progetto si è arenato per problemi economici, portando tra 2015 e 2016 a tre aste giudiziarie, le prime due andate deserte, la terza sospesa per il subentrare, pare, di un partner che avrebbe rilevato i debiti della società in liquidazione. Aperto alcune volte l’anno grazie ad un’associazione locale in accordo con i proprietari, che lo hanno concesso anche al regista Matteo Garrone come set del film "Il Racconto dei Racconti".
Sammezzano rimane per lo più chiuso e in stato di abbandono e in questi anni le condizioni del castello, ormai privo di tutti i suoi arredi storici, sono progressivamente peggiorate: mancano i vetri a molte finestre, ci sono problemi al tetto e le statue del parco sono state rubate.
Il comitato savesammezzano (il cui sito stamattina non riesco ad aprire) , che si è mobilitato per raccogliere i voti al censimento, chiede da anni il recupero del castello, auspicando che possa diventare patrimonio di tutti, di proprietà pubblica.
Arte
~ Psychogeography ~ [ Dustin Yellin ]
#zoom
Dustin Yellin
Psychogeographies : mappe della psiche
Dustin Yellin è un artista americano nato nel 1975 a Los Angeles.
Nel 2002 accadde ciò che lo ha portato allo stile di realizzazione utilizzato per le Psychogeography .
Lui stava lavorando ad un collage all’aperto, prese un vocabolario e lo strappò lo ricoprì di resina, ma un’ape vi rimase bloccata. Così aggiunse della resina, pensando di poterla nascondere, invece accadde l’opposto.
Da quel momento costruendo più scatole iniziò ad inserire componenti elettronici, rane e strane bottiglie che trovava per strada cercando di instaurare relazioni e raccontare storie tra questi oggetti.
Solo in un secondo momento iniziò a raffigurare figure umane e anziché la resina, ad utilizzare il vetro, disegnando su più lastre per poi sovrapporle realizzando una figura tridimensionale.
Link al sito : http://dustinyellin.com
Dustin Yellin
Psychogeographies : mappe della psiche
Dustin Yellin è un artista americano nato nel 1975 a Los Angeles.
Nel 2002 accadde ciò che lo ha portato allo stile di realizzazione utilizzato per le Psychogeography .
Lui stava lavorando ad un collage all’aperto, prese un vocabolario e lo strappò lo ricoprì di resina, ma un’ape vi rimase bloccata. Così aggiunse della resina, pensando di poterla nascondere, invece accadde l’opposto.
Da quel momento costruendo più scatole iniziò ad inserire componenti elettronici, rane e strane bottiglie che trovava per strada cercando di instaurare relazioni e raccontare storie tra questi oggetti.
Solo in un secondo momento iniziò a raffigurare figure umane e anziché la resina, ad utilizzare il vetro, disegnando su più lastre per poi sovrapporle realizzando una figura tridimensionale.
Link al sito : http://dustinyellin.com
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Chi non vorrebbe iniziare la giornata sorseggiando qualcosa di così colorato?
Rifatevi gli occhi con queste creazioni di LEE KangBin !
Se volete andare nel suo locale dovete arrivare giusto all'altro capo del mondo 😊
Link : https://www.instagram.com/leekangbin91/
Chi non vorrebbe iniziare la giornata sorseggiando qualcosa di così colorato?
Rifatevi gli occhi con queste creazioni di LEE KangBin !
Se volete andare nel suo locale dovete arrivare giusto all'altro capo del mondo 😊
Link : https://www.instagram.com/leekangbin91/
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" Bisce d'acqua "
Le due opere intitolate allo stesso modo, incarnano il concetto artistico di Klimt " l'eros e la sensualità femminile " come teme centrale.
Seppur con lo stesso soggetto e realizzate più o meno nello stesso periodo, le due opere differiscono per vari aspetti :
🔸 Primo fra tutti il supporto, nella prima si tratta di una pergamena su cui sono stati utilizzati aquerelli, tempere, foglia d'oro e d'argento; la seconda invece è un olio su tela.
🔹 Bisce d'acqua I presenta una grandezza di 50 x 20 , la seconda invece 80 x 145.
🔸 La prima presenta più un carattere decorativo nonostante il tema acquatico accentuato dalle linee ondulate. La seconda posta in orizzontale anziché verticale, accentua il carattere sensuale con le quattro donne che si intersecano con le alghe a loro volta confuse nella grande massa dei capelli.
Una delle grandi abilità di Klimt è stata quella di aver reso l'arte un luogo in cui l'uomo può conoscere i suoi impulsi umani più nascosti, studiando la figura femminile che può risultare devastante e vendicativa quanto piena d'amore.
" Bisce d'acqua "
Le due opere intitolate allo stesso modo, incarnano il concetto artistico di Klimt " l'eros e la sensualità femminile " come teme centrale.
