CONSIDERAZIONI
Facendo un discorso generale del tutto slegato da ciò che ci raccontano sia successo alla ragazzina veneta, credo sia bene sottolineare che la cattiveria non ha genere.
La cattiveria sì che non ha genere!
Forse è l'unica cosa che genere non ha!
La cattiveria è trasversale ai maschi e alle femmine.
Questi pagliacci vorrebbero appioppare la cattiveria ad una categoria che ha un genere ben definito e a questa categoria, quando gli conviene, vorrebbero negare il genere.
Pensate che stronzi!
Sono dei coglioni all'ennesima potenza!
E chi gli va dietro è ancora più coglione di loro.
È vero, il maschio uccide più della femmina, muore anche più della femmina di morte violenta.
Forse è per natura più violento, più esplosivo.
Ma la cattiveria non si estrinseca solo in un pugno, in una coltellata, in uno sparo.
La cattiveria sa essere anche molto più subdola.
Può estrinsecarsi in una persona rovinata economicamente, allontanata dal proprio figlio senza motivazione plausibile, abusata emozionalmente, annichilita verbalmente, umiliata.
Siamo certi che il gentil sesso sia immune da questo tipo di cattiveria?
Io credo di no.
Detto questo, vorrei chiudere con una buona notizia.
La stragrande maggioranza dei maschi e delle femmine sono brave persone.
Ci sono in giro dei bastardi e delle streghe, dei criminali e delle psicopatiche.
Ma guai farne una questione sociale!
I maschi e le femmine d'Italia sono figli sani di una società sana.
Una società che conosce ancora l'amore, l'empatia, la solidarietà.
Una società dove, contrariamente a posti come gli Stati Uniti o il Nord Europa, i serial killer si contano sul palmo di una mano, dove le coppie sono meno violente che nella civilissima e matriarcalissima Svezia, dove migliaia di volontari si precipitano ad aiutare quando c'è un'alluvione o un terremoto, mentre quelli che vorrebbero insegnarci educazione affettiva se ne battono allegramente il cazzo e ci lasciano nella merda.
Bisogna rifiutare certe narrazioni.
Rispedirle al mittente!
Bisogna capire che qualcuno, dall'alto, approfitta della propensione di molti a credere ciecamente al proprio partito per dividere.
Dividere sempre!
Vaccinati e non vaccinati.
Etero e gay.
Maschi e femmine.
Cristiani e musulmani.
Cerca di metterci gli uni contro gli altri per poterci controllare.
Ha paura.
È cattivo ed ha paura.
Noi possiamo scegliere: o gli facciamo un corso accelerato di educazione affettiva o li mandiamo affanculo.
Facendo un discorso generale del tutto slegato da ciò che ci raccontano sia successo alla ragazzina veneta, credo sia bene sottolineare che la cattiveria non ha genere.
La cattiveria sì che non ha genere!
Forse è l'unica cosa che genere non ha!
La cattiveria è trasversale ai maschi e alle femmine.
Questi pagliacci vorrebbero appioppare la cattiveria ad una categoria che ha un genere ben definito e a questa categoria, quando gli conviene, vorrebbero negare il genere.
Pensate che stronzi!
Sono dei coglioni all'ennesima potenza!
E chi gli va dietro è ancora più coglione di loro.
È vero, il maschio uccide più della femmina, muore anche più della femmina di morte violenta.
Forse è per natura più violento, più esplosivo.
Ma la cattiveria non si estrinseca solo in un pugno, in una coltellata, in uno sparo.
La cattiveria sa essere anche molto più subdola.
Può estrinsecarsi in una persona rovinata economicamente, allontanata dal proprio figlio senza motivazione plausibile, abusata emozionalmente, annichilita verbalmente, umiliata.
Siamo certi che il gentil sesso sia immune da questo tipo di cattiveria?
Io credo di no.
Detto questo, vorrei chiudere con una buona notizia.
La stragrande maggioranza dei maschi e delle femmine sono brave persone.
Ci sono in giro dei bastardi e delle streghe, dei criminali e delle psicopatiche.
Ma guai farne una questione sociale!
I maschi e le femmine d'Italia sono figli sani di una società sana.
Una società che conosce ancora l'amore, l'empatia, la solidarietà.
