“Poco fa, durante la presentazione del nuovo rapporto col quale Francesca Albanese ha accusato esplicitamente 63 Stati di complicità nel genocidio a Gaza, il rappresentante israeliano Danny Danon si è rivolto alla relatrice Onu con un misto orripilante di sessismo, negazionismo, bigottismo retrogrado e delegittimazione pura.
“Signora Albanese, lei è una strega. Questo rapporto è un’altra pagina del suo libro degli incantesimi. Ogni accusa è un incantesimo che non funziona, perché lei è una strega fallita. Possano le sue maledizioni continuare a ritorcersi contro”.
Poteva finire lì, con l’ennesimo insulto, l’ennesima offesa gratuita e personale subita da questa donna coraggiosa, senza che nessuno dell’Italia prendesse le sue difese, anzi.
Ma Francesca Albanese non è certo una che si lascia intimorire da così poco.
Ha preso la parola e ha risposto direttamente al rappresentante israeliano con parole che andrebbero, al solito, scolpite.
“È grottesco e francamente delirante che uno Stato genocida non risponda alla sostanza del mio rapporto e mi accusi di stregoneria.
E così sia: quelli accusati di genocidio siete voi.
Se la cosa peggiore di cui mi potete accusare è la stregoneria, la accetto. Ma se avessi il potere di fare incantesimi, non lo userei per vendetta.
Lo userei per fermare i vostri crimini una volta per tutte e per assicurarmi che i responsabili finiscano dietro le sbarre.
Vergogna per quei governi che si definiscono democrazie liberali e non riescono a sostenere le centinaia di cittadini provenienti da tutto il mondo che continuano a rischiare la vita sotto forma di una flottiglia o di una marcia globale.
Rompere l’assedio e fermare il genocidio è un obbligo che spetta agli Stati membri. Sono gli Stati a rimanere in silenzio e complici.
Il popolo unito, invece, si sta sollevando. I lavoratori stanno scioperando in tutto il mondo. Il BDS sta guadagnando nuovo slancio con più consumatori che boicottano strategicamente, aziende che disinvestono e istituzioni, dalle banche alle università, che stanno correggendo lentamente ma costantemente le loro pratiche.
La domanda non è più se l’apartheid di Israele e il sistema globale di complicità che lo sostiene finiranno. Importa quando e come”.
Questa donna da oltre un anno sta tenendo testa praticamente da sola a un intero sistema di potere mondiale, maschile e quasi illimitato.
Col solo coraggio del suo lavoro, dei fatti e delle idee."
“Signora Albanese, lei è una strega. Questo rapporto è un’altra pagina del suo libro degli incantesimi. Ogni accusa è un incantesimo che non funziona, perché lei è una strega fallita. Possano le sue maledizioni continuare a ritorcersi contro”.
Poteva finire lì, con l’ennesimo insulto, l’ennesima offesa gratuita e personale subita da questa donna coraggiosa, senza che nessuno dell’Italia prendesse le sue difese, anzi.
Ma Francesca Albanese non è certo una che si lascia intimorire da così poco.
Ha preso la parola e ha risposto direttamente al rappresentante israeliano con parole che andrebbero, al solito, scolpite.
“È grottesco e francamente delirante che uno Stato genocida non risponda alla sostanza del mio rapporto e mi accusi di stregoneria.
E così sia: quelli accusati di genocidio siete voi.
Se la cosa peggiore di cui mi potete accusare è la stregoneria, la accetto. Ma se avessi il potere di fare incantesimi, non lo userei per vendetta.
Lo userei per fermare i vostri crimini una volta per tutte e per assicurarmi che i responsabili finiscano dietro le sbarre.
Vergogna per quei governi che si definiscono democrazie liberali e non riescono a sostenere le centinaia di cittadini provenienti da tutto il mondo che continuano a rischiare la vita sotto forma di una flottiglia o di una marcia globale.
Rompere l’assedio e fermare il genocidio è un obbligo che spetta agli Stati membri. Sono gli Stati a rimanere in silenzio e complici.
Il popolo unito, invece, si sta sollevando. I lavoratori stanno scioperando in tutto il mondo. Il BDS sta guadagnando nuovo slancio con più consumatori che boicottano strategicamente, aziende che disinvestono e istituzioni, dalle banche alle università, che stanno correggendo lentamente ma costantemente le loro pratiche.
La domanda non è più se l’apartheid di Israele e il sistema globale di complicità che lo sostiene finiranno. Importa quando e come”.
Questa donna da oltre un anno sta tenendo testa praticamente da sola a un intero sistema di potere mondiale, maschile e quasi illimitato.
Col solo coraggio del suo lavoro, dei fatti e delle idee."
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Ascoltate bene e prendete le vostre contromisure nel quotidiano!
PEC richiesta di riesame
Per qualunque libero cittadino avesse voglia di perdere 10 Min io... HO APPENA MANDATO UNA PEC al tribunale dei minori de L'Aquila per il riesame della decisione presa
Allego il testo della PEC che ho preparato e gli indirizzi per chi volesse fare un gesto in favore di una famiglia piena d'amore.