Seppur con lo stesso soggetto e realizzate più o meno nello stesso periodo, le due opere differiscono per vari aspetti :
🔸 Primo fra tutti il supporto, nella prima si tratta di una pergamena su cui sono stati utilizzati aquerelli, tempere, foglia d'oro e d'argento; la seconda invece è un olio su tela.
🔹 Bisce d'acqua I presenta una grandezza di 50 x 20 , la seconda invece 80 x 145.
🔸 La prima presenta più un carattere decorativo nonostante il tema acquatico accentuato dalle linee ondulate. La seconda posta in orizzontale anziché verticale, accentua il carattere sensuale con le quattro donne che si intersecano con le alghe a loro volta confuse nella grande massa dei capelli.
Una delle grandi abilità di Klimt è stata quella di aver reso l'arte un luogo in cui l'uomo può conoscere i suoi impulsi umani più nascosti, studiando la figura femminile che può risultare devastante e vendicativa quanto piena d'amore.
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Abbazia di Wiblingen
L' Abbazia di Wiblingen rappresenta il capolavoro finale dell' architettura barocca nell' Alta Svevia. L'ex abbazia benedettina si trova a sud della città di Ulm . Fondata nel 1093 dai conti Hartmann e Otto von Kirchberg e dedicata a San Martino. All' interno è situata una biblioteca considerata uno dei migliori esempi di architettura rococò .
Essa presenta una galleria ornamentale, avvolgente, supportata da colonne multiple. Le numerose statue e l'affresco del soffitto, rappresentano la visione dell'architetto che la pensò come un luogo dove preservare " I tesori della sapienza e della scienza ".
La chiesa del monastero è stata costruita in un imponente e monumentale stile tipico dell'architettura tardo-barocca. Le dimensioni sono impressionanti: 72 metri di lunghezza e 27 metri di larghezza. Gli affreschi a soffitto colorati, dipinti da Januarius Zick, sono considerati tra le più importanti rappresentazioni di questa forma d'arte nella regione.
Abbazia di Wiblingen
L' Abbazia di Wiblingen rappresenta il capolavoro finale dell' architettura barocca nell' Alta Svevia. L'ex abbazia benedettina si trova a sud della città di Ulm . Fondata nel 1093 dai conti Hartmann e Otto von Kirchberg e dedicata a San Martino. All' interno è situata una biblioteca considerata uno dei migliori esempi di architettura rococò .
Essa presenta una galleria ornamentale, avvolgente, supportata da colonne multiple. Le numerose statue e l'affresco del soffitto, rappresentano la visione dell'architetto che la pensò come un luogo dove preservare " I tesori della sapienza e della scienza ".
La chiesa del monastero è stata costruita in un imponente e monumentale stile tipico dell'architettura tardo-barocca. Le dimensioni sono impressionanti: 72 metri di lunghezza e 27 metri di larghezza. Gli affreschi a soffitto colorati, dipinti da Januarius Zick, sono considerati tra le più importanti rappresentazioni di questa forma d'arte nella regione.
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L'idea di inserire le varie Sirene qui nel canale è stata data da: @scibile
Al link le varie leggende sulle sculture : http://telegra.ph/Le-Sirenette-09-25
L'idea di inserire le varie Sirene qui nel canale è stata data da: @scibile
Al link le varie leggende sulle sculture : http://telegra.ph/Le-Sirenette-09-25
Telegraph
Le Sirenette
Le varie sculture presentate nel canale hanno dietro di sé varie leggende, e come ogni leggenda non esiste un'unica versione. La Fontana della Sirena a Mergellina Partenope era una giovane fanciulla greca, che trascorreva la maggior parte delle sue giornate…
Arte
~ Raku Firing Pottery with Copper, Gilbert Nieves, 2015 ~
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Raku-yaki (楽焼) o raku è una tecnica di costruzione e di cottura giapponese per la fabbricazione di ciotole in argilla per la cerimonia del tè.
Raku-yaki (楽焼) o raku è una tecnica di costruzione e di cottura giapponese per la fabbricazione di ciotole in argilla per la cerimonia del tè.
Arte
~ L'arte del Rangoli ~
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L'arte dei Rangoli
Lolam o Muggu ( L' arte dei rangoli ) , è una tradizione molto radicata in India.
Sono variopinte decorazioni realizzate sul pavimento di ingressi, cortili, camere e abitazioni. Vengono utilizzati materiali come riso colorato , farina asciutta , sabbia colorata o petali di fiori . Opere multicolore che possono richiedere anche diverse ore di preparazione.
Vengono realizzati durante festività importanti come Diwali, Onam e Pongal e molti altri festival indiani, tra cui cerimonie e matrimoni e come simbolo di buon augurio e prosperità.
L'arte dei Rangoli
Lolam o Muggu ( L' arte dei rangoli ) , è una tradizione molto radicata in India.
