Questa cosa che devo scrivere un nuovo libro mi sta mandando in sbatti. Non lo devo fare per forza però ho voglia di farlo.
Comunque un giorno spero di poter cancellare tutti i social e stare solo su Telegram. Il male più grande dei social è il fatto che tutti ti possono scrivere quello che pensano e la dannata cosa dei like. Notte a tutti. Vi voglio bene.
Vi lascio il link di Bozze : http://bit.ly/BOZZELIBRO
Google Docs
BOZZE .pdf
Potete leggere la prima parte gratuitamente toccando sul link blu.
Ho la malattia di chi è abituato a curare gli altri.
Quella in cui non ricordi più come curare te stesso.
Maschero ogni mia insicurezza con l'ironia, con il sorriso spensierato, con la calma e le braccia incrociate sul petto mentre parlo.
A lei vorrei dire, pieno di odio per me stesso, «se vuoi sorridere non devi cercarmi più.». A lei ( e “lei” lo dirò tantissime volte) non ho detto che mi è capitato di scopare con altre e rendermi conto che quando non voglio le persone “lei” è l’unica persona che voglio.
Ultimamente non c'è cosa che mi spaventi di più della notte e non so fino a quando riuscirò a sopportare tutto questo.
Una voce mi parla e mi dice che non guadagno abbastanza, che i miei amici hanno fatto i figli, hanno una famiglia mentre io durante le festività parlo con ragazze che non ho mai visto su Instagram. E lei questo dolore non lo conosce. Le notti a pancia in giù con le mani sotto il cuscino senza dormire. I mezzogiorni senza mangiare. Le paranoie che poi impari a farti amiche. Le aspettative così grandi che finiscono per deluderti, per disintegrarti. Che ti finiscono e basta.
Quella in cui non ricordi più come curare te stesso.
Maschero ogni mia insicurezza con l'ironia, con il sorriso spensierato, con la calma e le braccia incrociate sul petto mentre parlo.
A lei vorrei dire, pieno di odio per me stesso, «se vuoi sorridere non devi cercarmi più.». A lei ( e “lei” lo dirò tantissime volte) non ho detto che mi è capitato di scopare con altre e rendermi conto che quando non voglio le persone “lei” è l’unica persona che voglio.
Ultimamente non c'è cosa che mi spaventi di più della notte e non so fino a quando riuscirò a sopportare tutto questo.
Una voce mi parla e mi dice che non guadagno abbastanza, che i miei amici hanno fatto i figli, hanno una famiglia mentre io durante le festività parlo con ragazze che non ho mai visto su Instagram. E lei questo dolore non lo conosce. Le notti a pancia in giù con le mani sotto il cuscino senza dormire. I mezzogiorni senza mangiare. Le paranoie che poi impari a farti amiche. Le aspettative così grandi che finiscono per deluderti, per disintegrarti. Che ti finiscono e basta.