Una società dove, contrariamente a posti come gli Stati Uniti o il Nord Europa, i serial killer si contano sul palmo di una mano, dove le coppie sono meno violente che nella civilissima e matriarcalissima Svezia, dove migliaia di volontari si precipitano ad aiutare quando c'è un'alluvione o un terremoto, mentre quelli che vorrebbero insegnarci educazione affettiva se ne battono allegramente il cazzo e ci lasciano nella merda.
Bisogna rifiutare certe narrazioni.
Rispedirle al mittente!
Bisogna capire che qualcuno, dall'alto, approfitta della propensione di molti a credere ciecamente al proprio partito per dividere.
Dividere sempre!
Vaccinati e non vaccinati.
Etero e gay.
Maschi e femmine.
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Ha paura.
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Tutto questo è "Torna libero in tre mosse"
Vi attaccheranno, vi criticheranno, diranno che siete pazzi.
Subirete la rabbia di coloro che volete salvare.
Questo è l'ingrato compito del Filosofo che non si accontenta, cerca, trova e mette a disposizione di tutti.
Questo libro è dedicato al Filosofo che ognuno di noi potrebbe diventare.
👉 Ascolta 3 pagine del libro
https://www.macrolibrarsi.it/libri/__torna-libero-in-tre-mosse-libro.php
Vi attaccheranno, vi criticheranno, diranno che siete pazzi.
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ANDREA TOSATTO
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Mai come oggi tutta la nostra realtà percepita è condizionata dai mass-media! Ma è sempre vero quello che ci raccontano?
Agiamo e reagiamo in base a dati di realtà o a semplici impressioni e suggestioni evocate da chissà chi?
Un viaggio nel tempo alla ricerca delle Verità perdute e tante risate!
TORNA LIBERO IN TRE MOSSE
Sito aggiornato! https://www.andreatosatto.it/calendario-date-live/
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Il PATRIARCATOH
Trieste, 700 volte grazie !
Ci rivediamo il 27 gennaio 2024 con
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CONSIDERAZIONI SUL CASO GIULIA CECCHETTIN - di Andrea Tosatto
Carla Gatto, la nonna di Giulia Cecchettin, ha esordito ieri con un libro.
Un romanzo.
L'argomento, guarda caso, è la violenza sulle donne.
La storia di una ragazza che si ribella al patriarcato.
Giucas Casella le fa una pippa.
Questa cosa arriva dopo che l'associazione femminista "Non Una di Meno" ha assaltato l'associazione ProVita, dopo che la sorella di Giulia è andata in televisione a dire che serve educazione affettiva nelle scuole usando lo slogan dell'associazione "Non Una di meno", dopo che il ministro Roccella aveva casualmente pronto un progetto di legge sull'educazione affettiva, dopo che la Cortellesi aveva casualmente pronto un film sulla violenza sulle Donne, dopo che gli psicologi avevano casualmente modificato il codice deontologico per poter entrare nelle scuole senza il consenso dei genitori, dopo che l'Istat, a giugno del 2023, aveva fatto un sondaggio per capire cosa pensano gli italiani della violenza sulle donne.
Aggiungiamoci che il fattaccio è successo, casualmente, nella settimana in cui cade la giornata contro la violenza sulle donne, che il testimone oculare, tale Musumeci, ha un cognome che in Veneto è comune quanto la marmellata di fragole sulla pizza e che la sua testimonianza contiene incoerenze e punti oscuri.
Se non avessimo ben presente il caso Solesin con Rosario Marcianò che fu condannato per aver detto ciò che lui crede sia la verità, mi verrebbe da dire che Giulia non è morta e che è tutta una volgare messa in scena.
Ma siccome ho ben presente il caso Solesin con Rosario Marcianò che fu condannato per aver detto ciò che anche io credo sia la verità, non lo dirò e mi limiterò a pensarlo.
Carla Gatto, la nonna di Giulia Cecchettin, ha esordito ieri con un libro.
Un romanzo.
L'argomento, guarda caso, è la violenza sulle donne.
La storia di una ragazza che si ribella al patriarcato.
Giucas Casella le fa una pippa.
Questa cosa arriva dopo che l'associazione femminista "Non Una di Meno" ha assaltato l'associazione ProVita, dopo che la sorella di Giulia è andata in televisione a dire che serve educazione affettiva nelle scuole usando lo slogan dell'associazione "Non Una di meno", dopo che il ministro Roccella aveva casualmente pronto un progetto di legge sull'educazione affettiva, dopo che la Cortellesi aveva casualmente pronto un film sulla violenza sulle Donne, dopo che gli psicologi avevano casualmente modificato il codice deontologico per poter entrare nelle scuole senza il consenso dei genitori, dopo che l'Istat, a giugno del 2023, aveva fatto un sondaggio per capire cosa pensano gli italiani della violenza sulle donne.