Sono variopinte decorazioni realizzate sul pavimento di ingressi, cortili, camere e abitazioni. Vengono utilizzati materiali come riso colorato , farina asciutta , sabbia colorata o petali di fiori . Opere multicolore che possono richiedere anche diverse ore di preparazione.
Vengono realizzati durante festività importanti come Diwali, Onam e Pongal e molti altri festival indiani, tra cui cerimonie e matrimoni e come simbolo di buon augurio e prosperità.
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La grande mostra dedicata al maestro del Barocco: Bernini
Dal 1 Novembre al 4 Febbraio a Galleria Borghese ( Roma )
http://www.arte.it/notizie/roma/bernini-regista-e-genio-a-tutto-tondo-alla-galleria-borghese-13649
La grande mostra dedicata al maestro del Barocco: Bernini
Dal 1 Novembre al 4 Febbraio a Galleria Borghese ( Roma )
http://www.arte.it/notizie/roma/bernini-regista-e-genio-a-tutto-tondo-alla-galleria-borghese-13649
www.arte.it
Bernini, regista e genio "a tutto tondo" alla Galleria Borghese - Roma - Arte.it
Qualcuno va anche fuori percorso e finisce negli uffici della Galleria Borghese, probabilmente nel tentativo di allungare il più possibile quel palcoscenico sul quale Gian Lorenzo Bernini scultore, pittore, ...
Arte
~ Sogni ~ [ Vittorio Corcos ]
#zoom
Sogni di Vittorio Corcos è il dipinto-simbolo della belle époque .
È il ritratto di una ragazza reale, Elena Vecchi, figlia dello scrittore Augusto Vecchi, amico dell'artista.
Una scena di naturale quotidianità che ha per protagonista una giovane donna seduta su una panchina mentre guarda fuori dal quadro, proprio verso chi sta all’esterno della tela. La ragazza è seduta su una panchetta in legno e ferro, dove sono appoggiati un cappello in perfetta sintonia cromatica con il vestito e le foglie verdi del ramo che entrano in scena nel fondo della tela
Le gambe sono accavallate, in una posizione che, all'epoca, non era ritenuta decorosa. Il dipinto fu mostrato per la prima volta a Firenze, alla celebre Festa dell'Arte e dei Fiori, nel 1896.
L'opera suscitò scalpore, per il fatto che una posa così disinibita aveva dato adito a voci circa legami troppo "stretti" tra la modella e il pittore.
Sogni di Vittorio Corcos è il dipinto-simbolo della belle époque .
È il ritratto di una ragazza reale, Elena Vecchi, figlia dello scrittore Augusto Vecchi, amico dell'artista.
Una scena di naturale quotidianità che ha per protagonista una giovane donna seduta su una panchina mentre guarda fuori dal quadro, proprio verso chi sta all’esterno della tela. La ragazza è seduta su una panchetta in legno e ferro, dove sono appoggiati un cappello in perfetta sintonia cromatica con il vestito e le foglie verdi del ramo che entrano in scena nel fondo della tela
Le gambe sono accavallate, in una posizione che, all'epoca, non era ritenuta decorosa. Il dipinto fu mostrato per la prima volta a Firenze, alla celebre Festa dell'Arte e dei Fiori, nel 1896.
L'opera suscitò scalpore, per il fatto che una posa così disinibita aveva dato adito a voci circa legami troppo "stretti" tra la modella e il pittore.
Arte
~ Sand Art ~ [ Tim Bengel ]
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La sabbia e l'oro di Tim Bengel
Tim Bengel è un giovane artista (1991), che usa nelle sue opere d'arte la sabbia e la polvere dorata al posto dei colori.
Precisamente, i materiali usati per creare le sue opere sono 5: la tela, della sabbia nera e bianca, la colla e della polvere dorata.
La cosa particolare è che mentre realizza un paesaggio o un soggetto, molte volte non si capisce cosa stia rappresentando finché non si alza e fa cadere la sabbia in eccesso.
Come nel video inserito nel canale noi vediamo la tela ricoperta di colla e lui che prende la sabbia per disporla con precisione, in un piano generale che solo lui conosce e vede già completo.
La sabbia e l'oro di Tim Bengel
Tim Bengel è un giovane artista (1991), che usa nelle sue opere d'arte la sabbia e la polvere dorata al posto dei colori.
Precisamente, i materiali usati per creare le sue opere sono 5: la tela, della sabbia nera e bianca, la colla e della polvere dorata.
La cosa particolare è che mentre realizza un paesaggio o un soggetto, molte volte non si capisce cosa stia rappresentando finché non si alza e fa cadere la sabbia in eccesso.
Come nel video inserito nel canale noi vediamo la tela ricoperta di colla e lui che prende la sabbia per disporla con precisione, in un piano generale che solo lui conosce e vede già completo.