PEC: civile.tribmin.laquila@giustiziacert.it
cc: tribmin.laquila@giustizia.it
OGGETTO: Istanza di riesame del provvedimento di allontanamento dei minori relativo alla famiglia residente nell’area boschiva del territorio di Chieti
Alla cortese attenzione di:
Ill.mo Giudice del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila
Il/La sottoscritto/a _______,
in qualità di cittadino/a e parte interessata alla tutela dei diritti dei minori, espone quanto segue.
In relazione al provvedimento emesso da codesto Tribunale concernente l’allontanamento dei minori appartenenti a una famiglia residente in un’area boschiva della provincia di Chieti, si ritiene doveroso rappresentare alcune considerazioni e richiedere un riesame attento, completo e imparziale degli elementi valutati.
Dalle informazioni pubbliche risulta che il provvedimento sia stato motivato da criticità individuate in:
- presunte condizioni abitative non adeguate,
- isolamento educativo e mancanza di socialità,
- mancata partecipazione a un percorso scolastico regolare.
Parallelamente, la famiglia, per il tramite del proprio legale, ha evidenziato la presenza di presunte inesattezze e discrepanze, sostenendo la regolarità dell’abitazione, la presenza di un certificato di abitabilità e la legittimità delle scelte educative effettuate.
Alla luce di ciò, il/la sottoscritto/a chiede rispettosamente:
1. Che venga disposto un riesame del provvedimento, alla luce di eventuali nuove informazioni, chiarimenti o documentazioni fornite dalla famiglia e dai professionisti incaricati.
2. Che vengano effettuate verifiche tecniche e imparziali sulle reali condizioni abitative, educative e sociali della famiglia, anche tramite consulenti terzi indipendenti.
3. Che, ove non sussistano situazioni di concreto pericolo, venga considerata la possibilità di un percorso di ricongiungimento familiare graduale e monitorato, secondo quanto previsto dai principi della tutela minorile e dell’interesse superiore del minore.
4. Che l’allontanamento continui ad essere considerato misura eccezionale, da applicare solo in presenza di necessità comprovate e come ultima ratio.
Riferimenti normativi generali:
La presente richiesta viene formulata nel rispetto dell’art. 30 della Costituzione, della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e delle Linee guida nazionali per la tutela minorile.
Conclusioni:
Nella piena consapevolezza della delicatezza del ruolo che codesto Tribunale ricopre, si confida in una revisione accurata della vicenda e in un percorso che possa garantire la migliore protezione dei minori, senza trascurare il valore del legame familiare.
Luogo e data: _____
Firma: ________
Per qualunque libero cittadino avesse voglia di perdere 10 Min io... HO APPENA MANDATO UNA PEC al tribunale dei minori de L'Aquila per il riesame della decisione presa
Allego il testo della PEC che ho preparato e gli indirizzi per chi volesse fare un gesto in favore di una famiglia piena d'amore.
PEC: civile.tribmin.laquila@giustiziacert.it
cc: tribmin.laquila@giustizia.it
OGGETTO: Istanza di riesame del provvedimento di allontanamento dei minori relativo alla famiglia residente nell’area boschiva del territorio di Chieti
Alla cortese attenzione di:
Ill.mo Giudice del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila
Il/La sottoscritto/a _______,
in qualità di cittadino/a e parte interessata alla tutela dei diritti dei minori, espone quanto segue.
In relazione al provvedimento emesso da codesto Tribunale concernente l’allontanamento dei minori appartenenti a una famiglia residente in un’area boschiva della provincia di Chieti, si ritiene doveroso rappresentare alcune considerazioni e richiedere un riesame attento, completo e imparziale degli elementi valutati.
Dalle informazioni pubbliche risulta che il provvedimento sia stato motivato da criticità individuate in:
- presunte condizioni abitative non adeguate,
- isolamento educativo e mancanza di socialità,
- mancata partecipazione a un percorso scolastico regolare.
Parallelamente, la famiglia, per il tramite del proprio legale, ha evidenziato la presenza di presunte inesattezze e discrepanze, sostenendo la regolarità dell’abitazione, la presenza di un certificato di abitabilità e la legittimità delle scelte educative effettuate.
Alla luce di ciò, il/la sottoscritto/a chiede rispettosamente:
1. Che venga disposto un riesame del provvedimento, alla luce di eventuali nuove informazioni, chiarimenti o documentazioni fornite dalla famiglia e dai professionisti incaricati.
2. Che vengano effettuate verifiche tecniche e imparziali sulle reali condizioni abitative, educative e sociali della famiglia, anche tramite consulenti terzi indipendenti.
3. Che, ove non sussistano situazioni di concreto pericolo, venga considerata la possibilità di un percorso di ricongiungimento familiare graduale e monitorato, secondo quanto previsto dai principi della tutela minorile e dell’interesse superiore del minore.
4. Che l’allontanamento continui ad essere considerato misura eccezionale, da applicare solo in presenza di necessità comprovate e come ultima ratio.
Riferimenti normativi generali:
La presente richiesta viene formulata nel rispetto dell’art. 30 della Costituzione, della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e delle Linee guida nazionali per la tutela minorile.
Conclusioni:
Nella piena consapevolezza della delicatezza del ruolo che codesto Tribunale ricopre, si confida in una revisione accurata della vicenda e in un percorso che possa garantire la migliore protezione dei minori, senza trascurare il valore del legame familiare.
Luogo e data: _____
Firma: ________