Aggiungiamoci che il fattaccio è successo, casualmente, nella settimana in cui cade la giornata contro la violenza sulle donne, che il testimone oculare, tale Musumeci, ha un cognome che in Veneto è comune quanto la marmellata di fragole sulla pizza e che la sua testimonianza contiene incoerenze e punti oscuri.
Se non avessimo ben presente il caso Solesin con Rosario Marcianò che fu condannato per aver detto ciò che lui crede sia la verità, mi verrebbe da dire che Giulia non è morta e che è tutta una volgare messa in scena.
Ma siccome ho ben presente il caso Solesin con Rosario Marcianò che fu condannato per aver detto ciò che anche io credo sia la verità, non lo dirò e mi limiterò a pensarlo.
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Attenzione bambini!
Il fatto che un uomo possa e debba aiutare una donna a sparecchiare o a lavare i piatti anzichè starsene in poltrona a non fare un cazzo, non significa che la donna debba guidare il trattore, fare il muratore o l'asfaltista.
Certi lavori si sono divisi per genere per via di una differenza oggettiva di struttura e forza fisica che distingue e distinguerà sempre il maschio dalla femmina!
E la storia del principe rapito dal drago che viene salvato dalla principessa non si può ascoltare.
Cosa se ne fa una donna di un uomo così?
Se a scuola ve la raccontano voi urlategli: "A frocioooo!"
E vedrete che la risolviamo.
Il fatto che un uomo possa e debba aiutare una donna a sparecchiare o a lavare i piatti anzichè starsene in poltrona a non fare un cazzo, non significa che la donna debba guidare il trattore, fare il muratore o l'asfaltista.
Certi lavori si sono divisi per genere per via di una differenza oggettiva di struttura e forza fisica che distingue e distinguerà sempre il maschio dalla femmina!
E la storia del principe rapito dal drago che viene salvato dalla principessa non si può ascoltare.
Cosa se ne fa una donna di un uomo così?
Se a scuola ve la raccontano voi urlategli: "A frocioooo!"
E vedrete che la risolviamo.
Pensate se un Leone avesse bisogno di una leonessa per essere salvato.
La leonessa gli si avvicinerebbe disgustata e gli piscerebbe in testa.
Il bisogno di protezione è insito nella natura della femmina di qualunque animale.
Vogliono creare maschi senza più nessun potere attrattivo sulle femmine.
Un maschio che non attrae non scopa.
Un maschio che non scopa non si riproduce.
Un maschio che non si riproduce contribuisce alla diminuzione della popolazione mondiale che, ricordiamolo, non deve superare I tre miliardi perchè il mondo è stato progettato per quel numero lì.
Parola di Cingolani.
La leonessa gli si avvicinerebbe disgustata e gli piscerebbe in testa.
Il bisogno di protezione è insito nella natura della femmina di qualunque animale.
Vogliono creare maschi senza più nessun potere attrattivo sulle femmine.
Un maschio che non attrae non scopa.
Un maschio che non scopa non si riproduce.
Un maschio che non si riproduce contribuisce alla diminuzione della popolazione mondiale che, ricordiamolo, non deve superare I tre miliardi perchè il mondo è stato progettato per quel numero lì.
Parola di Cingolani.
Questi cadono male perchè non hanno capito che la donna vorrebbe essere aiutata dal maschio nei lavori domestici per essere libera di dedicarsi ad attività più piacevoli e gratificanti.
Mica per andarsi a spaccare la schiena a fare il muratore, il facchino o l'asfaltista.
Qualunque donna messa a fare l'asfalto, il terzo giorno si fermerebbe, rifletterebbe un attimo e direbbe: "Un momento, ma io guadagnerei molto di più facendo pompini!"
Mica per andarsi a spaccare la schiena a fare il muratore, il facchino o l'asfaltista.
Qualunque donna messa a fare l'asfalto, il terzo giorno si fermerebbe, rifletterebbe un attimo e direbbe: "Un momento, ma io guadagnerei molto di più facendo pompini!"